"Abbandonate ogni speranza di totalità, futura come passata, voi che entrate nel mondo della modernità liquida...": una metafora per descrivere la fase attuale della nostra modernità che suona a epitaffio di un modo stabilizzato e rassicurante di sentirsi nel mondo.
Zygmunt Bauman, una delle figure più rappresentative della sociologia contemporanea, racconta il suo percorso intellettuale, mostrando come le sue analisi della modernità costituiscano la sostanza morale del rifiuto di accettare che il mondo non possa essere cambiato. Nel solco classico degli studiosi interessati agli effetti sociali e culturali della modernizzazione, Bauman rivolge ai fenomeni "globalizzanti" legati alle trasformazioni sociali, politiche ed economiche degli ultimi anni uno sguardo sociologico orientato più alla comprensione che all'analisi quantitativa, come invece vorrebbe la moda economicistica.
La globalizzazione tocca la vita quotidiana e il destino di miliardi di individui. Perciò questi devono avere la possibilità di dire la loro. Zygmunt Bauman coglie con non comune acutezza come il globale finisca sempre per diventare locale e individuale. (Luciano Calino) Zygmunt Bauman, uno dei maggiori intellettuali europei, interprete tra i più originali della società contemporanea, è professore emerito delle Università di Leeds e Varsavia. Ha vissuto e insegnato in Polonia prima di trasferirsi in Inghilterra, dove risiede da più di trent'anni.
La comunità ci manca perché ci manca la sicurezza, elemento fondamentale per una vita felice, ma che il mondo di oggi è sempre meno in grado di offrirci e sempre più riluttante a promettere. Ma la comunità resta pervicacemente assente, ci sfugge costantemente di mano o continua a disintegrarsi, perché la direzione in cui questo mondo ci sospinge nel tentativo di realizzare il nostro sogno di una vita sicura non ci avvicina affatto a tale meta; anziché mitigarsi, la nostra insicurezza aumenta di giorno in giorno, e così continuiamo a sognare, a tentare e a fallire. Ma se riuscissimo a realizzare una collettività amica, la comunità richiederebbe una lealtà incondizionata e noi perderemmo libertà e autonomia. E' il dilemma affrontato da questo saggio.