Frutto dell'annuale convegno organizzato dalla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, il testo offre un interessante contributo sulla santità: le sue sfide per la Chiesa oggi, la sua profezia per rifondare un umano più capace di umanità. Tutto questo interpella concretamente la ricerca teologica, la teologia pastorale ma anche le scienze umane il cui obiettivo è aiutare l'uomo ad essere felice, a vivere bene con se stesso e con il mondo. Gli interventi dei diversi autori prendono il via dall'esortazione Gaudete et exsultate e cercano di riportare la santità al centro della vita quotidiana della Chiesa e di ogni cristiano, smascherando tutte le visioni parziali o deformanti ed indicando quel "di più" a cui tutti dovrebbero tendere.
La forza della fede è nella relazione; non si tratta né di sapere né di non sapere, ma di entrare in relazione e di conoscere per intimità. Non si intende relativizzare l'ambito della conoscenza razionale, bensì evidenziare la specificità del tipo di conoscenza che la fede richiede, che pone sullo stesso piano la ragione e il cuore, l'intelligenza e l'affettività; la fede apre ad una conoscenza che privilegia entrambi gli ambiti di cui l'uomo è costitutivamente fornito. Il testo, costituito da due parti complementari, espone nella prima parte la dinamicità della fede ecclesiale, facendo interagire la riflessione teologica, la liturgia e la teologia pastorale; nella seconda parte presenta in modo critico lo strumento di cui la Chiesa si è fornita per presentare in modo completo i contenuti della fede ecclesiale e che va sotto il nome di Catechismo della Chiesa Cattolica.