CONGEDARSI DAL MONDO IL SUICIDIO IN OCCIDENTE E IN ORIENTE
 Autore: BARBAGLI MARZIO 
 Editore: IL MULINO
 Data di pubblicazione: Gennaio 2009
 Collana: BIBLIOTECA STORICA6
 Codice: 9788815127853
 Dimensioni: 21,8 cm x 16,3 cm x 4 cm
 Peso: 847 g
 Pagine: 526
 Disponibilità: ESAURITO
  
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 Descrizione di "CONGEDARSI DAL MONDO IL SUICIDIO IN OCCIDENTE E IN ORIENTE" 
 Il peggiore di tutti i peccati o la massima espressione di libertà, una vendetta privata nei confronti di chi ci ha fatto torto o un'arma potente contro i nemici del proprio popolo, la difesa dell'onore di un eroe sconfitto o l'atto di fedeltà di una sposa virtuosa verso il marito defunto: sono alcuni esempi di motivazione al suicidio e dei significati attribuiti a questo gesto nel corso dei secoli da parte di uomini e donne appartenenti a culture diverse. Nel volume Barbagli ricostruisce l'andamento dei tassi di suicidio in Europa, India, Cina e Medio Oriente, componendo un grande affresco storico comparato che privilegia gli aspetti culturali e fa emergere le differenze tra Oriente e Occidente. Nel mondo occidentale il cristianesimo introduce un fortissimo vincolo etico all'"omicidio di se stessi", finché a partire dal '600 comincia a farsi strada una nuova concezione dell'individuo che via via scardina tale freno. In Asia si registra invece una pluralità di forme di suicidio che vanno dagli elaborati riti del "sati" indiano al suicidio "per far male agli altri" di cui è ricca la storia cinese. Il diffondersi in epoca moderna di forme di autoimmolazione aggressiva - dal monaco buddhista che si diede fuoco a Saigon nel 1963 alle missioni suicide di Hezbollah - segnala infine un'inedita combinazione tra elementi culturali tradizionali e nuove forme di lotta politica.