
L'attenzione della storiografia si è soffermata di rado su quel complesso di fatti che vanno sotto il nome di "cultura materiale". Il tredicesimo volume degli "Annali" giunge a colmare questa lacuna attraverso un'indagine capillare su uno degli aspetti più importanti del costume contemporaneo. A una tradizione alimentare ottocentesca, basata quasi esclusivamente sulla cultura agraria e sui bisogni di puro sostentamento, vediamo subentrare una articolazione dei consumi più "moderna". Ma il processo è lentissimo; il cibo, quasi liberato da connotazioni di necessità, diventa sempre più "simbolico". La dicotomia tra il peso di una tradizione agricola imponente e la voglia di modernizzare a tutti i costi rimane irrisolta.
L'ultimo tomo del secondo volume vede il passaggio dalla Grecia delle poleis all'impero universale di Alessandro Magno, ai regni ellenistici dei diadochi, al dominio di Roma: la perdita dell'indipendenza è bilanciata dalla supremazia della cultura greca, che conquista il nuovo ordine mondiale imposto dai Romani. I 48 saggi, integrati dal ricco apparato iconografico, sviluppano inoltre molti altri temi di grande interesse storico e culturale: dall'"uomo divino" all'ambizione di conoscere e controllare il futuro; dai commentari che riscrivono le enciclopedie del passato agli oratori itineranti che influenzano l'opinione pubblica.
Un grande affresco storico, un'opera pionieristica, che ha suscitato un enorme interesse in Italia e nel mondo. Georges Duby e Micelle Pierrot sono due maestri riconosciuti della storiografia contemporanea. Natalie Zemon Davis è professore emerito di Storia all'Università di Princeton. Arlette Farge è "Directrice de recherche" presso il Cnrs.
Terzo quaderno sull'ebraismo. La storia dello Stato di Israele e della Citta di Gerusalemme.