
Da diversi anni un gruppo di studiosi ha avviato un'indagine sul rapporto fra i linguaggi, intesi come sistemi di comunicazione fra gli individui, la storia delle idee e le pratiche culturali nell'età moderna. Questo progetto si è posto l'obiettivo di comprendere in che modo i diversi contesti culturali hanno potuto condizionare le forme di comunicazione verbale e non verbale, creando infine linguaggi tipici di un'epoca o di un determinato ambito sociale. L'attenzione si è concentrata sulla cultura europea della seconda metà del XVIII secolo nel momento in cui è stato possibile individuare nell'opera di Filangieri il laboratorio per la nascita di una modernità espressa anche nel rinnovamento del lessico comune europeo. La consapevolezza che il linguaggio del tardo Illuminismo non è costituito solo da parole e da concetti ma anche da segni linguistici più antichi, ha spinto anche l'attenzione verso lo studio di simboli i cui significati vennero ripresi e rielaborati nell'età dei Lumi per essere infine consegnati al Romanticismo e alla cultura contemporanea.
Tra il I e il IV secolo le provincie dell'impero romano fabbricarono tipi differenti di contenitori adibiti al trasporto di derrate alimentari come vino, olio e salse di pesce. Questa eterogenea classe di materiali ceramici è oggi una delle principali fonti archeologiche utili per ricostruire i flussi commerciali che hanno caratterizzato il Mediterraneo in età imperiale. Il presente testo si inserisce nella tradizione delle guide ceramiche rivolte in particolare a chi vuole riconoscere e schedare i principali tipi di anfore in base all'area di provenienza, alla distribuzione, alla datazione al contenuto e alle caratteristiche degli impasti.

