
Il volume offre un panorama assai ampio e innovativo su cosa abbia significato e come si sia sviluppata la politica internazionale del papato in età moderna. Oltre a precisare le istituzioni e gli uomini che ne furono i protagonisti, i saggi qui riuniti mettono a fuoco gli obiettivi che il papato si propose rispetto al mondo cattolico, al mondo riformato, ai cristiani delle zone di frontiere con il mondo russo-ortodosso e in Medio Oriente e rispetto agli “infedeli” in Asia e in America.
Tutta la complessità del rapporto papato/politica internazionale è qui fotografata, esaminata, spiegata, compreso il suo essere determinata tanto dal carattere multiplo della sovranità papale e dall’evoluzione dei dibattiti intorno ad essa, quanto dal mutare della concezione della sovranità degli Stati e dalla trasformazione dei rapporti di forza internazionali.
Fu in Germania che, nel Quattrocento, l'invenzione della stampa, dell'incisione e della xilografia fornì al singolo la possibilità di diffondere le proprie idee in tutto il mondo. Proprio mediante le arti grafiche la Germania assurse al ruolo di grande potenza nel campo artistico, grazie principalmente all'attività di un artista che, benché famoso come pittore, divenne una figura internazionale solo per le sue doti di incisore e xilografo: Abrecht Dürer. Le sue stampe per più di un secolo costituirono il canone della perfezione grafica e servirono da modelli per infinite altre stampe, come pure per dipinti, sculture, smalti, arazzi, placche e porcellane, non solo in Germania, ma anche in Italia, in Francia, nei Paesi Bassi, in Russia, in Spagna e, indirettamente, persino in Persia. L'immagine di Dürer, come quella di quasi tutti i grandi, è cambiata secondo l'epoca e la mentalità in cui si è riflessa, ma sebbene le qualità distintive della sua innegabile grandezza furono variamente definite, questa grandezza fu riconosciuta subito e mai messa in dubbio. Con un testo di Erwin Panofsky.
Dal 476 all’anno Mille: dopo la caduta dell’Impero Romano assistiamo al tramonto del mondo antico e al lento formarsi di un nuovo amalgama con i popoli barbari, al diffondersi del cristianesimo, alla costruzione del rapporto complesso con l’Islam, tutti elementi attraverso i quali si iniziano ad abbozzare i tratti dell’Europa che verrà. Uno sguardo totalmente nuovo, limpido, vivace e insieme profondo, per leggere vicende ed eventi lontani, ma a noi vicini in molti imprevedibili modi.
Umberto Eco, con la collaborazione dei più importanti medievisti delle diverse discipline, vi accompagna in un viaggio coinvolgente e sorprendente attraverso l’arte, la storia, la società, la letteratura, la musica, la filosofia, le scienze di questo periodo così intenso della storia della civiltà europea.
Curatori
Umberto Eco, Laura Barletta, Pietro Corsi, Riccardo Fedriga, Giuseppe Ledda, Luca Marconi, Valentino Pace, Cecilia Panti, Ezio Raimondi.
Coordinatori
Andrea Bernardoni, Giovanni Di Pasquale, Dario Ippolito.
Autori
Umberto Eco, Alessandra Acconci, Gianfranco Agosti, Ivana Ait, Simona Artusi, Giuseppe Albertoni, Giacomo Baroffio, Laura Barletta, Elisabetta Bartoli, Carolina Belli, Anna Benvenuti, Andrea Bernardoni, Armando Bisogno, Giuliana Boccadamo, Luciano Bottoni, Tommaso Braccini, Giuseppina Brunetti, Glauco Maria Cantarella, Filippo Carlà, Alessandro Cavagna, Elena Cervellati, Antonio Clericuzio, Maria Conforti, Pietro Corsi, Diego Davide Renato De Filippis, Manuela De Giorgi, Lucio De Giovanni, Marco Di Branco, Giacomo Di Fiore, Catia Di Girolamo, Giovanni Di Pasquale, Roberto Gamberini, Manuela Gianandrea, Isaia Iannaccone, Dario Ippolito, Giancarlo Lacerenza, Giuseppe Ledda, Pierluigi Licciardello, Claudio Lo Jacono, Ernesto Mainoldi, Luca Marconi, Fabrizio Mastromartino, Donatella Melini, Ernst Erich Metzner, Silvana Musella, Valentino Pace, Cecilia Panti, Amalia Papa Sicca, Andrea Paribeni, Massimo Parodi, Stefania Picariello, Giorgia Pollio, Massimo Pontesilli, Ezio Raimondi, Marcella Raiola, Alessandra Rizzi, Pasquale Rosafio, Umberto Roberto, Silvia Ronchey, Carlo Luigi Schiavi, Giulio Sodano, Maria Elisa Soldani, Tullio Spagnolo Vigorita, Francesco Stella, Patrizia Stoppacci, Francesco Storti, Giorgio Strano, Francesco Paolo Tocco, Adriana Valerio, Giovanni Vitolo, Francesca Zago, Irene Zavattero.
Dall'anno Mille al XIII secolo: un tempo di rinascita, un balzo di civiltà. I comuni cercano una propria autonomia dal potere imperiale, si sviluppano le città, aumentano le terre coltivate e le attività artigianali e commerciali.
L'Europa si popola di cattedrali, vere e proprie enciclopedie del sapere e della fervida immaginazione medievale. Fra gli splendori arabi e normanni, il tempo delle Crociate e del Regno di Gerusalemme nutre un'epica di dame e cavalieri destinata ad influenzare per sempre la poesia, l'arte, il teatro. Abelardo ed Eloisa discutono intanto di amore e filosofia, si traduce Avicenna e si studia Platone accordando il pensiero cristiano con quello pagano.
La stagione che chiamiamo Medioevo, lunga quasi mille anni, si schiude sulla sua ultima scena. E una scena illuminata dalle vetrate e dai manoscritti, luccicanti di miniature, dalla consistenza e dai colori dei tessuti italiani e delle Fiandre che viaggiano per mare o per terra toccando il nord e il sud dell'Europa e attraversando un mondo nuovo, che si dispiega in tutta la sua variegata molteplicità. Nuove visioni abitano le città, ma anche l'intimità di studioli di uomini e donne di comando, ispirando la loro ricerca e sostenendola con l'autorità di una grandezza che appare di nuovo possibile, anche grazie alla poderosa immaginazione e abilità di artisti, architetti delle arti e del pensiero, pronti a tratteggiare utopie del presente, attraverso cupole e palazzi, nuove costruzioni di vita civile, di modelli statuali ed economici che si vanno rinnovando e delineando.