
Che cosa è stato il fascismo? Quali sono i tratti caratteristici che lo hanno imposto sulla scena storico-politica del Novecento? E quali sono gli elementi che legano questo fenomeno alla più generale vicenda italiana? Questo libro ha l'ambizione di proporre una risposta complessiva a questi interrogativi uscendo fuori dagli schemi delle solite interpretazioni ideologiche. E per fare questo affronta direttamente il cuore del problema concentrandosi sulla politica del fascismo.
Dai luoghi d'origine dell'antichità romana fino alle soglie della contemporanea Germania riunificata, l'autore ripercorre tutte le epoche del passato tedesco con un'esposizione volutamente sintetica, supportata da numerose immagini che rappresentano qualcosa di più di un'appendice illustrata: non soltanto arricchiscono il testo di un piacevole strumento visivo, ma costruiscono quasi un secondo percorso di lettura. In molti casi le didascalie forniscono una sorta di miniatura storica che accompagna e integra il testo.
L'emigrazione italiana nel mondo ha rappresentato uno dei tratti più peculiari dell'intera storia dell'Italia contemporanea. Il fenomeno migratorio non ha inciso solo sull'economia italiana, ma sulla costruzione stessa della cultura e dell'identità del paese. L'intento di quest'opera, commissionata dal Comitato nazionale di celebrazione "Italia nel mondo", è quello di sintetizzare l'intera vicenda della nostra emigrazione all'estero.
Nel secondo volume della "Storia dell'emigrazione" più di quaranta studiosi analizzano, area per area, le peculiarità e i caratteri del variegato e mutevole insediamento all'estero di italiani. I processi d'integrazione e quelli di brusca assimilazione che in ogni paese di arrivo si realizzarono ci consegnano un'immagine in gran parte nuova e originale. Le fasi immediatamente seguite all'arrivo, l'arco di vita delle prime generazioni e lo stratificarsi, fuori d'Italia, di quelle via via succedutesi nel tempo sono analizzate in ciascun dei paesi in cui gli immigrati arrivarono e si stabilirono. All'opera sono allegati un cd rom che riporta delle immagini dell'emigrazioni e un cd audio contenente alcune canzoni dell'emigrazione.
La «passione» di El Alamein non è fatta di alcun compiacimento guerresco, non si alimenta del mito politico della ricerca di un primato o di una egemonia. Ha piuttosto qualcosa che unifica identità, senso del dovere e pietas cristiana: un sentimento dignitoso e doloroso della guerra e della sconfitta che si tiene lontano dal disfattismo ma non cede mai alla tentazione dell'eroismo. Di scienza militare, di tattica, di manovre, nel diario c'è molto poco. C'è piuttosto la guerra nella sua immediatezza, nel suo concitato manifestarsi, nel groviglio delle confusioni che comporta la stessa intensità della battaglia.
Questa Piccola storia del mondo inizia con la narrazione dei miti sulle origini dell'universo, per giungere, attraverso le tappe principali della vicenda dell'umanità fino ai nostri giorni: si chiude infatti con uno sguardo sull'oggi e un disegno di possibili scenari futuri. Il libro di Demandt risponde a una forte domanda di conoscenza della storia del mondo nella sua interezza, che si dimostra più che mai attuale in un universo culturale profondamente diversificato, ma allo stesso tempo sempre più indotto all'incontro e all'intreccio di culture. Attraverso la storia della cultura e della società, della politica e dell'economia, Alexander Demandt avvia un ragionamento sull'idea di progresso.
Una storia della Germania in due volumi, dalla caduta dell'Impero romano sino alla recentissima riunificazione dopo la caduta del muro di Berlino. La ricerca si concentra sul rapporto tra democrazia e nazione. La vicenda tedesca, infatti, è segnata dal nazismo e Winkler pone quell'epoca al centro della sua riflessione: non solo scrive pagine di grande rigore ed equilibrio, ma sceglie di misurare tutta la storia tedesca con quell'evento. L'indagine cerca anche di valutare la supposta inevitabilità del fenomeno alla ricerca di tracce nei periodi precedenti che ne motivino l'insorgenza. Un'opera monumentale, ma non un monumento a un paese raccontato senza reticenze, narrandone grandezze e miserie, tragedie e riscatti.

