
Oggi molte delle categorie attraverso le quali leggevamo la storia contemporanea (Stato, nazione, impero, classe) sono andate in crisi e hanno subito trasformazioni sostanziali. La globalizzazione e le sue conseguenze impongono di ripensare radicalmente i processi storici tenendo conto di uno spaziomondo di cui sono protagonisti uomini e civiltà appartenenti ad etnie, culture e religioni differenti, dislocati in tutto il pianeta. Questo manuale, allora, si propone di ricostruire quella che definiamo come età contemporanea superando la periodizzazione tradizionale basata sul canone della storia nazionale ed europea. Momento inaugurale delle dinamiche dell'età contemporanea vengono considerate le trasformazioni mondiali imposte dall'imperialismo di fine Ottocento. Connessa a questa scelta cronologica sta quella geografica orientata a rivedere il rapporto centro-periferia, ovvero tra un Occidente centrale e propulsivo e il resto del mondo 'periferia', da considerarsi solo quando e se interagisce con il centro. I lunghi e travagliati processi dell'età contemporanea, infatti, hanno mostrato come nello spazio-mondo questa relazione sia mobile e duttile, oppure che le geometrie degli equilibri fluttuano spesso e rapidamente. Ma l'approccio qui utilizzato non rappresenta solo un correttivo geografico. A cambiare è la narrazione stessa che cerca di superare le problematizzazioni storiche più classiche. Temi transnazionali e trasversali (migrazioni, capitali e commercio, espansione degli imperi, circolazione delle idee) affiancano e contribuiscono a superare l'impostazione di una storia scritta esclusivamente dal punto di vista dei governi nazionali o incentrata sulle comunità geografiche. Ampio spazio è quindi dedicato a temi internazionali, ai nuovi protagonismi mondiali, alle nuove guerre, ai cambiamenti sociali e geopolitici degli ultimi decenni di cui si evidenziano le radici e l'evolversi nel passato più prossimo restituendo la giusta complessità al tempo che viviamo.
Col titolo di Lezioni di metodo storico si pubblica il testo, ricostruito da Luigi Firpo, di uno strumento didattico che Chabod ebbe carissimo negli ultimi vent'anni della sua attività di maestro degli studi di storia. Le Lezioni, mentre costituiscono una preziosa testimonianza sull'uomo Chabod e sul suo modo di educare i giovani all'impegno critico rigoroso, rimangono ancora oggi un insostituibile strumento di lavoro. Federico Chabod (Aosta, 1901-Roma, 1960), uno dei più grandi storici italiani del Novecento.
"Dire senso di nazionalità, significa dire senso di individualità storica. Si giunge al principio di nazione in quanto si giunge ad affermare il principio di individualità, cioè ad affermare, contro tendenze generalizzanti, il principio del particolare, del singolo. Per questo l'idea di nazione sorge e trionfa con il sorgere e il trionfare di quel grandioso movimento di cultura europeo, che ha nome Romanticismo". (Federico Chabod)
Una classica storia della cultura greca da Omero a Platone, interpretata alla luce dell'evolversi dei suoi mezzi di comunicazione, dalla tradizione orale a quella scritta. Eric A. Havelock rivela ragioni e significato di questa svolta rivoluzionaria, che a una situazione sociale di crescente incertezza rispondeva con l'ordine critico e sistematico del sapere affidato alla scrittura. Eric A. Havelock è stato professore emeriro dell'Università di Harvard.
La stampa fu la più potente e persuasiva fabbrica di consenso del regime fascista. A creare il mito del Duce, ad assicurare il favore del paese alla dittatura, non furono solo i fogli del partito ma anche e soprattutto le grandi testate d'opinione e le firme 'eccellenti', verso le quali Mussolini seppe alternare lusinghe e minacce.
Una classica storia del teatro latino, dalle origini all'età imperiale. Beare illustra tutti gli autori e i generi teatrali, e ricostruisce gli aspetti concreti dello spettacolo: le caratteristiche degli edifici teatrali, i costumi e gli apparati scenici, l'accompagnamento musicale, la composizione del pubblico e i suoi comportamenti.
Questa introduzione alla storia contemporanea, in tutti i suoi vari aspetti, ne coglie la radicale diversità rispetto alla storia moderna, e fornisce tutte le principali chiavi di lettura per comprenderla. Geoffrey Barraclough, nato nel 1908, ha insegnato all'Università di Liverpool, alla London School of Economics, a Oxford e a Brandeis (Massachusetts).