
L AUTORE PRESENTA LE PROSPETTIVE DERIVANTI DALLE INNOVAZIONI INTRODOTTE DAGLI AUTORI POST-KLENIANI E, SOPRATTUTTO, DA BION GUARDATE DAL PUNTO DI VISTA DELLA PSICOANALISI. A partire da freud, lo studio del sogno, sia nella tradizione psicoanalitica, sia, piu`recentemente, nel campo delle neuroscienze, si e`incessantemente sviluppato ed arricchito, l'analisi dei sogni e lo sguar do mentale" ci offre un'intro duzione e una riflessione su questa duplice evoluzione. Dal punto di vista della p sicoanalisi, superando il dogmatismo che ancora caratterizza la teoria del sogno quale e`stata proposta da freud e il conservatorismo che ne deriva dall'uso clinico, l'autore pre senta le prospettive derivanti dalle innovazioni introdotte dagli autori post-kleniani e, soprattutto, da bion. Egli, tuttavia, va oltre, richiamandosi alle nozioni di "io pelle" e di "involucro psichico", che arricchisce introducendo un'a ltra metafora: quella dello sguardo mentale e di un "appoggio" sul visivo, visivo-onirico compreso, che viene distinto dall "appoggio" sul tattile. "
alla ricerca di un dialogo tra psicoanalisi e antropologia culturale, assoun individua i nessi e le distanze tra queste due prassi. Michel foucault individuava nella psicoanalisi da un lato e nell'etnologia dell'altro un perpetuo principio di inquietudine" ai confini di tutte le conoscenze sull'uomo, in qua nto esse interrogano "non gia l'uomo in sh, quale puo`appar ire nelle scienze umane, ma la ragione che rende in genere possibile un sapere sull'uomo" . L'accurata ricostruz ione "cronologica e logica" di paul laurent assoun dell'int eresse della psicoanalisi per le scienze sociali si fonda sull'analisi dell'insieme dei testi del corpus freudiano ed intende tracciare un bilancio del contributo che il sapere dell'inconscio e, piu`in gener ale, il punto di vista dell' inconscio puo`apportare alle scienze sociali. La ricostruzione complessiva della posizione di freud rispetto alla cultura piuttosto che "applicare" la psicoanalisi sul piano socio-culturale, intende mostrare nel vivo come il movimento di scoperta e di teorizzazione incontri la questione del legame sociale e delle sue condizioni simboliche, come alcuni "scarti", alcune distanze disciplinari. "
Strumento di studio e di lavoro che permette di comprendere meglio la psicopatologia del bambino attraverso le sue molteplici sfaccettature. Il bambino normale", a cui si fa riferimento, non esiste. Certamente esistono delle norme sociali, una certa cronologia dell'evoluzione di un bambino...ma lo sviluppo di un bambino si riferisce solo a quel determinato bambino. La malattia psichica non si decreta su tavole di argomenti comparativi, ma su un dato di fatto. Essa si manifesta con l'espressione di un conflitto interno, della sofferenza psichica e dei limiti che essa impone sul piano personale e nelle relazioni con chi lo circonda. Il libro si divide in tre parti: - Evoca dapprima le grandi figure dei teorici che hanno fondato il campo della psicopatologia psicoanalitica (Freud, Winnicott, Melanie Klein...) e pone le principali linee teoriche. - La seconda parte tratta della teoria della costruzione del soggetto psichico (autismo, psicosi, ...). - La terza parte affronta l'approccio sintomatico. "
Un testo sull'unita mente-corpo nella psicoanalisi. L'unita mente-corpo e un'idea acquisita e scontata e difficilmente viene avversata; ma come accade spesso per tutto quello che si da per acquisito, si corre il rischio di non tenerne piu conto, finendo per affermarla a parole e negarla nei fatti. Anche se si continuano a mantenere i due ambiti come se fossero separati e attinenti a due statuti diversi, quello biologico e quello psichico, non vuol dire che non si possa fa altro. Anzi, si moltiplicano i gia numerosi tentativi di raccordarli per rilevare le convergenze, le interferenze e le reciproche influenze, come sta facendo in parte la neurofisiologia. Sarebbero sufficienti queste annotazioni per accogliere con favore l'uscita di un nuovo libro su questi argomenti... "
L'autore traccia il percorso di un dialogo tra la psicoanalisi e l'antropologia, per definire alcune fondamentali figure del sapere. Nel definire alcune fondamentali figure del sapere, l'autore traccia il percorso di un dialogo tra la psicoanalisi e l'antropologia. Un incontro iniziato con Freud e poi sviluppatosi in modi molteplici e spesso proficui. In un'ampia rassegna di temi affrontati nell'ottica delle due discipline, per alcuni versi differenti, per altri convergenti, l'autore intende proporre una dimensione teorica e di ricerca nella tradizione di studi dell'antropologia psicoanalitica. La trama della riflessione di Lombardozzi si dipana cosi da problemi epistemologici come quelli di spazio, di tempo, d'interpretazione, a quelli attuali di carattere socio-antropologico come l'identita, l'alterita, la condizione dell'immigrazione, fino a quelli afferenti alla dimensione simbolica nei temi del sacro, del mito e del rito...
Il titolo di questo libro raccoglie la tesi di Lacan della donna come non tutta in rapporto ai principi con cui il simbolico opera sul singolo individuo, all'Edipo, alla castrazione, al godimento che governa l'incontro tra i sessi.
Questo testo intende focalizzare l'attenzione sul metodo dell'osservazione psicoanalitica quale si è venuta realizzando nel corso del Novecento fino ai nostri giorni in connessione con la clinica e le teorie psicoanalitiche.
In questo libro vengono messi in risalto temi centrali della teoria e della pratica psicoanalitica lacaniana.
Il volume raccoglie contributi di psicoanalisi. Lontana dai luoghi comuni in cui troppo spesso è relegata e dagli stereotipi che la ritraggono come una pratica d'élite, la psicoanalisi non è affatto fuori posto. Semmai, rinnova la sua spinta verso il sociale e rilancia la sua capacità di penetrare gli spazi di vita dove prende voce un disagio contemporaneo a cui dare risposta. Sta qui il filo che lega i diversi contributi presenti nel volume, e il lettore potrà seguirlo addentrandosi tra i casi e i frammenti raccolti dall'esperienza clinica.
Questa raccolta di testi giovanili offre una prospettiva degli anni di apprendistato di un personaggio che aveva alimentato la piccola cronaca del Quartiere latino negli anni Sessanta. Si trova qui la sua intervista a Sartre del 1960.
Il volume rivisita alcuni concetti fondamentali della psicoanalisi alla luce della decisiva funzione della soggettualità di analista e analizzando, considerata il vero fondamento della buona relazione". "