
Questo libro traccia le linee di un nuovo sistema unitario di psichiatria sociale e individuale introdotto di recente con notevole successo in numerosi ospedali, cliniche e istituzioni psichiatriche degli Stati Uniti. Ideato principalmente in vista della terapia di gruppo, questo approccio è impiegato ora da istituzioni e da comunità di lavoro, oltre che nella professione privata con nevrotici, psicotici, psicopatici sessuali, casi psicosomatici, e terapia degli adolescenti. La parte iniziale del programma dell'analisi transazionale consiste nel familiarizzare i pazienti singoli con la teoria sulla quale il trattamento è basato. Dopo aver raggiunto un certo grado di autoconoscenza nel corso di sedute private con l'analista, il paziente incontra per la prima volta gli altri pazienti nella terapia di gruppo, e si impegna in una serie di relazioni significative al livello personale nel corso delle quali sempre più arriva a rendersi consapevole della causa e della natura della sua malattia, preparandosi, al tempo stesso, a superarla. Berne, che è stato per 15 anni psicoanalista, ha studiato con Federn, e la sua analisi transazionale si può considerare appunto un approfondimento dell'indagine sulla psicologia fenomenologica dell'Io, di Federn ed Edoardo Weiss, in funzione di un'applicazione terapeutica a vari livelli di profondità, a seconda dei risultati da raggiungere.
È difficile scoprire cosa accade in una seduta di terapia della famiglia e ancora più difficile è descriverlo. Gli scritti teorici in questo campo non riescono a comunicare la vivacità, la drammaticità e l'interazione delle personalità coinvolte. In questo libro Jay Haley e Lynn Hoffman consentono di gettare uno sguardo sui problemi della pratica clinica. Nella convinzione che la miglior descrizione della terapia della famiglia consista semplicemente nel riferire ciò che fanno coloro che la praticano, cercando peraltro di abbracciare una vasta sfera di stili terapeutici, gli autori hanno intervistato cinque esperti terapeuti di diversi indirizzi chiedendo a ciascuno di essi di spiegare ed esporre per esteso le proprie tecniche sulla base di un colloquio iniziale da essi realmente condotto con famiglie in terapia. I cinque lunghi capitoli di questo libro sono costituiti dalla registrazione di queste conversazioni, cui fa da contrappunto la trascrizione letterale di ciascuna seduta terapeutica vera e propria. In tal modo il lettore non solo può osservare il terapeuta al lavoro, ma può anche partecipare alle sue successive riflessioni nel corso del colloquio, alle ragioni della sua strategia e allo svilupparsi dell'incontro tra terapeuta e famiglia, con tutte le sue incertezze e improvvisazioni.
Aspetto caratteristico della psicologia umana è l'influsso intenso e costante degli impulsi d'amore da un lato, e degli impulsi d'odio e aggressività dall'altro. L'interferenza di questi due impulsi (soprattutto nei suoi risultati nell'ambito della vita quotidiana dell'individuo normale) è stata studiata molto attentamente da Melanie Klein e dalla sua scuola. Il presente studio, condotto in due distinti capitoli da Melanie Klein e Joan Riviere, fa vedere come questi impulsi si sviluppino fin dall'infanzia, come le nostre capacità innate d'amore e d'aggressività approfittino di ogni occasione per esprimersi, e come esse influiscano sullo sviluppo del carattere. Questo libro è un nuovo punto di partenza nell'esposizione della psicoanalisi: è un tentativo di descrivere in una terminologia priva di tecnicismi alcuni dei più profondi processi mentali che corrono sotto alle azioni e ai sentimenti della persona normale. Come breviario dei contributi originali di Melanie Klein alla psicoanalisi questo libro è diventato un classico della psicologia.
Da sempre nel mondo gli uomini hanno intrapreso pellegrinaggi, viaggi spirituali, ricerche personali. Nella loro ricerca della conoscenza, gli uomini hanno però confuso l'apprendimento con la conoscenza stessa e spesso hanno cercato aiuti, guaritori e guide, insegnanti spirituali dei quali poter diventare discepoli. L'uomo di oggi, il pellegrino contemporaneo, desidera essere discepolo dello psichiatra. Se cercherà la guida di questo guru dei nostri giorni, l'uomo si troverà a intraprendere il proprio moderno pellegrinaggio spirituale. Nel suo viaggio il pellegrino, il viandante, il discepolo, impara soltanto che nessuno può insegnargli nulla. Appena sa rinunciare al suo ruolo di discepolo, impara che ha sempre saputo come vivere, che questa conoscenza ha sempre fatto parte della sua storia. Il segreto è che non ci sono segreti. Il monito del maestro zen "Se incontri il Buddha per la strada uccidilo!" insegna a non cercare la realtà in ciò che è esterno a noi. Uccidere il Buddha quando lo si incontra significa distruggere la speranza che qualcuno all'infuori di noi possa essere il nostro padrone. Nessun uomo è più grande di un altro. Dobbiamo imparare che per ognuno di noi la vita può diventare di per sé un pellegrinaggio spirituale, una ricerca, in esilio, senza fine. La nostra unica consolazione in questo viaggio è riconoscere in ogni uomo il nostro compagno di strada.
La Persona Umana è la storia dell'individuo umano dalla nascita alla morte. In questo libro Theodore Lidz segue lo sviluppo dell'uomo come persona dai primissimi giorni dell'infanzia fino al culmine della vita nella vecchiaia e nella morte. In una presentazione adatta tanto al profano (che sia adulto o giovane) che allo studioso della personalità, Lidz offre una sintesi magistrale delle nozioni sulla crescita dell'uomo. Osservando la persona nel contesto totale della sua vita - come membro di una società e di una famiglia e come dotata del suo retaggio biologico e culturale - l'autore conduce il lettore attraverso le principali fasi e i principali compiti della vita dell'individuo trattando dell'infanzia, dei primi passi dell'integrazione del bambino, del giovane, dell'adolescenza, della scelta professionale, della scelta coniugale e dell'adattamento coniugale, della paternità, degli anni di mezzo e della vecchiaia. Lidz attinge alle risorse di tutte le discipline - le intuizioni della psichiatria e della psicoanalisi, le teorie cognitive di Piaget, le scoperte delle scienze biologiche e comportamentali - per presentare un quadro unificato e completo della personalità umana, ma anche un contributo importante e umano per la nostra comprensione dell'uomo.
Il test dei colori è stato ideato nel 1949 dallo svizzero Max Lüscher. Ha trovato subito una larga diffusione su scala mondiale per i pregi specifici che lo contraddistinguono da altri test proiettivi: rapidità e semplicità di somministrazione, validità universale, ricchezza e completezza dei dati forniti, buona attendibilità. I settori di utilizzazione sono svariati: clinica, selezione del personale, orientamento professionale, etnologia, pedagogia. In medicina psicosomatica il Lüscher test trova senz'altro una collocazione di preminenza; è infatti in grado di segnalare le zone di tensione sia fisiologica sia psicologica anche quando non abbiano ancora raggiunto l'espressione sintomatica, permettendo così al medico e allo psicologo di formulare una diagnosi più precisa e di intervenire nel modo più idoneo. Ed è proprio nel senso della terapia che, a nostro giudizio, il test dei colori trova la sua più felice utilizzazione. Ogni psicologo che intenda impostare una psicoterapia fa ricorso a tutta una serie di tecniche e di strumenti per inquadrare il caso, comprenderne le dinamiche, scegliere il tipo di intervento opportuno. È noto che più una psicoterapia è direttiva e più l'operatore deve essere in possesso di dati che gli permettano di agire con chiarezza ed efficacia sulla personalità del paziente.
Nel campo della terapia della famiglia non c'è oggi altro testo che combini in maniera così ampia esempi clinici, dettagli tecnici specifici e prospettive mature tanto sulle famiglie a funzionamento normale quanto su quelle che ricorrono alla terapia. Minuchin presenta sei trascrizioni di sedute con famiglie: due sono dedicate a famiglie normali che hanno affrontato i problemi con relativo successo, le altre quattro riguardano invece famiglie che ricorrono alla terapia per essere aiutate. In ogni trascrizione l'autore aggiunge parallelamente le proprie interpretazioni, dando particolare risalto alle tattiche e alle manovre via via sviluppate dal terapeuta. Le trascrizioni delle sedute sono interpretate con una brillante analisi teorica volta a spiegare perché le famiglie sviluppano problemi e a quali accorgimenti si debba ricorrere per rimetterle in sesto. Particolarmente utile è la descrizione dei metodi per diagnosticare o "tracciare la mappa" dei problemi della famiglia e per determinare mete e strategie terapeutiche appropriate. Sono esaminate differenti situazioni: la famiglia estesa, la famiglia con un figlio genitoriale e la famiglia in transizione a causa di un decesso o di un divorzio. Infine, l'autore esplora la dinamica del cambiamento esaminando le varie operazioni ristrutturanti che si possono impiegare per sfidare una famiglia e cambiarne i modelli di base.

