
Argomento centrale di questo volume è il controtransfert, vale a dire l'insieme degli atteggiamenti e sentimenti, consci o inconsci, dell'analista riguardo al suo paziente. Secondo l'autore l'analista deve riconoscere con onestà e umiltà i pensieri, le fantasie e le emozioni, anche i più personali, che vengono suscitati in lui dal rapporto con un determinato paziente, come derivanti in massima parte dalla storia di vita del paziente stesso. Il volume prende in esame i diversi processi psicodinamici caratteristici dei pazienti borderline, schizoidi, narcisisti o gravemente nevrotici, e ripropone intuizioni teoriche dell'autore quali il concetto di simbiosi e l'immagine del "paziente come terapeuta del suo analista".
Oggetto del libro non è la psicologia, ma lo psicologo. Il lavoro quotidiano sul campo, l'attività didattica e di ricerca nelle università; la storia e l'attualità dello psicologo, si confondono, ma non coincidono con la storia e l'attualità della psicologia come disciplina teorica. Questo ampio rapporto si basa sui risultati di oltre 600 ricerche condotte di recente presso psicologi, studenti di psicologia, professori e clienti in varie parti del mondo in una prospettiva storica ma orientata all'attualità e al futuro della professione.
Dodici capitoli principali costituiscono l'ossatura dell'opera: sono trattazioni di tutte le principali scuole di terapia della famiglia, scritte da esponenti di primo piano di ciascun orientamento. La sezione clinica è preceduta da un'introduzione storica e concettuale e seguita da una sezione dedicata a particolari aspetti della professione, quali la formazione e la supervisione, il trattamento dei casi di divorzio e gli aspetti etici e legali. L'edizione italiana, condotta sulla seconda edizione americana, è arricchita da una sezione dedicata alla ricerca in terapia della famiglia, da una trattazione dell'approccio familiare nei Servizi pubblici e una sezione dedicata alle scuole italiane di terapia della famiglia
Il libro si colloca nell'ambito della "prospettiva interpersonale": non esistono menti isolate, ma solo soggettività in dialogo e in interazione fra di loro, dunque i fenomeni psicologici possono essere compresi (e i disturbi possono essere curati) solo se si tengono presenti i "contesti intersoggettivi", le "relazioni tra persone" in cui i fenomeni avvengono. Si tratta di uno degli indirizzi più attuali e più seguiti del pensiero psicoanalitico, e in quest'ottica gli autori riconsiderano argomenti fondamentali della psicoanalisi classica, quali i processi inconsci, l'origine traumatica della psicopatologia, il ruolo delle fantasie. La seconda parte del volume è dedicata ad aspetti clinici: l'alleanza terapeutica, le situazioni di "blocco".
Sono luoghi mentali in cui ci si ritira quando si vuole sfuggire a una realtà insostenibile perché angosciosa. Si tratta di zone della mente in cui trionfa l'onnipotenza e, in fantasia, qualunque cosa è permessa. Il sollievo che si ricava dal ritirarsi in questi rifugi comporta però il rischio dell'isolamento e quindi della compromissione delle relazioni con gli altri, e di una perdita di contatto con la realtà, che diventa gravissima nel caso di soggetti con un'organizzazione patologica della personalità. Il volume, ricco di resoconti ed esempi clinici, presenta, su base kleiniana, una teoria dei rifugi della mente, la cui dinamica appare con particolare chiarezza all'interno del trattamento psicoanalitico.
L'etnopsicoanalisi consiste in una teoria e in un metodo alla cui costruzione Tobie Nathan è stato mosso dalla sua pratica di psicoanalista in una situazione urbana con una forte presenza di gruppi etnici non europei. Il libro, arricchito da numerosissimi esempi clinici, presenta i fondamenti teorici e le tecniche di un modello di intervento psicoterapeutico in una società multiculturale e nello stesso tempo propone una visione più ampia e integrata della psichiatria, sottolineando il ruolo dei fattori contestuali e culturali nel determinare le patologie.
Oggi le idee della psicoanalisi devono e possono essere rese accessibili a tutti quelli che vivono questa esperienza, terapeuti o pazienti. Il libro presenta le idee di quegli autori che, a partire da Freud, hanno contribuito a formare la fisionomia della psicoanalisi di oggi, attenta a cogliere l'esperienza delle persone reali. Appartiene a questa nuova psicoanalisi anche un nuovo modo di affrontare questioni teoriche e tecniche da sempre dibattute: l'origine della psicopatologia nel trauma reale o nelle fantasie, la femmilità e la mascolinità, le perversioni sessuali, la psicoanalisi come disciplina empirica, il privilegiare l'interpretazione o la relazione reale fra analista e paziente, il controtransfert, ecc.