
Il libro tenta di potenziare l'efficacia, l'efficienza e anche l'eccellenza della psicoterapia allo scopo di metterla in condizione di aiutare a generare sicurezza e benessere anche in condizioni apparentemente sfavorevoli. Viene applicato un modello interpretativo transdiciplinare, cioe il Modello Dinamico Proattivo, basato sulla distinzione e nella dialettica tra dramma e melodramma. Il dramma" da superare sarebbe costituito dai deficit angoscianti intellettuali, emozionali, strumentali e di autocritica. Il melodramma da elaborare sarebbe costituito invece dalla ricerca evasiva e coattiva di vittime e di vessatori di fronte all'incompetenza a produrre sicurezza e benessere. Quando l'atteggiamento e melodrammatico si cercano capri espiatori. Quando l'atteggiamento e drammatico si cercano nuove soluzioni. Di solito il melodramma viene raccontato alla rovescia: il vessatore si descrive come vittima e viceversa... "
In questo libro gli autori denunciano l'insufficienza di una teoria analitica ridotta a una teoria della rappresentazione psichica e propongono la nuova nozione di lavoro di raffigurabilita dell'analista. A partire dalla loro esperienza con pazienti nevrotici e bordeline, oltre che con bambini, gli autori denunciano l'insufficienza di una teoria analitica ridotta a una teoria della rappresentazione psichica e sviluppano in questo libro una concezione ampliata e originale del lavoro psichico in seduta che tiene conto dei cedimenti dei sistemi rappresentazionali. Il funzionamento psichico viene allora considerato come una dinamica rappresentazione-percezione-allucinazione, un equilibrio fragile a causa della costante pressione dell'allucinatorio. Quest'ultimo e definito come la tendenza spontanea e permanente dell'attivita dell'inconscio. Quanto alla pratica psicoanalitica essi propongono la nuova nozione di lavoro di raffigurabilita dell'analista.
Un libro che parla dei bambini in psicoterapia, per capire cos'e la psicoterapia di un bambino e cosa vi accade. Un viaggio" speciale, quello analitico. Non e possibile pensarne un'unica versione, come fosse un itinerario organizzato e collaudato che si realizza secondo un modulo costante: stesse strade, stessi mezzi di spostamento, stesse soste, stesse mete. Si dovra parlare di tanti "viaggi", con tanti bambini, per far intuire cosa puo essere un Viaggio analitico. Di tanti momenti, per far immaginare le tante cose che vi possono accadere. Di tanti modi di procedere e di concludere. Perche ciascuno procede a misura delle proprie risorse. E soprattutto della propria sofferenza. Il libro vuole tentare di far intuire a chi e fuori, genitori, insegnanti ed educatori, il senso di quanto succede dentro, durante quel Viaggio in cui direttamente o indirettamente si potrebbe essere o si e gia coinvolti. "
Con questo libro, l'autrice vuole comunicare, come clinica, la propria esperienza agli altri analisti nonche a tutti coloro che desiderano saperne di piu sulla psicoanalisi. L'autrice cerca di trovare parole che toccano e da numerosi esempi che permettono di intravedere cio che una psicoanalista e il suo paziente possono vivere nella relazione transferale nel corso di un'analisi. Grazie alla sua esperienza clinica, Danielle Quinodoz osserva che ognuno di noi utilizza contemporaneamente meccanismi psichici evoluti e altri piu primitivi: i primi sono accessibili al simbolismo, mentre i secondi lo sono di meno. Ma lei distingue le persone che tollerano di percepire la propria eterogeneita, anche se talvolta ne soffrono, da quelle che sono angosciate per la mancanza di coesione interna e che temono di perdere il sentimento della propria identita. Queste ultime hanno bisogno di essere toccate da parole in grado di cogliere nello stesso tempo fantasmi, pensieri, sentimenti e sensazioni.
Un libro di psicoanalisi sul bambino. La psicoanalisi del bambino non ha bisogno di essere difesa. Esiste. La sua teorizzazione e fallita fin dall'inizio, da quando S. Freud non se ne e addossato la paternita. L'Essere-Bambino, ne adulto in potenza, ne adulto in miniatura, ha diritto ad un'infanzia. Questo estraneo assoluto per ogni adulto deve essere narcisisticamente riconosciuto come tale, in quanto premessa inaggirabile alla conflittualita edipica. L'autore riconoscendo l'Hilflosigkeit, l'immaturita divenuta creatrice del bambino e dell'adolescente, cosi come i movimenti di latenza, sviluppa nel faccia a faccia con il bambino il gioco continuo tra l'allucinatorio, la sensomotricita e la rappresentazione, nello spazio tempo della seduta. Da questa produzione psichica congiunta dipendera la crescita psichica dei due partner.
Raccolta di saggi sul Social Dreaming, un nuovo metodo per lo studio dei fenomeni psicologici collettivi. Questo e il secondo volume dedicato al Social Dreaming che compare in Italia. E' una raccolta di saggi che fornisce un ampio e articolato panorama e mostra come si stia approfondendo la conoscenza di questo nuovo metodo per lo studio dei fenomeni psicologici collettivi. I testi ci accompagnano nelle esperienze, condotte negli ambiti piu diversi, mostrandoci in modo chiaro e concreto, lo svolgimento delle matrici, evidenziando il concatenarsi di sogni ed associazioni, il progressivo manifestarsi dei temi dominanti ed il rapporto che questi hanno con il passato, il presente e il futuro del contesto istituzionale di cui la matrice e parte. Tutti gli interventi contribuiscono a comporre un'immagine del Social Dreaming come di un modo di guardare alla vita mentale collettiva - e anche individuale - che ci ha dischiuso orizzonti di cui non vediamo i confini.
Una raccolta di ricerche sulle terapie di gruppo. Le ricerche presentate in questo libro vogliono costruire scenari possibili di terapie, organizzare setting usando la funzione positiva dei limiti dei contesti di vita, per inseguire e curare la traccia alcune volte fioca dei processi formativi con la convinzione psicoanalitica" che le trasformazioni sono nella vita prima che nelle tecniche e che le sole tecniche, utili sono quelle capaci di rispettarne e curarne la naturale progressione. "
Un testo di riflessione psicoanalitica sul trauma in adolescenza. Il trauma in adolescenza e un tema caro alla riflessione psicoanalitica: Freud parla di un secondo tempo del trauma con l'entrata nell'eta adolescenziale collegato ad un primo tempo non mentalizzato e silente che risale all'eta infantile. L'irruzione della pulsionalita genitale vivifica certamente questa eta ma insieme la rende un'eta potenzialmente traumatogena e/o traumatofilica, insomma un'eta a rischio. I vissuti inelaborati dell'arco temporale infantile si riattivano nel grande calderone della potente spinta pulsionale in un tutto magmatico declinato al presente: le gia costituite barriere psiche-soma, mondo interno-mondo esterno, genitori-figli, maschile-femminile sfumano la loro capacita differenziante.
Un libro sulla psicoanalisi, come cura e metodo per la comprensione delle sofferenze gravi in situazioni estreme". " Esplorare le frontiere della psicoanalisi come strumento di cura e come metodo per la comprensione delle sofferenze mentali gravi e l'obiettivo di questo libro. Raccontare la storia dell'incontro tra paziente e analista, invitando a parteciparvi attraverso la narrazione delle storie che riemergono e si generano in quell'incontro, e la via seguita per raggiungere l'obiettivo. Il libro parla dunque di storie ma, attraverso le storie, parla di clinica e di modelli teorici derivati dall'approccio a situazioni estreme". "
Raccolta di saggi su Verita storica e psicoanalisi. Questo volume che raccoglie saggi su Verita storica e psicoanalisi appare con la dicitura 'Temi del Centro Veneto di Psicoanalisi Giorgio Sacerdoti"'. Tale presentazione "rappresenta" al meglio l'intenzione di esprimere una gruppalita ben precisa, quella degli psicoanalisti soci del Centro Veneto di Psicoanalisi che intendono privilegiare in questo caso il loro senso di appartenenza rispetto alle loro rispettive singolarita. Quel senso di appartenenza che, dice Freud (1926) nel "Discorso ai membri dell'Associazione B'nai Brith", ha ache fare con la "familiarita che nasce dalla medesima costruzione psichica". Si tratta della "consapevolezza di una interiore identita" in cui, pur nelle loro differenze formative, di preferenze teoriche e di opzioni lavorative, gli psicoanalisti del Centro Veneto si riconoscono tutti... "
Strumento di studio e di lavoro che permette di comprendere meglio la psicopatologia del bambino attraverso le sue molteplici sfaccettature. Il bambino normale", a cui si fa riferimento, non esiste. Certamente esistono delle norme sociali, una certa cronologia dell'evoluzione di un bambino...ma lo sviluppo di un bambino si riferisce solo a quel determinato bambino. La malattia psichica non si decreta su tavole di argomenti comparativi, ma su un dato di fatto. Essa si manifesta con l'espressione di un conflitto interno, della sofferenza psichica e dei limiti che essa impone sul piano personale e nelle relazioni con chi lo circonda. Il libro si divide in tre parti: - Evoca dapprima le grandi figure dei teorici che hanno fondato il campo della psicopatologia psicoanalitica (Freud, Winnicott, Melanie Klein...) e pone le principali linee teoriche. - La seconda parte tratta della teoria della costruzione del soggetto psichico (autismo, psicosi, ...). - La terza parte affronta l'approccio sintomatico. "
Questi tre studi originali, rigorosi e approfonditi, affrontano la problematica fondamentale della sessualita e della morte, e dei destini pulsionali che le animano. La psicoanalisi occupa un posto di fondamentale importanza nel dibattito, rinnovato dalla clinica psicopatologica, sul riconoscimento dei legami tra corpo e psiche. Gli autori di quest'opera propongono, ciascuno, nuovi percorsi, al contempo complessi e differenti. Per Rosine Debray, il riferimento all'Istituto di psicosomatica di Parigi, sulla scia dei lavori di Pierre Marty, costituisce il fulcro dello studio del funzionamento psichico del soggetto psicosomatico sin dall'origine. Christophe Dejours sviluppa le necessita del lavoro di pensiero richieste dal corpo erotico e in particolare il sovvertimento libidico che esso determina attraverso molteplici sintomatologie. Pierre Fedida, infine, collega il suo studio dell'ipocondria alla metapsicologia del sogno e della melanconia, e ne analizza il paradigma transferale nella situazione analitica.