
Come nasce e si forma un gruppo? Quali dinamiche ne determinano il funzionamento? Come agisce ed interagisce l'individuo inserito in un contesto di gruppo? Che rapporto intercorre tra soggettività e gruppalità? Un libro che analizza, quasi in senso anatomico, la nascita, l'evoluzione e il senso della psicologia di gruppo e si addentra nella complessità gruppale, per fornire utili riflessioni e strumenti teorico-pratici da poter utilizzare nell'ambito della formazione, del lavoro e della psicoterapia.
Forte della sua ventennale esperienza come ricercatore, terapeuta e mediatore familiare Robert Emery offre con questo testo una nuova mappa ai genitori, per orientarsi in un momento difficile come quello del divorzio. Sono i sentimenti che si generano e il modo in cui vengono gestiti che influiscono potentemente sulla separazione e sulla reazione dei figli nel tempo: anche se il divorzio è necessariamente doloroso, i genitori possono promuovere una reazione positiva (di "resilienza") nei propri figli, mettendoli al centro del contesto familiare e tenendo ben saldo il legame con loro. Dosando empatia e autorevolezza, Emery spiega come gestire le emozioni potenzialmente pericolose per affrontare efficacemente i vari passaggi di questa transizione complessa: parlare ai figli, dare loro delle regole, elaborare un accordo funzionale con l'ex coniuge, avvicinare le questioni legali al momento giusto, reagire alla rabbia e ai litigi, distinguere i conflitti d'amore e di potere. Alla competenza di un terapeuta Emery unisce la sensibilità di un padre divorziato per fare dell'amore la migliore arma perché un divorzio "funzioni". Ricco di consigli pratici e strategie, il testo si propone come uno strumento essenziale per tutti i genitori alle prese con un divorzio, ma anche per quanti si occupano di mediazione familiare, consulenza tecnica e psicoterapia del divorzio.
La letteratura psicologica internazionale è ricca di testi che, da prospettive diverse, analizzano l'atteggiamento religioso e lo interpretano con categorie multidimensionali, sfuggendo al facile rischio del riduzionismo psicologistico. La moltiplicazione degli incontri scientifici in cui gli esperti dei vari settori del sapere psicologico comunicano il frutto delle loro ricerche e verificano, in spirito di collaborazione, le possibili aperture per ulteriori approfondimenti, testimonia che l'atteggiamento religioso non è più guardato con sospetto o indifferenza, ma costituisce un oggetto di studio rigoroso e degno del massimo rispetto, grazie anche alla riscoperta della sua possibile valenza terapeutica. Il volume, dopo aver analizzato i percorsi tracciati dai principali esponenti della ricerca psicologica circa l'atteggiamento religioso, delinea l'itinerario per una piena maturità esistenziale che non esclude l'apertura al trascendente e prende in seria e critica considerazione le proposte di benessere dei Nuovi Movimenti Religiosi, in particolare della New Age.
Che cos'è la psicologia
(Cosa studia la psicologia; Le origini della psicologia; Gli orientamenti teorici in psicologia; I settori della psicologia; La psicologia nelle scienze dell'educazione; La situazione di complessità dell'attuale psicologia; I metodi della ricerca in psicologia; Il metodo sperimentale; Il metodo descrittivo; Il metodo correlazionale; La correlazione tra la ricerca di identità e la ricerca di senso nell'adolescenza; Il metodo clinico; Un test strutturato e un test proiettivo; Il metodo della ricerca-intervento; L'educativa di strada; Il metodo sistemico-relazionale; Verso una circolarità; Questioni di etica nella ricerca; Per l'approfondimento)
I processi dinamici
(La psicologia dinamica; La soggettività della motivazione; La dimensione proattiva; Le forze delle aspettative; Le emozioni, tonalità affettiva delle motivazioni; Un lungo pregiudizio sulle emozioni; Le emozioni, stati disposizionali; L'inconsapevolezza dei motivi; La condotta pre-riflessiva; La coscienza in psicologia; Il peso delle decisioni; Quando la buona volontà non basta; I livelli del comportamento motivato; Per l'approfondimento)
Sistemi motivazionali
(Tra natura e cultura; La classificazione delle motivazioni; Tre sistemi motivazionali essenziali; La fame. Un esempio di motivo fisiologico; Il disturbo dell'anoressia nervosa; I motivi prosociali; Il disturbo d'ansia di separazione nei bambini; Quando una relazione aiuta a crescere; I motivi di sviluppo di sé; La posizione di nascita del bambino rispetto ai suoi fratelli; Per l'approfondimento)
Il processo emotivo
(Complessità delle emozioni; La teoria periferica e la teoria centrale delle emozioni; La teoria dell'attivazione e la teoria cognitivo-attivazionale; Le teorie dell'appraisal; La teoria psicoevoluzionista; Il processo emotivo secondo il modello di scherer; La valutazione della situazione; L'attivazione dell'organismo; L'espressione delle emozioni; L'intelligenza emotiva; Per l'approfondimento)
La fragilità della mente
(La capacità di adattamento; Modelli di conflitto; Conflitti di ruolo; Compiti evolutivi; L'ansia; Il "difetto di base"; La frustrazione; Educarsi a fronteggiare lo stress; Il concetto di normalità; Distinzione tra disagio e disturbo; Perché ci ammaliamo?; Una via per la guarigione: le psicoterapie; Le relazioni di aiuto; Per l'approfondimento)
Verso il benessere mentale
(Il nuovo concetto di salute; Tra normalità e patologia; Il benessere. Rimanere all'interno delle proprie possibilità; Alcuni indicatori positivi della salute; La conoscenza e l'accettazione di sé; La capacità di risolvere i problemi; La capacità relazionale; Il controllo emotivo; L'autostima e l'immagine di sé; Le difese; La sublimazione; La razionalizzazione; La proiezione; Lo spostamento; La costruzione del capro espiatorio; La formazione reattiva; L'identificazione e l'introiezione; La regressione e la fissazione; Per l'approfondimento)
La personalità
(Per una definizione; Da un punto di vista strutturale; Da un punto di vista dinamico; I fattori determinanti; La maturazione; L'adolescenza, l'identità e la personalità; La personalità nell'arco della vita; Per l'approfondimento)
Modelli teorici in psicologia dinamica
(È ancora attuale Freud?; Alle origini della psicoanalisi; La rimozione e la scoperta della nevrosi; Il desiderio sessuale; L'inconscio e le altre dimensioni della psiche; Il metodo della psicoanalisi; La psicologia analitica di Jung; La psicologia dell'Io; La teoria delle relazioni oggettuali; Il modello interpersonale; La psicologia del Sé; Il modello sistemico-relazionale; La psicologia umanistica di Rogers;
Il progetto Scarcerando, attivo sul territorio dell'ASL 3 di Monza, affronta il tema della salute mentale in carcere, intervenendo per mantenere la continuità terapeutica dei detenuti con sofferenza psichica e attivare il percorso di reinserimento sul territorio per le persone giunte a fine pena. Una serie di interviste restituisce il punto di vista dei diretti interessati.
Questo volume, intitolato "Lo Stalker - ovvero il persecutore in agguato", esplora gli elementi che caratterizzano il fenomeno dello stalking e descrive le strategie comportamentali adottate dallo stalker per "cacciare la preda". Gli autori, pur consapevoli del difficile impegno a cui andavano incontro nel trattare un argomento così complesso, hanno tentato ugualmente di confrontarsi con un fenomeno di non facile definizione. Infatti, il diverso profilo psicocomportamentale riscontrato tra gli stalker rende difficoltoso "categorizzare" l'intero fenomeno. Il lavoro trae spunto da un'attenta analisi della letteratura scientifica internazionale e riporta numerosi casi clinici e giudiziari che delineano chiaramente le caratteristiche frequentemente riscontrate in uno stalker, descrivendo in dettaglio i tratti più salienti (rifiuto, ossessione, fantasia, narcisismo e manipolazione). La persecuzione, dalle origini antichissime, intesa come il ledere la libertà e la riservatezza altrui con comportamenti minacciosi e invasivi, può coinvolgere ognuno di noi: "Conoscere il nemico" può aiutarci a sviluppare adeguate strategie difensive.
L'infanzia e l'adolescenza sono due fasi dello sviluppo in cui si affrontano cambiamenti sul piano fisico, cognitivo, affettivo e comportamentale. L'inserimento nella scuola, l'integrazione con i coetanei, l'apprendimento delle regole sociali dello stare in gruppo, i mutamenti corporei: questi sono solo alcuni degli scogli che un minore deve affrontare per crescere. E può accadere che le difficoltà possono arrivare a dare origine ad un disagio. Il disagio depressivo indica un insieme di sintomi con caratteristiche comportamentali, cognitive e neurovegetative ben definite che determinano una condizione emotiva abbastanza diffusa in infanzia ed in adolescenza. La prevalenza della depressione è tra lo 0,5 ed il 3% nell'infanzia e raggiunge il 10-15% nell'età prepubere. Si manifesta con un'alterazione del tono dell'umore, che risulta facilmente incline all'ira per la maggior parte del giorno e con alti livelli d'intensità. L'alterazione dell'umore si associa ad un'attribuzione negativa agli eventi della vita, ad un mancato interesse per le attività, ad una perdita del peso corporeo, a disturbi del sonno, etc. La comorbidità è frequente. Quando i sintomi non compromettono il quotidiano funzionamento ed il minore gode di risorse temperamentali e di condizioni ambientali favorevoli, la strategia dell'attesa è corretta; un trattamento è invece necessario con un disagio severo.
Sotto forma di manuale, l'autore propone la psicoterapia della famiglia ad indirizzo sistemico relazionale partendo dalle origini statunitensi degli anni '50. Il lettore è accompagnato lungo un percorso che ne segue l'evoluzione epistemologica fino alle sue espressioni contemporanee. In modo originale il pensiero dei più celebri terapeuti è seguito dalla presentazione di come ciascuno di loro avrebbe condotto una psicoterapia con una stessa famiglia in difficoltà. Il proposito del libro è di predisporre il terapeuta alla costruzione della relazione terapeutica ponendosi nei confronti della famiglia con una configurazione personale che prenda vita dalle sue naturali risorse, dalla sua storia, dall'elaborazione del modello formativo ricevuto. La terapia è un cammino, un percorso, un "pellegrinaggio" diceva Keeney, da fare insieme al sistema famiglia.
Bollas è senz'altro uno degli autori più rilevanti della psicoanalisi contemporanea per l'assoluta originalità del suo contributo e per lo sviluppo continuo del suo pensiero che è mobile, ampio, in continua evoluzione, seppure di una straordinaria coerenza interna. Leggendo i suoi libri, sembra che l'autore porti continuamente a compimento, ma in modo sempre insaturo, idee ed intuizioni che si possono rintracciare fin dai suoi primi scritti. L'impressione benefica che se ne trae è quella di un universo concettuale e clinico in continua espansione. Nelle due lunghe interviste qui contenute, è con questa mobilità del pensiero Bollas che si è dovuto confrontare Vincenzo Bonaminio, che è tra gli autori che meglio ne segue e ne conosce gli sviluppi. Bollas sostiene eloquentemente un ritorno alla comprensione di come la psicoanalisi freudiana funzioni, operi da inconscio a inconscio, da quello dell'analizzando a quello dell'analista e viceversa. La difficoltà di sfruttare e seguire fino in fondo le ipotesi freudiane sull'ascolto psicoanalitico ha portato all'abbandono delle libere associazioni e della ricerca della "logica della sequenza" che Freud considerava il modo primario di espressione del pensiero inconscio. Nelle due ampie interviste e in alcuni saggi collegati, tutti del 2006, seguiamo Christopher Bollas nella sua più recente, e radicale, sfida alla psicoanalisi contemporanea.
Hikikomori è un fenomeno che riguarda oltre un milione di giovani giapponesi, la maggior parte di sesso maschile, che in maniera apparentemente non motivata, si ritira nella propria stanza e vi rimane ininterrottamente per lunghi periodi, spesso molti anni. Diversamente da altre forme di disagio adolescenziale, i giovani Hikikomori si spingono oltre: lasciano la scuola, abbandonano anche gli amici, interrompono ogni tipo di comunicazione trascorrendo lunghissimi periodi in completo isolamento. La società giapponese non approva gli hikikomori e finisce per definirli malati, anche se medici e terapeuti sostengono che non si tratti di malattia: il giovane si isola per riposare, per reazione a episodi di bullismo o per un esame scolastico andato male; ma con il trascorrere del tempo la reclusione provoca patologie come psicosi, fobie, regressioni e violenza domestica. Un figlio Hikikomori è un disonore tale che la famiglia mantiene il segreto per anni prima di interpellare un medico. Difficile metterne a fuoco le cause. La chiave di lettura che si tenta di fare emergere è quella di corpi, corpi sovversivi, che attraverso la loro volontaria reclusione compiono azioni forti, fanno esplodere le contraddizioni e i lati oscuri di ogni società. Ed è per questo che Hikikomori non rappresenta un problema solo del Giappone ma riguarda tutti i nostri figli, anche se dall'altra parte del mondo.
Il volume presenta approfondite riflessioni teoriche e spunti pratici sulla resilienza - intesa come capacità di riemergere fortificati da difficoltà e traumi - focalizzando l'attenzione sui bambini e sugli adolescenti vittime di maltrattamenti ed abusi. Integrando l'ottica corrente che si concentra sulle difficoltà ed i fattori di rischio, i vari contributi intendono proporre un nuovo approccio al trauma che faccia perno sulle risorse individuali, familiari e sociali per promuovere costruttivi percorsi di sviluppo. A tal fine viene prima descritto il ruolo fondamentale che possono svolgere le relazioni affettivamente significative all'interno delle famiglie - comprese quelle maltrattanti - e poi analizzate le caratteristiche dei bambini e degli adolescenti che appaiono resilienti malgrado le ferite relazionali subite. Seguono dettagliate indicazioni, utili per genitori, educatori, insegnanti, psicologi e operatori, sugli interventi che portano a "costruire" il processo di resilienza, incentivando i tre fattori che ne stanno alla base: il senso di sicurezza interno, la stima di sé e la sensazione di operare in modo efficace. Particolare cura viene posta nel promuovere l'intelligenza emotiva, potenziare l'empatia, gestire l'aggressività senza trascurare lo sviluppo della creatività e dell'umorismo.
La psicologia è oggi chiamata a spiegare e comprendere la complessità di fenomeni psicologici a partire da una nuova visione dell'uomo: non più impegnato in un processo di adattamento più o meno attivo all'ambiente ma capace di auto-determinazione e di manipolazione del contesto culturale in cui vive. Pertanto, da scienza tesa a studiare fenomeni umani generalizzabili la psicologia diventa scienza che analizza fenomeni situati e contestuali, che riguardano la sfera delle funzioni psichiche superiori, specificatamente umane e condizionate dal contesto storico-culturale. Il concetto di intersoggettività emerge come cruciale nel comprendere la portata di questo tipo di psicologia e tenta di dar conto del sofisticato intreccio tra Sé, dimensione sociale e mediazione simbolica. L'obiettivo del testo è duplice: offrire una panoramica sintetica e chiara di come si è evoluto questo concetto e di come sia oggi utilizzato; fornire elementi pratici per promuovere la costruzione dell'intersoggettività in diversi contesti formativi, compresi quelli mediati dalla tecnologia. Il testo si rivolge in particolare a psicologi dell'educazione, educatori, formatori, comunicatori, filosofi, sociologi e in generale agli studiosi e operatori di qualsiasi contesto applicativo in cui sia prevista un'azione formativa e comunicativa.