
Spesso bambini "difficili" e ragazzi ribelli iniziano con l'essere sottoposti a sofisticati test clinici e finiscono con il diventare pazienti psichiatrici per molti anni. I loro stessi genitori, spesso ritenuti responabili, vengono "trattati" separatamente in lunghe e costose terapie o, in altri casi, colpevolizzati e tenuti in disparte affinché non rechino ulteriori danni. L'autore mette in evidenza come spesso i problemi di comportamento siano il risultato di un processo di retroazioni disfunzionali tra i bambini e gli adulti che cercano di intervenire su tali problemi, e dimostra, con una serie di casi concreti come interrompendo tale circolo vizioso di "tentate soluzioni disfunzionali" si possano ottenere soluzioni rapide ed efficaci.
La depressione è il frutto di modi di interpretare e reagire alle esperienze: è qualcosa che implica un complesso insieme di proiezioni riguardo a se stessi, alla vita, all'universo. Chi soffre di depressione è una persona cui non è stato insegnato come sviluppare specifiche modalità di pensiero, sentimento o comportamento che proteggono dalle difficoltà della vita. Lo scopo è quello di permettere a chi soffre di tale sindrome, di riconoscere gli stati depressivi e superarli, imparando a evitare l'innescarsi di quelle reazioni a catena.
L'arte dello stratagemma è un'arte antica, non solo perché è alla base di secolari tradizioni di saggezza, ma soprattutto perché appartiene agli esseri viventi: basta osservare animali e piante per registrare strategie di sopravvivenza, di difesa o di attacco. L'uomo ha semplicemente migliorato quello che da un'eternità la natura gli pone sotto gli occhi. L'intelligenza e la creatività applicate al coordinamento dei mezzi necessari per raggiungere uno scopo fanno parte di quella saggezza che da sempre guida - o dovrebbe guidare - gli esseri umani. Questa saggezza, però, va coltivata; le abilità vanno esercitate; le conoscenze approfondite. In questo libro Giorgio Nardone racconta e analizza queste abilità attraverso le tre tradizioni fondamentali che utilizzano gli stratagemmi come strumenti essenziali per la realizzazione dei fini: quella greca dell'astuzia, l'arte cinese della guerra e quella retorica della persuasione. Per superare gli ostacoli e sciogliere inestricabili garbugli con orientale eleganza e, perché no, un pizzico di leggerezza.
Sulla scia di un'esperienza ventennale in qualità di terapeuta e di consulente in campo clinico, Giorgio Nardone ha formulato insieme ai suoi collaboratori una tecnica per condurre un colloquio mediante il quale l'interlocutore o il paziente finisce per cambiare le proprie convinzioni più radicate. La validità del dialogo strategico risiede nel fatto che questo cambiamento non è avvertito come un'imposizione esterna, ma come il naturale scioglimento del nodo che crea il disagio e il malessere. Una tecnica nuova e insieme antichissima, che prende spunto dalla retorica classica, e che si congiunge con successo alla terapia in tempi brevi. In questo saggio Giorgio Nardone e Alessandro Salvini mettono a punto un metodo ancora più raffinato, in cui l'interlocutore stesso è indotto a considerare sotto una nuova prospettiva la sua situazione, dolcemente, come se il cambiamento fosse una scoperta guidata da chi chiede aiuto, e non dal terapeuta.
L'ipnosi non è, come vogliono i miti e i pregiudizi, uno stato di perdita della coscienza, ma al contrario una condizione naturale che si avvicenda e si integra alla veglia; spesso attraversiamo stati di suggestione o di trance che ci aiutano a gestire meglio la realtà circostante. La trance ipnotica, inoltre, non è indotta con metodi magici e misteriosi, ma auto-indotta dal soggetto, mentre il ruolo dell'ipnotizzatore è solo quello di facilitare il processo. I saggi raccolti in questo volume disegnano una panoramica completa dell'ipnosi: la sua storia, i processi che la producono e regolano, i suoi usi. Per più di un decennio gli autori, quattro famosi terapeuti, ne hanno studiato le caratteristiche e sono giunti a elaborare nuovi metodi per impiegarla con successo in particolare nel campo della Terapia Breve. Proprio perché è "naturale" e si fonda sulle caratteristiche individuali del soggetto, infatti, l'ipnosi si è rivelata efficacissima per aiutare i pazienti a liberarsi dai propri comportamenti patologici grazie all'auto-persuasione, senza alcuna imposizione esterna. Lo studio ad esempio dimostra come in una sola seduta si possa ottenere una piccola magia: smettere di fumare. L'ipnosi non ha più segreti? Ne ha solo uno: il "vero interesse", cioè l'osservazione attenta e partecipe del soggetto e dei suoi comportamenti.
Si fa un gran parlare, nei nostri tempi, di saggezza orientale, anzi diciamo pure che l'aggettivo si potrebbe persino eliminare: la saggezza arriva sempre da Oriente, ed è ormai diventato un luogo comune. Ed è questo luogo comune che ha decretato il successo di libri sapienziali arrivati da est, che hanno avuto grandissima diffusione nel vecchio mondo e che hanno divulgato la filosofia cinese del vincere i conflitti con l'astuzia... Ma anche l'Occidente conosce lo stratagemma quale mezzo alternativo alla forza nella soluzione dei conflitti. Vi fanno ricorso, oltre agli strateghi militari più geniali, anche imprenditori, manager, allenatori, formatori, educatori e quanti si propongono di superare dolcemente le resistenze al cambiamento nei sistemi umani. Questa raccolta di "altri" stratagemmi dimostra che a proposito dell'astuzia la parola definitiva non è stata ancora pronunciata.
A volte le parole paiono vuote, inutili, eccessive. Ma se sono poche ed efficaci, come nel caso dell'aforisma, possono diventare potenti e magiche. Non a caso tutta la tradizione orientale e occidentale di saggezza ha utilizzato l'aforisma per esprimere se stessa, per diffondersi, per creare consenso, per educare. Anche i nostri tempi, straripanti di informazioni, hanno bisogno di questo sapere conciso, dalla forma essenziale, lapidaria. Giorgio Nardone, psicologo e terapeuta, ha studiato a lungo l'effetto magico che una massima breve e folgorante può avere all'interno del colloquio terapeutico: tra le argomentazioni logiche e la comunicazione non verbale, una sentenza ben calibrata può portare a un'illuminazione improvvisa, una visione fino a quel momento nascosta agli occhi dell'interlocutore, proprio perché fa leva sia sull'intelligenza che sulle emozioni. Così l'aforisma, dopo esser stato per molto tempo un accessorio da salotto, ritorna in sede terapeutica al suo antico rango, quello sapienziale, curativo, magico.
Guida pratica agli scherzi che ci tendono la nostra mente e il nostro modo di pensare, per sopravvivere nella giungla dei nostri pensieri e chiudere il libro sorridendo. Vi è mai successo di bloccarvi nell'inutile tentativo di ricordare un nome? Oppure di controllare più e più volte la valigia appena fatta nel dubbio di aver dimenticato qualcosa? O di dannarvi a rivangare un passato che non si può più cambiare? Siete in buona compagnia: come insegna l'autore di questo libro, chiunque prima o poi è caduto vittima delle cosiddette «trappole della mente». Molteplici e sempre pronte a scattare, queste abitudini a pensare in modo sbagliato non soltanto ci complicano l'esistenza, ma ci sottraggono tempo ed energia preziosi. Evitarle è possibile, basta imparare a riconoscerle: ad aiutarci in questa impresa è André Kukla, che ci guida alla scoperta dei nostri processi mentali e dei loro passaggi inutili, veri e propri vuoti di consapevolezza in cui spesso precipitiamo ma contro i quali possiamo adottare opportune strategie d'uscita.
Il linguaggio è un'arma potente: non solo descrive la realtà, ma la può anche cambiare. Se le parole non sono realtà "concrete", sicuramente lo sono i loro effetti. A volte il modo di parlare si traduce in blocchi, disfunzioni, sofferenza: è il caso di frasi come "Non so decidere", "Sono timido", "Mi sento sempre in colpa", che possono scaturire da situazioni reali, ma che diventano la "prova" e la giustificazione dell'impossibilità di cambiare. In questo libro, Matteo Rampin ne raccoglie una nutrita antologia tratta dalla sua attività clinica, mostrando come sia possibile, attraverso la ridefinizione e la ristrutturazione di quelle stesse parole, ribaltare gli effetti paralizzanti del linguaggio, e usare proprio quest'ultimo come una sorta di formidabile antidoto contro se stesso, spalancando così la strada al cambiamento, ridando al disagio proporzioni più adeguate e portando ad accettare il fatto che problemi e crisi fanno parte dell'esistenza. In questo modo, quasi magicamente, ciò che avvelena l'esistenza degli individui è visto da una prospettiva nuova, che svela come grano e zizzania siano due facce della stessa medaglia. Frasi come le precedenti perdono allora la loro connotazione negativa: "Non so decidere", "E come l'ha deciso?".
Per vivere pienamente la nostra vita, dobbiamo prima liberarci dell'eredità emotiva che la nostra famiglia esercita su di noi da generazioni. In questo libro-autobiografia, Jodorowsky racconta del suo cammino a ritroso nella storia della sua genealogia e degli incontri magici con sciamani, asceti, artisti, monaci con l'aiuto dei quali è diventato una delle più famose figure dello sciamanesimo contemporaneo. La modernità ha bisogno di ritrovare i suoi miti, e l'uomo contemporaneo le sue radici primitive. I riti sciamanici, con la loro simbologia forte e la loro corporeità quasi violenta, restituiscono emozioni e autenticità perdute.
Nel 1988 usciva L'arte del cambiamento, il testo con il quale Giorgio Nardone introduceva quell'attività ventennale i cui risultati e successi sono raccolti e spiegati nel presente volume. Vent'anni durante i quali, mediante un sempre più consapevole uso terapeutico del paradosso, della credenza e della contraddizione - ossia delle logiche non ordinarie -, Nardone è giunto a individuare quelle costanti che permettono, caso per caso, di scegliere la strategia più adatta per affrontare e risolvere le più importanti patologie su scala individuale, di gruppo o aziendale. Un percorso in cui non si parte dall'astrattezza lineare di una teoria per procedere alle sue applicazioni, ma si opera nel modo esattamente opposto grazie a quella che Nardone definisce "consapevolezza operativa": è attraverso la soluzione che si perviene alla conoscenza di un problema. Alla base di ciò vi è l'accettazione della realtà come mutamento e della credenza, della contraddizione e del paradosso come dati di fatto sempre operanti nei processi mentali e quindi nei comportamenti; e sono proprio questi dati che, una volta riconosciuti, ci suggeriscono la strada più consona per la risoluzione dei problemi. La verità di una teoria si deduce dai suoi risultati; una psicoterapia che funziona è una buona psicoterapia.
Chi non ha mai sognato di costruire una migliore comunicazione con il proprio coniuge o in famiglia, in comunità o nell'ambito lavorativo? Sembra un sogno... invece è possibile far crescere un dialogo equilibrato, aperto, fondato sull'ascolto e sul sostegno reciproco. E siccome un passo è facile solo sapendo dove mettere i piedi, queste pagine presentano una fondata base teorica, insieme ad esempi e strategie, test e racconti per affrontare in modo efficace i problemi quotidiani legati alla comunicazione. L'Autrice, attraverso un continuo dialogo tra psicologia e dimensione spirituale cristiana, ci ricorda che non è mai troppo tardi per imparare a conoscersi e a relazionarsi meglio con gli altri. Proprio come Dio comanda.