
Prima di essere genitori, educatori, insegnanti, operatori sociali siamo tutti maestri di vita perché impegnati a riconoscere alla nuove generazioni il desiderio di nascere come persone in un gruppo. Il cammino suggerito in queste pagine, dense e coinvolgenti, è impervio. Il traguardo però sicuramente allettante. Il punto d'arrivo è proprio la comprensione del motivo per il quale si ottiene l'obbedienza. La via suggerita è l'ascolto della parola, ingenua quanto acuta, dei ragazzi, in fondo i veri autori di questo libro. Ma per udire la parola del bambino è necessario sedersi e fare silenzio. Allora ci si potrà stupire o adirare, divertirsi o commuoversi. Lasciare che le parole del bambino giungano alla parte più innocente in ciascuno di noi.
Cosa accomuna Leonardo da Vinci a Steven Spielberg, oppure Agatha Christie a John Lennon? La loro dislessia. Anzi, la tenacia con la quale sono riusciti a sprigionare le potenzialità creative della loro dislessia. Le recenti ricerche offrono una lettura della dislessia, secondo la quale questo disturbo può divenire straordinaria condizione per lo sviluppo del genio creativo. Questo libro contiene una rassegna delle riflessioni sul fenomeno della dislessia e propone un approccio positivo, di tipo multisensoriale, al bambino dislessico valido sia in ambito pedagogico che riabilitativo. Arricchito da suggerimenti pratici per stimolare le abilità dei bambini dislessici, il volume è anche una guida per quanti operano in questo ambito.
Le statistiche dicono che è sempre più difficile fare famiglia e sempre più facile separarsi anche in età matura. Ci vuole molto poco perché le cose, a un certo punto di una storia, non vadano più bene. A volte l'illusione di una felicità coniugale si sgretola giorno dopo giorno, rovesciandosi in una realtà cupa e oppressiva. Quella che un tempo era l'anima gemella", appare come il mostro da evitare o sconfiggere. A complicare le cose, spesso di mezzo c'è un bambino. Di fronte alla separazione dei genitori il bambino rimane disorientato, confuso, depresso, rischia di essere segnato da un dolore difficilmente domabile. Spesso, una buona separazione può rappresentare per tutto il nucleo familiare una "chance creativa", quando un eccessivo impoverimento sentimentale e comportamentale, nella relazione marito-moglie, rischia di produrre anche nei figli una pericolosa sterilità esistenziale. Coniugi che riescono a separarsi in tranquillità, rimanendo uniti e collaborativi come genitori, possono individualmente ritrovare la vitalità che un tempo possedevano, rinforzata, semmai, anche da nuovi legami sentimentali. Per riuscirci può essere necessario servirsi di una persona qualificata che aiuti i futuri coniugi o conviventi ad affrontare la vita a due con più consapevolezza. La proposta di queste pagine è innovativa: anticipare l'intervento mediativo prima possibile. Ossia, spingere i mediatori familiari verso una funzione "preventiva" rispetto ai conflitti coniugali.
José Bleger è, nonostante gli anni, di sorprendente attualità. La seconda edizione italiana viene oggi ripresentata da Ariele Psicoterapia che, attraverso il training della scuola di Psicoterapia Coirag, porta avanti la diffusione, la ricerca e l'attualizzazione del pensiero psicoanalitico di questo autore. Nella prima parte José Bleger, muovendo da un'ottica psicoanalitica, accompagna il lettore nella complessa dinamica dei gruppi e delle istituzioni come rete tra gruppi. Per il pensiero psicosocioanalitico, messo a punto da Luigi Pagliarani fondatore di Ariele, è sempre stato di particolare interesse il concetto di "psicoigiene", inteso come quel ramo dell'igiene mentale costituito dall'applicazione delle conoscenze psicoanalitiche alla Polis. La cura dell'individuo, dei gruppi e delle istituzioni, anche in chiave preventiva, trova infatti nel pensiero di Bleger un punto di riferimento imprescindibile. Nella seconda parte dell'opera di Bleger i testi mettono a fuoco la tecnica che sostiene il lavoro dello psicoterapeuta che incontra i pazienti, ma anche che opera nella selezione del personale o nella valutazione degli studenti o ancora in ambito associativo. A partire dal colloquio clinico l'autore accompagna il lettore nella stanza d'analisi, ma non solo, per prendere in considerazione la diagnosi intesa come interrogativo sui propri obiettivi e il trattamento come disvelamento della struttura narcisistica che provoca un doloroso isolamento.
I conflitti, la solitudine, la paura di non piacere, dell'esclusione, di disturbare gli altri sono temi frequenti in terapia. Adesso come in passato riflettono i timori legati alle relazioni, al rapporto con gli altri. La paura di essere traditi se ci si fida, sfruttati, invasi, se ci si dimostra disponibili. La paura di venire criticati, giudicati. Oggi a queste sofferenze se ne aggiungono altre. Il "male di vivere" che incontriamo sta prendendo delle coloriture molto diverse da quelle che nel tempo ci eravamo preparati a trovare ed affrontare. La sofferenza che si fa disagio è spesso legata al vuoto, ad una svalutazione delle relazioni e dei legami più difficili per tutti nonostante le possibilità di essere sempre connessi e raggiungibili ovunque. La domanda vera è: ma l'altro dov'è? Cosa sta avvenendo nella società e cosa stiamo trasmettendo alle nuove generazioni? Cosa abbiamo fatto bene? E dove abbiamo fallito? Come cambiare rotta? Sono moltissime le domande di questo libro. Sono molto simili ai dubbi, agli interrogativi che si pongono genitori, insegnanti, educatori, sociologi e altri ancora. Come lavorare con quello che non c'è? Con queste nuove forme di disagio? Potrebbero essere anch'esse strumenti per la sopravvivenza psichica, come spesso lo sono i sintomi in psicopatologia? Il miglior equilibrio possibile per non perdersi del tutto? Possiamo immaginare che questo essere "senza centro" non sia la causa del nostro malessere, ma l'escamotage che abbiamo inventato...
Come custodire il più prezioso dei sentimenti in un tempo che sembra fagocitare le emozioni, le scelte, i desideri per crearne sempre di nuovi? Come ricavare, nella fretta dei giorni, lo spazio per il giardino emotivo dove l'amore nasce e cresce, per prendercene cura e per dedicarvi le nostre risorse migliori? Uomini e donne vivono l'amore in modo profondamente diverso gli uni dalle altre e questo dà luogo a infiniti equivoci e incomprensioni. In un lavoro durato tre anni Francesco Alberoni e Cristina Cattaneo hanno indagato questi punti controversi ed è da questo sforzo congiunto che nasce questo libro: una riflessione lucida e chirurgica dell'argomento più discusso di sempre, l'amore. Interpreti della realtà e dei suoi cambiamenti, anche in tempi difficili come quelli attuali, tra crisi della coppia e convivenza forzata a causa della pandemia, i due sociologi riescono in queste pagine a indicarci un nuovo modo di pensare ai sentimenti dentro un presente che scorre negandoli e alterandoli. Le emozioni, spesso compresse nell'alienazione del lavoro, della tecnologia, della frammentazione sociale, devono ora ritrovare un orizzonte ampio per respirare pienamente e riappropriarsi del loro ritmo naturale, contribuendo così a costruire personalità sane, felici, capaci di interpretare il loro tempo senza subirlo, resistendo alle pressioni e opponendo loro la forza dell'amore verso di sé, verso il proprio partner, la propria famiglia, l'Altro. Un saggio di grande attualità che ci aiuta a capire in che modo il sentimento amoroso può agire sul tempo, sospenderlo, prolungarlo all'infinito, e che ci restituisce l'idea, forse troppo spesso data per scontata, dell'amore come vero contraltare di sé, esperienza vitale, salvezza.
Uno dei più rilevanti problemi che gli insegnanti devono affrontare è quello dell'insuccesso scolastico e sociale. Quali fattori influiscono maggiormente sui comportamenti degli alunni e giocano un ruolo decisivo sull'esito dell'apprendimento? In che modo le auto e le etero percezioni supportano lo sviluppo o, piuttosto, interferiscono in modo negativo? Quanto sono importanti gli interessi e le influenze sociali per capire la motivazione e il comportamento accademico? Il libro presenta una documentata ed aggiornata rassegna delle principali teorie al riguardo, per interpretare il fenomeno indagato. Lo scopo del lavoro è di fornire elementi utili alla comprensione delle ragioni dei fallimenti individuali per progettare adeguate strategie di intervento.
L'autore compie un viaggio nell'universo interiore dei bambini cercando di comprendere le ragioni di tanti comportamenti a prima vista inspiegabili. Perché, ad esempio, rifiutano regole comuni o usano strani espedienti per raggiungere i loro scopi? Perché sembrano timidi o arroganti? Il libro analizza il pianeta bambini sollecitando quella voglia di ragionare spesso accantonata dagli adulti per lasciare spazio a risposte preconfezionate e fuorvianti. Se è vero, infatti, che c'è una logica nei bambini, resta necessario e fondamentale individuarla caso per caso.