
Raccolta delle relazioni presentate al Convegno La coppia necessaria. Identita e sessualita", organizzato all'Universita di Padova in collaborazione con il Centro Veneto di Psicoanalisi (2002). " Questo volume comprende le relazioni presentate al Convegno La coppia necessaria. Identita e sessualita" organizzato presso l'Universita di Padova in collaborazione con il Centro Veneto di Psicoanalisi (2002). Non si tratta semplicemente di un volume di atti, sia perche fin dall'inizio i relatori e i diversi temi sono stati progettati in modo da poter sviluppare l'argomento in forma integrata, sia perche e stato fatto un successivo lavoro di editing, che ha comportato l'aggiunta di ulteriori lavori. L'invito e a confrontarsi sull'amore di coppia, nella convinzione che sia tempo di tornare a parlare di sessualita, tenendo conto delle acquisizioni della teoria psicoanalitica postfreudiana sul narcisismo, sul preEdipo dunque, e sul processo di strutturazione dell'identita"
Lavori della Sezione clinica dell'Istituto del Campo freudiano di Bordeaux, raccolti per una Conversazione con Jacques-Alain Miller del gennaio 1999. I lavori qui pubblicati vengono dalla Sezione clinica dell'Istituto del Campo freudiano di Bordeaux. Sono stati raccolti per una Conversazione con J. - A. Miller, che si tenne il 16 e il 17 gennaio 1999. Il pubblico, essenzialmente degli insegnanti e dei partecipanti alle attivita della Sezione, non superava il numero di duecento persone, che avevano comunque letto e studiato i testi in anticipo. Il corpo in questione e il corpo sofferente. Per Freud, il dolore e il punto di certezza clinica da cui elaborare la teoria. Dolore del sintomo isterico, dolore dell'ipocondria, dolore psichico della melanconia o della perdita d'oggetto si ritrovano nel corso delle pagine che compongono questo insieme. Tuttavia, il corpo che imbroglia e che s'imbroglia e anche il corpo del vivente alle prese con la malattia organica, con la fame, con la sete, con la fine della vita, con il respiro che manca...""
Raccolta di riflessioni generali sul lavoro svolto dal Comitato Nazionale per la ricerca dall'ottobre 2002 al dicembre 2004, ed una breve storia ed evoluzione del gruppo. Questa documentazione riguarda il lavoro svolto dal Comitato Nazionale per la Ricerca dall'ottobre 2002 al dicembre 2004... Il gruppo non e stato organizzato come responsabile di un lavoro a tempo indeterminato, ma come un gruppo provvisoriamente consulente, che indaga sulle questioni poste a ragione della sua costituzione, e che se avesse ipotizzato una possibile via di ricerca, di cui avrebbe anche potuto iniziare il lavoro, avrebbe poi lasciato traccia del suo percorso in modo tale che ogni socio o altri gruppi della Societa potessere essere in grado di valutare questo punto di partenza e i passi fatti, per poter poi continuare o modificarne completamente la direzione. Questo documento e diviso in una Introduzione che contiene riflessioni generali sul lavoro svolto ed una breve storia ed evoluzione del gruppo. Una seconda parte contiene le nostre riflessioni provvisorie.
Il libro offre una sorta di percorso ideale lungo la storia dell'esperienza psicoanalitica di Ferenczi. Negli ultimi 50 anni Ferenczi e diventato per molti autori la miniera a cui attingere materiale per le loro costruzioni nuove, delle quali spesso non era citata la fonte...Gli autori dei contributi qui raccolti sono fra i piu attivi e prestigiosi del movimento di rinascita dello psicoanalista ungherese che Freud stesso considerava il maestro della clinica. I loro contributi offrono al lettore un'esplorazione attenta ed esplicita all'opera ferencziana proposta come risposta alle sfide attuali di un mondo clinico e teorico che all'apparenza si presenta come molto distante dagli inizi. Attraverso i piani di lettura presentati dagli autori emerge una sorta di percorso ideale lungo la storia dell'esperienza di Ferenczi, che diventa linea portante e punto di riferimento per la ricchezza di soluzioni e l'originalita di scelte da lui operate.
Una raccolta sulle questioni che si pongono circa lo statuto epistemologico della psicoanalisi e il valore della metapsicologia. ...L'esito di questo approccio dovrebbe essere l'avvio della costruzione di un'epistemologia psicoanalitica del processo della conoscenza, sia specificamente psicoanalitica che della conoscenza in generale. Naturalmente, questa raccolta non e da intendersi come esaustiva delle questioni che si pongono circa lo statuto epistemologico della psicoanalisi e il valore della metapsicologia, ma non possiamo negare che nei contributi che la costituiscono si possono registrare, accanto a differenze, anche non poche convergenze ed assonanze. Lo scopo del volume, comunque, non e certo quello di chiudere la discussione, ma al contrario di aprire e di allargare il dibattito...
«Apprendere dal bambino è il titolo pensato con Dina Vallino molti mesi fa, quando, in una sera d'inizio inverno, ragionavamo di Infant Observation nel soggiorno della sua casa di campagna, davanti a un bel fuoco acceso nel grande camino...Ci parve che l'idea di mettere l'accento sull’apprendere dal bambino fosse pertinente per le due aree coinvolte, quella dell'osservazione dell'infans e quella pedagogica.
Apprendere dal bambino, poi, la dice lunga: evoca Martha Harris e il suo imparare dai bambini, evoca Esther Bick e il suo insight sull'importanza di apprendere mediante l'Infant Observation, da un lato, com'è normalmente un neonato normale nella sua normalmente normale famiglia e, dall'altro, ciò che accade quando invece le cose non filano lisce...Evoca il Bion di Apprendere dall'esperienza, che aprirà la via agli psicoanalisti per trovare nel paziente il loro miglior collega e nei genitori del bambino in terapia delle persone con le quali condividere un'osservazione del bambino in stanza d'analisi e in famiglia...Apprendere dal bambino, infine, segnala anche, a nostro parere, la necessità per noi adulti di restare in contatto con il bambino che è in noi, dal quale farci guidare per non perdere punti di vista improbabili/imprevisti sul mondo e sulla realtà...In effetti, in Apprendere dal bambino sono molte le scoperte che abbiamo potuto trasformare in ipotesi sulle quali riflettere da punti di osservazione imprevisti» (Marco Francesconi, Daniela Scotto di Fasano).
«...la caratteristica più rilevante dell'atteggiamento conoscitivo assunto da Apprendere dal bambino mi sembra il rifiuto di considerare l'Infant Observation come una conquista realizzata una volta per tutte, atteggiamento che, sebbene a mio parere "dovuto" a ogni metodo empirico, può apparire inattuale in anni in cui l'osservazione è divenuta pratica diffusa e indiscussa in ambito psicoanalitico oltre che psicologico. Ma, come sa chi si occupa di Infant Observation, non basta avere gli occhi per saper osservare, occorre un lungo lavoro di apprendimento, autocritica e confronto con le osservazioni degli altri perché si giunga a una provvisoria - obiettività...
Il bambino è qui avvicinato con grande rispetto per la sua soggettività, con attenzione a non prevaricarlo, con la sensibilità di non proiettare su di lui la mente adulta dell'osservatore» (Silvia Vegetti Finzi).
La questione del femminile in psicoanalisi, pur avendo oramai ricevuto moltissimi contributi, sembra ancor non essersi sottratta del tutto a quell'alone di mistero che Freud le attribuì...
Renik, Cabré e Ferro sono tre autori molto presenti nell'attuale dibattito psicoanalitico internazionale. Il testo ci fa entrare dentro la loro stanza d'analisi, per mostrarci la preziosa ampiezza dei loro percorsi discorsivi e la ricca articolazione dei loro sentieri clinici.
Il libro cerca di descrivere gli intrecci tra un gruppo di bambini ed un gruppo di psicoterapeuti in un setting istituzionale.