
Il vicino rumoroso, il collega scorbutico, il povero che ci "provoca" a cambiare. La sopportazione dei molesti non è mera tolleranza, bensì l'accoglienza calorosa e fraterna di un'alterità che ci interpella. Dio è colui che per primo ci sopporta.
Perché domandare a Dio il bene se sappiamo già che egli è buono? Preghiamo per noi e per gli altri anche per ricordarci che non siamo dèi. Chiedere è fare relazione con Dio, in solidarietà con il mondo, dentro orizzonti di pace.
Per troppo tempo, infatuato soprattutto dal pensiero utopico, l'uomo occidentale si è perso dietro a modelli costruttivisti che sono stati la negazione completa delle società aperte. Queste pagine ripercorrono un itinerario a lungo dimenticato, quello dei diritti, partendo da quella prima formulazione romana che, non a caso, sarà alla base di speculazioni come quelle di Montesquieu, Vico e altri, che hanno gettato le premesse di quei sistemi liberali nei quali, pur tra tanti problemi, abbiamo la fortuna di vivere. Il testo ripercorre il tormentato cammino delle società aperte che, tra mille difficoltà, sono alla fine riuscite ad affermarsi in alcuni paesi dell'Occidente mostrando quanto sia delicata la libertà e come sia necessario difenderla.
Con uno stile scherzoso, ricco di humor, che trova un vivace contrappunto nelle illustrazioni, l'Autore offre spunti seri di riflessione per rianimare" la fede in coma e sostenere la fede viva. "
Il significato del digiuno nella visione cristiana della vita.
Meditazioni sull'unita, fede, speranza, carita.
«È tensione della mia vita vivere sempre la Parola, essere la Parola, la Parola di Dio. L'amo tanto che desidererei arrivare al punto che, se mi chiedessero: "Ma tu, chi sei?", vorrei rispondere: "Parola di Dio"»: sono le parole che aprono la raccolta di frasi, pensieri e meditazioni di Chiara Lubich sulla Parola di Dio. La tensione a meditare e vivere il Vangelo ha caratterizzato la spiritualità del Movimento dei Focolari fin dalla nascita, nella consapevolezza che la Parola è Dio stesso, e vissuta provoca la rivoluzione cristiana, perché essa non solo porta all'unione dell'anima con Dio, ma anche delle persone tra loro, fino alla realizzazione dell'unità tra tutti, testamento di Gesù, «Padre che tutti siano uno» (Gv 17, 21.23). Nell'anno dedicato dalla Chiesa alla Parola il presente volume, quasi testamento spirituale di Chiara Lubich, vuole offrire alla comunità cristiana il contributo specifico portato dalla Spiritualità dell'Unità.
Non un saggio, un libro con una continuità logica ben precisa, ma tracce di cammino. Tracce perché nella vita dello Spirito le indicazioni sono intermittenti e non continue. Indicano delle direzioni che vanno perseguite con tenacia anche se in alcuni tratti la Luce sembra cessare e il percorso interrompersi. Ispirandosi alla spiritualità ignaziana, queste pagine disegnano una 'mappa". Il libro è costituito da brevi brani preceduti da riferimenti biblici e seguiti da domande finalizzate a stimolare e guidare la meditazione. Uno strumento utile per una lettura individuale come per la meditazione di gruppo.
Anni 1966/69'
3115082
L'ecumenismo visto dallo straordinario punto di vista di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, particolarmente sensibile al progetto dell'unità fra le Chiese cristiane. Nel presente volume vengono riportate le pietre miliari dell'ecumenismo spirituale, quello cioè nel quale i carismi che lo Spirito Santo ha disseminato nella storia s'incontrano per celebrare l'unica grande Chiesa di Cristo. In particolare, il volume presenta i discorsi che Chiara Lubich ha condotto agli studenti, ai professori e ai responsabili del Movimento Ecumenico e del Consiglio Ecumenico delle Chiese, in Svizzera, nel 2002. La comunione fra le diverse confessioni si rivela, mirabile, nelle introduzioni che i vari interlocutori di Chiese non cattoliche hanno fatto della Lubich. In esse affiora l'unica sollecitudine: l'intenzione di procedere lungo la via dell'unità. Una via che, passando per una ecclesiologia rinnovata, trova in Chiara Lubich e nel Movimento dei Focolari il naturale battistrada.
Si tratta di una raccolta di pensieri tratti dagli scritti di Tecla Merlo (1894-1964), Confondatrice e prima superiora generale delle Figlie di S. Paolo, congregazione della Famiglia Paolina, fondata da don Giacomo Alberione per il servizio al Vangelo attraverso i mezzi dell'informazione e della comunicazione. Sono pensieri di grande semplicità e sapienza che rivelano la personalità di questa donna umile e generosa che ha intuito la forza dei nuovi mezzi e collaborato con tutte le sue forze per l'affermarsi di una forma di vita religiosa e di apostolato che non aveva precedenti.

