
Un piccolo-grande libro per le persone che vivono una chiamata di consacrazione e per quanti si trovano in cammino per scoprire la propria strada nella vita, per vivere la propria vocazione. Non si tratta di una semplice ristampa di una pubblicazione di grande successo, ma di una vera e propria novita: un libro interamente a colori, nel quale i disegni e le immagini assumono un protagonismo che da al libro una nuova espressivita e una nuova capacita di comunicare i valori della vocazione. Si tratta, infatti, di un modo suggestivo di proporre la vocazione. Il sottotitolo Storia di una chiamata", e la storia interiore di un "si" dal sapore autobiografico, il racconto di una vita che si dona, una storia nella quale tutti i chiamati si possono riconoscere, e con la quale tutti certamente simpatizzeranno. Con il linguaggio dell'immagine e dell'humor viene proposto il messaggio della vocazione, la ricerca sincera di Dio nella propria esistenza, il desiderio di una vita piena di significato. "
Un giornalista propone a uno dei migliori poeti italiani contemporanei alcune domande decisive sulla vocazione del poeta e sull'esistenza in quanto essenzialmente poetica. Amore e solitudine, silenzio e parola, poesia e filosofia, vocazione poetica e impegno etico, Dio e il male, la gioia e il nulla: il libro si spalanca su questi temi come un'esperienza che - per dirla con le parole di Heidegger - ha il profilo di un «tranquillo abbandono a ciò che è degno di essere domandato».
In un breve e denso saggio Gobbi conduce il lettore alla scoperta della realtà della gioia, indagandone espressioni letterarie e linguistiche nella cultura europea: etimologie, testi poetici, filosofici e mistici, riflessioni e attualizzazioni sono posti in ascolto della concreta esperienza della gioia. Le sue riflessioni coinvolgono, in questo volume, poeti come Hölderlin e Leopardi e scrittori come Katherine Mansfield, Montale e Proust; ma anche San Francesco e Jacopone da Todi.
La domanda sulla gioia si mostra misteriosamente inscindibile da un’attenta riflessione sul dolore; essa, forse, è la più difficile che un uomo possa porsi, ma è anche la più ricca di possibilità per chi desideri tentare una comprensione spirituale e feconda della propria esistenza.
Uscito nel 1998, presto ristampato e altrettanto velocemente esaurito, non più disponibile da diversi anni, Lessico della gioia viene ora presentato in una edizione rivista e accresciuta, nello spirito che caratterizza i “Quaderni di ricerca” delle Edizioni Servitium.
Lorenzo Gobbi, (Verona, 1966), ha pubblicato il saggio Gerusalemme nella memoria di Amos Oz, (“Le città letterarie”, UNICOPLI, Milano 2006)], e raccolte di poesie, tra le quali: Nel chiaro del perdono (con una lettera di Roberta De Monticelli, Book Editore, Bologna 2002), Le rose più di tutto (plaquette artigianale, "I Quaderni di Orfeo", a cura di Roberto Dossi, Milano 2005) e Luce alla mia destra (Book Editore, Bologna 2006).
Ha tradotto e curato opere di poesia, tra cui: Rainer Maria Rilke, Vita di Maria (Qiqajon, Bose 2000; ora anche in Maria "I Meridiani" Mondadori, Milano 2000); Un guscio di nocciola. I fiori e le erbe di Shakespeare (Il filo di Partenope, Napoli 2006); Rainer Maria Rilke, Le rose, "I quaderni di Orfeo", Milano 2006).
Lucide considerazioni di autorevoli intellettuali russi per un cammino verso l'unità delle chiese
Quando si posano gli occhi sull'uomo e sul mondo, con il cuore attento di chi sa fermarsi ad ascoltarne i gemiti, non sfuggono le molte ferite che lo solcano e lo abitano. I segni indelebili sono incisi sul corpo malato, sofferente, ferito. Dinanzi a tale situazione appaiono due categorie di persone: le prime non ne vogliono sapere, chiudono gli occhi o al massimo esclamano: Ma Dio dov'è? Le seconde, invece, che hanno il coraggio della verità che si presenta loro, non si rassegnano a tale evidenza, si sentono toccati chiedendosi: E io che posso fare? C'è chi - e non sono pochi - dinanzi alla sofferenza si schiera dietro l'antica argomentazione del silenzio di Dio. Ma forse è possibile azzardare andare oltre; compiere un passo ulteriore; non smettere di riflettere. E allora è possibile intuire una voce, meglio parola, quella Parola che non rimase in silenzio e che si fece carne se non altro per affermare che dinanzi al male, al dolore, alla malattia, alla sofferenza, alla morte, proprio lì, si misura l'impotenza dell'uomo, la condizione reale del suo esistere.
Con il termine Epifania nei primi secoli di storia ecclesiale si indicava un aspetto mirabile del cristianesimo: il Dio trascendente e misterioso, colui che è l'invisibile per eccellenza, esce dalla sua invisibilità e si disvela ai credenti. Il prodigio avviene mediante alcuni episodi significativi della vicenda terrena dell'Unigenito del Padre. La prospettiva epifanica ci fa intravedere il disegno di salvezza pensato per noi dall'eternità e ci aiuta a capire un poco le intenzioni segrete, le preferenze e il "carattere" del nostro Dio. Queste pagine tentano di ridarci questa antica e vitale ricchezza della nostra fede.
Anche se non adopra un forbito linguaggio filosofico o teologico, il popolo, la gente comune, sa bene (o per lo meno intuisce) quali sono i grandi problemi della vita: da questa osservazione prendono vita i seminari di spiritualità promossi ogni anno dalla Comunità di san Leolino.
Questo non è un libro da leggere tutto d'un fiato, ma esperienza di Dio che l'autrice vuole comunicare al lettore come dono di chi ha contemplato le meraviglie del suo amore e non può tenerle per sé. È una guida per un cammino spirituale che ci porta alla contemplazione dell'Amore di Dio, ci carica di nuovo vigore e ci infiamma di nuovo amore da trasmettere con gioia agli altri.
Madre Liliana, con la semplicità del suo linguaggio e con una profondità di fede porta nel suo cuore il dolore dell'umanità e lo offre a Cristo pane vivo e fonte d'acqua che zampilla per la vita eterna.
Concentrati sull'urgenza dell'azione, perdiamo di vista la necessità del pensiero. Accade nella società, ancor più nella Chiesa. Il rischio in cui si incorre è delegare il compito decisionale all'abitudine o a qualche élite, magari di preti e consacrati, e così facendo svilire la centralità del ruolo del laico e del suo pensiero. Un pensiero che invece ha potere profetico, capace di leggere i segni dei tempi attraverso l'ascolto dello Spirito. Come invertire una simile tendenza? Questo volume aiuta a scardinare alcuni luoghi comuni circa il pensare; offre spunti evangelici a partire dall'ascolto della Parola; accoglie la pluralità di pensieri, lungi dal relativismo; presenta modelli di pensatori contemporanei, "maestri testimoni", per suggerire piste su cui mettersi in cammino: Madeleine Delbrêl, Michela Murgia, don Lorenzo Milani, Gianni Vattimo. Un itinerario per vivere sempre più la vita da cristiani felici e capaci di pensiero critico. Lieti e pensosi, appunto.