
Una piccola guida personale, scandita lungo le quattro settimane di Avvento, per condurre il lettore a curare la propria vita spirituale in vista della festa della Natività. Con uno spazio per scrivere le proprie riflessioni. Un libro da comprare per sé stessi o da regalare ad amici e parenti che vogliono vivere la preparazione al Natale in maniera originale. Perfetto da leggere la sera, o in viaggio; una compagnia preziosa con le parole di padre Enzo Fortunato, per i giorni in cui vogliamo dare spazio ai grandi temi dell'attesa di Dio e dell'Incarnazione del Verbo, che viene a noi incontro come amico per i nostri giorni difficili.
Secondo il cardinale Martini ci sono domande che non possiamo smettere di porci nella nostra vita: riguardano il senso stesso della nostra esistenza, del nostro pellegrinare in questo mondo e in questo tempo. Tra queste domande, alcune mettono a tema propriamente il rapporto con Dio, di cui la preghiera è l'espressione più diretta e oggi forse meno compresa. In questo libro, la sapienza del biblista si unisce a quella del pastore, e Martini ci conduce alla comprensione che, se le domande che possiamo porre sono di assoluto valore, la risposta non si può cercare in solitudine, ma in relazione: con Dio e con gli altri, con uno sguardo verticale e uno orizzontale; con gli occhi rivolti al cielo, ma con le mani ben sprofondate nella terra del nostro quotidiano.
Il cardinale Comastri ha sempre proposto, nei suoi libri, figure femminili che si pongono in modo originale davanti alla proposta evangelica. Naturalmente, la figura di Maria, la Madre di Gesù, è centrale nelle sue riflessioni, come lo è Madre Teresa, che egli conobbe personalmente, ma molte altre sono le donne sulle quali si è fermato a riflettere e che incarnano, nella sua narrazione, modelli di sequela importanti e significativi a vari livelli: Bernadette di Lourdes, Lucia di Fatima, Benedetta Bianchi Porro... In questo volume, la prima parte è incentrata su Maria Vergine e sulla sua vicenda di Madre di Dio; la seconda parte permetterà al lettore di riavvicinarsi alla figura di Madre Teresa e all'importanza che la preghiera ebbe nella sua vita, essendo il centro energetico della sua opera di carità.
Siamo in un tempo in cui si saluta di meno. Pochi sono quelli che salutano lungo la strada, sul treno, in negozio... perfino entrando o uscendo da una chiesa. Eppure, come ben dimostra l'autore in questo avvincente volumetto, un gesto ordinario come il saluto racchiude una potenza straordinaria. Il saluto, infatti, è l'offerta preliminare di se stessi, l'ingresso nella vita di un altro. Salutando qualcuno, lo si riconosce un interlocutore degno di essere considerato, ritenendolo interessante, nella speranza di risultare a propria volta interessante ai suoi occhi. Salutare è anche un atto di coraggio: chi saluta per primo di fatto passa alle dipendenze di chi viene salutato. Se leggiamo poi bene la Bibbia, scopriamo come Dio si rivela anche come uno che saluta, e saluta per primo. Anzi, il saluto, come insegna la parabola del "Padre misericordioso" («gli si gettò al collo e lo baciò»), è l'espressione più alta del vero amore. Per cui, sarà mai possibile credere che «Dio è amore» e aspettare sempre dagli altri il primo cenno di saluto?
Il Giubileo secondo i Padri ci conduce per mano in un viaggio attraverso i secoli, esplorando le profonde riflessioni teologiche dei Padri della Chiesa, da Clemente Romano a Beda il Venerabile, passando per iscrizioni funerarie e il viaggio di una giovane donna. Attraverso una lettura selezionata di alcuni passi, l'autore ci mostra come concetti fondamentali quali la speranza, la preghiera per i defunti o il viaggio a Roma siano stati elaborati nei primi secoli del cristianesimo, influenzando profondamente la celebrazione giubilare come la conosciamo oggi.
In queste pagine Angelo Comastri, Stanislaw Dziwisz, Czeslaw Drazek e Renato Buzzonetti raccontano gli ultimi giorni di Giovanni Paolo II. Entriamo nell'intimità della sua sofferenza, vissuta come supremo atto d'amore, il suo legame con i malati e la sua profonda spiritualità. Dall'attentato del 1981 fino al suo ultimo respiro, il Papa affrontò il dolore con fede incrollabile, offrendo la sua vita per la Chiesa. Un racconto intenso e toccante che rivela la forza nella debolezza e la santità di un uomo che ha segnato la storia.
Una delicata e commovente storia d'amore che intende celebrare il dono più prezioso dell'umanità: la vita. Lo straordinario coraggio di una donna, che di fronte alla decisione di curarsi o di portare a termine la gravidanza, sceglie di sconfiggere la morte donando la vita. Lo struggente smarrimento di un uomo, che d'improvviso si trova a essere padre e madre senza averlo mai sperimentato prima. Nel rapporto tra madre e figlia, c'è una nostalgia del non vissuto che diventa il filo indissolubile di un amore trascendente, che si fa spiritualità. Con una scrittura appassionata e rigorosa, Mattera prende per mano i lettori accompagnandoli in un viaggio per scoprire la bellezza nascosta dietro la fragilità.
Cosa vuol dire amare? E come cambia questo amore quando Dio si manifesta? Poiché, scrive Simone Weil, non è la stessa cosa quando si ama prima che Dio giunga, e quando si ama in sua presenza. Non è lo stesso amare «per amor di Dio» e amare «nell'amore di Dio». «La forma velata dell'amore precede necessariamente la presenza di Dio e, spesso, regna essa sola nell'anima per lungo tempo; per molti, forse fino alla morte. Questo amore velato può attingere a gradi elevatissimi di purezza e di forza. Ogni forma di cui questo amore è suscettibile, nel momento in cui tocca l'anima, ha la virtù di un sacramento». Le pagine che seguono sono una sorta di atrio alla vita mistica che, occorre non dimenticarlo, non è l'arte dei credenti più "avanzati", ma l'unica forma della manifestazione, nelle donne e negli uomini, dell'amore divino.
Ogni epoca, con le sue culture, ha segnato semanticamente la parola "tristezza", è interessante perciò vedere se le tante sfumature di senso contengono tratti comuni. Molti uomini di pensiero (storici, filosofi, teologi, antropologi, psicologi, sociologi) hanno dedicato e dedicano molte pagine allo studio della tristezza nel loro specifico ambito di ricerca. Guidati dalla loro precomprensione della realtà hanno cercato di comprenderne la natura, per cogliere le varie forme con cui si manifesta, per capirne le ragioni e i rimedi. Anche quando si afferma di disinteressarsi di essa, non si può far a meno di coglierne la presenza in molte esistenze, come ebbe a scrivere Montaigne nei suoi Essais.
Chi è Maria? Chi è l'Immacolata? Si tratta, forse, di una «fotomodella dello spirito» assolutamente irraggiungibile? Questo libro tenta di offrire un ritratto veritiero della Madre di Dio accompagnando il lettore in una «Novena all'Immacolata». Giorno dopo giorno, attraverso la contemplazione delle Beatitudini e la meditazione della Salve Regina e del Magnificat, si andrà delineando una comprensione più profonda e particolareggiata della Madonna. Tutti abbiamo assolutamente bisogno del suo sguardo per sfuggire al senso di inadeguatezza che ci attanaglia. Le relazione con Maria e le sue emozioni ci accompagnano attraverso scene evangeliche della sua vita fino a immergerci nel mistero del suo Cuore Immacolato, dal quale sgorga ogni grazia e, in particolare, l'esperienza reale e avvolgente della misericordia di Dio.
"Dio non ama anzitutto la creazione, non è l'umanità il termine ultimo del suo amore, e nemmeno la Chiesa, ma questa persona che io stesso sono; ama la Chiesa in questo membro del suo corpo che sono ancora io. E' anzitutto per questo che Egli, continuamente, dona a me lo Spirito Santo9" dall’Invito alla lettura di padre Antonio M. Sicari
Questo Decenario allo Spirito Santo, pubblicato per la prima volta a Salamanca nel 1932, è un classico della spiritualità moderna, un itinerario di preghiera in dieci giornate che è anche un itinerario di santità per tutte le situazioni umane: la sua finezza, la sua profondità, non si spiegano se non con la speciale illuminazione che Dio concede alle anime che lo frequentano con intimità, quel dono di sapienza che trascende ogni limite culturale. Con parole semplici, ma la cui forza molti teologi potrebbero invidiare, il lettore viene aiutato a conoscere, ad amare e a pregare l'unico Dio in ciascuna delle sue persone: questo infatti è un libro di meditazione sulla vita della Santissima Trinità e sulla nostra vita in rapporto alla Trinità.
Francisca Javiera del Valle (1856-1930) fu una povera sarta, vissuta nel paesino castigliano di Carrién de los Condes, presso Palencia. Un'esistenza oscura, trascorsa per la maggior parte nel laboratorio di cucito che serviva i gesuiti del Colegio del Sagrado Corazén. Ma all'umiltà della condotta e delle mansioni faceva riscontro una vita spirituale assai ricca, come provano le opere che ci ha lasciato, scritte in obbedienza al suo direttore spirituale, tra cui spicca questo Decenario particolarmente — amato da san Josemaria Escrivà.
"Oggi si cerca molto il silenzio. Talvolta lo si confonde con lo stordimento o con la dimenticanza di sé attraverso pratiche psichiche derivate dall'Oriente. Il vero silenzio non è dimenticanza, è conoscenza." Dalla prefazione di mons. Massimo Camisasca. Non siamo esseri gettati nel mondo, ma siamo figli di un Padre che non solo ci rivendica, ma ha un progetto su ciascuno di noi. E possiamo vivere nel suo abbraccio se impariamo ad ascoltarlo e a stare ogni giorno nell’orizzonte della sua presenza. Questo libro, maturato nel solco degli scritti del teologo Hans Urs von Balthasar, ci insegna come vivificare il silenzio come il luogo e il tempo in cui Dio parla al cuore dell’uomo e come saper discernere prima di tutto la chiamata, la vocazione su cui rendere l’esistenza piena. Don Andrea D'Auria è nato a Sesto San Giovanni (Mi) nel 1964. E' stato ordinato sacerdote nella Fraternità Sacerdotale dei Missionari di san Carlo Borromeo, di cui è Procuratore Generale nel 1992 ed è attualmente docente di Diritto canonico.