
Charles de Foucauld, Alessandra di Rudinì Carlotti, Alessandro Serenelli, Benedetta Bianchi Porro, Paolo Takashi Nagai... sono storie di conversione del XX secolo narrate in questo volume dal cardinale Angelo Comastri con la serenità e la luminosità che contraddistinguono lo stile della sua scrittura. Alcuni di questi nomi sono rimasti nell'immaginario collettivo, altri sembrano ormai dimenticati. Tutte le testimonianze, però, dicono grazie a Dio per la pazienza con cui rincorre i "lontani" e i "vicini" per stringerli al cuore nell'abbraccio del perdono, di cui tutti abbiamo quotidianamente bisogno.
«Il Signore guarisce tutte le tue malattie», recita il Salmo 103. Ma come affrontarle? La sofferenza ha in sé un senso salvifico che tutti gli uomini, compresi i non credenti, possono sperimentare. Malattia e sofferenza vanno combattuti e superati con la scienza, la tecnologia, la medicina ma anche con la speranza. Come ha scritto Vittorino Andreoli, «il dolore rivela all’uomo i fondamenti del suo essere uomo: la propria fragilità, l’aver bisogno dell’altro, l’importanza dei legami e dei sentimenti, la bellezza di una condizione di bisogno e di dipendenza». In questo libro alcuni grandi autori illustrano il loro modo di concepire malattia e speranza: si passa dalla significativa esperienza di Lourdes (Alessandro De Franciscis) alla vicenda personale, riportata con profonda partecipazione (Paola Bassani); dalla persona malata tra crisi e progetti e tra scienza e fede (Carlo Casalone) all’approccio terapeutico nei bambini (Momcilo Jankovic) e alla malattia nella Bibbia (Gianfranco Ravasi).
Nato in una famiglia cristiana, Kiko Argüello riceve un'educazione religiosa. Ma a un certo punto della sua vita, la fede va in crisi. "Dio esiste o non esiste", si domanda. Entra così in un periodo di deserto spirituale nel quale nulla però lo soddisfa: né i successi artistici come pittore, né le relazioni umane. Sull'orlo della disperazione, Kiko grida a Dio il proprio sconforto. E Dio lo prende per mano e lo guida passo passo a riscoprire il dono della fede, prima attraverso l'incontro con i Cursillos de Cristiandad, poi immergendosi completamente nella vita dei poveri nelle baracche di Palomeras Altas, alla periferia di Madrid. Da questa esperienza, matura in Kiko la consapevolezza dell'urgenza di annunciare la Buona Notizia, il kerigma, ai più poveri. Insieme a Carmen Hernández, una missionaria laica, a contatto con il rinnovamento del Concilio, fonda una piccola comunità riunita intorno alla Parola e alla liturgia. Dalla Spagna si sposterà poi alla periferia di Roma per continuare la sua missione. È l'inizio del cammino neocatecumenale, che fa sua l'istanza del Concilio Vaticano II di istituire il catecumenato degli adulti, distinto in più gradi (SC 64), dando inizio a una forma di iniziazione cristiana, presente oggi in oltre cento paesi del mondo. Questo libro ne racconta, per la prima volta in prima persona, la nascita.
Quest’opera, per dirla in termini moderni, è una sorta di fiction di una storia che i cristiani “normali” più o meno conoscono, ma che hanno bisogno di sentirsi narrare con quello spessore narrativo e convincente che non teme scorciatoie, aggiunte e perfino ambientazioni un po’ facili. In certi momenti felici è un vero e proprio midrash della Parola di Dio, cioè un racconto contestuale che lo cala nell’esperienza del lettore (nel nostro caso, i genitori). E il Dio di cui ci parla è un Dio che gustiamo nella sua accanita e irrevocabile passione di conquistarsi la fiducia degli uomini, cioè di trasformarli in figli, in coloro che si fidano e permettono a Dio di essere Dio, cioè Padre. Dalla prefazione di Mariateresa Zattoni Gillini.
L'autore
Giuseppe Antonio Amadeo, avvocato genovese, sposato e padre di due figlie. Ha presieduto la locale Unione dei Giuristi Cattolici Italiani, della quale
è tuttora consigliere generale, nonché la Commissione Diocesana Giustizia e Pace di Genova, organizzando incontri e convegni e realizzando pubblicazioni divulgative. Ha sempre coltivato anche interessi culturali in letteratura, arti figurative, musica e teatro. Nella sua città ha curato letture pubbliche di testi di Caterina Fieschi e Tommaso Moro, oltre all’integrale delle lettere di san Paolo nel 2009.
Capita di venire sorpresi dall'irrompere di fatti o persone - che non ci aspettavamo né ci auguravamo - dentro la nostra vita. Quando ce ne accorgiamo, ci troviamo ormai coinvolti e ce li dobbiamo sorbire! Una situazione del genere si verifica - particolarmente - quando viene a farci visita la signora Tribolazione. È maleducata fin dalla nascita, arriva senza chiedere permesso e nel momento meno opportuno; né pare accorgersi del disturbo che ci dà, anche se ne mostriamo evidenti i segni. Che fare, in questi casi? Non ho la pretesa di insegnarti un trucco magico per farla scomparire, né scrivo per offrirti cose che fa piacere sentire. Vorrei invece parlarti di quello che è necessario ascoltare. Ecco: dovremo imparare a trasformare questi tempi non desiderabili in occasione di crescita personale e di maturazione nella fede, di risveglio della speranza, di maggiore sensibilità alla presenza di Dio che guida la nostra vita. Come affrontare le prove della vita, secondo la dignità umana e la fede cristiana.
Troppe volte, nella storia della spiritualità e della predicazione, la parabola del Padre Misericordioso è stata approcciata in maniera superficiale o inutilmente moralistica. Alessandro Amapani, in questo volume, è riuscito a farne una sintesi biblicamente e teologicamente centrata, accessibile a tutti, capace di smuovere l'anima. Evidente frutto di un suo percorso personale, di una sua vita interiore, questo suo testo è un vero dono per chi vuole approcciarsi al Vangelo col desiderio di farne la bussola delle proprie scelte.
La vita di Gesù scritta con gusto e passione. L'attesa del Messia e le parabole che danno un'immagine nuova di Dio. La passione, la trasfigurazione, l'eucarestia. Gesù nella vita dei discepoli. Il cardinale Angelo Comastri conosce bene gli studi di cristologia; preferisce, tuttavia, accostarsi a Gesù con l'entusiasmo genuino del credente, con la fiducia generosa dell'uomo di fede.
A che serve raccomandare la solitudine e il silenzio alla gente di oggi, quando TV e molto altro rombano 25 ore su 24 e vantaggiosi contratti di cellulare consentono colloqui "no-stop" giorno e notte? Tutto sembra così normale! Eppure? La sana e autentica psicologia - non quella da bancherelle di piazza - continua a consigliare di riservare a sé spazi di silenzio e di calma, tempi di riposo e di riflessione, così che emergano dal proprio intimo i valori veri di cui ognuno è dotato. Questo piccolo libro è una "grande sinfonia". L'autore, esperto maestro della devotio moderna, suggerisce anzitutto di attenersi alla giusta misura, che ognuno deve scoprire per sé. Ed esorta caldamente, dopo aver assolto l'"impegno" quotidiano o della vita, alla solitudine e al silenzio non solo per possedere se stessi, ma per capire quello che il prossimo veramente attende da noi. Ma poiché ogni uomo, in definitiva, ha nostalgia di Dio, ricorda ancora, come in un'ascesa lieve ma incessante nelle ultime pagine, che il silenzio è preparazione e compimento dell'incontro con Lui nel mistero sommo che è l'Eucaristia. È la medesima fede di ieri e di oggi. Stupendo: le buone cose antiche sono sempre nuove.
Il male che affligge maggiormente il nostro tempo è - più di ogni altro quello che Gabriele Corini definisce come la "sciatica del cuore", ossia l'irrigidimento del cuore, sede delle scelte e dell'amore, a tal punto da renderlo arido e inflessibile. Ma quale medicina può porre rimedio a questo male? Fortunatamente Dio stesso ha pensato al giusto rimedio: la sua misericordia. Essa ci permette di guarire e ci restituisce la nostra originale capacità di amare. In questo libro, attraverso la meditazione della Parola di Dio, viene approfondito il tema dell'essenza divina della misericordia al fine di comprendere come essa sia il fondamento della nostra stessa identità umana e cristiana.
Dopo L’imbarazzo di Dio, Marco Pozza torna a raccontare il vissuto di Gesù, il Nazareno.
Con lo stile dissacrante e profondo
che da sempre lo caratterizza, Pozza – cappellano di un carcere del nord-est, teologo e scrittore – ci narra di «un Dio in agguato», che «s’intrufolò tra le viuzze assolate di una terra di confine: vi rimase per un po’ di anni. Compiuti
i trenta, scelse d’andare via di casa». Un Dio che si guadagna «il pane con
le reti», in grado di mandare «su tutte le furie lo sbruffone di Lucifero » e
che «in mille giorni rimise mano al terrestre», dando il via a «una strana faccenda che ancor oggi aizza le folle».
Marco Pozza (1979) è sacerdote, teologo e scrittore. Cappellano di
un carcere nel Nord-Est d’Italia, ha sposato una frase di san Giovanni XXIII: «Non siamo al mondo per custodire un museo, ma per coltivare un giardino». Il suo sito internet – sullastradadiemmaus.it – è un crocevia affollatissimo di ragazzi che incontra in giro per le strade, nelle scuole e dentro i teatri e con i quali spezza il pane
del Vangelo. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato il romanzo Contropiede (2012) e L’imbarazzo di Dio (2015).
Dio? Lo troverai sempre sul tuo cammino, anche se non lo cerchi o non lo riconosci più! A partire da questa considerazione il cardinale Roger Etchegaray, dall'alto dei suoi 93 anni e forte di una mente lucida e attenta, dà inizio a una riflessione su Dio, conscio che non è possibile farne il giro completo: perché il suo volto non si può mai vedere (Esodo 33,18-23). Un proverbio africano dice che il suolo è calpestato solo attorno ai buoni alberi. Se viviamo in superficie, trascineremo gli altri in superficie. Se viviamo in profondità, là dove Dio abita, li porteremo alla sua intimità; allora soltanto assaporeremo la gioia di amare Dio. Ed è proprio a questa gioia che Etchegaray prova a condurre il lettore.
Durante un incontro con la Curia Romana, papa Francesco ha indicato quindici malattie dell'anima nei confronti delle quali ciascuno di noi dovrebbe compiere un esame di coscienza. Ma il Santo Padre, infaticabile evangelizzatore della misericordia divina, ha anche chiarito che Dio è Amore infinito e che nessuno, qualunque sia il suo peccato, è escluso dallo sguardo divino. Don Gabriele Maria Corini prende spunto dalle parole del Papa e dalle quindici malattie dell'anima da lui elencate , per proporre un percorso che attraverso le pagine della Scrittura - suggerisce delle possibili cure per le nostre infermità spirituali. Un volume pensato per chi, da solo o in gruppo, vuole dedicare un po' del suo tempo a dei proficui esercizi spirituali.