
In questo libro padre Serafino Tognetti, monaco della Comunità dei figli di Dio fondata da don Divo Barsotti, con il suo stile inconfondibile ci aiuta a meditare su alcuni aspetti della nostra vita cristiana. Sono meditazioni formidabili per la loro semplicità e per la loro profondità. Meditazioni che sono un sano nutrimento spirituale per i cristiani di questo tempo un po' tristi e chiusi in se stessi . Meditazioni che rispondono all'appello di Papa Francesco: "Donate la gioia di aver incontrato Gesù!". Padre Serafino Tognetti Gesù l'ha veramente incontrato e ci comunica la gioia di questo incontro!
È possibile vivere con Dio? La risposta può sembrare ovvia: basta conoscere Gesù! Certo, ma quale Gesù? Questo libro si struttura come un cammino dalle tenebre alla luce, come contemplazione dei suoi passi, per entrare nell'identità di colui che si dichiara luce del mondo, e ancora, via, verità e vita, perché se davvero Gesù è l'uomo Dio, egli diventa l'unica strada da percorrere per la nostra salvezza. L'autore attraverso una progressiva e sorprendente illuminazione conduce la propria esistenza dentro l'intimità divina e l'esperienza spirituale che trasmette non lascia indifferenti. Il cammino non parte dai miracoli (mirabilia) ma dal gesto estroverso e servile della lavanda dei piedi che manifesta chiaramente, all'inizio della sua passione, il volto autentico di Gesù, il Cristo. Tutto questo per dire che solo la Misericordia può farci accettare l'Incarnazione del Figlio di Dio in verità, senza fuorvianti sdolcinature, accogliere la bellezza che invita alla rinascita personale e favorire la decisione alla sequela. Il libro spinge a "perderci" in Cristo, a riscrivere la propria vita, se necessario, sulle tracce della storia della salvezza.
Questo libro ci dona un grande aiuto: la lettura spirituale da parte di un laico che si è fatto "aprire la mente" dall'Autore della Parola stessa. Dio prima parla, poi apre la mente. L'uomo prima ascolta, poi si lascia aprire la mente da Dio per comprendere la parola ascoltata. Il merito dell'autore sta nel meditare il testo del Vangelo riga per riga, come se il dettato fosse uscito intonso per la prima volta dalla bocca del Signore Gesù. L'autore si fa poi interrogare, interpellare dalla Parola, per poter rinascere a vita nuova con la freschezza del Verbo. Egli legge, medita, prega, adora. Si fa domande. Poi mette il Vangelo nel cassetto, ci dorme su; il giorno dopo riprende, rilegge, rimedita, riprega, e così via per lungo tempo. Se il testo non gli dice nulla di nuovo o di particolare, lascia perdere, ma se invece emergono pian piano dal fondo del cuore parole nuove e corroboranti, egli si siede al tavolo e scrive. Poi di nuovo prega, interroga, riflette. Quando gli sembra che tale Parola abbia preso vita in sé, allora cerca di metterla in pratica nella sua giornata, nella quotidianità semplice di "semplice laico". "Aprì loro la mente per comprendere il senso delle Scritture": questa è la chiave di volta per comprendere ogni parola divina: deve intervenire Gesù in persona ad "aprire la mente". Con questo spirito, il commento dei passi del Vangelo che leggerete diviene esegesi spirituale fine e autentica, diventa finalmente parola di Vita.
Lunario familiare è un libro che trasuda di eterno. L'autore attraversa il tempo e la storia degli uomini con tenerezza ed ironia, analizzandone in particolare il vissuto personale, osservandone le trasformazioni, alla ricerca della verità e di un significato da dare all'esistenza umana. Il testo è composto di parti poetiche e meditazioni spirituali che tendono a trasformare le esperienze in memoriale, tanto che ogni scritto o apparente divagazione rappresentano un chiaro annuncio della presenza di Dio nella ferialità dei giorni. L'obiettivo del libro è un invito per l'uomo a decelerare, a rallentare la sua corsa, talora insulsa, comandata solo a produrre e consumare, un invito cioè a camminare al passo del sole per non privarlo della bellezza immutabile delle cose senza tempo perché diventino sue compagne di viaggio.
Quella che Giovanna racconta in queste pagine è un'esperienza della presenza di Dio nella sua vita quotidiana. Una vita vissuta assieme al marito Piero e alle figlie con i generi e i nipoti. È la vita di una famiglia semplice, come tante altre. È la storia che ogni famiglia cristiana può sperimentare di fronte alla malattia e alla croce. In questa famiglia Dio ha potuto agire con libertà: la docilità delle persone illuminate e sostenute dallo Spirito di Dio e dalla loro preghiera ha reso possibile l'esperienza della potenza di Dio e la sua provvidenza. L'esperienza di preghiera vissuta nella famiglia, semplice, piena di fiducia, ha aiutato a guardare in su... La fede è cresciuta, e ci conferma che con Dio possiamo affrontare e vivere tutte le croci quotidiane. Giovanna con la sua semplicità e il suo abbandono di fronte alla malattia e al dolore ci insegna come si può affrontare la vita rimanendo sereni, abbandonandosi alla volontà del Signore.
Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Da sempre gli uomini si confrontano con queste domande che ci fanno sentire quanto è misteriosa la vita umana. In questa profonda oscurità le verità di fede sono come stelle che permettono ai credenti di camminare verso la gioia infinita che risplende sul volto di Cristo e che, ogni tanto, rendono il nostro cuore presente. I cristiani imparano queste verità a catechismo, quasi tutti nel corso dell'infanzia. Questo breve testo non è un catechismo, non ha la pretesa né di far conoscere Gesù Cristo a quelli che non lo conoscono, né di insegnare la dottrina cristiana a quelli che non l'hanno ancora ricevuta; vuole solo ricordare alcune verità fondamentali a quelli che desiderano ravvivare la loro fede e capire meglio ciò in cui credono.
Don Divo Barsotti continua a parlare e a nutrire le anime di innumerevoli persone.
Suor Michelina Repetto ha trovato nei libri di don Divo Barsotti una vera miniera di spiritualità capace di nutrire la sua riflessione e lassa vita.
Imbattutasi nei libri di don Barsotti, ha iniziato a ricopiarne delle pagine prima per sé, poi per persone amiche, diventando una vera "divulgatrice" infaticabile ed entusiasta di alcune pagine di questi libri. Suor Michelina ha raccolto questi pensieri a temi, per chi voglia conoscere meglio il pensiero di don Divo Barsotti. Ne è nata questa raccolta.
L'opera, che ha avuto numerose ristampe in lingua tedesca e che è già stata tradotta in molte lingue, sviluppa la riflessione di Romano Guardini sui "santi segni", con grande attenzione alla sua attualità. Siamo in presenza di una vera inflazione di parole e immagini, che rapidamente compaiono e altrettanto rapidamente spariscono. Anche oggi, però, in tutte le culture e in tutte le religioni ci sono la parola e l'immagine che rimangono, pur in mezzo al continuo scorrere delle parole e delle immagini.
Di questi segni, che hanno peso e durata che permangono nel tempo, parla questo libro. Essi sono particolarmente presenti e significativi nella liturgia della Chiesa cattolica, ma anche nella vita quotidiana dei suoi fedeli. Mons. Kapellari ripropone in quest'ottica domande come: che cos'è il Sacro? Che cosa sono i "segni"? Che significato hanno, in particolare, i segni che caratterizzano la liturgia e la preghiera, come i colori, i gesti, gli oggetti, i tempi…?
Dopo aver contestualizzato storicamente la figura di Ricoldo, viene esaminato il suo Itinerarium: relazione in cui descrisse in maniera abbastanza particolareggiata il suo viaggio in Terra Santa, dando invece informazioni più succinte per la Siria e la Mesopotamia sino a Baghdad, ma descrivendo i caratteri delle popolazioni di cui attraversò i paesi e puntualizzando le loro credenze religiose.
Tutti i testi qui contenuti tracciano un'icona dell'essere, dell'agire e di alcune prospettive che connotano il vivere dell'uomo credente nella storia e nella comunità, dopo che egli ha accolto la benevola irruzione di Dio nella storia.
Il grembiule e lo scettro sono due simboli di realtà complesse: la Chiesa e la politica. Il primo relativo al servizio che la comunità cristiana presta in nome di Gesù. E poi lo scettro. Il simbolo del potere conferito a coloro che hanno la responsabilità di provvedere, in varie forme e tempi, al bene comune, alla giustizia e alla pace della società. Il terreno dove si incontrano chi serve con il grembiule e chi legittimamente comanda con lo scettro è il mondo. Annunciare e testimoniare il vangelo in politica è arduo. Partendo dalle sfide concretamente poste dalla cronaca, queste pagine provano a ridisegnare il modo di "essere nel mondo" dei laici maturi che, proprio perché incarnati nella libertà dello spirito conciliare, restano immuni da nostalgie integralistiche.
Viviamo un passaggio senza fine. Una intima responsabilità ci lega al nostro tempo ormai spinto da un moto incessante e accellerato. Oggi è più difficile essere responsabili verso il proprio tempo, percepirlo come qualcosa di cui prendersi cura, di cui rendere conto a noi stessi e agli altri. E' per questo motivo che occorre ripensare continuamente il senso della responsabilità, la sua provenienza, il futuro che da esso può scaturire. Essere responsabili significa procedere all'altezza delle sfide della propria vita. Significa in fondo vivere.