
Quali tratti caratterizzano il "sentire" di chi si pone alla sequela di Cristo? Un'attenta rilettura dei Vangeli e degli Scritti apostolici, e della loro risonanza nella vita della Chiesa attraverso i secoli, ci offre una risposta tanto impegnativa quanto affascinante. In questo volume Padre Gentili analizza che cosa implichi "sentire da cristiani", vivere cioè avendo in noi gli stessi sentimenti che furono di Gesù.
Una biografia spirituale di Antoine de Saint-Exupery. Attraverso la vita del pilota-scrittore, l'autore ne disegna un ritratto interiore, portando alla luce, in particolare, le inquietudini, le contraddizioni, l'ansia del trascendente.
Sedici scrittori raccontano figure emblematiche di monaci e monache, frati e suore. Si interrogano sul significato della loro scelta di vita e sulle difficoltà che in essa incontrano. Lo starets Zossima ritratto da Fëdor Dostoevskij, le carmelitane protagoniste dei Dialoghi di Georges Bernanos, la santa Teresa di Lisieux portata sulla scena da Gilbert Cesbron. Ma anche la giovane suora, autentico vangelo vivente, che Mario Pomilio ricorda in uno scritto autobiografico. Sono solo alcuni tasselli del colorato mosaico creato dall'autore, in un saggio unico nel panorama editoriale italiano. La carrellata dei personaggi di questa "letteratura col saio" ci restituisce non solo uno sguardo originale su alcuni momenti significativi della letteratura mondiale dall'Ottocento ai giorni nostri, ma offre anche un'immagine viva e palpitante di quella che - nel linguaggio ecclesiastico - è definita "vita consacrata". Un libro per gli amanti della letteratura, ma anche per i consacrati, chiamati a essere "sentinelle dell'assoluto" e al tempo stesso compagni di strada degli uomini e delle donne di ogni tempo.
Un agile sussidio per la meditazione e la preghiera, che aiuta ogni discepolo del Signore a vivere la propria giornata in compagnia dello Spirito. Sono proposte pagine di autori spirituali antichi e moderni, da sant'Agostino a Carlo Maria Martini, da san Gregorio Magno a Raniero Cantalamessa. I testi non hanno un ordine preciso e possono essere letti e meditati quotidianamente oltre a poter essere utilizzati durante incontri di preghiera o celebrazioni.
Un'inchiesta su Dio attraverso diciotto interviste d'eccezione sul rapporto con il Mistero. A rispondere alla domanda ci sono Indro Montanelli, Massimo Fini, Giovanni Trapattoni, Susanna Tamaro, Alberto Sordi, Enzo Biagi e altri. Uomini e donne che nelle pagine di questo libro dialogano sul tema in modo diverso, ma tutti accomunati da un'unica grande domanda sulla vita. Michele Brambilla riesce a far emergere tutta l'umanità dei suoi interlocutori fuori dai riflettori della ribalta, mostrandone gli aspetti meno conosciuti e a volte sorprendenti.
Nasciamo dall’acqua, ma poi dobbiamo scegliere una delle tre strade di Vita: ricchezza, fede, piacere. La prima, bella, ampia e comoda, subito affascina; la seconda, al centro, è disagevole e difficoltosa da intraprendere; la terza appare come un incantevole sogno. Ma la prima e la terza, che risultano affascinanti all’inizio, finiscono per perdersi e portarci alla desolazione, all’inferno. La strada di mezzo, quella della fede, inizialmente faticosa, conduce, però, man mano che si sale, alla luce divina e sfocia nel calice dell’Eucaristia.
«Credi tu? A più riprese Gesù rivolge questa domanda. Lo chiede al cieco nato: “Credi tu nel Figlio dell’uomo?”; a Marta che piange il fratello Lazzaro morto dice: “Chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?”, e alla sua esitazione dinanzi all’ordine di aprire la tomba ribadisce: “Non ti ho detto che se tu credi, vedrai la gloria di Dio?”. L’uso del singolare “tu” in questi casi è significativo; dice da solo che la fede è un atto personalissimo; non si può credere che “in prima persona”. Nella nostra epoca la fede appare sempre più una decisione personale che l’adulto è chiamato a prendere e a rinnovare, scoprendone in sé, oltre che nella parola di Dio e nell’autorità della Chiesa, le motivazioni profonde e la bellezza. Questa è l’esigenza alla quale mi sono sforzato di rispondere, ogni volta che ho avuto l’occasione di toccare il tema della fede nelle mie prediche e nei miei scritti » (dalla Premessa). Il libro propone le pagine più significative dedicate da padre Cantalamessa all’argomento “fede” nel corso degli anni. Pagine ricche di conoscenza biblica e sapienza spirituale, in grado di suscitare in chi legge sentimenti di luminosità interiore e di gioia, la «gioia che proviene dalla fede» (Fil 1,25).
Dio è l'inquilino silenzioso del nostro caotico condominio: qualche volta basta picchiare forte il tacco contro il pavimento per sentirlo rispondere.Nove parole per altrettanti nove capitoli di questo libro. Parole della quotidianità di Betlemme, che rimandano alla quotidianità e alle storie di oggi; parole che, sulla distanza di duemila anni, misurano la loro capacità di raccontare un Dio sconcertante e imprevedibile, che «non sembrava nemmeno Dio».Con stile accattivante, semplice e intenso, l’autore ripercorre i Vangeli dell’infanzia e getta lo sguardo fino al calvario e alla risurrezione.
4 marzo 1943 - 1 marzo 2012: sono gli estremi della parabola terrena di Lucio Dalla, un grande artista della parola e della musica che ha saputo raccontare l’allegria e la disperazione, la forza dell’amore, l’inquietudine del vivere. Curioso, sperimentatore, spregiudicato nella sua ricerca artistica e umana, non ha mai nascosto la profonda religiosità che animava la sua visione del mondo ma anche la sua concezione dell’arte, perché – diceva – «Dio è tutto: forma e contenuto». Questo libro delinea il profilo artistico di Dalla grazie a un’attenta analisi dei testi delle sue canzoni e la ricostruzione dei rapporti con artisti e intellettuali (come Roberto Roversi e Francesco De Gregori) cruciali per la sua formazione e la sua carriera. Lucio Dalla, un «giullare di Dio» come l’amatissimo Francesco d’Assisi, è stato capace di raccontare non solo il nostro tempo storico ma ancora di più il nostro tempo interiore, lo scorrere delle nostre stagioni esistenziali. E lo farà ancora a lungo.
La provvidenza non è argomento di moda. Neppure tra i discepoli di Gesù. Negli ultimi secoli gli uomini si sono sentiti sempre più padroni della storia e artefici delle fortune personali. Oggi, però, il ricco Occidente sta attraversando una profonda crisi dominata dalla paura del presente e dall'incertezza del futuro. Questa stagione in cui si sbriciolano tutte le sicurezze non potrebbe essere l'occasione per riscoprire la divina provvidenza? I capitoli di questo libretto sono piccole finestre che si affacciano su un orizzonte spirituale misterioso: riflessioni, aneddoti, brani scelti (da Agostino a Caterina da Siena a Manzoni), profili dei grandi "santi della provvidenza", preghiere al Dio provvidente.
Una prosa poetica che, riflettendo sulla devozione dei credenti per il Corpo di Cristo, si mette in ascolto della voce di Dio nel corpo dell'uomo.
Fare provvista di gioia attingendo alle piccole scintille che ci illuminano ogni giorno, alle briciole che possiamo raccogliere tra le molte difficoltà, che pur ci sono. Questo è l'intento dell'Autore che si affida al Vangelo di Luca e più precisamente alle molte figure femminili in esso presenti.