
“Non aspettiamoci miracoli da Dio, il silenzio di Dio significa che dobbiamo essere noi artefici del cambiamento” scrive Alex Zanotelli in questo intenso e prezioso libro che è un forte invito a liberare la nostra vita dalle catene di un modello economico che ci sta conducendo all’autodistruzione.
Ci attende una grande sfida, la costruzione di un nuovo paradigma che consenta a tutti di vivere meglio rispettando la nostra Madre Terra, la Pacha Mama. In questo momento particolarmente delicato ancor di più ognuno di noi è chiamato in causa impegnandosi per far vincere la vita sulla morte e realizzare il Gran Sogno di un mondo dove regni la pace e la giustizia distributiva.
La sintesi di questo testo dell'amico Alex si può compendiare in queste poche parole: “Dio ha impiegato miliardi e milioni di anni per consegnarci questo splendido pianeta che si chiama terra, e noi in un tempo minore stiamo distruggendolo”.
Per appoggiare questo grido di allarme ricorro a una metafora del filosofo Bauman che ci descrive il mondo come un aereo che sta per esaurire il combustibile e continua a cercare una pista di atterraggio senza riuscirci e presto si schianterà su un qualche frammento di terra e si distruggerà definitivamente.
(Dall’introduzione di Arturo Paoli)
Riflessioni sul tempo e sull'eterno di uno dei protagonisti della stagione del dissenso cattolico: "Mi scopro viandante, ogni giorno più carico di tempo, di pensieri, di ricordi ... ma anche di responsabilità. Vorrei mettermi a correre, ma come fare? Penso a due viaggiatori emblematici: Ulisse parte. Abramo parte. Un viaggio e un esilio. L'uno con la speranza di ritorno, l'altro verso un'altra terra, una terra straniera che diventerà sua. Dal racconto con o senza biglietto di ritorno del filosofo ebreo Emmanuel Levinas si ricava la differenza dei loro viaggi. Uno ritorna, l'altro non cessa di camminare. Uno a casa sua, l'altro altrove. Il primo fa l'esperienza del ritorno alle stesse cose, e il secondo l'esperienza di un'alterità infinita che, alla fine, non è tanto quella della meta quanto quella di Dio. Due partenze. Poi, un ritorno e una chiamata. Il viaggio di Ulisse è circolare; egli ritorna a quello che conosce, ed è appagato da questo ritorno. Abramo è libero riguardo ai luoghi: qui o là, quello che importa è Colui che guida. Il cammino di Abramo è desiderio; non ha mai finito di lasciarsi sorprendere dall'inaudito di Dio, e non vuole un luogo dove fissare Dio. Dio chiama altrove. Abramo è condotto al di là di quello che pensava, di quello che avrebbe potuto prevedere ascoltando la promessa che l'ha messo in cammino. Poiché Dio stesso è sempre ancora al di là di quanto scopriremo su di lui in tal luogo o in tale passaggio: Dio è sempre più grande. Sui passi di Abramo, il cammino ci trasforma veramente se ci lasciamo condurre al di là delle nostre attese. Occorre aprirsi al Mistero nella storia". (Arnaldo Nesti)
"Cosa c'è di più serio di una risata? Cosa c'è di più necessario di uno sguardo disincantato su ciò che non siamo, ciò che non vogliamo? Carlotta Gualtieri indossa i suoi occhiali speciali e fa una cosa rivoluzionaria: si guarda intorno e si fa una risata. Piccole virtù e adorabili vizi raccoglie aneddoti e massime, consigli improbabili e profonde verità". Dalla prefazione di Sara Scarafia
Respiri più di 20.000 volte al giorno. È così naturale che probabilmente non ci presti alcuna attenzione. È normale. Eppure il respiro è il tuo bene più prezioso: riflette le tue emozioni più forti e ti permette di placarle o di controllarle, ti aiuta a sentirti sicuro e a mantenere il pieno controllo della tua vita, ti radica nel momento presente, illumina la tua mente e libera il tuo intuito. Un portento. E non lo sapevi. Respirare bene non è difficile, bastano pochi minuti, una sedia, un po' d'aria, il tuo corpo e la tua mente. E questo libro. Una lettura semplice e piacevole, quasi una piccola storia, per imparare a respirare e scoprire il segreto per vivere con consapevolezza.
Una frase d'autore da gustare ogni giorno per riscoprire i piccoli e i grandi piaceri della vita e riprendere contatto con noi stessi, con chi ci sta intorno e con il senso profondo dell'esistenza.
SERIE DI ARTICOLI APPARSI NEL MENSILE POPOLI", NEI QUALI VENGONO ILLUSTRATE LE PRINCIPALI RELIGIONI ESISTENTI NEL MONDO" L'AUTORE, PROFONDO CONOSCITOR E DELL'ANIMO" DEI POPOLI HA ESPOSTO, IN UNA QUINDICINA DI ARTICOLI, I CARATTERI PECULIARI DELLE PRINCIPALI RELIGIONI E NE HA RILEVATO LE CONSONANZE CON LA RELIGIONE CRISTIANA E ANCHE LE DIFFERENZE, CHE TUTTAVIA NON IMPEDISCONO DI CONSIDERARE CON RISPETTO QUEI VALORI CHE SONO INSITI NELLA PERSONA U"
riflessioni, meditazioni e preghiere sulla figura di gesu`cristo, tratte dai brani evangelici e approfondite da citazioni di autori celebri (larranaga, kierkegaard, merton, canopi, zarri, bello...). IN QUESTO LIBRO TUTTI I CAPITOLI CONVERGONO NEL TENTATIVO DI METTERE IN LUCE LA SIGNORIA DI GESU, NELLA SUA PIENEZZA DIVINA E UMANA. IL TESTO SI DISPIEGA SU UN ORIZZONTE DI AMPIO RESPIRO, NELL'AMBITO DEL TENTA TIVO DI INTERPRETARE I SILENZI DEL VANGELO, SPIANDO DENTRO IL MISTERO DI CRISTO. IL LINGUAGGIO E`NARRATIVO, VOLUTAMENTE SEMPLICE E SCORREVOLE, RICCHISSIMO DI RIFERIMENTI BIBLICI E DI MESSAGGI EVANGELICI. VANNO LETTI QUASI IN SILENZIOSA MEDITAZIONE, TRA QUEGLI ADAGI DELL'ANIMA, DOVE LA MENTE E IL CU ORE SI EDIFICANO IN GAUDIO E RICCHEZZA. I BRA NI DEL VANGELO OFFRONO GIA DI PER SH MOLTI SPUNTI DI MEDITAZIONE, SENZA RICORRERE AD ULTERIORI COMMENTI, TUTTAVIA AL BRANO DEL VANGELO E`AGGIUNTO UN BREVE COMMENTO, ESTRATTO DA AUTORI SCELTI E AUTOREVOLI. INFINE UNA PREGHIERA IN CONS ONANZA CON L'ARGOMENTO DEL VA NGELO CHIUDE OGNI CAPITOLO.
"Il mio cammino verso la fede non è cominciato con un guizzo deciso, ma con una serie di sballottamenti da quello che sembrava un porto sicuro all'altro". Inizia così la cronaca del singolare cammino di fede di una alquanto insolita e irriverente ex atea, Anne Lamott, autrice di best seller che, nel mezzo di una vita tormentata trova un modo tutto personale di rivolgersi a Dio. In un mix di passione, intuizione e umorismo, Lamott trascina il lettore in un viaggio nel suo tormentato passato per illustrare il suo strambo ma geniale approdo alla fede.
Quante volte abbiamo rimandato un’occasione di felicità come se fosse l’inizio di una nuova dieta o l’iscrizione in palestra? E se fosse oggi il momento giusto per concedere a noi stessi il diritto ad avere la vita che vogliamo? Per riconoscere ai nostri bisogni profondi la stessa importanza dei doveri di cui ci facciamo carico?
È proprio questo il contenuto del messaggio di Epicuro, il maestro fondatore dell’unica scuola che come materia d’insegnamento principale ha la gioia di vivere. La vita dolce accompagna i lettori in un imprevedibile viaggio alla scoperta dell’ironica saggezza di Epicuro, della potente eleganza di Lucrezio e della comicità di Orazio, che risplendono in nuova traduzione capace di restituirne la voce fresca e viva. L’autrice fa dialogare i maestri antichi con la realtà contemporanea e con amici vecchi e nuovi – come Omero, Peggy Guggenheim, Hugh Grant, Arthur Rimbaud e la nonna di Jay-Z – che ci insegnano a lasciarci alle spalle i pensieri inutili per assaporare la poesia della vita.
Per conquistare questa gioia, fondata sull’amicizia, sul godimento dei piaceri più autentici e sulla capacità di imparare a scegliere quello che ci fa stare meglio, non bisogna fare fatica né tantomeno stravolgere la propria vita: basta qualche esercizio semplice ma non banale, come guardare in faccia le stelle, offrire un caffè al vicino di casa o imparare a essere disobbedienti.
Grazie a questo libro riscopriremo i segreti della saggezza mediterranea, che sono da sempre nel nostro dna culturale e che troppo spesso la frenesia della nostra vita ci porta a dimenticare, entrando nel giardino di Epicuro come a una festa «senza liste all’ingresso, dove puoi arrivare vestito come ti pare, toglierti le scarpe e sederti sull’erba a chiacchierare fino a tardi».

