
Il Libro di santa Maria è il capolavoro della mariologia di Lullo ed è un originale esempio della "nuova" letteratura del francescano, il quale, dopo aver scritto dei romanzi "tradizionali", sfrutta le sue capacità di narratore per scrivere un'opera interamente dedicata alla Vergine. Il libro non è, infatti, un vero e proprio mariale né tantomeno un trattato teologico, ma una trattazione di argomenti relativi a Maria, sviluppati con la fluidità del testo narrativo e la passione della preghiera cristiana, così da conseguire la singolare capacità di parlare con semplicità al cuore dei fedeli senza rinunciare a profondità dottrinale e teologica.
Una piccola selezione di frasi d'autore che esprimono, in modi diversi, parole di auguri, che invitano ad apprezzare la bellezza e le gioie della vita. I testi sono accompagnati dall'immagine che completa il messaggio augurale.
Accogliendo la sollecitazione di papa Francesco, l'autore dedica questo libro a far conoscere ciò che la Chiesa insegna attraverso la pratica delle opere di misericordia corporale e spirituale, per vivere con intensità e concretezza l'amore vicendevole che Gesù chiede a coloro che vogliono seguirlo. Il libro cerca di definire le opere di misericordia corporali e spirituali, arricchendo la descrizione di alcuni spunti contenuti nelle parole del Papa che fanno riecheggiare il forte invito a entrare decisamente nel dinamismo della vita cristiana attraverso una efficace testimonianza di credenti.
Il testo è il secondo dei tre volumi nati per accompagnare, in un cammino liturgico-spirituale, i "pellegrini" nell'Anno della Misericordia. Anche in questo volume, dedicato al tempo forte della Quaresima-Pasqua, la proposta spirituale scaturisce dai testi liturgici e prende corpo attorno all'immagine-chiave dell'abbraccio del padre misericordioso focalizzando, nello specifico, il mantello del Padre, sempre pronto ad ammantare di amore, e la ciotola del figlio, sempre bisognosa di essere riempita. Il percorso si articola, come per il precedente volume, in quattro tappe: Meditare la Parola Implorare misericordia Vivere di misericordia Condividere la misericordia. L'attuale volume accompagna dal mercoledì delle Ceneri alla solennità di Pentecoste. Per tutto il tempo di Quaresima la meditazione sui testi liturgici è quotidiana, mentre per il tempo pasquale le meditazioni sono solo sui testi domenicali. In tutti gli altri giorni, fr MichealDavide accompagna comunque il percorso del fedele fornendo un breve versetto tratto dalla liturgia del giorno con un relativo atteggiamento da vivere.
Luca coglie e sottolinea un particolare del messaggio di Gesù di cui anche oggi abbiamo estremo bisogno: la tenerezza e la misericordia di Dio. Di questo Vangelo l'uomo moderno ha un cocente bisogno. Ci lamentiamo di molte cose ai nostri giorni: manca il pane a masse di persone; manca la pace; manca la speranza nella vita. Oggi il mondo - come fa notare papa Francesco - non è "iniquo" soltanto, ma è "inequo", disuguale, e quindi incapace di sentimenti come la "fratellanza", la "compassione", la "solidarietà", la voglia di vivere e il desiderio di spendersi per aiutare chi fa una fatica immensa anche per vivacchiare. Il Vangelo di Luca è un inno a questi valori, oggi facilmente messi al bando. I brani scelti non seguono un criterio ben preciso. Corrispondono, in gran parte, ai versetti tipicamente lucani, ai sentimenti suscitati in chi scrive, alle reazioni notate nei fratelli e nelle sorelle di fede con cui l'autore ha condiviso la saltuaria lettura del testo sacro.
Questo breve testo vuole essere un tributo alla donna e alle sue doti, capacità peculiari e ricchezze di valori sia sotto l'aspetto pratico, sia relazione e spirituale. Ogni donna deve assumere la propria identità e crescere nella consapevolezza di essere meravigliosa e capace di progredire nella saggezza, nell'accoglienza e nell'amore verso se stessa e gli altri.
Gli animali sono creature amabili, che possono insegnarci a vivere molti valori come la fedeltà, il senso dell'humor, la semplicità e la spontaneità. Sono amici che a volte riempiono la nostra solitudine ma sono anche utili e aiutano a superare disabilità e a salvare delle vite umane. È importante allora rispettarli, prendersene cura e considerarli parte della nostra vita.
La Bibbia è un libro plurale, un mondo con più punti di accesso. È un libro ospitale, che entra in dialogo con le domande di chi legge. Questo testo ripercorre le scritture a partire dalla dimensione antropologica (e teologica) del cammino. La fede biblica, infatti, è cammino. Ma noi, oggi, viviamo in un contesto depressivo, che taglia le gambe e scoraggia il cammino: abbiamo smarrito la via. Il testo non insegue quei brani in cui compaiono i termini appartenenti all'area semantica del camminare. Segue, invece, l'intero filo del racconto biblico, interrogandolo su quanto possa contribuire a dare forma a una sapienza della fede come cammino. E scoprendo che la narrazione biblica ci consegna parole in cammino, in grado di riaprire i sentieri interrotti, di rialzare le gambe vacillanti.
Si tratta di un libro sulla misericordia e sulla compassione, esperienze distinte ma strettamente collegate. L’Autore si sofferma in particolare sulla compassione, cioè sulla capacità di «soffrire–con» gli altri attraverso un cuore attento alle loro sofferenze. Nella compassione confluiscono caratteristiche diverse: una percezione e interpretazione attenta della realtà della sofferenza; un atteggiamento aperto all’universalità del prossimo da aiutare; un impegno a vedere il mondo come Dio lo vede e a rispondere come Dio risponde; un’azione efficace per alleviare la sofferenza altrui. L’attenzione psicologica, preponderante nella trattazione – che prende in considerazione anche le opere di misericordia corporale e spirituale –, è affiancata da riflessioni spirituali e da sollecitazioni bibliche, in particolare dai racconti dei Vangeli, interpretati anche in prospettiva psicologica.
Il testo è il terzo, e conclusivo, dei tre volumi, di tipo liturgico-spirituale, che hanno accompagnato, molti "pellegrini" nell'Anno della Misericordia. Anche in questo volume, svetta, fin dalla copertina, un'immagine-simbolo che, come sottile filo rosso, lega tutto il percorso proposto da fratel MichaelDavide Semeraro per l'ultimo tratto dell'Anno della Misericordia: il Buon Pastore. È questa l'icona che diventa richiamo ad atteggiamenti concreti in cui far vivere il Vangelo della compassione e tenerezza. Il percorso, puntando a una concretizzazione della Parola nella vita, si articola, come nei precedenti volumi, in quattro tappe: meditare la Parola; implorare misericordia; vivere di misericordia; condividere la misericordia. Questo terzo volume accompagna nella riflessione dal lunedì successivo alla solennità di Pentecoste (primo giorno della settima settimana del Tempo Ordinario), fino alla Solennità di Cristo Re. Le meditazioni articolate nei quattro punti sopra indicati - sono relative solo ai testi liturgici della domenica, mentre quotidianamente fr MichealDavide fornisce un breve versetto tratto dalla liturgia del giorno e un corrispondente atteggiamento da vivere.
Nel suo nuovo libro, Christian Albini propone pagina dopo pagina, racconto dopo racconto, delle vie, dei sentieri da percorrere per riflettere sulle grandi questioni e sulle esperienze di vita, amore e morte: su quelle vissute in prima persona e quelle condivise da altri viaggiatori come noi, per farne tesoro. E per scoprire, magari, che non siamo soli; che qualcuno ci accompagna; che forse qualcuno, da qualche parte, ci attende. Quello dell'autore è un libro di domande, più che di risposte. Un libro di storie, di narrazioni, dedicato ai tanti cercatori di senso, a chi si interroga sulle grandi questioni: la vita, l'amore, la morte, il male, la sofferenza, la libertà, Dio, la creazione del mondo, l'aldilà. Le vie suggerite, le parole che risuonano nel testo, sono tratte dalla letteratura, dalla poesia, dai miti delle religioni, con un'attenzione speciale alla grande via della Bibbia. Non sono risposte, dunque, ma stimoli per chi si apre alla fede o vuole approfondirla; per chi il suo cammino lo vive solo o in un gruppo; per chi pensa alla fede come a un laboratorio sempre attivo. Scrive l'autore: "C'è una tentazione che è caratteristica di parecchie persone religiose e non ha niente a che fare con il sesso o con i soldi. È la tentazione della buona risposta, il bisogno, apparentemente irrefrenabile, di dare subito a tutti la risposta corretta, di dimostrare di non avere incertezze, di dover arrivare per forza ai dogmi e al catechismo..."
Spesso le persone disabili lottano per non essere escluse dalla società. A volte sono isolate o commiserate, anziché spinte e incoraggiate a superare la loro situazione e a rendersi autonome. L'autrice, che vive in situazione di disabilità, offre saggi suggerimenti a partire dalla propria esperienza e incoraggia a perseguire mete che permettano di migliorare lo stile di vita di chi è disabile per varie ragioni, compresa l'avanzare dell'età.