
Attraverso i noti versetti del Qoèlet (3,1-8: c'è un tempo per nascere, un tempo per morire, per piantare e un tempo per sradicare, per amare, per ridere, per morire, per la pace, per la guerra...), l'autrice riflette su temi senza tempo, come: lo scopo e il valore della vita umana, il rapporto di equilibrio tra la gioia e il dolore, il lavoro e il riposo, l'amore e il lutto. Meditando sulle contrastanti stagioni della vita, l'autrice mostra come il senso umano e la vera felicità non derivano dall'avere sempre di più, ma dal conoscere e valorizzare ciò che si ha. L'amicizia e il sorriso, la pazienza e il dolore, l'umiltà e la compassione dalla nascita alla morte sono tutti doni che Dio ci dà, preziosi momenti della vita stessa.
Per vivere bene la vita di coppia occorre non solo armonizzare la vita sugli aspetti pratici e quotidiani come l’uso del denaro, l’educazione dei figli, i lavori domestici, la carriera lavorativa, ma occorre far spazio a gesti d’amore, altrimenti si entra in momenti di crisi. I pensieri di questo libretto vogliono trasmettere quella saggezza che può aiutare le coppie a vivere nel mutuo rispetto, nella fedeltà e nell’aiuto reciproco e a mantenere vivo il loro amore.
L’argomento che riguarda la psicologia e la crescita della persona nella sua identità e relazioni, suscita molto interesse nel pubblico di tutte le età.
L’AUTRICE
Kass Perry Dotterweich è redattrice presso la Liguori Publications. È esperta consulente matrimoniale e vive con il marito e sei figli a St. Luis, Missouri (USA).
L’ILLUSTRATORE
R.W. Alley illustratore per la Abbey Press Elf-Help Books, illustra e scrive libri per bambini. Vive a Barrington, Rhode Island, con la moglie, una figlia e un figlio.
ARGOMENTO
Per coloro che vogliono mandare un messaggio positivo e simpatico a una persona cara.
Per accompagnare o fare un dono con un contenuto delicato e profondo, che tocca i valori della vita.
DESTINATARI
Giovani, e tutte le persone che desiderano migliorare la loro vita attraverso un processo di auto-aiuto, che non si riferisca solo all’aspetto psicologico, sociale e relazionale, ma anche a quello spirituale.
Al centro della vita e del destino dell’uomo c’è l’amore. Solo amando ed essendo amati, infatti, cioè percependo la nostra unità profonda con altre persone, noi sperimentiamo la nostra vera identità, aderiamo al nostro vero essere e siamo perciò noi stessi.
Tutte le grandi tradizioni spirituali affermano che soltanto amando ci si libera dai confini angusti del proprio Io e si entra in contatto con il mistero del divino e dell’eterno. Le ricerche psicologiche dell’ultimo secolo, inoltre, confermano che tutte le ferite che ci portiamo dentro nella nostra vita, e fin dall’infanzia, sono in definitiva sempre ferite inferte al nostro innato bisogno di amore. Sappiamo che è sempre da una mancanza di amore che sgorgano le nostre distorsioni interiori, le nostre difese, le nostre paure e tutti i nostri blocchi evolutivi. Per correggere tali distorsioni, risanare le ferite interiori e realizzare così pienamente la propria umanità, l’Autore propone un percorso che chiama «La Scala dell’Amore», formata da dieci «gradini», cioè dieci tappe progressive. Lungo tale percorso, esercizi psicologici di autoconoscimento si alternano con riflessioni concettuali e con momenti spirituali di meditazione e di preghiera, in modo da coinvolgere contemporaneamente il livello razionale, quello emozionale e quello spirituale, e aprire così la strada alla realizzazione di tutto il proprio essere.
Come imparare ad amare se stessi, gli altri, Dio attraverso il risanamento delle proprie ferite interiori.
Il testo è il naturale complemento dei due precedenti volumi dello stesso autore: Darsi pace e Per donarsi, con i quali costituisce una sorta di trilogia: dopo un manuale di liberazione interiore e un manuale di guarigione profonda, ecco un manuale di realizzazione umana.
L’AUTORE
Marco Guzzi (1955), poeta e filosofo, nel 1999 ha fondato i gruppi di liberazione interiore «Darsi pace». Tra il 1985 e il 2002 ha diretto i seminari poetici e filosofici del Centro Internazionale Eugenio Montale di Roma. Docente presso il Claretianum, Istituto di teologia della vita consacrata dell’Università Lateranense, è professore invitato della facoltà di scienze dell’educazione dell’Università Pontificia Salesiana. Dal 2009 è membro della Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. Con Paoline ha pubblicato, tra l’altro: Darsi pace (20124), La nuova umanità (2005), Per donarsi (20112, con cd), Yoga e preghiera cristiana (2009), Dalla fine all’inizio (2011), Il cuore a nudo (2012).
Con semplicità e realismo l’Autrice prende in considerazione tante situazioni e sfaccettature diverse del cuore umano: dallo stupore nel guardare la natura e le persone, alla riconoscenza. Poi l’amabilità, la mitezza, la pazienza, la compassione, la capacità di scoprire i piccoli o grandi doni che Dio e la vita regalano a ciascuno, come la capacità di guardare dentro se stessi.
Ne scaturisce un libro i cui capitoli e le cui riflessioni si susseguono come perle: una dietro l’altra concatenate e impreziosite da sottolineature, considerazioni, insegnamenti di saggezza.
Il perdono, la gentilezza, il tempo, Dio, l’attenzione agli altri, il silenzio, la speranza: queste e altre sono alcune delle «perle» disseminate in queste pagine.
L'AUTRICE
Rosetta Albanese, giornalista professionista, è stata direttrice del settimanale femminile Alba; attualmente dirige il quindicinale dell’Associazione Nuova e Nostra e ha al suo attivo parecchie rubriche e romanzi.
DESTINATARI
Singole persone: giovani e adulti in cerca di spazi interiori di riflessione e di stimoli di saggezza.
Isabel de Villena, clarissa del XV secolo, compone la sua opera principalmente come esercizio spirituale per le monache del suo convento, per permettere loro non solo la meditazione sulla vita di Cristo, ma anche l’immedesimazione con gli eventi evangelici, quella imitazione di Gesù che porta alla perfezione ascetica. Le scene evangeliche sono calate in uno scenario che richiama, in maniera metaforica e narrativa,
la vita della nobiltà catalana, a cui era solita prendere parte l’autrice prima dei voti. L’opera eccezionalmente non inizia con la concezione di Gesù ma con quella di Maria, così come termina con l’assunzione della Vergine: una narrazione “al femminile” percorre tutta l’opera, vista attraverso gli occhi delle donne del Vangelo, delle quali vengono messi in luce i peculiari carismi spirituali, legati ai temi della quotidianità domestica e umile e dell’amore gratuito. Trova ampio spazio la descrizione dei gesti semplici di ogni giorno, come a ribadire che la vera natura del Vangelo ha a che fare con la vita ordinaria e “nascosta”; anche il tema della povertà, legato soprattutto alla vita monastica (non va dimenticato che le prime destinatarie erano le consorelle), percorre tutta la narrazione.
L'AUTRICE
Isabel de Villena (1430-1490) fu clarissa nel monastero della Santissima Trinità di Valenza, del quale divenne badessa nel 1463 e dove raccolse una ricca biblioteca. Oltre alla Vita di Cristo scrisse altre opere, tutte in catalano e indirizzate alle sue suore come guida spirituale. Fu nota a parecchi ecclesiastici e scrittori catalani contemporanei, alcuni dei quali dedicarono a lei le loro opere.
È la biografia di Pavel Evdokimov, uno scrittore nato in una famiglia dell’aristocrazia russa al tempo dell’ultimo zar. Costretto a lasciare il suo Paese dopo la Rivoluzione russa del 1917, lavora come cuoco a Istanbul e come operaio in una fabbrica a Parigi per mantenersi gli studi. Profondamente innamorato della ricchezza spirituale della Chiesa ortodossa, si è impegnato presto nel movimento ecumenico: «Più si è consapevolmente ortodossi, protestanti, cattolici più si è ecumenici», diceva. Sposato, e con due figli, ha insegnato teologia per vent’anni, ma l’impegno principale di tutta la sua vita è stata l’attività sociale, la direzione di un centro di accoglienza per rifugiati come lui, che non dimenticava mai di esserlo. Scrittore di molti libri di teologia e di spiritualità, ha cercato di essere «ponte» tra la Chiesa ortodossa d’Oriente e la Chiesa cattolica d’Occidente. È stato uno dei pochi osservatori non cattolici invitati al Concilio Vaticano II, dove ha avuto una certa influenza in alcuni passaggi della Costituzione dogmatica sulla Chiesa e il mondo contemporaneo. Molti anni dopo la sua morte la lettura del suo libro La donna e la salvezza del mondo, ha ispirato a Giovanni Paolo
II non poche riflessioni della Mulieris dignitatem. Sensibile al concetto di bellezza, scrisse La teologia della bellezza, uno dei suoi libri più famosi tradotti anche in italiano e pubblicato dalle Edizioni Paoline.
l’AUTRICE
Flaminia Morandi, laureata in Lettere Moderne, dottorato in Teologia della Missione, docente universitaria, scrittrice, sceneggiatrice, autrice di programmi radiofonici e televisivi;
tra cui una serie di documentari sui movimenti ecclesiali italiani per Sat 2000. Ha pubblicato numerosi libri tra romanzi e saggi; tra gli ultimi, per l’editrice La Scuola, il libro-intervista su Ernesto Olivero, Pace (2007); e per le Edizioni Odoya, La via dell’inferno. Il progetto cattolico nella storia della
televisione italiana. Per le Paoline ha pubblicato: San Benedetto. Una luce per l’Europa (2009), Olivier Clément. Profeta dell’unità (2011).
Si tratta di una raccolta di pensieri e riflessioni - sia di autori celebri, che appartengono ormai al patrimonio culturale dell'umanità (Pascal, Madre Teresa di Calcutta, Gandhi, Dostoevskij, Manzoni, Bonhoeffer ecc.), sia originali dell'autore - sugli aspetti più diversi della vita: le relazioni interpersonali, i valori etici, gli ideali, le dinamiche dell'animo umano, il rapporto con il trascendente. La peculiarità del volume è che è strutturato come una sorta di calendario perpetuo: ogni pagina è dedicata a un giorno dell'anno e ospita un pensiero-riflessione, concluso da un corsivo di carattere più sentenzioso.
È un libro sul volontariato. L'autore prende in esame i comportamenti che mettiamo in atto per aiutare gli altri. Possiamo interpretare i comportamenti di aiuto da varie prospettive. Qui l'autore lo fa dalla prospettiva della psicologia sociale, una scienza che cerca di capire i perché, i motivi, i fattori che entrano in gioco nel comportamento sociale, nell'interazione con gli altri e nell'influenza che reciprocamente esercitiamo attraverso i nostri comportamenti. Il desiderio dell'autore è che il testo possa servire a capire ciò che facciamo, e perché lo facciamo, quando aiutiamo gli altri o vogliamo farlo.
Il testo, che è una poetica presentazione della spiritualità cristiana, tratta della necessità di "attraversare la propria solitudine" per imparare a conoscere veramente noi stessi. Il silenzio e la solitudine che l'autore propone non hanno niente a che fare con il chiudersi in se stessi in un atteggiamento individualistico di intimità emotiva; anzi, si fanno ascolto e apertura all'Altro, agli altri, si fanno preghiera e accoglienza e sfociano in comunione. Quando abbiamo percorso il pellegrinaggio all'interno del nostro cuore, diveniamo "veggenti", scopriamo attraverso la misericordia di Dio sperimentata nella nostra storia la bellezza e le potenzialità dell'altro. E il monaco ci si rivela come l'uomo attento e aperto al mondo e alla storia.
L'autore ripercorre l'itinerario spirituale di Etty Hillesum, come omaggio, a settanta anni dalla sua morte nel campo di sterminio di Auschwitz. La giovane ebrea, inizialmente, lontana da Dio, lo scopre guardando in profondità dentro se stessa e con l'aiuto di un'assidua preghiera. Il libro di Fratel MichaelDavide si pone come modello per un percorso spirituale proponibile anche alle nuove generazioni con il pressante invito a cercare Dio nella propria vita, partendo dall'incontro vero e profondo con la propria realtà di persona umana.
È una piccola guida per tutte le persone colpite dall’esperienza di un lutto e quindi della perdita, spesso repentina e/o prematura, di una persona cara. L’Autrice, partendo dalla sua ricca esperienza di psicoterapeuta, descrive tutte le emozioni, sensazioni, dubbi che affollano la mente di chi non ha più accanto a sé la persona amata. Un approccio umano, ma nello stesso con un tocco religioso/spirituale a una realtà dolorosa e coinvolgente, quale può essere la condizione dell’essere in lutto. La piccola guida si pone come un supporto psicologico per una rinascita dal vuoto e dallo smarrimento che è stato lasciato dalla persona cara deceduta.
L’AUTRICE
Emma Luciani, specialista in Neurologia e in Psichiatria, è psicoterapeuta di formazione psicodinamica. Medico di famiglia subito dopo la laurea, ed è attualmente impegnata nell’Amministrazione del Comune di residenza occupandosi di Servizi Sociali.
Affianca all’attività di psicoterapeuta quella della scrittura, con la passione di condividere i frutti della sua esperienza umana e professionale.
DESTINATARI
• Coloro che hanno perduto una persona cara e che vivono l’esperienza del lutto.
• Operatori pastorali, parroci, cappellani d’ospedale.
Il cristianesimo sostiene che ogni persona umana è creata da Dio come essere unico e irripetibile. E in modo unico viene anche educato e cresciuto, portato a pienezza dallo Spirito Santo che è l'artista divino. Questa convinzione suscita nell'autore una domanda pregna di curiosità: come sarà stato l'avvicinarsi del Cristo a ciascuna delle persone che ha incontrato? Con quale metodo noi oggi possiamo aprire il Vangelo per cercarlo e scoprirlo? In questo libro trovano spazio solo alcuni dei ritratti che sono scaturiti da questa ricerca sui personaggi del Vangelo e la loro storia interiore; persone che hanno avuto il privilegio, la fortuna non solo di un incontro personale con Gesù, ma anche di lasciarne traccia perenne nelle parole ispirate dei Vangeli. Sono: Simone, la Samaritana, Nicodemo, un sordomuto, due discepoli, una donna del popolo, un uomo malato da tempo, un uomo nato cieco, Zaccheo, una prostituta, una adultera, Lazzaro, un malfattore... I profili sono stati scelti per la diversità delle loro storie e delle condizioni dei protagonisti. Ciascuno di noi si può ritrovare in loro e pensare che anche per noi Gesù ha una parola altrettanto personale.