
Una serie di 12 piccoli libri, che propongono brevi spunti di riflessione su altrettante tematiche, con frasi tratte in parte dalla tradizione culturale e letteraria di tutto il mondo, in parte dalla Bibbia.
I libretti sono confezionati in una busta di cellophan, che contiene anche un biglietto, per personalizzare un messaggio augurale, e una piccola borsa, per porgere il regalo in modo semplice ed elegante.
Un dono piccolo e prezioso, che si presta per una circostanza importante e per veicolare un messaggio di amicizia, di conforto, per offrire uno spunto di meditazione.
Una serie di 12 piccoli libri, che propongono brevi spunti di riflessione su altrettante tematiche, con frasi tratte in parte dalla tradizione culturale e letteraria di tutto il mondo, in parte dalla Bibbia.
I libretti sono confezionati in una busta di cellophan, che contiene anche un biglietto, per personalizzare un messaggio augurale, e una piccola borsa, per porgere il regalo in modo semplice ed elegante.
Un dono piccolo e prezioso, che si presta per una circostanza importante e per veicolare un messaggio di amicizia, di conforto, per offrire uno spunto di meditazione.
Una serie di 12 piccoli libri, che propongono brevi spunti di riflessione su altrettante tematiche, con frasi tratte in parte dalla tradizione culturale e letteraria di tutto il mondo, in parte dalla Bibbia.
I libretti sono confezionati in una busta di cellophan, che contiene anche un biglietto, per personalizzare un messaggio augurale, e una piccola borsa, per porgere il regalo in modo semplice ed elegante.
Un dono piccolo e prezioso, che si presta per una circostanza importante e per veicolare un messaggio di amicizia, di conforto, per offrire uno spunto di meditazione.
Una serie di 12 piccoli libri, che propongono brevi spunti di riflessione su altrettante tematiche, con frasi tratte in parte dalla tradizione culturale e letteraria di tutto il mondo, in parte dalla Bibbia.
I libretti sono confezionati in una busta di cellophan, che contiene anche un biglietto, per personalizzare un messaggio augurale, e una piccola borsa, per porgere il regalo in modo semplice ed elegante.
Un dono piccolo e prezioso, che si presta per una circostanza importante e per veicolare un messaggio di amicizia, di conforto, per offrire uno spunto di meditazione.
Una serie di 12 piccoli libri, che propongono brevi spunti di riflessione su altrettante tematiche, con frasi tratte in parte dalla tradizione culturale e letteraria di tutto il mondo, in parte dalla Bibbia.
I libretti sono confezionati in una busta di cellophan, che contiene anche un biglietto, per personalizzare un messaggio augurale, e una piccola borsa, per porgere il regalo in modo semplice ed elegante.
Un dono piccolo e prezioso, che si presta per una circostanza importante e per veicolare un messaggio di amicizia, di conforto, per offrire uno spunto di meditazione.
Una serie di 12 piccoli libri, che propongono brevi spunti di riflessione su altrettante tematiche, con frasi tratte in parte dalla tradizione culturale e letteraria di tutto il mondo, in parte dalla Bibbia.
I libretti sono confezionati in una busta di cellophan, che contiene anche un biglietto, per personalizzare un messaggio augurale, e una piccola borsa, per porgere il regalo in modo semplice ed elegante.
Un dono piccolo e prezioso, che si presta per una circostanza importante e per veicolare un messaggio di amicizia, di conforto, per offrire uno spunto di meditazione.
Questo è il diario di Giulia Gabrieli, quattordici anni, malata di tumore, morta la sera del 19 agosto 2011, che ha saputo trasformare i suoi due anni di malattia in un inno alla vita, in un crescendo spirituale.
Giulia era una ragazza normale, bella, solare, amava viaggiare, vestirsi bene e adorava lo shopping. Un’esplosione di raffinata vitalità, che la malattia, misteriosamente, non ha stroncato, ma amplificato.
Nelle pagine del diario narra la sua lotta per affrontare la malattia e la sua speranza di guarire ma anche l’abbandono alla volontà di Dio.
I medici sono i suoi amici, i suoi «supereroi»; i genitori, gli amici, le amiche e gli insegnanti i suoi angeli custodi, coloro che la sostengono e la incoraggiano.
Giulia amava la musica e, in modo speciale, un grande classico di Claudio Baglioni cantato da Laura Pausini: Strada facendo. «Strada facendo vedrai che non sei più da sola / ...dai che ce la fai! / Strada facendo troverai anche tu un gancio in mezzo al cielo... / Sì, mi dà leggerezza, una grande speranza...».
Per questa ragione Giulia ha voluto intitolare il suo diario: Un gancio in mezzo al cielo.
In Appendice un articolo scritto da Fabio Finazzi per L’Eco di Bergamo sulla vicenda di Giulia.
Destinatari
Sia giovani, sia quanti a vario titolo si occupano dei giovani: genitori, catechisti, educatori, insegnanti.
Curatore
Fabio Finazzi, quarantadue anni, giornalista, vive a Bergamo con la moglie e i tre figli. Già caporedattore a L’Eco di Bergamo, attualmente è responsabile della pagina di Bergamo del Corriere della Sera. In passato ha lavorato al Giorno, a Bergamo-oggi, alla Voce di Montanelli e ad Avvenire, occupandosi spesso di vicende legate alla cronaca giudiziaria e alla realtà carceraria. Con le Paoline ha pubblicato Fratello lupo. Un francescano tra gli ergastolani (2004).
Il volume prende le mosse dalla crisi psichica e fisica che alcuni anni fa ha sconvolto la vita dell'autore, sottoponendo a una radicale revisione ogni suo aspetto. Le relazioni con le altre persone, le modalità di lavoro, la paura della morte e delle malattie, il matrimonio e la sessualità, il significato della disperazione e dell'autentico abbandono a Dio: tutto è stato riformulato, cioè corretto e ripensato alla luce della Verità che libera e guarisce. Sono quindi riprodotte, in forma dialogata, quelle riflessioni che hanno condotto l'autore a scoprire i lati oscuri della sua esistenza e a prestare ascolto allo Spirito di Dio che desidera benedire la storia di ognuno, comunicando la potenza della verità che salva. La vicenda personale rievocata in queste pagine non è che un piccolo esempio di un processo planetario che coinvolge tutti, cioè l'esaurimento di una figurazione egocentrica dell'umanità e la faticosa emersione di un'altra forma di umanità che si esperimenta come dialogo con il proprio Principio, come essere in relazione.
Questo libro-intervista introduce nel cuore delle civiltà africane, in particolare della fascia sub-sahariana, attraverso un lungo colloquio con un personaggio camerunense di antiche e nobili tradizioni: Martin Nkafu Nkemnkia, uno dei capi del popolo dei Bangwa, tra le tribù più importanti nella parte centrale del Camerun. Tra i primi Focolarini africani di Chiara Lubich, oggi è docente di filosofia e di teologia presso prestigiose Università Pontificie e scrittore. Come filosofo e teologo, è cultore del pensiero africano e delle molteplici tradizioni culturali e religiose della sua terra. In queste pagine, Martin Nkafu Nkemnkia parla di sé, della sua numerosa famiglia, della sua identità di cristiano nel complesso contesto culturale della sua terra d'origine. Parla di un popolo, il suo, che ha accolto il Vangelo. È in seno al suo popolo, infatti, che i Focolarini iniziarono la loro avventura nell'Africa sub-sahariana. Ed è proprio a Fontem, dove Nkafu è nato, che quando ancora era un ragazzo conobbe Chiara Lubich, che vi si era recata in occasione dell'inaugurazione della nascente cittadella, la prima del movimento in Africa. Un incontro decisivo per il suo futuro. Con Nkafu-Martin si compie un viaggio ideale in terra d'Africa, nella sua realtà, nelle sue tradizioni culturali, nella molteplicità delle identità indigene, delle forme della spiritualità, del senso religioso della vita, delle ritualità, dei miti delle origini, delle culture, dell'arte.
Cinque nomi autorevoli esaminano e offrono sollecitazioni sugli articoli del Credo: il Padre (Bruna Costacurta), il Figlio (Enzo Bianchi), lo Spirito (Raniero Cantalamessa), la Chiesa (Elia Citterio), la vita eterna (Francesco Lambiasi).
Le riflessioni nascono dall’esplicito desiderio di suscitare e rinnovare, all’interno della vita pastorale di una chiesa locale, il dinamismo della professione di fede, per riscoprirne il senso come orientamento della vita cristiana nel mondo e come sigillo della propria vocazione battesimale.
Dice Benzi nella Prefazione: «Credere, come illustra san Tommaso d’Aquino citando sant’Agostino, non è solo credere che Dio esista, ma anche credere a Dio come Verità, alla sua bontà e al suo amore, ed è infine un affidarsi a Lui, accoglierlo, aderire con la totalità di se stessi al suo disegno di amore e di felicità».
Punti Forti
• Un efficace sussidio per vivere l’Anno delle fede.
• La fama degli autori: biblisti, teologi, studiosi riconosciuti e apprezzati.
• Si pone in continuità con i precedenti analoghi testi pubblicati nella stessa collana: Testimoni dello Spirito, Ma voi chi dite che io sia?, E di me sarete testimoni, È in te la sorgente della vita.
• Evento: 11 ottobre apertura dell’Anno della fede.
Curatore
Guido Benzi, riminese, sacerdote dal 1990, biblista, è direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale della CEI.
Autori
Bruna Costacurta, biblista laica, docente ordinario di Esegesi dell’Antico Testamento alla Gregoriana.
Enzo bianchi, priore della comunià di Bose e autore di una vasta produzione di libri.
Raniero Cantalamessa, francescano cappuccino, teologo e biblista, predicatore della Casa Pontificia.
Elia Citterio, della Comunità dei Fratelli contemplativi di Gesù, teologo spirituale e patrologo.
Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini.
Si tratta di un testo utile anche per l’anno della fede. L’autore ricorre al metodo che caratterizza la maggior parte dei suoi scritti: la teologia narrativa. Sono racconti, fatti di vita, esperienze, incontri che hanno il profumo delle parabole e sono presentati con immagini miranti a toccare il cuore, oltre che a dare scintille di saggezza alla ragione. Il libro è diviso in tre parti che raggruppano i racconti in un orientamento
di fondo che permetta di promuovere la crescita spirituale del credente: uno sguardo al passato, per rendere robuste le radici della nostra fede; la contemplazione del presente, per nutrire il nostro vivere di attimi che l’amore rende eterni; un’apertura al futuro per chi, credendo, ama e amando spera.
Autore
Valentino Salvoldi, già docente di filosofia e teologia morale all’Accademia Alfonsiana in Roma e in varie facoltà teologiche dell’Africa, America Latina e Asia, è incaricato dalla Santa Sede per la formazione del clero delle giovani Chiese. Ha creato attorno a sé un vasto movimento di solidarietà con i popoli del Sud del mondo. Ha fondato Shalom, un’organizzazione non lucrativa avente come finalità la crescita morale e culturale dei giovani in Italia e nei Paesi impoveriti. Dal 1998 il suo nome compare nell’annuario Distinguished leadership, che lo segnala per i suoi eminenti contribuiti come scrittore e come promotore di giustizia e di pace (American Biographical Institute). Tra le sue numerose pubblicazioni: Dalla legge all’amore. Dai comandamenti alle beatitudini (2005), Vivere... se questo basta. Un sentiero d’amore (2006), Prima martire del creato. Dorothy Stang (2011) editi con Paoline Editoriale.
Anche uno spillato può racchiudere in sé riflessioni semplici e profonde insieme, che possono condurre davvero ogni persona a ricevere stimoli per «portare frutto» e camminare verso una vita piena.
I 12 verbi sono: tacere, ascoltare, ammirare, meditare, ringraziare, lodare, adorare, amare, perdonare, ricominciare, perseverare, godere. Ogni verbo avrà un’immagine come stacco.
Destinatari
Targhet ampio: dal professore al giovane, alla persona semplice (sia essa operaio o casalinga).
Autrici
Maria Pia Giudici, nata a Viggiù (VA) il 30 settembre 1922, si è laureata in Lettere a Milano (Università Cattolica). Da molti anni vive a San Biagio, uno dei primi dodici monasteri d’Occidente. Con altre consorelle si dedica all’approfondimento orante della Parola in clima contemplativo,dove il creato è una nota presente e di grande aiuto alla vita semplice in armonia con il Creatore e le sue creature. Qui, dove ha avuto inizio la vita consacrata d’Occidente, offre percorsi di Lectio divina e, tramite mail, raggiunge quotidianamente le persone che vogliono trarre spunti di vita spirituale dalla Parola liturgica. In passato ha insegnato Lettere e si è interessata dei problemi educativi inerenti alla realtà mediatica. Ha unito a questa attività quella di pubblicista, collaborando ad alcune riviste e scrivendo diversi libri. Con Paoline ha pubblicato: Il viaggio irrinunciabile, Lectio divina sul passaggio dalla dispersione all’essenzialità (2007); Semplicemente vivere (2008); Elogio della vita (2009); Lettere di amicizia (2010); L’abate Egidio Gavazzi. Da ingegnere a monaco (2011). Sempre con le consorelle, offre alle coppie, ai giovani e a gente adulta percorsi tematizzati della Parola, aiutando a sperimentare che tempi di solitudine e di silenzio sono favorevoli all’ascolto della rivelazione biblica e a quella del creato, quindi a una crescita personale nella pace.