
L’uomo attraversa la storia portando nel cuore un desiderio innato di felicità. Cavalca le onde, percorre le valli in cerca di quella fonte che disseta i deserti dell’anima. Molto spesso è un girovagare da un luogo all’altro senza trovare: la strada imboccata può essere ora solitaria con poca luce, ora grigia e gelida. Ma è in quel silenzio di spogliazione di sé che si riesce a percepire una voce nuova che parla d’amore e di perdono. Ed ecco che il superfluo si dissolve, la creatura incontra il Creatore e le terre aride diventano giardino.
Nell’adolescenza Alessia cominciò a sviluppare una pessima convivenza con il suo corpo, entrando in conflitto con il cibo e coltivando per anni una vera e propria idolatria dell’apparenza fisica. Fino alla svolta, un giorno del 2002, quando un profondo tracollo fisico e psichico segnò per lei l’inizio di un lungo periodo di sofferenza, dal quale nacque infine un nuovo e salvifico rapporto con Gesù. La storia della sua rinascita e delle esperienze mistiche che ha vissuto da allora è raccontata nei diari che ha tenuto a partire dal 2010.
È davvero un grande dono che il Signore ci porge con la sua misericordia, ma facciamo attenzione: Dio, per concederla, vuole un vero pentimento; vuole un amore inesauribile, concreto verso gli ultimi, i più deboli, i più bisognosi; vuole che si abbia una sincera contrizione delle proprie miserie, vuole il senso del rimorso e che non si sminuisca il concetto di peccato. Il Signore non è accomodante, vuole da noi un cambiamento totale. Se così non sarà, si ricadrà di nuovo nella sua giustizia.
Quale migliore occasione allora di quella che ci offre la cristianità a non ridurre il mistero pasquale, che tra l’altro rinnoviamo in ogni messa, a una mera abitudinaria rievocazione di un commovente fatto storico avvenuto più di duemila anni fa, quando invece potrebbe essere l’inizio di un vero cammino di fede, di una vera rinascita, con la promessa di non tornare più indietro, che ci riporti alla fine tra le braccia di Cristo ritrovato e ci faccia davvero meritevoli della sua misericordia.
Concetto Ternullo è un ex insegnante, ora in pensione. È autore di opere teatrali, di saggistica e di narrativa. Con le Edizioni Segno ha già pubblicato La casa di Maria (2017) e Dalla Regina della Pace (2018).
“Il tema intorno al quale ruota il libro è il discernimento. Quello di cui parla la Sacra Scrittura, sia dell’Antico che del Nuovo Testamento, e il cui oggetto è ‘la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto’ (Rm 12,2)”, afferma nella sua presentazione padre Pietro M. Schiavone. E aggiunge monsignor Giuseppe Russo: “Emerge dalla lettura di questo testo la testimonianza dell’intervento di Dio, puntuale, generoso, che allevia il dolore, dà sicurezza, libera dalla paura e dallo sconforto, e addirittura chiama chi si unisce a Cristo crocifisso-risorto a servire la sofferenza del prossimo con la propria preghiera e la generosa offerta di sé”.
Note sull'autore
Antonella Luberti è nata nel 1966 a Roma, dove vive con il marito Vittorio Gennaro. Dopo aver lavorato per molti anni come modella e scenografa nel mondo dello spettacolo e come architetto d’interni in tutto il mondo, nel 2004 scopre la Misericordia in un momento difficile della vita e rinasce spiritualmente. Impegnata a parlare di Gesù Misericordioso, è spesso ospite in importanti trasmissioni televisive. Con le Edizioni Segno ha già pubblicato “Non affannatevi dunque per il domani...” (2017).
Poiché il dogma del Purgatorio sembra eclissarsi facilmente nella coscienza cristiana, ha spesso avuto bisogno di interventi dall’alto per risvegliarne la consapevolezza.
Più le eresie o la dimenticanza tentano di spegnerle, più le fiamme del Purgatorio divampano nei grandi scritti mistici.
Don Giulio Giacometti è nato a Milano il 23 marzo 1923. È stato ordinato presbitero nel Duomo di Milano il 15 giugno 1946. Dal 1946 al 1949 è stato professore al Seminario di Masnago e dal 1949 al 1955 professore al Collegio Arcivescovile San Carlo di Milano. Dal 1955 al 1956 è stato vicario parrocchiale a Treviglio mentre dal 1956 al 1967 nella Parrocchia S. Cuore alla Cagnola di Milano. Dal 1967 al 2000 è stato parroco della Parrocchia dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore a Milano. Dal 2000 al 2011 è stato residente presso la Parrocchia dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore a Milano. È tornato alla casa del Padre il 16 gennaio 2011.
Aveva grande cura delle anime.
Don Piero Sessa è nato a Milano il 9 maggio 1934. È stato ordinato presbitero nel Duomo di Milano il 28 giugno 1957.
Laureato in teologia (1960) e in filosofia (1962). Dal 1957 al 1960 è stato Studente presso il Seminario Lombardo a Roma.
È stato professore al Collegio Arcivescovile San Carlo di Milano dal 1960 al 1967, vicario parrocchiale nella Parrocchia Santi Apostoli e Nazaro Maggiore di Milano dal 1967 al 2008. È tornato alla casa del Padre il 15 luglio 2008. Lo ricordiamo come un infaticabile confessore.
Dall’Apocalisse a Fatima corre un filone ben preciso, messaggero di Dio, attraverso segni, parole, gesti miranti al cuore dell’uomo nella speranza di far trionfare la luce sulle tenebre, la verità sulla menzogna, la speranza sulla disperazione. Per questo motivo l’opera mette in risalto come con Fatima l’annuncio profetico dell’Apocalisse si sia fatto realtà viva, senza dimenticare però le numerose profezie che hanno preceduto, e succeduto, il messaggio della Vergine in Portogallo evidenziando così il fil rouge che collega tutti gli avvertimenti celesti del passato e del presente.
Note sull'autore
Vincenzo Speziale è nato nel 1950 a Serradifalco (CL). Dopo il diploma di ragioneria, è entrato all’Accademia Militare di Modena e, in seguito all’incontro illuminante con un sacerdote che gli ha fatto conoscere Fatima, ha iniziato una nuova vita spirituale, collaborando con Radio Maria sotto la direzione di don Mario Galbiati. Da allora ha cominciato anche a scrivere, pubblicando diverse opere su santi e beati. Di tanto in tanto tiene conferenze su Fatima.
Traendo ispirazione dalla vita e dagli insegnamenti di Gesù, l’autrice ci invita a riflettere sul senso profondo della nostra esistenza in funzione della santità alla quale tutti dovremmo tendere.
Il creato non è solamente una realtà bella da ammirare, da esplorare, da analizzare, ma è un grande libro di sapienza divina nel quale ci viene concessa la possibilità di conoscere Dio, i suoi attributi, il suo amore; ci viene offerta l'occasione di ascoltare e percepire i suoi insegnamenti, le sue parole, la sua presenza. Le montagne, i boschi, le piante, le rondini, i fiori, le stagioni, diventano quindi metafora per noi uomini.
Questo libro vuole quindi svelare il profondo legame che unisce il Creatore al creato, il trascendente all'immanente e come ogni creatura in realtà rappresenti una scala attraverso la quale poter ascendere alla conoscenza di Dio. Senza mai scordare l'aspetto terapeutico del creato. L'esperienza diretta dell'autore gli ha fatto comprendere, infatti, come le piante, il bosco, la montagna, i fiori, altro non sono che quei mezzi di grazia, unici e irripetibili, attraverso cui Dio agisce nell'animo umano, se rimaniamo e viviamo la sua grazia, andando a risanare molti disordini e disagi di natura morale e psicologica.
Un idea viaggio in versi nella vita e nei luoghi di Gesù, per rileggere una volta di più la sua storia e lasciarsi ispirare dagli insegnamenti e dall'esempio del Figlio di Dio.
Adriana Traini Sanseverinati è nata a Centobuchi di Monteprandone, in provincia di Ascoli Piceno (nelle Marche), dove tuttora risiede nella casa paterna in cui è nata.
Ha conseguito il diploma di "Assistente sociale", studi triennali presso l'Università degli Studi di Urbino con il massimo dei voti e ha insegnato per quarantuno anni educazione tecnica nella scuola media statale in provincia di Ascoli Piceno,
Con le edizioni Segno ha pubblicato "Il coro degli angeli".
L'ispirazione "scrivi delle preghiere" arriva dopo una malattia, che colpisce imprevista e quasi beffarda e che, insieme con un radicale cambiamento di vita, porta anche una crisi fatta di paure, dubbi, insicurezze. Ed è proprio quell'ispirazione ad aprire la strada che porta fuori dal buio, verso la luce. Se il il percorso non è concluso, la direzione è tracciata e indica una possibile via d'uscita per chiunque si trovi a vivere un momento di difficoltà: il dialogo profondo e sincero con se stessi può essere l'inizio della rinascita.
Questo libro contiene una selezione dei "Messaggi ai Figli della Divina Volontà", ricevuti dal mistico Friulano negli anni che vanno dal 2010 al 2016, per fornire all'umanità le indicazioni riguardano i fatti e gli avvenimenti che si potranno verificare negli Ultimi Tempi.
Lo scopo dei messaggi celesti è illuminare le più recondite zone oscure del vostro spirito per farvi procedere più spediti nella conoscenza e affrontare più serenamente la grande tribolazione.
Sono innumerevoli le anime che oggi brancolano nel buio del loro spirito, sedotte e deviate da questo mondo perverso e totalmente ignoranti del prossimo giorno di Gesù. Se Dio, per amore, vuole istruirle in proposito, chi può impedirglielo? Chi può limitarlo, lui che è infinito, nei suoi atti?
“La castità è il campo di battaglia di tutti”, ripeteva spesso san Giovanni Bosco. “La purezza oltrepassa oltremodo i cieli e dà la visione e l’intelligenza di cose sublimi”, disse Padre Pio ad un’anima. L’autrice tratta l’argomento forte del sostegno di due grandi “uomini di Dio” incontrati sul suo cammino spirituale – san Pio da Pietrelcina e il sacerdote salesiano don Giuseppe Tomaselli – nell’intento di affermare il principio che “Gesù apre il suo Regno solo ai semplici e ai puri di cuore”, in una realtà che si pasce di orgoglio e di ogni genere d’impurità. Tale presupposto impegna tutti a non fare prevalere la cupidigia, per poter accedere ai “beni celesti” in vista della vita eterna. Tra le varie fonti bibliografiche, particolare attenzione è posta su alcuni libretti di don Giuseppe Tomaselli e sugli “Appunti del papa emerito Benedetto XVI per il mensile tedesco Klerusblatt, 11 aprile 2019”, appunti inerenti l’argomento della pedofilia e dei costumi immorali che minano la credibilità della Chiesa, oggetto di riflessione durante il summit dei presidenti episcopali, riuniti da papa Francesco nel febbraio 2019.

