
Maria, madre di Dio, piange di gioia dove trova i figli della sua Divina Volontà. A S. Giorgio in Perlena (VI) ha lacrimato, lacrime di cera, una statua della Madonna di Fatima. A seguito di questo avvenimento Don Umberto dell’Igna, parroco di San Giorgio di Perlena, ha fondato un gruppo di preghiera ispirato agli insegnamenti della Divina Volontà di Luisa Piccarreta.
Il libro racconta in versi tre personaggi biblici: Abele, la samaritana e l’emorroissa. Le loro storie sono emblematiche di un percorso di fede e di rinnovamento spirituale che nasce da un incontro personale con l’Altro, da un a tu per tu con Colui che è la Via, la Verità e la Vita. Sono la testimonianza di come e quanto l’animo umano viva da sempre immerso nella stessa inquietudine, negli stessi dubbi e turbamenti e, soprattutto, in quello stesso anelito figlio di una fonte comune che è quella nostalgia che ci portiamo dentro tutti e a cui ognuno dà un nome diverso, quel sentire che, in realtà, la vita umana si svolge tra due date di nascita.
Note sull'autore
Lucianna Argentino è nata e vive a Roma. Dai primi anni novanta il suo amore per la poesia l’ha portata a occuparsene attivamente come organizzatrice di rassegne, di presentazioni di libri e con collaborazioni a diverse riviste del settore. Ha pubblicato numerosi libri di poesia e sue liriche sono presenti in molte antologie. Ha fatto parte della redazione del blog letterario collettivo “Viadellebelledonne”. Ha partecipato a diversi letterari e dal 2014 collabora con le Acquelibere Ensemble con lo spettacolo “Almanacco indocile”.
Non si capisce la vita cristiana di ogni giorno senza memoria. Il cristiano è un uomo di memoria, perché la vita cristiana non incomincia oggi: continua oggi, fare memoria è ricordare tutto; è custodire il ricordo di quanto Dio ha fatto per noi (Papa Francesco). Così dice la Scrittura al riguardo: “I tuoi pensieri sono molti, se li credo finiti, con te sono ancora”. Sta a noi collaborare all’opera di Dio affinché la realtà dell’oggi diventi nel futuro profezia già tutta compiuta nel Suo primordiale disegno.
Silvia Tripaglia è nata a Imperia nel 1942. Laureata in filosofia, ha esercitato la professione di insegnante per circa venti anni, di cui sette in qualità di insegnante di religione, avendo conseguito il Diploma Accademico Magistero in Scienze Religiose. Con le Edizioni Segno ha già pubblicato “Gesù: uomo-Dio nella veste di un ‘laico’”, “Giustizia e perdono”, “Il senso della Fede”, “L’uomo davanti a Dio”, “Il testimone”, “Il vino nuovo”, “Aspettando il futuro” e “Affinché siano uno”.
In questo libro sono raccolte 365 espressioni (una per ogni giorno dell’anno) rivolte da Gesù alla mistica e attrice Gabrielle Bossis (1874-1950). Cristiana autentica con la semplice vocazione battesimale, né sposata, né consacrata, negli ultimi 14 anni della sua vita ebbe delle conversazioni “spirituali” con Gesù. Il suo Diario, “Lui e io”, da cui sono state tratte le 365 espressioni, ha ricevuto l’apprezzamento di papa Giovanni Paolo II e del cardinale Camillo Ruini.
L’uomo attraversa la storia portando nel cuore un desiderio innato di felicità. Cavalca le onde, percorre le valli in cerca di quella fonte che disseta i deserti dell’anima. Molto spesso è un girovagare da un luogo all’altro senza trovare: la strada imboccata può essere ora solitaria con poca luce, ora grigia e gelida. Ma è in quel silenzio di spogliazione di sé che si riesce a percepire una voce nuova che parla d’amore e di perdono. Ed ecco che il superfluo si dissolve, la creatura incontra il Creatore e le terre aride diventano giardino.
Nell’adolescenza Alessia cominciò a sviluppare una pessima convivenza con il suo corpo, entrando in conflitto con il cibo e coltivando per anni una vera e propria idolatria dell’apparenza fisica. Fino alla svolta, un giorno del 2002, quando un profondo tracollo fisico e psichico segnò per lei l’inizio di un lungo periodo di sofferenza, dal quale nacque infine un nuovo e salvifico rapporto con Gesù. La storia della sua rinascita e delle esperienze mistiche che ha vissuto da allora è raccontata nei diari che ha tenuto a partire dal 2010.
È davvero un grande dono che il Signore ci porge con la sua misericordia, ma facciamo attenzione: Dio, per concederla, vuole un vero pentimento; vuole un amore inesauribile, concreto verso gli ultimi, i più deboli, i più bisognosi; vuole che si abbia una sincera contrizione delle proprie miserie, vuole il senso del rimorso e che non si sminuisca il concetto di peccato. Il Signore non è accomodante, vuole da noi un cambiamento totale. Se così non sarà, si ricadrà di nuovo nella sua giustizia.
Quale migliore occasione allora di quella che ci offre la cristianità a non ridurre il mistero pasquale, che tra l’altro rinnoviamo in ogni messa, a una mera abitudinaria rievocazione di un commovente fatto storico avvenuto più di duemila anni fa, quando invece potrebbe essere l’inizio di un vero cammino di fede, di una vera rinascita, con la promessa di non tornare più indietro, che ci riporti alla fine tra le braccia di Cristo ritrovato e ci faccia davvero meritevoli della sua misericordia.
Concetto Ternullo è un ex insegnante, ora in pensione. È autore di opere teatrali, di saggistica e di narrativa. Con le Edizioni Segno ha già pubblicato La casa di Maria (2017) e Dalla Regina della Pace (2018).
“Il tema intorno al quale ruota il libro è il discernimento. Quello di cui parla la Sacra Scrittura, sia dell’Antico che del Nuovo Testamento, e il cui oggetto è ‘la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto’ (Rm 12,2)”, afferma nella sua presentazione padre Pietro M. Schiavone. E aggiunge monsignor Giuseppe Russo: “Emerge dalla lettura di questo testo la testimonianza dell’intervento di Dio, puntuale, generoso, che allevia il dolore, dà sicurezza, libera dalla paura e dallo sconforto, e addirittura chiama chi si unisce a Cristo crocifisso-risorto a servire la sofferenza del prossimo con la propria preghiera e la generosa offerta di sé”.
Note sull'autore
Antonella Luberti è nata nel 1966 a Roma, dove vive con il marito Vittorio Gennaro. Dopo aver lavorato per molti anni come modella e scenografa nel mondo dello spettacolo e come architetto d’interni in tutto il mondo, nel 2004 scopre la Misericordia in un momento difficile della vita e rinasce spiritualmente. Impegnata a parlare di Gesù Misericordioso, è spesso ospite in importanti trasmissioni televisive. Con le Edizioni Segno ha già pubblicato “Non affannatevi dunque per il domani...” (2017).
Poiché il dogma del Purgatorio sembra eclissarsi facilmente nella coscienza cristiana, ha spesso avuto bisogno di interventi dall’alto per risvegliarne la consapevolezza.
Più le eresie o la dimenticanza tentano di spegnerle, più le fiamme del Purgatorio divampano nei grandi scritti mistici.
Don Giulio Giacometti è nato a Milano il 23 marzo 1923. È stato ordinato presbitero nel Duomo di Milano il 15 giugno 1946. Dal 1946 al 1949 è stato professore al Seminario di Masnago e dal 1949 al 1955 professore al Collegio Arcivescovile San Carlo di Milano. Dal 1955 al 1956 è stato vicario parrocchiale a Treviglio mentre dal 1956 al 1967 nella Parrocchia S. Cuore alla Cagnola di Milano. Dal 1967 al 2000 è stato parroco della Parrocchia dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore a Milano. Dal 2000 al 2011 è stato residente presso la Parrocchia dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore a Milano. È tornato alla casa del Padre il 16 gennaio 2011.
Aveva grande cura delle anime.
Don Piero Sessa è nato a Milano il 9 maggio 1934. È stato ordinato presbitero nel Duomo di Milano il 28 giugno 1957.
Laureato in teologia (1960) e in filosofia (1962). Dal 1957 al 1960 è stato Studente presso il Seminario Lombardo a Roma.
È stato professore al Collegio Arcivescovile San Carlo di Milano dal 1960 al 1967, vicario parrocchiale nella Parrocchia Santi Apostoli e Nazaro Maggiore di Milano dal 1967 al 2008. È tornato alla casa del Padre il 15 luglio 2008. Lo ricordiamo come un infaticabile confessore.
Dall’Apocalisse a Fatima corre un filone ben preciso, messaggero di Dio, attraverso segni, parole, gesti miranti al cuore dell’uomo nella speranza di far trionfare la luce sulle tenebre, la verità sulla menzogna, la speranza sulla disperazione. Per questo motivo l’opera mette in risalto come con Fatima l’annuncio profetico dell’Apocalisse si sia fatto realtà viva, senza dimenticare però le numerose profezie che hanno preceduto, e succeduto, il messaggio della Vergine in Portogallo evidenziando così il fil rouge che collega tutti gli avvertimenti celesti del passato e del presente.
Note sull'autore
Vincenzo Speziale è nato nel 1950 a Serradifalco (CL). Dopo il diploma di ragioneria, è entrato all’Accademia Militare di Modena e, in seguito all’incontro illuminante con un sacerdote che gli ha fatto conoscere Fatima, ha iniziato una nuova vita spirituale, collaborando con Radio Maria sotto la direzione di don Mario Galbiati. Da allora ha cominciato anche a scrivere, pubblicando diverse opere su santi e beati. Di tanto in tanto tiene conferenze su Fatima.
Traendo ispirazione dalla vita e dagli insegnamenti di Gesù, l’autrice ci invita a riflettere sul senso profondo della nostra esistenza in funzione della santità alla quale tutti dovremmo tendere.
Il creato non è solamente una realtà bella da ammirare, da esplorare, da analizzare, ma è un grande libro di sapienza divina nel quale ci viene concessa la possibilità di conoscere Dio, i suoi attributi, il suo amore; ci viene offerta l'occasione di ascoltare e percepire i suoi insegnamenti, le sue parole, la sua presenza. Le montagne, i boschi, le piante, le rondini, i fiori, le stagioni, diventano quindi metafora per noi uomini.
Questo libro vuole quindi svelare il profondo legame che unisce il Creatore al creato, il trascendente all'immanente e come ogni creatura in realtà rappresenti una scala attraverso la quale poter ascendere alla conoscenza di Dio. Senza mai scordare l'aspetto terapeutico del creato. L'esperienza diretta dell'autore gli ha fatto comprendere, infatti, come le piante, il bosco, la montagna, i fiori, altro non sono che quei mezzi di grazia, unici e irripetibili, attraverso cui Dio agisce nell'animo umano, se rimaniamo e viviamo la sua grazia, andando a risanare molti disordini e disagi di natura morale e psicologica.