
Il volume raccoglie i tweet di Mons. Costantino di Bruno, teologo e assistent centrale del Movimento apostolico. Alcune delle migliaia di riflessioni che, giorno dopo giorno, il sacerdote consegna al web. Un mix di sapienza teologica e arte comunicativa contemporanea, che ci aiuterà a vivere in un tempo speciale per la Chiesa Cattolica e per l'intera società.
Una raccolta di pensieri e poesie che dipingono il viaggio attraverso il mondo interiore dell'autrice, durante il quale memorie, riflessioni, sensazioni tracciano il moto di un'anima alla ricerca della Verità. Tra parola e silenzio, esperienza e desiderio, solitudine e comunione fluiscono i giorni e nel pensiero si apre finalmente l'universo del Sublime.
Un ragazzo ribelle come una pecora fuori dal gregge; il valore di una persona perduto come una moneta nella fuga di un pavimento; un ragazzo che sbatte il pugno, che rivendica i suoi diritti e la parte che (secondo lui) gli spetta, il Padre che affronta l'orgoglio, che vuole suo figlio, che ama suo figlio con l'amore più forte. L'evangelista Luca ci racconta tre 'parabole di misericordia' di Gesù Cristo. Lasciamo che il Signore Gesù ci spieghi che la misericordia è un legame afferrato, voluto, annodato a qualcuno, stretto; che ci parli dell'orgoglio ribelle che lo vuole tagliare, del valore perso dell'uomo che si svende e che il Padre compra senza guadagnarci, per dargli un prezzo non negoziabile.
Le pagine che seguono scaturiscono dal desiderio, o forse - di più - dal bisogno, di regalare ricordi, riflessioni, impressioni, testimonianze, da parte di chi, giunto ad un tornante significativo della propria vita, ne ha intuito la preziosità e ne vuole fare dono a chi ama. La meditazione nasce, in fondo, sempre dallo stupore e scegliere di condividere questa meraviglia, fissarla sulla carta, perché l'attimo in cui si è colto l'assoluto, la bellezza, la verità - talvolta sanguinosa - delle cose non vada smarrito, è gesto eroico - e mai abbastanza apprezzato - che riscatta l'intelligenza e risveglia la coscienza contro la soffocante banalità da cui siamo ogni giorno assediati. Pietro, nel momento in cui la vita gli ha squarciato una ferita, ha colto tutta la ricchezza, o meglio la fecondità del dolore e non ha mancato l'appuntamento con la verità, anzi, ha saputo cogliere l'attimo nel quale la sofferenza illumina di luce più intensa gli angoli dell'esistenza ed è riuscito a fotografarli.
La tradizione cristiana delle opere di misericordia corporale e spirituale, ripercorsa e ricompresa attraverso le storie e le parole della Sacra Scrittura, restituisce l'immagine di una vita nell'amore sempre possibile, in qualsiasi latitudine umana avvenga l'incontro con l'altro e con noi stessi. La carità, assunta come sentimento e come lavoro, è l'opera di Dio che unifica spirito e corpo e ci rende persone nuove in Cristo. Amanti perché amati.
Le pagine che seguono sono scelte come fior da fiore nel mirabile campo della spiritualità cristiana. Ecco dunque S. Agostino, che racconta commosso l'incontro fra la miseria e la misericordia; Dante, che nel suo itinerario ascensionale si riconosce bisognoso dell'abbraccio misericordioso; l'infuocata Caterina da Siena, che con accenti struggenti si leva ad intercedere per ottenere misericordia agli uomini; suor Faustina Kowalska che, fedele alla consegna ricevuta, porta avanti la sua missione così necessaria per il nostro difficile tempo; il sorridente Card. Van Thuan, che ci sorprende parlandoci dei difetti di Gesù, ed altri ancora: uomini e donne toccati profondamente dall'amore misericordioso e divenuti naturalmente testimoni appassionati e credibili.
Nel corso dei millenni la parola dei poeti e degli scrittori non cessa di descrivere, di scavare, di esplorare il nucleo profondo di quel guazzabuglio che è il cuore umano, che è da sempre uno dei labirinti più intricati della creazione. Usando le parole di André Blanchet, possiamo definire la letteratura come un'esplorazione dell'abisso. Nel Salmo 63 si dice che "Un baratro è l'uomo e il suo cuore è un abisso". Un abisso nel quale Dio ha deciso di sprofondare con la sua Misericordia. Il volume raccoglie alcune pagine scelte di letteratura sulla misericordia, tentando di percorrere un ponte che unisca queste due sponde, anche quando ciò comporti di calarsi nelle pozzanghere del male della storia umana.
Un itinerario tracciato nel solco sicuro di una devozione che è indelebilmente legata al cuore stesso della redenzione della Misericordia di Dio: la devozione al Preziosissimo Sangue. Ogni capitolo ripercorre una delle "sette effusioni" del Sangue di Cristo, quei sette momenti in cui Egli ha versato il proprio sangue come prezzo per la nostra redenzione. Attraverso la Parola di Dio - spina dorsale di questo percorso - l'autore ci guida "affettivamente" a farci quanto più possibile prossimi all'uomo Gesù, al suo sentire, al suo amare, al suo soffrire. Le parole diventano così la maniera attraverso cui la nostra mente e il nostro cuore fanno spazio al grande mistero di un Dio fatto uomo e morto per la nostra salvezza.
L'immagine che spesso si associa alla Misericordia di Dio è quella della paziente e comprensiva attesa di un "ritorno". Eppure i Vangeli sembrano raccontare qualcosa che somiglia più a un esodo che a un'attesa. Un principio creativo e vivificante messo in circolo da un "Dio in uscita" che apre strade e opportunità impensate. La pietra ribaltata del sepolcro è l'immagine presa in prestito dalla Pasqua per descrivere la Misericordia all'opera. Una riflessione che offre qualche spunto utile a riconoscere, sperimentare, praticare la Misericordia.
Il testo è una guida pratica a ripensare il sacramento della confessione fornendone una breve lettura teologica ed evangelica e tracciando dei percorsi umani che possano aiutare i fedeli a vivere in maniera più piena e consapevole l’esperienza della misericordia e del perdono.
Il testo cerca di fornire alcune linee generali sulle motivazioni e le indicazioni che papa Francesco ha voluto dare a tutta la Chiesa attraverso l'indizione del Giubileo Straordinario. A partire della Bolla di indizione "Misericordiae Vultus", l'autore traccia un cammino di consapevolizzazione di questo evento, rimanendo fedele alle stesse parole del Papa.
Come mai la contemporaneità predilige una visione filosofica positivista che tende a negare la possibilità di ogni dimensione ultraterrena? Perché sembra così irrazionale la fede, perché la cultura sempre di più vuol tagliare fuori Dio dal pensiero e dal sentire comune? Perchè si cerca di spiegare Dio con la logica del pensiero razionalista? Le pagine de "Il senso di Dio" sgorgano da queste domande, e affermano che per rendere ragione della propria fede il cristiano deve prima fare un'esprienza personale e concreta di Dio. Per "vivere in Dio" è necessario sapere qual'è il Dio di cui si parla.