
Meditazioni giornaliere in compagnia di Maria di Nazareth, autentica donna amica, proposte con stile agile, immediato, coinvolgente.
Esperienza di fede sconvolgente è il traguardo proposto da Gesù a quanti, ieri come oggi, gli chiedono quale sia il sentiero che favorisce l’incontro con Lui.
La scintilla che indubbiamente ha mosso questa ricerca è il titolo e l'icona della Madonna della Fonte, che si venera nella Concattedrale Basilica San Sabino in Canosa di Puglia.
Breve compendio di mariologia, come guida ad entrare nel segreto della impareggiabile Donna del creato.
Figlia dell’onnipotente Signore, Madre della divina Sapienza fattasi carne, Sposa dello Spirito Santo, amore sconfinato.
Per l’umanità Maria è modello e guida, maestra di vita contemplativa, vergine sacerdotale.
Il dramma vuole essere la rilettura di una particolare storia di amore vissuta intensamente da due donne: Maria, la madre di Gesù, che chiameremo Miriam e Isnía, un nome arbitrariamente attribuito alla madre di Giuda. Di Maria si sanno diverse notizie storiche. Della madre di Giuda non si sa nulla. Quello che verrà esposto è solo una immaginaria riflessione sullo stato d'animo della madre dell'apostolo che concluse la sua vita appendendosi ad un albero.
Questa nuova opera dell'autore nasce dalla constatazione di un fenomeno contemporaneamente sociale e religioso. Oggi, l'interesse dei fedeli occidentali per l'icona cresce in modo significativo. Le risposte trovano riscontro in un'epoca di linguaggi semplici, come è quella odierna, in una cultura dell'immagine ma senza che le persone siano iniziate alla lettura dell'immagine. Il pensiero è così ridotto al puro razionalismo da non essere in grado di comprendere l'integrità della vita, che va ben oltre l'immagine. Si comincia ad intravedere l'esigenza di una comunicazione aperta all'intersoggettività, in tutte le sue forme. L'icona, con il suo linguaggio simbolico e complesso, risponde a questa esigenza perché comunica alla comunità e non solo al singolo.
Maria è la nostra madre e nostra maestra. La prima e la più perfetta discepola di Gesù. Nostra regina nel mistero dell'alleanza. Ella continua nella storia il ruolo che ha sempre adempiuto accanto a Gesù e ai primi discepoli di lui. Guardando a lei, noi impariamo a diventare cristiani. Sul suo volto contempliamo il primato della fede e dell'amore, valori intorno ai quali tutta la sua persona si è costruita. La sua vicenda personale ci indica che la forma più alta di eroismo non consiste nella trasformazione di una struttura sociale, ma nella conversione del cuore. Così noi, alla sua scuola, potremo cambiare noi stessi e l'ambiente in cui viviamo, saremo in grado di migliorare i nostri rapporti e realizzeremo un mondo nuovo, più vivibile e sereno, più giusto e fraterno, più libero e pieno di gioia.
Il convegno di Studi "Don tonino Bello cantore di Maria, donna dei nostri giorni", promosso dalla diocesi di Ugento-S. Maria di Leuca, sostenuto dal Comune di Alessano e dalla Fondazione "don Tonino Bello", ha coinvolto la Pontificia Facoltà Teologica "Marianum" di Roma e la Facoltà Teologica Pugliese di Bari. I loro docenti hanno compiuto interessanti riflessioni sugli scritti mariani del vescovo Bello pubblicati in questo volume.La convergenza di attenzione della sua Chiesa particolare e dei suddetti centri accademici è significativa della loro apertura all'ascolto dello Spirito che continua a parlare al popolo cristiano, per la voce dei suoi profeti.Di questo vescovo, teologo e poeta, sono riconosciute la densità riflessiva e al tempo stesso la intensità dei sentimenti, la novità del suo linguaggio.Si tratta, infatti, di una "riscoperta" di don Tonino, che gioverà non poco allo studio della sua ricca e complessa personalità e della solida cultura che fu alla base dell'intera attività educativa nelle due diocesi pugliesi. C'è da auspicare che la riflessione complessiva del convegno contribuisca a ri-pensare la fede cristiana e a ri-dirla oggi.
Il volume presenta la vita della Vergine Maria alla luce di alcune opere di un immenso patrimonio artistico che lei, l'umile serva del Signore, ha suscitato nel corso dei secoli. Se l'arte è creazione di bellezza, è evidente che gli artisti hanno trovato e continuano a trovare in Maria, la "tutta bella", una fonte inesauribile di ispirazione.Ma l'arte è anche la proposta di un mondo nuovo, un mondo pienamente realizzato, un mondo "riparato" dai suoi errori e dai suoi sbandamenti. Ed ecco, allora, che Maria diventa il modello di una umanità che ha ritrovato la strada dell'autentico progresso e, ponendosi a servizio di Cristo riparatore, collabora all'opera della redenzione, cui Maria fu strettamente associata. Nell'ambito del centenario della rivista "Riparazione Mariana" (1916-2016) questo libro ne raccoglie i valori e le sollecitazioni e li prospetta in un'ottica attenta agli appelli del mondo di oggi.
Questo libro affronta una tematica poco esplorata, nella sua sistematicità, dalla teologia cristiana, anche se, nel corso dei secoli, ci sono stati alcuni grandi esponenti del laicato cattolico che si sono ispirati alla secolarità consacrata della Madre di Dio per praticare la missione evangelizzatrice della Chiesa e cercare il Regno di Dio, trattando e ordinando, le cose temporali secondo Dio. La prima parte racconta la mariologia di Giuseppe Lazzati, che ripropone un nostro studio del 2003, poco conosciuto e poco studiato. La seconda parte ha per titolo "Per un laicato misericordioso e fraterno" e mette a fuoco le coordinate dottrinali e operative che i fedeli laici sono chiamati a tenere presenti, per vivere, da cristiani e da cittadini, i contenuti spirituali e morali espressi dalla Bolla di indizione del Giubileo straordinario della misericordia, indetto da Papa Bergoglio. La terza parte descrive la realtà di un laicato solidale per un'ecologia integrale: un aspetto importante e decisivo che connette il valore della solidarietà cristiana alla "cura della casa comune", così come interpretata dalla Sacra Scrittura, dalla tradizione e dal magistero conciliare e di Papa Francesco, nell'enciclica Laudato si'. La quarta parte tematizza le implicazioni laicologiche della mariologia di Papa Francesco dalla "Lumen fidei" alla "Laudato si'".
«Questo volume offre una triplice via di accostamento alla figura della Madre del Signore: l’ascolto, la contemplazione, la preghiera. Non è solo l’intelligenza ad essere coinvolta: sono le nostre persone ad essere invitate a fare esperienza “mariana” del Dio con noi e per noi»
In occasione del Primo Centenario della rivista «Riparazione mariana» (1916-2016) sono state raccolte alcune proposte di lectio divina, opportunamente illustrate da immagini artistiche, e schemi di preghiera pubblicati sulla rivista, per promuovere una corretta pietà verso la Vergine e diffondere una spiritualità mariana in sintonia con la dottrina ecclesiale e in ascolto delle istanze del mondo contemporaneo. Si tratta dunque di un “sussidio” per aiutare le comunità cristiane a raccogliersi in preghiera con Maria, contemplando, nel suo mistero, le meraviglie compiute da Dio nel suo progetto di salvezza, lasciandosi scaldare il cuore dalla sua testimonianza di vita così da assumere i suoi atteggiamenti evangelici e da cercare di riprodurre i suoi gesti di amore premuroso, affidando alla sua intercessione materna la missione evangelizzatrice della Chiesa.
La Madonna della Madia di Monopoli: guardarLa e sentirsi guardato non è un semplice gioco ottico, è una preghiera silenziosa che nasce per fede convinta, qui riscaldata dallo sguardo dolcissimo, appena implorante, della Theotòkos, della Madre di Dio. Per questo in un certo senso la Città di Monopoli non avrebbe bisogno di sapere di più del linguaggio della sua Icona: per la sua natura di città di mare e per un destino segnato, Monopoli da secoli vi-ve e si sviluppa confermata e confermandosi nel Patto di Bellezza che la lega alla Sacra Immagine di Maria. Ma pure si può tentare di aprire e leggere di più di questo stupendo libro iconografico (tale è sempre un'icona). Per tradizione antica è giunto dal mare, una notte di dicembre, per regalare l'immagine di una Madre che porta un messaggio di salvezza, Suo Figlio: saperne di più sarebbe un atto di conoscenza che arricchirebbe il dialogo di ognuno con le Sacre Figure. Ecco allora la ricerca di una lettura più attenta dei segni e dei simboli con cui l'Icona è stata segnata dall'arte e dalla fede orientali. Se poi la ricerca permette di intravvedere sull'Icona i segni della storia di una grande reliquia della Chiesa, la Sacra Sindone di Torino, allora la ricerca può diventare necessaria. E può diventare più incisiva l'opportunità di parlare d'ora in avanti dell'Icona della No-stra Signora della Madia, della Città di Monopoli