
Sessantadue documenti dell'anno 1997 su svariati aspetti della vita ecclesiale. Per l'ampiezza spicca il "Directorium generale pro catechesi", proposto alle chiese particolari quale strumento per un'interpretazione autentica del magistero conciliare sulla catechesi. Largo spazio trovano anche i sinodi speciali con l'esortazione postsinodale per il Libano, nonché le proposizioni e il messaggio finale del sinodo per l'America. In campo ecumenico vanno menzionate la dichiarazione comune cattolico-armena, il messaggio papale per l'assemblea ecumenica di Graz (23-29 giugno) e il messaggio al patriarca di Costantinopoli in occasione della festa S. Andrea.
Il 1999, terzo e ultimo anno preparatorio al Grande Giubileo, vede i credenti invitati ad assumere la stessa prospettiva di Cristo: la prospettiva del "Padre che è nei cieli". In gennaio Giovanni Paolo II vola in Messico per la firma e la consegna all’episcopato dell’esortazione apostolica postsinodale Ecclesia in America, atto conclusivo del sinodo celebrato a Roma nel 1997. A fine anno sarà la volta dell’esortazione apostolica postsinodale Ecclesia in Asia, firmata il 6 novembre a New Delhi.
Tra gli eventi ecclesiali più rilevanti va certamente segnalata la II Assemblea speciale per l’Europa del sinodo dei vescovi (Roma 1-23 ottobre), quinta e ultima della serie delle assemblee continentali volute da Giovanni Paolo II in preparazione al Giubileo. Tra le lettere, a sfondo autobiografico, ricordiamo la Lettera agli artisti, in cui il papa non nasconde la sua identificazione, sia pure in un passato ormai remoto, con i destinatari del documento; la lettera Sul pellegrinaggio ai luoghi legati alla storia della salvezza, dove esprime il desiderio di recarsi in Terra Santa; la Lettera agli anziani, nell’anno internazionale degli anziani proclamato dall’ONU.
Una dominante attività della Santa Sede nel 1999 è quella dell’impegno ecumenico e del dialogo interreligioso. Lo testimoniano la Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione sottoscritta da cattolici e luterani, la visita del papa in Romania (7-9 maggio), la prima in un paese a maggioranza ortodossa e in cui sia presente una minoranza greco-cattolica ("uniate"), nonché, per analoghi motivi, il viaggio in Georgia. Del dicembre 1999, reso pubblico il marzo successivo, è inoltre il documento della Commissione teologia internazionale Memoria e riconciliazione. La Chiesa e le colpe del passato.
E l’anno chiude con gli occhi puntati sull’apertura della Porta santa della basilica di San Pietro, la sera del 24 dicembre. Le celebrazioni giubilari procederanno a ritmo serratissimo per tutto il 2000: il Calendario ufficiale segnala solo a Roma una media di un appuntamento ogni tre giorni.
Prosegue la raccolta sistematica dei principali documenti del papa e dei dicasteri vaticani nel testo ufficiale con versione italiana a fronte. Il 2000 è l’anno del Grande Giubileo: nonostante i molteplici impegni collegati alle celebrazioni, gli interventi sono stati numerosi: ne vengono riportati circa settanta. Fra tutti vogliamo segnalare: la Institutio generalis Missalis Romani per la terza edizione tipica del Messale, la documentazione relativa al Segreto di Fatima, la Nota sull’espressione «Chiese sorelle», la Dichiarazione Dominus Iesus, il documento del Pontificio consiglio per la famiglia «Famiglia, matrimonio e “unioni di fatto”», l’Istruzione circa le preghiere per ottenere da Dio la guarigione, la Nuova legge fondamentale dello Stato Città del Vaticano, la Notificazione della Congregazione per la dottrina della fede su alcune pubblicazioni del prof. R. Messner. Numerosi sono stati inoltre i messaggi di Giovanni Paolo II.
Il Supplementum 1 dell'Enchiridion Vaticanum presenta 127 significativi documenti di carattere normativo universale del periodo 1962-1987, non compresi nei precedenti volumi (1-10). La pubblicazione è stata resa indispensabile dal fatto che nel corso di cinque lustri vari documenti, prodotti inizialmente in un abito riservato, sono diventati di pubblica ragione solo in un secondo momento. Altri invece sono stati resi disponibili con forte ritardo rispetto alla loro datazione o pubblicati su fonti talora insospettabili.
I primi giorni del 2001 sono anche gli ultimi del Grande Giubileo: il 6 gennaio Giovanni Paolo II firma la lettera Novo millennio ineunte, che ripercorre i momenti salienti dell’anno trascorso e insieme delinea l’itinerario da esso aperto, esortando a «prendere il largo». Il pellegrinaggio ai luoghi legati alla storia della salvezza, in gran parte compiuto nell’anno 2000, viene concluso col viaggio del papa in Grecia, Siria e Malta (4-9.5.2001), contrassegnato da due gesti di chiara impronta giubilare: una nuova richiesta di perdono, riferita questa volta ai peccati dei cattolici contro i fratelli ortodossi (specificatamente il saccheggio di Costantinopoli operato dai crociati nel 1204) e la prima storica preghiera di un pontefice cattolico in una moschea musulmana (Damasco, moschea degli Omayyadi, 6.5.2001). Sul piano ecumenico, grande significato assumono altri due viaggi papali: quello in Ucraina (23-27.3.2001), con l’assicurazione che la Chiesa greco-cattolica nel paese è chiamata non a svolgere azione di proselitismo nei riguardi degli ortodossi ma solo ad assumere il ruolo di mediatrice fra tradizione latina e tradizione orientale, e quello in Armenia, che si chiude con la firma, da parte di Giovanni Paolo II e del patriarca Karekin II, di una dichiarazione comune (27.9.2001). Sempre sul fronte della riconciliazione ecclesiale, grande importanza occorre assegnare agli Orientamenti che consentono e disciplinano l’intercomunione tra i fedeli della Chiesa caldea e quelli della Chiesa assira d’Oriente (20.7.2001) e alla ricomposizione formale dello scisma con la lefebvriana Unione «San Giovanni Maria Vianney» di Campos, in Brasile (25.12.2001). Sul versante intraecclesiale, significative appaiono le notificazioni rivolte alle opere di due teologi contemporanei, Jacques Depuis (24.1.2001) e Marciano Vidal (22.2.2001), e la pubblicazione (approvazione il 29.6.2001, presentazione il 2.10.2001) del nuovo Martirologio romano, che presenta, giorno per giorno, 6.538 voci relative a santi e beati.
Il Supplementum 3 dell’Enchiridion Vaticanum presenta gli indici generali relativi ai documenti raccolti nei volumi 11-20 (anni 1988-2001). Questi indici sono cinque: strutturale, cronologico, per incipit, di emanazione, analitico. Essi costituiscono uno strumento che facilita enormemente l’uso e la consultazione dei volumi, consentendo di reperire prontamente i documenti anche senza conoscerne precisamente la data di emanazione e quindi il rispettivo tomo. In continuità con la scelta del 1990 che portò alla pubblicazione di Supplementum 1 (omissa) e 2 (indici), si è optato per offrire ai lettori, ma questa volta in due sezioni di un unico volume, sia i documenti “omessi” di un certo rilievo sia gli indici. Fra i documenti complementari si segnalano: il discorso di Giovanni Paolo II all’UNESCO (1980), la Nota esplicativa su La Chiesa come comunione (1993), la Carta degli operatori sanitari (1994), il documento informativo della Congregazione per l’educazione cattolica «Il periodo propedeutico» (1998), la dichiarazione finale dell’incontro fra vescovi australiani e curia romana nel contesto del Sinodo per l’Oceania (14.12.1998), la lettera del card. J. Medina Estévez sulla controversia con l’ICEL per la traduzione di libri liturgici in inglese (2000), oltre a numerosi messaggi di Paolo VI e Giovanni Paolo II per la Giornata mondiale della pace, la portata magisteriale dei quali è oggi unanimemente riconosciuta.
Prosegue la raccolta sistematica dei principali documenti del papa e dei dicasteri vaticani nel testo ufficiale con versione italiana a fronte: il volume presenta l’anno 2002.
Col messaggio della Giornata della pace del 1° gennaio, sul tema «Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza perdono», Giovanni Paolo II ripropone con forza la prospettiva della Chiesa sull’argomento, dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. S’intitola Rosarium virginis Mariae l’unico documento di respiro pastorale dell’anno, tra quelli a firma pontificia: esso ribadisce la fiducia che papa e Santa Sede ripongono in una nuova valorizzazione delle devozioni popolari, così come si evince dall’amplissimo Direttorio su pietà popolare e liturgia a firma della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Sempre nel corso del 2002 la Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica pubblica l’istruzione Ripartire da Cristo: un rinnovato impegno della vita consacrata nel terzo millennio e la Congregazione per il clero firma il documento Il presbitero, pastore e guida della comunità parrocchiale, incentrato sul ruolo del parroco.
Il Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali analizza potenzialità e limiti di Internet con i documenti Etica in Internet, di taglio più culturale, e La Chiesa e Internet, di taglio più pastorale.
Viene siglato a Tirana, con la Repubblica di Albania, il nono trattato concordatario tra la Santa Sede e un paese post-comunista. Sul fronte del dialogo ecumenico, Bartolomeo I e Giovanni Paolo II firmano una Dichiarazione comune di impegno per l’ambiente, a conclusione del IV Convegno ecologico internazionale, svoltosi su iniziativa del Patriarcato Ecumenico e della Commissione Europea. Sempre sul fronte del dialogo con le Chiese ortodosse, la visita a Roma del patriarca della Chiesa romena Teoctist culmina con la firma di una Dichiarazione comune.
Dopo cinque anni di lavoro e due interventi diretti del pontefice (1997 e 2001), giunge in porto lo Statuto del Cammino neocatecumenale e il card. J.F. Stafford può infine firmare il Decreto di approvazione del Pontificio Consiglio per i laici («ad experimentum» per cinque anni).
Descrizione dell'opera
Prosegue la raccolta sistematica dei principali documenti del papa e dei dicasteri vaticani nel testo ufficiale con versione italiana a fronte: il volume presenta gli anni 2003-2004, ovvero un centinaio di documenti relativi agli ultimi due anni di pontificato di Giovanni Paolo II.
Per il 2003 si segnalano in particolare l’enciclica Ecclesia de Eucaristia e le esortazioni apostoliche postsinodali Ecclesia in Europa e Pastores gregis; per il 2004, la lettera apostolica Mane nobiscum Domine.
In ambito ecumenico meritano attenzione soprattutto le Riflessioni sull’antisemitismo: una piaga da guarire e Il carattere teologicamente vincolante del decreto «Unitatis redintegratio», come pure la dichiarazione comune di Giovanni Paolo II e Bartolomeo I.
La Santa Sede ha stipulato accordi bilaterali con il Land Brandeburgo, con la Libera città anseatica di Brema, con la Slovacchia, nonché un nuovo concordato col Portogallo. Fra i documenti di rilievo dei dicasteri: Gesù Cristo portatore dell’acqua viva. Una riflessione cristiana sul New Age (Pontifici Consigli per la cultura e per il dialogo interreligioso), Nota circa la validità dei matrimoni civili celebrati in Kazakhstan (Pontificio consiglio per i testi legislativi), Nota sul riconoscimento delle unioni omosessuali e Lettera sulla collaborazione dell’uomo e della donna nella Chiesa e nel mondo (Congregazione per la dottrina della fede), il nuovo Direttorio per il ministero pastorale dei vescovi (Congregazione per i vescovi), l’istruzione Redemptionis sacramentum (Congregazione per i sacramenti e il culto divino), l’istruzione La carità di Cristo verso i migranti (Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti e itineranti) e Comunione e servizio: La persona umana creata a immagine di Dio (Commissione teologica internazionale).
Prosegue la raccolta sistematica dei principali documenti pontifici e dei dicasteri vaticani nel testo ufficiale con versione italiana a fronte: il volume è dedicato agli anni 2005-2006, ovvero gli ultimissimi mesi del lungo pontificato di Giovanni Paolo II e la prima parte di quello di Benedetto XVI.
Pur nella sostanziale continuità dello stile, l’Enchiridion Vaticanum si presenta con alcune innovazioni. Per un miglior servizio al lettore è infatti stata riservata maggiore ampiezza alle note redazionali introduttive ai singoli documenti, che offrono brevemente il contesto e la sintesi di ciascuno di essi.
Inoltre, data l’evoluzione e la crescita d’importanza, col passare degli anni, dei generi messaggi e discorsi papali, si è scelto di proporne una selezione via via sempre più ricca. In particolare, assumono qui una pregnanza del tutto singolare i messaggi del periodo conclusivo del pontificato di papa Wojtyla, riportati pressoché tutti.
Dal canto suo, il nuovo papa, Benedetto XVI, affida la comunicazione dei tratti programmatici del pontificato ai suoi primi discorsi, nonché alle omelie per l’inizio del ministero petrino e per l’insediamento sulla cattedra del vescovo di Roma.
Nel 2005 è in corso l’Anno dell’eucaristia, che culmina con l’assemblea ordinaria del Sinodo dei vescovi di ottobre. A fine gennaio 2006, ma con data Natale 2005, viene pubblicata la prima enciclica di papa Ratzinger: Deus caritas est.
L’attenzione del nuovo pontefice al mondo ebraico è testimoniata dal messaggio per il 90° compleanno del rabbino capo emerito di Roma, Elio Toaff e ribadita durante il discorso alla sinagoga di Colonia (agosto 2005). Sul versante dei rapporti con l’islam, nel 2006 Benedetto XVI tiene la ormai famosa lezione all’università di Ratisbona, destinata a suscitare fortissime reazioni, ma compie anche il viaggio in Turchia, che culmina col discorso al gran muftì alla Diyanet di Ankara. Il 2006 è anche l’anno dell’avvicendamento tra i cardd. A. Sodano e T. Bertone alla carica di segretario di Stato della Santa Sede.
Descrizione dell'opera
Prosegue la raccolta sistematica dei principali documenti pontifici e dei dicasteri vaticani nel testo ufficiale con versione italiana a fronte. Il volume è dedicato al 2007, un anno particolarmente intenso per quantità e importanza dei documenti e per la varietà dei temi affrontati: era infatti dal 2002 che non veniva presentato un Enchiridion annuale.
Esce la seconda enciclica di Benedetto XVI, Spe salvi, dedicata al tema della speranza. L'esortazione apostolica post-sinodale Sacramentum caritatis conclude l'iter del Sinodo dei vescovi sull'eucaristia celebrato nell'ottobre 2005, ma anche il più lungo percorso iniziato da Giovanni Paolo II con l'Ecclesia de eucharistia.
Un'attenzione ancora maggiore è però quella che l'opinione pubblica dedica al motu proprio con cui il pontefice liberalizza ampiamente le condizioni per l'utilizzo del Messale del 1962 e, in generale, della liturgia romana anteriore alla riforma post-conciliare: provvedimento che suscita vasta eco e viene accompagnato da una simultanea Lettera del papa ai vescovi.
Suscitano un certo clamore anche alcuni interventi della Congregazione per la dottrina della fede: le risposte relative ad Alcuni aspetti circa la dottrina della Chiesa - diffuse a pochi giorni dal motu proprio di cui sopra; quelle riguardanti Alimentazione e idratazione artificiali, tematica che occupa a lungo il dibattito internazionale.
Di grande importanza è poi la Lettera del papa ai cattolici della Repubblica Popolare Cinese. Forte carattere programmatico rivestono il discorso inaugurale alla V Conferenza generale dell'episcopato latinoamericano ad Aparecita, come quello rivolto due giorni prima ai vescovi del Brasile.
L'istruzione Mater sanctorum viene a regolare lo svolgimento delle inchieste diocesane sulla cause dei santi, introducendo alcune significative variazioni nella normativa.
Il corposo studio della Commissione teologica internazionale La speranza della salvezza per i bambini che muoiono senza battesimo attesta il carattere non dogmatico della dottrina del limbo e propone una serie di spunti per il suo superamento.
Vari documenti testimoniano il proseguimento, anche per il 2007, dell'attività ecumenica e del dialogo interreligioso, nonché lo sviluppo dell'attività concordataria della Santa Sede.
Descrizione dell'opera
Fede e Costituzione (FC), dal 1948 commissione del Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC), ne costituisce la testa pensante e l'organismo più esteso, nonché l'unico veramente «ecumenico», partecipandovi a pieno titolo la Chiesa cattolica e avendo sempre avuto come preoccupazione centrale l'unità della Chiesa. È infatti a FC che sono affidati lo studio e l'approfondimento di molti dei problemi fondamentali che si affacciano con urgenza nella vita del CEC.
Per trent'anni, dalla Conferenza di Montréal (1963) alla Conferenza di Santiago de Compostela (1993), FC non ha tenuto conferenze a livello mondiale, ma ogni tre o quattro anni ha svolto le riunioni regolari del Consiglio permanente, ha portato avanti studi e ha elaborato documenti a servizio dell'ecumenismo. Tale periodo è segnato da un'attività teologica di alta qualità, che ha stimolato le Chiese a interrogarsi sulle vie dell'unità. In questo tempo sono stati redatti documenti in numero cospicuo, che hanno reso possibili passi decisivi, ritenuti irreversibili.
Dopo gli atti delle conferenze mondiali di FC (Enchiridion Oecumenicum 6), si propongono ora gli atti dei cinque incontri della commissione tenutisi dal 1967 al 1982 (Bristol, Lovanio, Accra, Bangalore e Lima). Si tratta di documenti ormai reperibili soltanto presso le biblioteche specializzate, determinanti per l'aggiornamento e il rinnovamento della vita interna di molte Chiese, e per l'intensificazione e l'approfondimento dei rapporti fra le Chiese e le varie comunioni.
Note sui curatori
STEFANO ROSSO, sacerdote salesiano, è nato a Piovà Massaia (AT). Si è laureato in teologia liturgica al Pontificio Istituto Liturgico S. Anselmo (Roma). È docente di liturgia presso la sezione torinese dell'Università Pontificia Salesiana. È impegnato nel movimento ecumenico. Ha pubblicato tra gli altri: Un popolo di sacerdoti. Saggio di liturgia fondamentale, LAS, Roma 1999; Il segno del tempo nella liturgia. Anno liturgico e liturgia delle ore, Elledici, Torino 2002. Presso le EDB ha curato, insieme a Emilia Turco, Enchiridion Oecumenicum 6. Fede e Costituzione. Conferenze mondiali 1927-1993 (2005)e 5. Consiglio Ecumenico delle Chiese. Assemblee generali 1948-1998 (2001). Ha inoltre collaborato a voci di dizionari e ad opere collettive di carattere teologico-liturgico.
GIANFRANCO CERONETTIcollabora con la Commissione interregionale per l'ecumenismo e il dialogo Piemonte-Valle d'Aosta. Ha curato, insieme a Stefano Rosso ed Emilia Turco, Dialogo come progetto. 2. Le tradizioni religiose dell'Asia, Torino 2005.

