
Nell'Oratorio torinese dell'Ottocento padre Felice Carpignano (1810-1888) decisamente richiama la grande figura del Beato Valfré per una serie di significative coincidenze: l'umile origine contadina; la seria preparazione culturale conseguita attraverso studi condotti fino al conseguimento del titolo dottorale nonostante la ristrettezza delle risorse economiche; la decisione di entrare nell'Oratorio con una scelta che, se per il Valfré fu coraggiosa fino all'eroismo, non fu certo determinata da aspirazioni di comodità per il Carpignano; la profonda fede in Dio e nella Sua Provvidenza, lo spirito di preghiera, la carità tenace e umilmente esercitata, la straordinaria dedizione nel compiere la missione, il dono dell'intelletto nel comprendere le situazioni e del discernimento nel guidare le persone... Nella Torino del secolo XVII il Valfré fu l'animatore di tante iniziative di bene; il Carpignano - in una Torino caratterizzata dai profondi cambiamenti del XIX secolo - fu un nuovo Valfré.
Una vita in semplicità e povertà, trascorsa a coniugare un verbo: cercare. L'itinerario terreno di Fra Francesco Maria da Camporosso (1804-1866) - laico cappuccino, al secolo Giovanni Croese, asceso alla gloria degli altari nel dicembre 1962 - si muove lungo le vie della Carità di un "umile frate cercatore": così lo definì lo stesso Papa Giovanni XXIII, che lo canonizzò, ricordando che era "da tutti chiamato, nonostante le sue proteste, 'il Padre Santo'. Fra Francesco Maria, nei sessantadue anni di esistenza terrena vissuta tra Imperia e Genova, non ha fatto altro che modellare la propria vita sull'esempio e sulla testimonianza di Gesù, nell'amore per il prossimo, fino alla donazione totale, coincisa con la morte avvenuta nel 1866 nel contesto di una terribile ondata di colera che vide il Padre Santo sfinirsi ed annientarsi nel soccorso agli ammalati dei quartieri di Genova.
Vita e martirio di un giovane prete (1912-1945), colpevole di aver amato la sua gente, vittima della ferocia fascista. Coed. Elledici - Velar.
Vita di un sacerdote (poi vescovo, 1863-1926) impregnato dei valori e degli ideali di San Filippo Neri: svolse un'opera di fondamentale importanza nel cammino che portò all'istituzione della Confederazione dell'Oratorio. Coed. Elledici- Velar.
Suor Anna Rosa Chimenti (1911-2077) è stata strumento docile e generoso per evangelizzare, promuovere, educare, essere "testimone vivente" della Persona e del messaggio di Gesù in terra di missione.
Panacea, giovanissima martire valsesiana vissuta nel XIV secolo è ancora oggi un esempio di bontà, mitezza e nobiltà d'animo.
Madre Laura Baraggia nasce a Sulbiate Maggiore (MB) il 1° maggio 1851; lo stesso giorno è battezzata coi nomi di Laura Rosa. Il 16 gennaio 1866 lascia il paese natale ed entra a servizio della famiglia Biffi a Milano, dove rimarrà diversi anni. In quel periodo Laura compie la sua maturazione umana e spirituale: il 2 febbraio 1879 durante l'adorazione eucaristica nella Chiesa di San Babila, in un'esperienza mistica intuisce la futura fondazione di una nuova Famiglia religiosa. Su suggerimento di padre Ottone Terzi, sua guida spirituale, entra nella compagnia delle Orsoline, iniziando il noviziato il 13 maggio 1880. Lo stesso anno rientra a Sulbiate dove a settembre dà vita con alcune compagne ad un gruppo di consacrate: è l'inizio della Congregazione della Famiglia del Sacro Cuore di Gesù. La Congregazione crescerà di numero e si espanderà. La Serva di Dio Madre Laura Baraggia muore santamente fra il compianto delle suore e della popolazione nella Casa Madre di Brentana il 18 dicembre 1923.
La lezione di don Olinto Fedi (1841-1923) è fondamentale per le nostre scelte di cristiani nella storia: rimanendo fedeli al nostro servizio e alle persone che ci sono affidate, renderemo visibile la Chiesa e risplenderà per tutti la luce che è Cristo Gesù. Mons. Fedi fondò un nuovo istituto religioso femminile che prese il nome definitivo di "Suore Francescane dell'Immacolata".
Leone Dehon nasce il 14 marzo 1843 in Francia, a La Chapelle. Osteggiato dalla famiglia nel suo desiderio di diventare prete, ma deciso a seguire la sua vocazione, è accolto nel Seminario francese Santa Chiara in Roma. Ordinato sacerdote torna nella sua patria con tre lauree e con tanti progetti e sogni nel cuore. Fonda la Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù, che si espanderà in tutto il mondo. Muore il 12 agosto 1925 muore, dopo una vita di totale donazione.
La ricorrenza del 1° Centenario della sua morte (1911-2011) offre un'occasione propizia per presentare la poliedrica e accattivante figura del Venerabile Paolo Pio Perazzo, il "ferroviere santo": un fedele laico che nella sequela di Cristo e nello spirito francescano ha camminato alacre e operoso sulla via della santità e dell'apostolato. Entrato a far parte del Terz'Ordine Francescano si dedicò a tempo pieno alle sue molteplici attività apostoliche e sociali, che hanno sempre completano la sua intensa giornata lavorativa.
Madre Anna Sardiello (1894-1982) ha condiviso la missione di Gesù, che ha riparato i peccati del mondo mediante il dono totale di sé. Donna forte e generosa, ha trovato nell'Eucaristia l'ispirazione e il nutrimento per diventare lei stessa "un sacrificio vivente, santo e gradito a Dio". Il "carisma della riparazione" di Madre Anna continua oggi nelle sue suore.
Margherita Allegri nasce il 26 aprile 1651 a Firenzuola (Firenze). Sviluppa sin da piccola una profonda spiritualità eucaristica con esperienze mistiche. Giovanissima decide di seguire il Signore in una vita di consacrazione. Il 3 marzo 1677 riceve le stimmate. Il 17 dicembre dello stesso anno, a soli 26 anni, rende l'anima a Dio.