
Ti sei mai chiesto qual è il senso della vita? Che cos’è la felicità e come raggiungerla? Questo terzo volume della collana “Diario della Felicità” ti racconta la vita di quattro ragazzi, che potrebbe ispirarti nella ricerca della felicità, quella vera.
Marianna, Marco, Giulia e Claudio hanno sognato alla grande e non si sono mai fermati nella ricerca del vero senso della vita. Quattro storie che hanno molto da dire soprattutto ai più giovani che si rivolgono all’esistenza con quella speranza carica di sogni, tipica della loro età.
La felicità sta dentro questi racconti, tra le pagine dei loro diari, nelle loro espressioni più significative qui riportate. Vuoi sapere in che modo l’hanno trovata? Leggi questo diario della felicità e lo scoprirai.
Attraverso lo studio e l'analisi delle lettere di padre Pio a una sua figlia spirituale gli autori evidenziano il metodo del santo nel condurre la direzione spirituale e la catechesi a distanza di quasi sessant'anni dalla morte e venti dalla canonizzazione. Nell'arco ben delimitato di due anni si vede come padre Pio prende per mano l'anima da lui diretta e la conduce fino alla perfezione stabilita da Dio. Il carteggio avviene tra il santo e la nobildonna foggiana Raffaellina Cerase vissuta tra fine ottocento e inizi del novecento.
"Ora muoio più contenta, perché il Divin Volere mi ha consolata più del solito con la vostra presenza, caro don Benedetto, in questi ultimi istanti della mia vita. Vedo ora una lunga, bella e spaziosa Via, illuminata da infiniti e splendenti Soli Oh, sì, li conosco! Sono i Soli dei miei atti fatti nella Divina Volontà. E' la via che ora devo battere; è la via preparata per me dal Divin Volere, è la via del mio trionfo, è la via della mia gloria, per congiungermi nell'immensa felicità della Divina Volontà".
Il libro di Fant è la cronaca dell’avventura cristiana di una combriccola di punk e del loro incontro con fratel Ettore Boschini «l’Ettore dei poveri di cui Emanuele ha già ripercorso la biografia in un meraviglioso, e giustamente fortunato, spettacolo di marionette. [...] Emanuele fa finta di raccontare di sé e dei suoi amici, creste comprese, ma in realtà è sempre di fratel Ettore che sta parlando: un uomo di Dio che volentieri si lascia scomporre nelle storie degli altri uomini, preferibilmente derelitti ed eventualmente sbalestrati, com’era appunto Emanuele nel fosco splendore dei suoi vent’anni» dalla prefazione di Alessandro Zaccuri.
Nato nel 1979, dopo vent’anni era praticamente uguale a uno dei protagonisti del suo libro. Oggi è sposato con Laura e papà di Michele e di Clara. Lavora per l’Opera Fratel Ettore, dove ha avviato il Teatro della Misericordia, una struttura per creare spettacoli con gli ex senzatetto ospiti delle comunità di Seveso e Milano. Ha pubblicato Il ricovero delle storie sbagliate per Subway Edizioni, ha scritto il monologo La notte che il nulla inghiottì la terra, ha diretto gli spettacoli Ettore dei poveri e Sabatino. Scrive sul blog di Costanza Miriano.
« Mentre il nostro Paese celebra quest’anno il 150° anniversario dell’Unità Nazionale, è commovente rileggere il racconto di quando, durante il trasferimento a Dachau, ideportati, arrivati al Brennero, salutarono l’Italia intonando tra le lacrime “O mia patria sì bella e perduta”. È grazie anche a questi “martiri della carità” se l’Italia ha saputo risollevarsi dalla disfatta della Seconda guerra mondiale e rinascere su nuove basi morali. Don Bonzi era uno di loro ».
Dalla prefazione del Card. Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano.
Saverio Clementi, legnanese, laureato in Scienza Politiche, è giornalista professionista. Ha lavorato in quotidiani locali e nazionali. E' stato direttore responsabile del settimanale cattolico "Luce" della Diocesi di Milano.
Anna, felice di cantare alla vita. Lorenzo, guerriero disarmato. Antonio, un sorriso che è una conquista. Yicheng, un angioletto con gli occhi a mandorla e con il cuore toscano... Dietro ogni nome c'è una storia e in ogni storia ci sono bambini e bambine affetti da disabilità gravissime, vite appese ad un filo, e famiglie che hanno fatto la scelta straordinaria di aprirsi all'accoglienza. Creature spesso abbandonate in ospedale, tra "tubicini e cerottini", che - a volte solo con uno sguardo - hanno toccato il cuore di papà e mamme e hanno detto loro: «Portami a casa». Sono 15 racconti genuini, scritti da famiglie che hanno messo a servizio il proprio tempo, la propria coppia, i propri figli, per ritrovarsi arricchiti del senso grande del valore di ogni vita, che solo la sofferenza più inspiegabile può scrivere così a chiare lettere.
Un piccolo libro sulla figura della Venerabile Francisca de Paula de Jesus, detta comunemente Nhà Chica (zia Francesca).
Questo volume raccoglie le relazioni tenute nel convegno di studio organizzato dalla Facoltà Teologica di Sicilia per ricordare, nella prospettiva di una riflessione martiriologica, la figura e la testimonianza di Don Pino Puglisi.
Biografia di Don Pietro Pappagallo, vittima dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Don Pietro Pappagallo, di Terlizzi (Ba), fu una delle 335 vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine (24 marzo 1944), l'unico sacerdote ucciso. Egli fu detenuto a Via Tasso (oggi sede del Museo Storico della Liberazione, a Roma) nella cella n. 13, con altri patrioti. Qui subi le atrocita del carcere con gli altri otto condannati a morte; qui fu udito perdonare i suoi carnefici e confortare i compagni di prigionia, pregando il Signore che li aiutasse a sopportare l'inevitabile trapasso. Nel primo semestre di quest'anno sono state realizzate le riprese della fiction televisiva Rai Coprifuoco. Vita di don Pietro", del produttore Roberto Levi, per la regia di Franco Albano. "
Le pagine di questo libro ci presentano i tratti salienti della vita e della personalità di mons. Luigi Bosio attraverso le molte testimonianze raccolte dagli autori. Don Luigi nacque ad Avesa (VR) il 10 aprile 1909. Ordinato sacerdote il 1 novembre 1931, fu vicario parrocchiale a Legnago, poi parroco a Presina, e successivamente parroco a Belfiore d'Adige, dove realizzò la nuova chiesa parrocchiale. Nel 1970 venne nominato Canonico della Cattedrale di Verona. Maestro competente e appassionato del Canto Gregoriano, fervente ministro della Liturgia Eucaristica, rivelò il carisma del discernimento degli spiriti nel Sacramento della Riconciliazione. Offrì la sua esistenza nell'austerità di uno spirito monastico, donando tutto se stesso nel silenzio, nella preghiera, nella sofferenza. Fu chiamato alla liturgia del Cielo il 27 gennaio 1994.
Quella che Giovanna racconta in queste pagine è un'esperienza della presenza di Dio nella sua vita quotidiana. Una vita vissuta assieme al marito Piero e alle figlie con i generi e i nipoti. È la vita di una famiglia semplice, come tante altre. È la storia che ogni famiglia cristiana può sperimentare di fronte alla malattia e alla croce. In questa famiglia Dio ha potuto agire con libertà: la docilità delle persone illuminate e sostenute dallo Spirito di Dio e dalla loro preghiera ha reso possibile l'esperienza della potenza di Dio e la sua provvidenza. L'esperienza di preghiera vissuta nella famiglia, semplice, piena di fiducia, ha aiutato a guardare in su... La fede è cresciuta, e ci conferma che con Dio possiamo affrontare e vivere tutte le croci quotidiane. Giovanna con la sua semplicità e il suo abbandono di fronte alla malattia e al dolore ci insegna come si può affrontare la vita rimanendo sereni, abbandonandosi alla volontà del Signore.