
Nel tragico periodo precedente la fine del secondo conflitto mondiale, Rolando Rivi, un ragazzo di San Valentino (Castellarano, Reggio Emilia), buono e intelligente, di famiglia contadina, seminarista quattordicenne dalla vocazione precoce, reo unicamente di vestire l’abito sacerdotale e di manifestare con fierezza la sua appartenenza a Gesù e alla Chiesa, viene barbaramente percosso e ucciso in odio alla fede da partigiani comunisti. Di Rolando Rivi è stato riconosciuto il martirio e oggi il seminarista martire è beato. Una storia esemplare e commovente.
Il volume è arricchito da lettere e documenti del padre e dagli Atti del processo, inoltre il libro è interessante perché offre spunti di riflessione su un periodo storico italiano – la Resistenza – che necessita di ulteriori approfondimenti.
L'AUTORE
Paola Giovetti, curatrice del volume, è nata a Firenze ma risiede a Modena. Laureata in lettere presso l’Università di Bologna, da molti anni si dedica alla ricerca nel campo della psicologia e dei fenomeni mistici. Scrive su giornali e riviste. Ha pubblicato presso le Edizioni San Paolo i seguenti libri: Teresa Neumann; Santa Rita da Cascia; Madri e mistiche: Anna Maria Taigi ed Elisabetta Canori Mora; Santa Clelia Barbieri; Le apparizioni della Vergine Maria; I fenomeni del paranormale; La monaca e il poeta: Anna Katharina Emmerick e Clemens Brentano.
Dal 4 gennaio 1935 al 27 dicembre 1944 Angelo Giuseppe Roncalli fu delegato apostolico in Grecia e Turchia con sede a Istanbul. Animato da spirito di carità e desiderio di comprensione, nella città sospesa tra due continenti il futuro papa Giovanni XXIII pose con pazienza le basi di un dialogo con le diverse confessioni cristiane presenti nel Paese, con le autorità della repubblica laica, con il mondo musulmano e con la comunità ebraica, riuscendo anche a prestare nei confronti di quest’ultima un aiuto che contribuì a salvare migliaia di vite umane dall’Olocausto.
Sulla scia di san Carlo Borromeo, della cui figura era stato attento studioso, Roncalli volle essere, prima ancora che diplomatico, vescovo e pastore della piccola e variegata realtà cattolica che ancora abitava l’antica Costantinopoli.
L'autrice
Mariagrazia Zambon, laica consacrata della diocesi di Milano, vive in Turchia dal 2001. Dopo aver trascorso sei anni ad Antiochia nello spirito di cooperazione tra le Chiese, è ora impegnata ad Ankara nella pastorale ecclesiale in favore dei giovani e delle donne, di ogni età, condizione e confessione, offrendo il suo aiuto per accompagnarli in un cammino di fede, di dialogo e di solidarietà umana e curando percorsi di mediazione culturale.
Quando propongono a Esperanza Rosillo di lasciare il Kenya, dove lavora da oltre vent’anni come missionaria, qualcosa dentro di lei si spezza. Non è la prima volta che le chiedono di fare le valigie, ma stavolta è diverso. Impellente si fa il desiderio di ripensare alla strada percorsa, dall’arrivo in Africa all’incontro con un’altra realtà e al suo innamoramento per quella gente e per quella terra. Passando per la ribellione davanti all’impotenza, all’ingiustizia, alla povertà e al dover sempre abbandonare le comunità da lei cresciute per un servizio di missione in missione, Esperanza-Matumaini ritrova volti e storie, momenti di gioia e di sofferenza, lezioni di vita apprese e impartite con coraggio e abnegazione. Non basterà il ricordo: Esperanza- Matumaini, prima di proseguire il cammino, deciderà di tornare nei luoghi del suo primo amore e cogliere appieno il senso della sua missione, scoprendone i frutti e ritrovando la forza per aprirsi a nuovi orizzonti, per prepararsi così all’incontro con il Padre- Madre tanto amato.
L'AUTRICE
Esperanza rosillo Jiménez nasce nel 1946 in Spagna, nella terra di Don Chisciotte, la Mancha. Diventa suora missionaria comboniana nel 1967
e, dopo un tempo di preparazione accademica e religiosa, nel 1971 parte per il Kenya, dove rimane fino all’ inizio del 1997. Nel 1998 è in Ecuador e quindi in Costa Rica fino al 2002. Attualmente vive a Verona presso l’Istituto delle suore missionarie Pie Madri della Nigrizia.
Uomo timido e introverso, Oscar Romero - arcivescovo di San Salvador dal 1977 - fu sospinto dalle circostanze a divenire la voce libera e autorevole di un popolo sofferente. Dopo aver dedicato tutta la vita al servizio di Dio, divenne un profeta di giustizia e di pace, sempre schierato dalla parte della popolazione, stremata dalla povertà e oppressa dai militari. Cercava il dialogo, soluzioni ragionevoli e civili alla crisi del suo paese. I suoi nemici, fautori di prospettive violente, non sopportavano la sua affermazione della dottrina sociale della Chiesa, non accettavano la sua richiesta di pietà e di giustizia, tanto da ucciderlo il 24 marzo 1980, mentre elevava l'ostia per la consacrazione. La biografia di Oscar Romero, difensore dei poveri e degli oppressi.
Edith Stein nacque a Breslavia da famiglia ebrea. Di straordinarie doti intellettuali, intraprese la carriera universitaria divenendo assistente del filosofo Edmund Husserl. Dopo aver letto l'autobiografia di Teresa d'Avila, abbandonò l'ateismo e si convertì. A causa delle leggi razziali fu costretta ad abbandonare l'insegnamento ed entrò nel carmelo di Colonia prendendo il nome di Teresa Benedetta della Croce. Trasferitasi nei Paesi Bassi, non sfuggì alla rappresaglia nazista e venne deportata ad Auschwitz, dove fu uccisa il 9 agosto 1942 insieme alla sorella Rosa. Conoscere la sua figura vuol dire compiere un'esperienza di provocante attualità. Nella nostra civiltà meccanizzata e tecnologica, Edith, donna dalla parola limpida ed essenziale, ha qualcosa da dire: è un andare alle radici, alla scoperta dell'esistenza umana. Edith Stein è stata beatificata (1987) e canonizzata (1998) da Giovanni Paolo II, che nel 1999 l'ha proclamata compatrona d'Europa.
«La fede e la carità resero Pier Giorgio Frassati attivo e operoso nell’ambiente in cui visse, in famiglia e nella scuola, nell’università e nella società; lo trasformarono in gioioso ed entusiasta apostolo di Cristo, in appassionato seguace del suo messaggio e della sua carità. Il segreto del suo zelo apostolico e della sua santità è da ricercare nell’itinerario ascetico e spirituale da lui percorso; nella preghiera, nella perseverante adorazione, anche notturna, del Santissimo Sacramento, nella sua sete della parola di Dio, scrutata nei testi biblici; nella serena accettazione delle difficoltà della vita anche familiari; nella castità vissuta come disciplina ilare e senza compromessi; nella predilezione quotidiana per il silenzio e la “normalità” dell’esistenza».
Giovanni Paolo II
Cristina Siccardi, laureata in lettere moderne con indirizzo storico, ha collaborato con La Stampa, La Gazzetta del Piemonte, Il Nostro Tempo, La Voce del Popolo, L’Osservatore Romano, Avvenire e con emittenti radiofoniche
e televisive. Specializzata in biografie, con le Edizioni San Paolo ha pubblicato tra gli altri: Pier Giorgio Frassati. Modello per i cristiani del Duemila (2002); Santa Rita da Cascia e il suo tempo (2004); Fratel Silvestro. La vite di Dio (2006).
Don Giuseppe Puglisi, per tutti Pino, fu ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993 nel quartiere palermitano di Brancaccio, dove era nato e cresciuto. L'impegno, il carisma, la vita esemplare fanno sì che "don Puglisi parli ancora alla coscienza del nostro tempo" come scrive il ministro Andrea Riccardi nella prefazione. "Le pagine di questo volume" continua Riccardi, "danno al lettore un ritratto a tutto tondo del parroco di Brancaccio, un uomo pieno di vita, di sogni e di domande, un cristiano vero, un siciliano non autoreferenziale né complessato", una figura che merita di essere compresa ed emergere "in tutta la sua affascinante grandezza".
La cortesia, la gentilezza, o meglio l’amabilità, erano tra le virtù che più colpivano chiunque avvicinasse Suor Emmanuelle, anche per pochi istanti, così come l’attenzione e la cura che poneva in ogni incontro, l’affetto con cui ricordava le persone incontrate e la curiosità per i comportamenti e i luoghi nei quali si trovava. La sua era sempre una testimonianza forte, gioiosa:
«Sono una delle donne più felici della terra», amava dire, e standole accanto si capiva che non lo diceva tanto per dire, che non era una frase fatta, ma la realtà delle sue giornate.
Il libro raccoglie la trascrizione di alcuni colloqui con Suor Emmanuelle e di alcuni suoi interventi ai meeting organizzati dalla Comunità di Sant’Egidio.
Suor Emmanuelle, al secolo Madeleine Cinquin, è nata il 16 novembre 1908 a Bruxelles ed è morta il 20 ottobre 2008 à Callian, nel Sud della Francia, a quasi cento anni di età. Appartenente alle religiose di Nostra Signora di Sion, ha lavorato come insegnante a Istanbul, Tunisi e Alessandria d’Egitto presso
le scuole della sua congregazione, ma è nota soprattutto per le opere caritative svolte nellebidonvilles del Cairo e in Sudan, dove ha vissuto per anni a stretto contatto con i poveri. Nel 1991 il presidente egiziano Hosni Mubarak l’ha insignita della nazionalità egiziana come ringraziamento per la sua attività. Nel 2002 Jacques Chirac l’ha nominata comandante della Legion d’Onore, mentre Nicolas Sarkozy, nel 2008, l’ha elevata al rango di grande ufficiale.
Antonio Bello, per tutti don Tonino, è stata una delle voci più fresche e originali della Chiesa degli ultimi decenni. Vescovo di Molfetta-RuvoGiovinazzo-Terlizzi, presidente nazionale del movimento "Pax Christi", dedicò tutta la sua vita ai più deboli del popolo di Dio. Don Tonino sosteneva con forza la necessità di "credere fermamente nel valore dell'uomo e nella sua storia", perché "non si possono decantare ideali universali se non si ha innanzitutto rispetto della vita del singolo individuo". La biografia di Domenico Cives, ricostruisce la vita di don Tonino con grande accuratezza e attenzione per la sua forte carica spirituale e restituisce in pieno la figura di un vero "testimone del nostro tempo".
Un dialogo tra maestro e discepolo, alla scoperta di una delle personalità mistiche più importanti degli ultimi cento anni. Un libro che rappresenta il diario spirituale di Raimon Panikkar, rivisto da lui stesso prima della morte, e frutto dei molti colloqui privati tra lui e Raffaele Luise, suo amico personale nonché giornalista Rai e vaticanista. Concepito come il racconto di un discepolo che incontra il maestro, questo testo ci trascina in un emozionante incontro con la storia, la vita e il pensiero di uno dei più grandi personaggi del Novecento. Alle domande poste dall'allievo, Panikkar risponde con parole profonde e ispirate, che colgono il senso della vita e affrontano grandi temi di oggi e di ieri: la globalizzazione, la teologia della liberazione, il capitalismo, il libero mercato, il rapporto tra le fedi... Un colloquio su cristianesimo, dialogo tra le religioni e futuro dell'intera umanità con l'uomo che si definì "votato a tre religioni senza averne tradita nessuna". Un uomo dalla vita avventurosa, sacerdote cattolico e al tempo stesso buddhista e induista, che si è arrischiato lungo i crinali di tutte le frontiere spirituali, intellettuali e umane del mondo, riuscendo ad aprire sentieri del tutto innovativi, in grado di curare la vita e di ricostruire la nostra dimora.
François-Xavier Nguyen Van Thuan (1928-2002) è stato per lungo tempo una figura carismatica per i vietnamiti in lotta per l'indipendenza. Perseguitato dal governo comunista, trascorse tredici anni in carcere e al confino per la sua fede e per la sua attività pastorale. Rimesso in libertà, fu costretto a lasciare il Paese e a rifugiarsi in Vaticano, Qui divenne testimone della speranza e fu nominato cardinale. Il volume è un resoconto della sua vita e della sua opera scritto da un amico di lunga data. La biografia di Nguyen Van Thuan.
Chiara Lubich nasce a Trento il 22 gennaio 1920. Durante la Seconda guerra mondiale, sul crollo di ogni cosa, comprende che solo Dio resta, e ne fa l'ideale della sua vita: il 7 dicembre 1943 è la data che segna la nascita del movimento dei Focolari. È tra i poveri di Trento che inizia la sua "divina avventura. Vari giovani, attratti dalla radicalità evangelica, si uniscono a quel primo gruppo. Al movimento si avvicineranno, con gli anni, anche persone di altre fedi e convinzioni. Nel 1977 Chiara riceve a Londra il premio Templeton per il progresso della religione. Dopo l'impatto con la miseria delle periferie di San Paolo, in Brasile, dà il via al progetto dell'economia di comunione. Il movimento dei Focolari getta ponti tra le persone, le generazioni, le categorie sociali e i popoli: con questa motivazione riceve il premio Unesco 1966 per l'Educazione alla Pace. Dopo lunghi anni di attività, Chiara Lubich si è spenta a Rocca di Papa il 14 marzo 2008, all'età di 88 anni.