
“Bastava guardarlo
e vederlo passare:
per noi era pane”
Parroco dei lontani, voce dei poveri, profeta della pace, “contestatore per tutte le stagioni” o figlio “obbedientissimo” della chiesa: le diverse letture della figura di don Primo Mazzolari offerte nel tempo rivelano le tracce persistenti impresse dalla sua avventura cristiana nella storia del Novecento. Negli anni che vanno da Pio X a Giovanni XXIII, dal modernismo alle soglie del concilio Vaticano II, questo “parroco rurale” si impegnò in prima persona nel confronto che la chiesa stava vivendo con l’incalzante modernità, offrendo risposte e percorsi originali che gli guadagnarono censure e incomprensioni, ma insieme riconoscenza e affetto da parte di una nutrita platea di discepoli e lettori. Ripercorsa a cinquant’anni dalla morte, la sua memoria risulta ancora feconda e fonte di ispirazione per la vita cristiana di oggi, provocatrice delle salutari inquietudini che fanno del cristiano un “pellegrino dell’assoluto” immerso nel quotidiano, un cercatore di Dio intimamente solidale con le angosce e le attese dell’intera umanità.
Mariangela Maraviglia (Pistoia), pubblicista e saggista, si occupa di figure del cattolicesimo contemporaneo impegnate in ambito sociale e nel dialogo ecumenico. Membro del Comitato scientifico della Fondazione don Primo Mazzolari, al prete cremonese ha dedicato diversi volumi e studi. Per le nostre edizioni ha curato: Sorella Maria di Campello, P. Mazzolari, L’ineffabile fraternità. Carteggio (1925-1959).
Fonti greche sulla vita di Pacomio e dei suoi discepoli. Introduzione, traduzione e note a cura di L. d'Ayala Valva.
La profezia, che ripete con forza le esigenze del vangelo, continua a risuonare anche oggi mentre la chiesa si riscopre ancora una volta semper reformanda, sempre alla ricerca di un'autentica "riforma". In questo libro sono raccolti scritti accomunati dal tema della povertà, compresa e incarnata come scelta di rinunciare a ogni potere sugli altri, scelta di conformarsi sempre più alla vita di Gesù narrata nei vangeli. Ecco, allora, pagine di incredibile attualità, vere e proprie profezie per l'oggi: un'occasione per cogliere e interpretare con creatività il gemito dello Spirito che continua a introdurre la chiesa nella compiuta verità del Figlio di Dio che da ricco "si è fatto povero per noi, perché diventassimo ricchi per mezzo della sua povertà".
Nel 1965 Paolo VI nominò arcivescovo di Torino Michele Pellegrino, un patrologo che, negli anni del suo episcopato, volle essere un padre per il gregge affidato alle sue cure. Pellegrino si sforzò di incarnare in profondità il modello pastorale dei padri della chiesa, in una stagione ecclesiale chiamata a tradurre in pratica le indicazioni del Vaticano II, aprendo la chiesa torinese alle istanze di rinnovamento sorte dal dibattito conciliare, in dialogo con la società e la realtà contemporanea, soprattutto nelle sue componenti più deboli (lavoratori, immigrati, poveri, drogati, prostitute, carcerati, malati, esclusi). La profezia di Pellegrino viene dal nostro passato, ma vorrebbe restare voce gravida di futuro, lasciando intravedere ciò che sarà, nel dono, nella comunione e nella speranza.
In occasione del decimo anniversario della morte di abuna Matta el Meskin, questo volume raccoglie i contributi di monaci, studiosi dei padri del deserto e del monachesimo, figli spirituali e discepoli di abuna Matta, storici e architetti, che ci presentano uno spaccato ad ampio spettro di questa figura di "padre del deserto", capace di parlare agli uomini e alle donne del nostro tempo, al di là di ogni barriera confessionale. Ad arricchire le testimonianze, i ricordi offerti da alcune pagine del diario di viaggio del pittore di fama internazionale William G. Congdon.
Quattro monaci e un vagabondo, tradizioni diverse, esperienze uniche, ma un’identica tensione: cercare il Signore nella vita di ogni giorno, in mezzo a una comunità, nella solitudine o per le strade del mondo nella povertà estrema. La sapienza di questi uomini può portare frutto in ogni epoca, un messaggio che siamo chiamati a decifrare per discernere il cammino verso la vita piena e beata cui ciascuno di noi anela. Questi testimoni di un cammino di sequela, alimentato alla linfa del vangelo, possono ancora parlare agli uomini e alle donne del nostro tempo?
André Louf (1929-2010) è stato uno dei più autorevoli maestri spirituali del nostro tempo. Monaco e poi abate dell’abbazia trappista di Mont-des-Cats, ha contribuito con i suoi scritti e la sua umile sapienza alla riscoperta degli elementi essenziali della vita cristiana in occidente e al rinnovamento della vita monastica. Presso le nostre edizioni ha pubblicato, tra gli altri, Cantare la vita (2002), L’uomo interiore (2007) e Discernimento: scegliere la vita (2017).
Abate di Mont-des-Cats e poi eremita, padre spirituale dal grande irradiamento, André Louf (1929-2010) è uno di quei maestri il cui lascito è un sapere “trascrizione di un’esperienza”. La presente biografia svela la figura luminosa e complessa di questo talentuoso “pittore dell’interiorità”, raccontandone l’itinerario esistenziale a partire da fonti inedite, in particolare il diario spirituale, dove il monaco espone, senza artifici, dubbi e aspirazioni, desideri e contraddizioni, sofferenze e slanci. Un racconto appassionante dal quale emergono i temi che caratterizzeranno il suo ricco magistero e il suo fecondo ministero, quelli che hanno segnato le grandi svolte della sua vita: la scoperta dell’uomo interiore, le tappe della vita spirituale, la frantumazione del cuore, l’incontro con la misericordia, la via dell’umiltà e della tenerezza…
Charles Wright (Paris 1981), storico di formazione, giornalista, è stato novizio in un monastero cistercense e ha poi avuto accesso agli archivi personali di André Louf.
Abbiamo passione per la nostra pluridimensionalità? Ci prendiamo cura della nostra dimensione più profonda? Il libro delinea un percorso per riscoprire il gusto della vita spirituale attraverso le ispirazioni tratte dagli scritti di Antoine de Saint-Exupéry, una figura chiave della letteratura francese, autore di uno dei libri più letti al mondo. L'esperienza dell'autore affiora nel susseguirsi delle pagine rendendo più "incarnate", esperienziali e parlanti le riflessioni. Leggendo e rileggendo gli scritti di questo "aviatore mistico", ci si può immergere tra le grandi domande che preoccupano gli esseri umani: chi siamo? Cosa siamo venuti a fare su questo piccolo pianeta sperduto nell'immensità delle galassie? Il rapporto di Antoine de Saint-Exupéry con Dio rimarrà un enigma... ma il suo itinerario è un'instancabile avventura interiore di ciò che è più umano, più fraterno e che lo guida verso Dio.
Nel suo cammino di conoscenza del proprio peccato e di esperienza dell’amore infinito di Dio, Silvano ha reso testimonianza alla speranza cristiana… Forse per questo il suo canto è così puro: parla dell’invincibile speranza della resurrezione, respirando la morte dei senza speranza. Gli uomini sono assetati di questa parola, l’unica di cui presentono la verità.
Autobiografia del piu importante teologo e filosofo politico degli Stati Uniti (1892-1970)
In vista delle celebrazioni per i 500 anni dalla Riforma protestante
Sono pochissime le personalità storiche che, a distanza di cinquecento anni, continuano a esercitare un fascino magnetico tanto sugli amici quanto sui nemici. Lutero è una di queste. Andando oltre le infinite, contraddittorie immagini stereotipate che di lui ci siamo fatti, Kasper sceglie di parlare dell’attualità di Lutero, inquadrando la sua persona e la sua opera nella mutata situazione che le chiese vivono oggi, nell’epoca dell’ecumenismo.
Descrizione
Nel 2017 si commemorano i cinquecento anni dalla Riforma protestante. «Molti cristiani si aspettano giustamente che quell’anniversario ci faccia fare un passo in avanti, sul piano ecumenico, verso l’obiettivo dell’unità», scrive Kasper all’inizio del suo saggio su Lutero.
Anziché proiettare i propri desideri o preoccupazioni sulla figura del Riformatore – sottolinea Kasper –, occorre liberare Lutero dalla monopolizzazione di interessi di parte, tanto di ieri quanto di oggi. Bisogna porsi serenamente in ascolto di un Lutero a noi alieno: il mondo cui apparteneva e il messaggio che annunciava si ponevano al crinale fra l’epoca medievale e l’età moderna. Eppure, una volta attivata questa capacità di ascolto, si scoprirà quanto sia rilevante il discorso di Lutero. Si noterà, per esempio, che «il messaggio della misericordia di Dio era la risposta al suo problema e al suo bisogno personale, come pure agli interrogativi del suo tempo», e che lo è nondimeno «ai segni dei tempi e alle pressanti domande di molte persone di oggi».
Il libro, rifacendosi anche agli inediti recentemente pubblicati, presenta anzitutto un agile profilo della figura e del pensiero del grande filosofo del Novecento, Emmanuel Levinas. Vi si intrecciano le vicende della vita con il contenuto delle opere, il radicarsi nella tradizione religiosa ebraica e l'impegno a ripensarla con metodo fenomenologico per farne emergere i significati universalmente umani. Tra questi, sono centrali l'assolutezza dell'appello etico del volto d'altri e la dimensione di trascendenza della soggettività umana investita di responsabilità. Segue l'approfondimento di quattro temi teologici: 1. L'itinerario a Dio in chiave etica; 2. Il rapporto tra giustizia e misericordia; 3. Le tensioni dell'escatologia; 4. La trasfigurazione etica e teologica del corpo. Scritto in linguaggio accessibile a tutti da uno dei migliori studiosi di Levinas in Italia, il libro è particolarmente indirizzato a persone con interessi teologico-religiosi.