
Si chiama Nicola Legrottaglie ed è nato a Gioia del Colle nel 1976. È difensore titolare in una delle squadre più blasonate della serie A, la Juventus, ma a chi oggi gli domanda: «Chi sei?», risponde senza indugio: «Sono fratello Nicola, ho incontrato Gesù, leggo la Bibbia».
Come calciatore, ha raggiunto l’apice della carriera nel 2003, quando è stato acquistato dalla società bianconera. Al trionfo in campo si è subito accompagnato il successo mondano, condito da larga fama, belle donne e tanti soldi. Tanto da diventare presto il “fighettino” con le mèches bionde e la fama di tiratardi. Fino a quando un incontro gli cambia la vita: quello con Gesù, che gli fa riscoprire la gioia di credere, di pregare e di vivere rispettando i comandamenti. La sua conversione diventa materia di gossip su tutti i giornali. Ma Nicola non si cura delle voci e delle maldicenze, poiché deve mantenere una promessa fatta da bambino: aveva detto a Dio che, se lo avesse fatto arrivare in serie A, gli avrebbe reso testimonianza. È quello che ha deciso di fare raccontando in questo libro tutta la sua storia.
La testimonianza di come l’amore del Dio trinitario ha cercato un uomo che correva alla ricerca di sé tra continenti geografici – dal Tibet all’America Latina – e magmatici orizzonti culturali. Un “ritorno di Dio”, che non cessa mai di amarci, piuttosto che il risultato di un itinerario ideale. Dall’infanzia trascorsa fra la parrocchia francescana e i rosminiani, fino agli anni giovanili nelle file del PCI; dalla carriera di psichiatra alle vicende che lo hanno portato per due volte in Parlamento; dall’esperienza massonica al ritorno più pieno nella Chiesa cattolica.
L’esistenza di Meluzzi si snoda attraverso vicende importanti di storia italiana, e lo fa fondendosi con le idee, le idealità e i movimenti spirituali che hanno animato l’Italia. La sua poliedrica esperienza porta con sé soprattutto una sfrenata e appassionata ricerca di senso della vita, a cui lo psichiatra ha dato una risposta netta e chiara aderendo con tutto se stesso, nella più piena maturità, al messaggio cristiano. È un’esperienza di vita eclettica e inclusiva, che sfocia tra le braccia di Cristo portando con sé un’identità umana e culturale che trae da tutte le fasi della vita sapori e tratti distintivi. Un cammino, appunto, attraverso le vie del mondo.
A 98 anni Ersilio Tonini è il cardinale più anziano del mondo. La sua storia attraversa quasi un secolo di storia italiana e incrocia le vicende di papi, capi di stato e grandi personalità, ma anche di tanta gente comune, affascinata dalla sua capacità di parlare al cuore con semplicità evangelica. Appena nominato pastore della diocesi di Ravenna, nel 1975, decise di lasciare l'appartamento dello splendido palazzo dell'episcopio per insediarsi in due modeste stanze dell'Opera di Santa Teresa del Bambin Gesù, una casa di accoglienza per handicappati e anziani. Ha vissuto sempre lì, anche da vescovo "in pensione", lucidissimo e attento alle vicende del mondo. In questa confessione a cuore aperto si racconta, riflette sull'Italia di ieri e di oggi, e svela i segreti di una vita vissuta con entusiasmo contagioso, un entusiasmo che non si spegne.
Maurice Caillet ha fatto parte della massoneria per quindici anni. Asceso in poco tempo ai vertici della gerarchia di una delle più potenti logge del Grande Oriente di Francia, diventa Maestro Venerabile e conosce tutti i segreti dell’organizzazione: iniziazione, riti, giuramenti, trattamenti di favore, ma soprattutto l’intreccio con il potere e la politica, che lo porterà in breve a diventare un notabile del Partito Socialista francese.
In tanti anni di massoneria, Maurice vedrà di tutto: corruzione, negoziazione di promozioni agli alti vertici delle aziende, clientelismi, intimidazione di personaggi scomodi.
Un brutto giorno, la compagna con cui convive da anni si ammala gravemente e lo trascina con sé in un pellegrinaggio a Lourdes. Un pomeriggio, mentre lei è nelle piscine, Maurice, scettico e non credente, decide di andare a visitare la Grotta delle apparizioni per curiosità. In quel luogo accade qualcosa. Immediatamente Maurice cerca un sacerdote e si confessa quello stesso giorno. Si sente colpevole e colluso con gli operai del male. Torna a casa determinato a lasciare per sempre la loggia massonica, ma da quel momento gli capita di tutto: minacce di morte, licenziamento per futili motivi e impedimento a continuare la carriera di medico. Viene inoltre messo ai margini del partito.
Oggi vive in Spagna, sotto protezione. Questa è la sua storia.
Una nuova testimonianza di fede e di vita firmata Nicola Legrottaglie, in cui il grande campione racconta come la fede sia la garanzia di una vita più piena, ricca di soddisfazione e di gioia.
Nicola affronta le piccole e grandi domande della vita – quelle che sono nate in fondo al suo animo dopo la conversione, ma anche i mille interrogativi che gli hanno rivolto i suoi affezionati lettori dopo il successo del primo libro: cosa significa amare veramente? Qual è il senso della fatica quotidiana che ci è richiesta nel mondo del lavoro? Come affrontare il dolore per la perdita di una persona cara? Come si può credere in un Dio buono e provvidente quando nel mondo c’è tanta sofferenza? Come affrontare una malattia con serenità, senza lasciarsi vincere dalla disperazione? Come trovare la vera amicizia, libera dagli interessi? Come posso accettare me stesso per quello che sono, con tutti i miei limiti? Come accorgersi dei talenti che il Signore ha donato a ognuno di noi, e che ci rivelano qual è la chiamata della nostra vita? Come avere un rapporto vivo e vero con Gesù? Che cos’è la preghiera? Che senso ha la vita? Quale significato ha il mistero della morte?
Una confessione a cuore aperto, un coinvolgente percorso di vita, esplorato attraverso gli aneddoti, gli incontri, gli episodi vissuti da Nicola, senza mai far mancare il confronto con la Parola di Dio, per una rilettura della vita, in ogni suo aspetto, con gli occhi della fede. Perché chi ha fede in Gesù vive meglio e ha una vita più felice.
Fino a qualche anno fa, se si parlava di Nicola Legrottaglie non si poteva fare a meno di associare la parola "amore" a una passerella di bellissime ragazze, frutto di conquiste, di serate brillanti e di storie fugaci.
Dopo l'incontro con Gesù, per Nicola l'amore non è più tutto questo, poiché dalla sua conversione ha cominciato a sperimentare l'Amore vero, quello con la "A" maiuscola. È stato un cammino graduale, quello compiuto dal calciatore bianconero, che lo ha portato a scoprire come l'amore sia il destino di ogni uomo: ognuno di noi è infatti il frutto di un grande progetto d'amore che Dio stesso ha pensato, fin dal principio. Nessuno può vivere senza amare ed essere amato.
Con questa consapevolezza, Nicola rilegge la sua vita, raccontando al lettore la sua scoperta dell'amore: dall'affetto dei genitori alle amicizie dell'infanzia, dalle cotte adolescenziali al primo innamoramento, fino alla scoperta che il cuore è fatto per amare ogni fratello, sull'esempio di Gesù. In questa confessione a cuore aperto Nicola non manca di offrire spunti di riflessione su alcune questioni: aborto, eutanasia, crisi della famiglia, attenzione per gli ultimi. Portando sempre un riferimento esistenziale, a partire dalla esperienza di lettura della Parola di Dio.
Una testimonianza di fede e di vita capace di coinvolgere e commuovere il lettore e guidarlo alla scoperta dell'amore vero, quello che vince ogni sfida della vita.
Paolo Brosio è lontano dalla fede e dalla preghiera negli anni in cui acquisisce la notorietà di personaggio televisivo, prima come giornalista del Tg4, con Emilio Fede nei giorni di Tangentopoli, poi con la partecipazione a programmi importanti: “Quelli che il calcio”, “Sanremo Notte”, “Domenica In”, “L’Isola dei Famosi”, “Stranamore”, “Linea Verde”, le telecronache della Juventus su Mediaset e un programma di successo sul Giro d’Italia.
La fama, i soldi, la carriera si intrecciano a una vicenda umana inquieta e travagliata che lo porterà nel baratro più profondo del lutto, della delusione affettiva, della depressione; un baratro in cui ricchezza e popolarità non bastano più.
Nasce nel cuore una preghiera alla Madonna e il desiderio d’incontrarla a Medjugorje, il villaggio della Bosnia-Erzegovina dove, dal 24 giugno 1981, sei ragazzi hanno apparizioni e dove si recano in pellegrinaggio milioni di persone.
Per Brosio è una svolta. L’incontro con i veggenti e con tante persone di fede, ma soprattutto il desiderio di fare del bene e la decisione di raccogliere fondi per finanziare una casa di accoglienza per i bambini orfani a causa della guerra nei Balcani.
Con la semplicità e la simpatia che lo contraddistinguono, il giornalista racconta la sua vicenda umana e i passi di un ritorno a Dio che gli ha restituito forza, ottimismo e amore per la vita.S
Come può un neocattolico vivere la fede nel mondo contemporaneo?
Tornato alla fede cristiana, Alessandro Meluzzi si pone da alcuni anni un ingombrante interrogativo che si staglia con urgenza nell’orizzonte cattolico: si può essere cristiani nel 2010? E può il contenitore della Chiesa cattolica di oggi accogliere la fede che ci è stata trasmessa dai nostri padri? Non sono questioni scontate. E altrettanto poco scontate le risposte. «Perché da persone formate fra gli anni ’70 e ’90 – sostiene il celebre psichiatra e opinionista televisivo – abbiamo la mente colma di preconcetti e sovrastrutture figlie della postmodernità che fanno sembrare talvolta il cattolicesimo anacronistico». Per essere davvero cattolico devo dissimulare – si chiede Meluzzi – o magari vivere con imbarazzo una labile identità che riduce la fede a un fatto privato o intimo per stare al passo con i tempi? O non è piuttosto tempo di profezia e testimonianza scomoda e faticosa?
Le riflessioni conducono tutte a una sola domanda: che ne è della fede tradizionale in questo inizio di terzo millennio? Come si è trasformato quel sentimento universale di fratellanza e di solidarietà che ha saputo infondere tante energie nelle civiltà e nei popoli dell’Occidente? E soprattutto ha offerto un incontro personale e comunitario con Cristo? C’è un intimo desiderio nell’autore: quello di percepire nuovamente il soffio dello Spirito Santo nella Storia.
A Medjugorje la vita di Paolo Brosio ha avuto una svolta inaspettata e sconvolgente, che ha radicalmente cambiato il suo modo di essere. Sulla collina delle apparizioni di Medjugorje la Madonna ha abbracciato la sua esistenza, facendogli vivere l’esperienza della conversione, della misericordia e della tenerezza di Dio.
Ricco di gioia per questa rinascita interiore, il celebre giornalista e conduttore televisivo – dopo una crisi esistenziale dovuta a un periodo di dolore e sofferenza – ha sentito forte il desiderio di narrare l’incontro con Dio e con la Regina della Pace e di condividere la gioia di sentirsi amato dal Cielo. Ha cominciato così a tenere incontri pubblici, a fare presentazioni del suo libro A un passo dal baratro – che in poche settimane è diventato un bestseller e un caso editoriale da 200.000 copie –, a invitare amici, conoscenti, personaggi pubblici dello sport, dello spettacolo e del mondo imprenditoriale, ma anche lettori e semplici fedeli a seguirlo a Medjugorje in pellegrinaggio.
Da questa intensa attività è nata una ricca trama di nuovi amici, incontri, segni e miracoli che, ancora una volta, Paolo ha sentito il desiderio di raccontare ai suoi moltissimi lettori: il miracolo della Madonna capace di guarire le ferite di ogni cuore trafitto.
Per Paolo Brosio Medjugorje significa trasformazione interiore, profonda rinascita nella fede. Dal primo pellegrinaggio compiuto in Bosnia-Erzegovina all’inizio del 2009 la sua vita è radicalmente cambiata. Lo ha raccontato nei due primi libri, bestseller internazionali che hanno superato le 400.000 copie: A un passo dal baratro e Profumo di lavanda.Paolo è instancabile. Tiene centinaia di incontri in parrocchie, santuari e associazioni in ogni parte d’Italia, partecipa a dibattiti televisivi in programmi RAI e Mediaset e continua ad accompagnare pellegrini desiderosi di vivere l’incontro con la Madonna. Con i viaggi a Medjugorje continua a raccogliere fondi per il progetto “Nonni e Nipoti”, l’orfanotrofio di suor Kornelya in fase di ultimazione, e per il progetto “Bravi ma Poveri”, borse di studio a studenti meritevoli che i frati francescani destinano a giovani della Bosnia-Erzegovina.Medjugorje ha un significato tutto particolare in questo 2011, anno in cui si celebra il trentesimo anniversario dall’inizio delle apparizioni della “Gospa”. Paolo non poteva mancare all’appuntamento e, con la verve giornalistica che lo caratterizza, racconta i principali avvenimenti di un pellegrinaggio straordinario da Forte dei Marmi a Medjugorje.L’incontro in Italia con il vescovo di Loreto, la visita a padre Jozo in un’isoletta croata, l’incontro con i veggenti sono solo alcuni degli episodi che si intrecciano alle testimonianze di conversioni e guarigioni miracolose, al ricordo delle celebrazioni dell’anniversario – il 25 giugno – fino alla partecipazione al Festival dei Giovani di agosto. Ma non è tutto: Paolo racconta il miracolo di guarigione fisica di un muratore pugliese paralizzato alle gambe e la scoperta, grazie a quattro giornalisti croati, di alcuni documenti segreti della polizia comunista che, nei primi anni delle apparizioni, minacciò il vescovo e i francescani.È un diario di viaggio vibrante di speranza, quella speranza che fa dire a Paolo che «Medjugorje è il “paese delle meraviglie”».
Vittima dell’abbandono da parte del padre quando era un bambino, e del conseguente rapporto sbilanciato, ai limiti del morboso, con la madre, Luca si ritrova a mettere in discussione la propria identità di genere e a intraprendere l’esperienza omosessuale. Dopo i primi amori adolescenziali, l’ingresso nell’età adulta coincide con la scelta di vivere senza timori la propria condizione. Eletto Mister Gay negli anni ’90, si ritrova famoso e molto richiesto a eventi mondani, feste e spettacoli. La sua nuova vita lo porta a vivere ogni sorta di trasgressione e sfrenatezza.
Dietro l’angolo, però, sta in agguato un nemico letale: l’Aids, che senza pietà lo priva nel giro di poco dei migliori amici. Si ritrova con tanta rabbia addosso, soprattutto verso il padre e verso Dio.
Un giorno accade che qualcosa si rompe nella dinamica di vita e nel precario equilibrio costruito in quegli anni. Luca rientra in se stesso e decide di intraprendere un percorso di conversione, su base psicologica e religiosa, che lo porta a scoprire e a sanare le ferite di tanti anni, fino a riappropriarsi della sua mascolinità ed eterosessualità. Un cammino faticoso, fatto di dubbi e ricadute, che lo porta fino a Medjugorje: l’incontro con la Madonna lo spinge decisamente sulla strada della conversione, favorendone una completa rinascita interiore. Dopo sofferenze e fatica, Luca incontra anche l’amore a lungo cercato e con Terry inizia una nuova vita, fatta di una gioia mai sperimentata prima.
Con occhi di bambina è un romanzo-verità. È la storia di Ania e della sua instancabile ricerca dell’amore, della felicità e di una gioia di vivere che credeva perduta per sempre.
La storia comincia in Polonia, con una bambina che sogna di vivere in un castello incantato, e che conosce invece tutta la durezza della vita. È la storia di un viaggio in Italia, come verso la terra promessa. Un viaggio che invece, per questa ragazza ancora minorenne, diventa un susseguirsi di tragiche avventure. È una storia che racconta la forza dei sogni, e quanto sia importante non mollare mai. Ania passa attraverso esperienze di sfruttamento e di discriminazione, poi un sequestro e un tentativo di suicidio; scopre che persino chi dovrebbe proteggerla, la polizia, può nascondere al suo interno persone corrotte. Molestie, alcol, droga, la vita dei night e mille falsi amici senza scrupoli sono gli antagonisti contro cui la ragazza si batte da sola, alla disperata ricerca di se stessa. Alla ricerca di un grande amore che sembra arrivare, e poi svanisce, inghiottito da quel nulla che in certi momenti sembra mangiarsi tutto.
La storia di Ania rovescia il luogo comune per cui è solo accettando i compromessi che si può andare avanti nella vita. Sarà invece proprio la ricerca della lealtà e dell’amore, la sua voglia di restare se stessa fino in fondo, a darle la forza di realizzare il sogno di diventare prima di tutto una donna. Una nuova strada si apre del tutto inattesa. Una strada che promette un futuro diverso, una speranza che non finirà mai, una strada che arriva fino alle porte del cuore.

