
Madre Laura Baraggia nasce a Sulbiate Maggiore (MB) il 1° maggio 1851; lo stesso giorno è battezzata coi nomi di Laura Rosa. Il 16 gennaio 1866 lascia il paese natale ed entra a servizio della famiglia Biffi a Milano, dove rimarrà diversi anni. In quel periodo Laura compie la sua maturazione umana e spirituale: il 2 febbraio 1879 durante l'adorazione eucaristica nella Chiesa di San Babila, in un'esperienza mistica intuisce la futura fondazione di una nuova Famiglia religiosa. Su suggerimento di padre Ottone Terzi, sua guida spirituale, entra nella compagnia delle Orsoline, iniziando il noviziato il 13 maggio 1880. Lo stesso anno rientra a Sulbiate dove a settembre dà vita con alcune compagne ad un gruppo di consacrate: è l'inizio della Congregazione della Famiglia del Sacro Cuore di Gesù. La Congregazione crescerà di numero e si espanderà. La Serva di Dio Madre Laura Baraggia muore santamente fra il compianto delle suore e della popolazione nella Casa Madre di Brentana il 18 dicembre 1923.
La lezione di don Olinto Fedi (1841-1923) è fondamentale per le nostre scelte di cristiani nella storia: rimanendo fedeli al nostro servizio e alle persone che ci sono affidate, renderemo visibile la Chiesa e risplenderà per tutti la luce che è Cristo Gesù. Mons. Fedi fondò un nuovo istituto religioso femminile che prese il nome definitivo di "Suore Francescane dell'Immacolata".
Leone Dehon nasce il 14 marzo 1843 in Francia, a La Chapelle. Osteggiato dalla famiglia nel suo desiderio di diventare prete, ma deciso a seguire la sua vocazione, è accolto nel Seminario francese Santa Chiara in Roma. Ordinato sacerdote torna nella sua patria con tre lauree e con tanti progetti e sogni nel cuore. Fonda la Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù, che si espanderà in tutto il mondo. Muore il 12 agosto 1925 muore, dopo una vita di totale donazione.
Il libro racconta la vita di Pierangelo Capuzzimati, un giovane morto diciottenne dopo una grave malattia. Quella di Pierangelo è una vicenda umana che merita di essere conosciuta, perché si schiude ai lettori la figura di un ragazzo in possesso di una forte personalità e di una fede che gli permette di non arrendersi di fronte a un male che non perdona. Una testimonianza di fede autentica.
La ricorrenza del 1° Centenario della sua morte (1911-2011) offre un'occasione propizia per presentare la poliedrica e accattivante figura del Venerabile Paolo Pio Perazzo, il "ferroviere santo": un fedele laico che nella sequela di Cristo e nello spirito francescano ha camminato alacre e operoso sulla via della santità e dell'apostolato. Entrato a far parte del Terz'Ordine Francescano si dedicò a tempo pieno alle sue molteplici attività apostoliche e sociali, che hanno sempre completano la sua intensa giornata lavorativa.
Madre Anna Sardiello (1894-1982) ha condiviso la missione di Gesù, che ha riparato i peccati del mondo mediante il dono totale di sé. Donna forte e generosa, ha trovato nell'Eucaristia l'ispirazione e il nutrimento per diventare lei stessa "un sacrificio vivente, santo e gradito a Dio". Il "carisma della riparazione" di Madre Anna continua oggi nelle sue suore.
Margherita Allegri nasce il 26 aprile 1651 a Firenzuola (Firenze). Sviluppa sin da piccola una profonda spiritualità eucaristica con esperienze mistiche. Giovanissima decide di seguire il Signore in una vita di consacrazione. Il 3 marzo 1677 riceve le stimmate. Il 17 dicembre dello stesso anno, a soli 26 anni, rende l'anima a Dio.
Nata a Rabat, nell'arcipelago maltese nel 1862, Virginia (poi suor Margherita) De Brincat entrò nella Congregazione delle Maestre Terziarie Francescane (che cambierà successivamente denominazione in Francescane del Sacro Cuore di Gesù), divenendone Madre Generale e guidando le consorelle con carità, umanità e misericordia.
Missionario in Africa, fratel Giosuè contrasse la lebbra. Seppe trasformare il fallimento e la sciagura della malattia in occasione di grazia e di carità. Coed. Elledici - Velar.
Benedetta nasce nel 1936 a Dovadola (FC). Appena nata s'ammala di poliomielite. Nel 1953 si trasferisce a Milano per frequentare l'università: sceglie Medicina. È convinta che la sua vocazione sia quella di dedicarsi agli altri come medico. Purtroppo i sintomi di una grave malattia avanzano inesorabilmente. Comincia una lunga via crucis di interventi chirurgici, fino alla diagnosi che lei stessa formulerà per prima: neurofibromatosi diffusa o morbo di Recklinghausen. Un morbo rarissimo che la priva della vista e dell'udito, del gusto e dell'odorato immobilizzandola in un letto. La sua camera nella casa di famiglia a Sirmione (BS) diventa un crocevia di incontri e il suo letto un altare attorno al quale si crea uno straordinario cenacolo d'amore. Benedetta si spegne a soli 27 anni, il 23 gennaio 1964. La Chiesa l'ha dichiarata Venerabile nel 1993.
La Beata Suor Zdenka (1916-1955) appartiene alla numerosa schiera di cristiani autentici che seppero rendere testimonianza di amore a Cristo e di fedeltà alla Chiesa negli anni della dittatura comunista, che ha tristemente dominato gran parte dell'Europa centro orientale. Con la sua breve vita, essa ha detto al mondo che Cristo conduce alla vera libertà, alla pienezza della verità, all'amore.
Per la delicatezza nel servizio dei poveri e dei sofferenti fu soprannominato angelo della Piccola Casa". Coed. Elledici-Velar. "

