
Tra i molti capolavori misconosciuti del Rinascimento, un posto particolare occupano i dialoghi latini di Giovanni Pontano. Uomo politico di primo piano, fine diplomatico ai vertici del regno angioino per quasi mezzo secolo, raffinato poeta e instancabile animatore della vita intellettuale di Napoli, Pontano fu uno dei principali esponenti della letteratura italiana ed europea del Quattrocento. I tre dialoghi qui presentati ne rispecchiano la poliedrica personalità, mettendo in scena una satira contro la superstizione (Caronte), un'esaltazione della bellezza della poesia di Virgilio (Antonio) e un sapido quanto spietato autoritratto di un uomo ormai anziano ma non per questo più saggio o virtuoso (Asino). L'edizione, curata da Lorenzo Geri, è corredata da un profilo di Pontano e dei suoi tempi e offre una traduzione scorrevole e un ricco apparato di note.
Scritto tra il 1928 e il 1929 in seguito a una serie di conferenze sul tema "donne e romanzo", questo testo costituisce uno dei più eloquenti trattati femministi del Novecento: partendo da un tema apparentemente secondario e cioè che una donna, per scrivere, debba avere del denaro e "una stanza tutta per sé", Virginia Woolf porta alla luce le restrizioni imposte nel corso dei secoli alla creatività femminile dalla società, dalle leggi e dalle convenzioni. Attraverso riflessioni arricchite da sentimenti e storie personali, la Woolf dà vita a una forma ibrida tra saggio e racconto che come descritto nella chiara introduzione di Egle Costantino - le permette di universalizzare le esperienze narrate in un testo lucido e stimolante, divenuto un punto di riferimento imprescindibile per approfondire e comprendere la questione femminile.
Un doloroso atto d'accusa, una disperata richiesta di affetto per un figlio troppo debole al padre troppo forte.
Fra il 1518 e il 1520 Machiavelli, condannato al confinio e all'inattività politica nel podere dell'Albergaccio a Sant'Andrea in Percussina, scrisse la "Mandragola", capolavoro del teatro rinascimentale. Dall'alto della sua esperienza di diplomatico, osservatore privilegiato ed esterno della vita di città, Machiavelli gettò uno sguardo acuto sulla società fiorentina: la descrisse in una commedia amara, che facesse ghignare e riflettere. I personaggi che a Firenze si incontrano, gli sposi Nicia e Lucrezia, l'astuto Ligurio, il cupido Callimaco, sono privi di determinazione morale o ideale, pronti all'inganno per raggiungere i propri scopi: ciò che importa è la soddisfazione prepotente degli istinti, vivi negli uomini antichi come nei contemporanei. Una commedia arguta e vivace, apprezzabile oggi da tutti i lettori grazie alla traduzione in italiano moderno di Guido Davico Bonino.
Joshua lo sa da sempre: dall'altra parte del Muro c'è il nemico, un popolo pericoloso e violento da cui occorre difendersi, anche con la forza. Un giorno, per caso, scopre un tunnel sotto il Muro, e con molti timori varca il confine. Nella città in cui sbuca, non cosi diversa dalla sua, incontra Leila, una ragazzina con cui stringe subito amicizia. Non gli ci vuole molto per capire che di lì, come di qua, non ci sono nemici, solo persone che cercano di sopravvivere e parlarsi in un mondo difficile e ostile. Tornato a casa, decide di aiutare Leila e la sua famiglia. Ma imparerà presto che il muro che corre intorno alla sua città non è nulla al confronto di quello che circonda il cuore degli adulti.
Un caffè al bar, una notizia di cronaca nera sul giornale, un nome che riaffiora dal passato e toglie il respiro. Enrico Vallesi è un uomo tradito dal successo del suo primo romanzo, intrappolato in un destino paradossale, che ha il sapore amaro delle occasioni mancate. Arriva però il giorno in cui sottrarsi al confronto con la memoria non è più possibile. Enrico decide allora di salire su un treno e tornare nella città dove è cresciuto, e dalla quale è scappato molti anni prima. Comincia in questo modo un avvincente viaggio di riscoperta attraverso i ricordi di un'adolescenza inquieta, in bilico fra rabbia e tenerezza. Un tempo fragile, struggente e violento segnato dall'amore per Celeste, giovane e luminosa supplente di filosofia, e dalla pericolosa attrazione per Salvatore, compagno di classe già adulto ed esperto della vita, anche nei suoi aspetti più feroci. Con una scrittura lieve e tagliente, con un ritmo che non lascia tregua, Gianrico Carofiglio ci guida fra le storie e nella psicologia dei personaggi, indaga le crepe dell'esistenza, evoca, nella banalità del quotidiano, "quel senso di straniamento che ci prende quando viaggiamo per terre sconosciute e lontane". Romanzo di formazione alla vita e alla violenza, racconto sulla passione per le idee e per le parole, storia d'amore, implacabile riflessione sulla natura sfuggente del successo e del fallimento, "Il bordo vertiginoso delle cose" può essere letto in molti modi...
Un bambino rincorre un pallone per strada, cercando di segnare un gol nella rete immaginaria tra due cappotti messi a terra come pali. A quel "tempo senza tempo", nell'immediato dopoguerra, fatto di estivi pomeriggi dorati, di giochi e risate, di problemi senza importanza e di importantissime sciocchezze rimanda il racconto del piccolo Sergio, "monarchico, bartalista e milanista". Da grande farà il santo, o il poeta, mica il giornalista come il padre, sempre impegnato tra lavoro e politica. Ai suoi occhi, attenti e stupiti, è affidato il ricordo di un'infanzia, di una famiglia, di un'Italia che si appresta a ripartire. E dalla voglia e dalla necessità di celebrare quei momenti di genuina bellezza che appartengono alla vita di tutti nasce "Tempo di guerra", una sorta di "autobiografia infantile" che Giuliano Zincone ha consegnato ai posteri, con il suo stile composito che pagina dopo pagina inventa, imitandolo, il linguaggio del bambino. Un libro ironico, commovente, di una ricchezza narrativa sorprendente, che restituisce il ritratto di un'epoca, di un paese, di una famiglia capace, nonostante le imprevedibili difficoltà della vita, di sorridere e sognare. Una storia che conserva lo spirito innocente e libero di una sfida all'ultima biglia su una pista scavata nella sabbia.
Rabbia, vendetta, delirio. Nel buio della sua cella fetida, il serial killer Daniele De Robertis può solo immaginare la propria vita al di là delle sbarre. Ha troppi conti in sospeso con il mondo. L'omicidio del gemello Leonardo. L'odio cieco verso Sir George Holley. La fame sessuale che incendia le sue fantasie notturne. Il sogno diventa realtà quando riesce a evadere e a far perdere ogni traccia di sé. Nello stesso momento, comincia per il commissario Ferrara il peggiore degli incubi, quando un avvocato di grido e la moglie vengono uccisi nell'oasi da cartolina del borgo Bellavista, nelle campagne toscane. È l'inizio della fine: al primo sopralluogo, gli agenti della Mobile trovano nella casa delle vittime nove fotografie agghiaccianti, vere e proprie istantanee di morte di alcune donne immolate sull'altare di un dio sbagliato. Da un giorno all'altro, tutto il Male sepolto solo pochi mesi prima negli inferi di Firenze torna in superficie con una forza inarrestabile. Sulle tracce del fuggitivo, l'indagine costringerà Ferrara a scavare tra i segreti di personaggi illustri e intoccabili, in una spirale di ossessioni e violenza - nel segno di una misteriosa Rosa Nera - che in Italia ha soltanto il suo epicentro.
Un libro, due lettori, un mondo di pericolo e desiderio... Una giovane bibliotecaria trova per caso un libro lasciato fuori posto da uno sconosciuto: un lettore intrigato, rapito dalla storia e dal suo misterioso autore, come rivelano le note che ha appuntato a margine. Lei gli risponderà con note di suo pugno, dando inizio a un singolare dialogo che li condurrà insieme in un mondo sconosciuto. Il libro: La nave di Teseo, l'ultimo, discusso romanzo di V.M. Straka - autore prolifico quanto enigmatico - nel quale un uomo senza passato viene rapito e imbarcato a forza su una strana nave dal terrificante equipaggio e lanciato verso i pericoli di una missione ignota. L'autore: Straka, oscuro e discusso protagonista di uno dei più grandi misteri del mondo; rivoluzionario di cui nulla si conosce se non le parole che ha scritto e le teorie elaborate sul suo conto. I lettori: Eric e Jennifer, un ricercatore e una studentessa indietro con gli esami, entrambi chiamati a scelte cruciali per capire chi sono e che cosa vogliono diventare, e quanto saranno in grado di mettere le proprie passioni, ferite, paure l'uno nelle mani dell'altro. "S." ideato, concepito, realizzato dal regista J.J. Abrams e scritto dal romanziere Doug Dorst, è il diario di due persone che si incontrano tra i margini di un libro per ritrovarsi invischiate in una lotta mortale tra forze sconosciute: un viaggio nell'universo della parola scritta che risucchierà i suoi lettori in una rischiosa spirale...
Laura Tarantola, madre di tre figlie e moglie del professor Carlo, fisico delle particelle, viene trovata morta nella vasca della luminosa salle de bains di casa circondata da specchi, che dovrebbero esaltare la bellezza e non il crimine. È l'ultimo atto di un conflitto familiare scatenato intorno a una quarta sorella, che non c'è ma che è dentro la loro mente. Vittorino Andreoli, che da anni segue i delitti estremi al centro delle cronache di morte del nostro Paese, racconta una storia in cui i personaggi somigliano a ciascuno di noi. Persone normali trascinate in un vortice che culmina con un processo. Una vicenda che tocca i punti nevralgici di una società smarrita dove famiglia e violenza formano un binomio sempre più stretto e dove sempre più la violenza sembra compatibile con storie "ordinarie", come se fosse sufficiente un piccolo conflitto per scatenarla. E così lo stupore ci colpisce ogni qualvolta un fatto di sangue, un omicidio, trasforma la casa in un teatro tragico. Andreoli ci guida verso la comprensione degli eventi, coinvolgendoci nelle pagine di un "romanzo scientifico" dove si coniugano due campi apparentemente incompatibili come scienza e letteratura. Ma soprattutto descrive il dramma delle famiglie di oggi che si sono trasformate in polveriere pronte a esplodere. Sta a noi disinnescarle.
Che cosa fai se la festa per i sessant'anni della tua migliore amica e il trentesimo compleanno del tuo ragazzo cadono lo stesso giorno? È giusto mentire sull'età quando sei a caccia di appuntamenti on-line? È moralmente accettabile farsi fare la piega quando entrambi i tuoi figli hanno i pidocchi? Ma il Dalai Lama twitta personalmente o delega tutto al suo assistente? La tecnologia è ormai diventata il quinto elemento? O ti stai confondendo col legno? Fare sesso con uno dopo sei settimane di SMS è l'equivalente moderno di sposarsi dopo due incontri e sei mesi di corrispondenza all'epoca di Jane Austen? Con in testa questi ed altri, perfino più gravi dilemmi, Bridget Jones inciampa tra un ostacolo e l'altro della sua nuova vita da mamma single. E intanto twitta, messaggia e butta giù elenchi di cose da fare per risvegliare la sua sessualità assopita, a dispetto di quella che alcuni, con espressione odiosa e sorpassata, si ostinano a chiamare mezza età.
Aspettare un bambino: un desiderio, una gioia, un'ossessione. Dipende dal punto di vista. Per Jess, brillante professionista con marito dinamico e bella casa a Dublino, l'idea sta diventando un tormento: le sue amiche parlano solo di neonati, ciucci e passeggini, e le loro vite piene di allegria e disordine esercitano su di lei un fascino irresistibile. Tanto da spingerla a mentire. Nina invece ha scoperto che a mentire è stato il suo fidanzato, già provvisto di moglie e figli: lasciarlo e fare il test di gravidanza è stato tutt'uno. Infine c'è Ruth, diva del piccolo schermo che si scopre incinta dopo una notte di follie in compagnia di un fascinoso collega attore. Le strade delle tre donne s'incrociano a Lakeview, pacifica cittadina immersa nella natura: il luogo ideale per crescere dei figli, forse, un giorno, ma anche per scambiarsi confidenze, condividere aspirazioni e paure, scoprirsi amiche e solidali. E trovare dentro di sé le risorse per fare la cosa giusta. Intanto, dal passato riaffiora un segreto che ancora una volta riguarda un bambino: chi era il neonato deposto dentro uno scatolone davanti alla porta della caffetteria di Ella una mattina di tanti anni prima? E chi l'aveva abbandonato?