
A French Landing si aggira un mostro che adesca i bambini e li restituisce in parte. E c'è anche il vecchio Jack Viaggiante, che a dodici anni fuggì da questo mondo alla ricerca del Talismano che avrebbe potuto salvare la madre e che visse una folle avventura nella dimensione fantastica dei Territori. Ora Jack è adulto; ha lasciato la Omicidi di Los Angeles e si gode il ritiro nella pace del Wisconsin. Ma mentre si moltiplicano i ritrovamenti di corpicini straziati, lo incalzano angosciose apparizioni e strane materializzazioni. C'è forse qualcuno che sta cercando di ristabilire un contatto? Passo dopo passo, sulle tracce di piedini insanguinati e antiche imprese sepolte nella memoria, Jack si ritrova a contemplare il vero volto del serial killer...
Il destino fa incontrare ai piedi di un faro abbandonato il saggio Ammiraglio, che un tempo ne era Guardiano, il surfista Martin, la bella Paola. Persone diverse per età, sesso, tradizioni, ma unite dagli stessi sogni e dall'immenso affetto per quella sentinella, l'antica torre, che ha visto amori, amicizie, ardori, paure e dubbi di anime alla deriva nell'infinito oceano della vita. Solo superando i muri di cristallo che si trovano nella loro mente e nel loro cuore, i tre personaggi potranno assaporare il piacere regalato da un incontro d'amore, da uno sguardo che si perde sull'orizzonte.
Un uomo cammina su una scogliera e guarda l'oceano cercando di ritrovare la serenità di quando, da piccolo, passeggiava in quel magico luogo accompagnato dalla mamma. Improvvisamente si imbatte in un libriccino abbandonato su un sasso: è il diario scritto da un accanito surfista come lui... Ecco l'inizio di una storia che sa di mare, di ore passate tra il surf e una lettura ricca d'incontri ed esperienze interiori. Dodici giorni e dodici notti passati da solo a "sentire" e "capire" aiuteranno il protagonista a rintracciare il linguaggio scomparso della Verità, i cui riflessi iridescenti sono visibili in un tramonto sul mare, nel ricordo vivissimo della propria madre o nel primo amore.
Bambarén ci conduce in "magici mondi a fantasticare sui tanti miracoli che accompagnano il nostro vivere quotidiano" e ci narra affascinanti storie dai singolari protagonisti. Ecco quindi la vicenda del sole e della cometa: lui bello come un dio e incoronato dai suoi raggi, ma terribilmente solo, lei splendida con la sua lunga chioma. Dopo il loro incontro il nostro astro fiammeggiante, seguendo i consigli dell' amica, si troverà in compagnia di tanti pianetini e non soffrirà più di solitudine. Poi ancora: l'incontro di un uomo e una donna propiziato da una stella cadente, la breve eppure meravigliosa esistenza di una farfalla, che racchiude in sé un messaggio profondo sull'essere e sull'apparire...
Cresciuta nella splendida cornice del castello di Marmouton, non lontano da Parigi, Marie-Ange ha avuto un'infanzia da favola, ma a soli undici anni un tragico incidente stravolge la sua vita. La ragazzina viene mandata in una sperduta fattoria dello lowa, presso una vecchia prozia arida di sentimenti che la costringe a tagliare i ponti con il passato. Unico affetto è l'amicizia con Billy. Il sogno di ritornare in Francia si avvera quando un'insperata quanto cospicua eredità la mette in condizioni di partire. Il proprietario del castello di Marmouton è ora l'affascinante conte Bernard de Beauchamp, che conquista ben presto il suo cuore e la sua fiducia. Ma un'ombra oscura minaccia la felicità appena raggiunta.
Ci sono storie incredibili da ascoltare contemplando il cielo notturno, storie che sembrano fatte apposta per arrivare diritto al cuore. Come quella della stella marina che ai tempi di Noè scampò al diluvio ma perse la sua dolce compagna: ora brilla felice nella volta celeste, assieme ad altre mille, e chissà che non sia proprio lei la famosa stella cometa della Natività, faro per i pastori, i Re magi e le genti tutte. Ma grande parte in questa meraviglia hanno anche le anonime 'creature di terra', che nella loro semplicità ci insegnano tanto. Bambarén tesse nuove trame di sogno, ricche del tocco vibrante della vita, e riprende episodi di Storia sacra, trattenendo sulla Terra l'incantesimo di una notte stellata.
Quando tre affiatatissime coppie di amici decidono, in una fredda serata newyorkese, di trascorrere insieme l'agosto successivo nel Sud della Francia, non possono certo immaginare che nel giro di pochi mesi le loro esistenze saranno completamente stravolte. Robert dovrà infatti affrontare la scomparsa dell'adorata Anne, mentre Diana scoprirà il tradimento di Eric. Toccherà quindi a Pascale - di origine francese - e a John, i più turbolenti e litigiosi, utilizzare la sospirata vacanza per riportare un po' di pace. Ma l'impresa è ardua. Un romanzo che racconta le imprevedibili dinamiche delle amicizie più consolidate quando si trovano ad affrontare i nuovi equilibri dell'amore.
"Voci raccolte per strada e sogni a occhi aperti, realtà farneticate e deliri realizzati, parole erranti che ho trovato o che mi hanno trovato." Così Eduardo Galeano definisce le storie che raccoglie da molti anni, sistematicamente, nei suoi viaggi intorno al mondo, ma soprattutto in America Latina, e poi riscrive trasfigurandole con la sua poesia. Quelle contenute in questo libro sono leggende, credenze popolari, apologhi delle tradizioni indigene, brevi racconti filosofici o mistici, frammenti onirici: narrazioni senza tempo che ci parlano tuttavia del presente, invitandoci a esercitare il dubbio rispetto alla realtà quotidiana, a guardarla da una diversa prospettiva. Come accade anche in altri suoi libri, lo scrittore uruguayano infrange, in "Parole in cammino", i limiti del genere letterario fondendo prosa e poesia, completando o commentando il testo con le suggestive illustrazioni dell'artista brasiliano José Francisco Borges, componendo, con innumerevoli timbri, una voce collettiva che celebra il mistero e la meraviglia della vita umana.
Durante il viaggio nella dolce terra umbra e lungo la Costiera Amalfitana, tra le foreste della Baviera e le nevi di Innsbruck, il surfista dell'anima Bambarén è accompagnato da una presenza invisibile eppure generosa di piccoli segni: l'esempio luminoso di san Francesco d'Assisi, colui che ha rinunciato a tutto per seguire la voce del cuore. Che cosa dobbiamo fare quando gli altri ci esortano ad accontentarci di quello che siamo e invece una forza interiore ci sprona a lasciare tutto per inseguire un sogno? Se percorrendo la strada meno battuta ci coglie lo smarrimento, in chi confidare? Una situazione che l'autore conosce bene e che ci insegna ad affrontare. Ormai affermato scrittore, Sergio Bambarén gira l'Europa per presentare i suoi libri visitando luoghi splendidi e incontrando persone ancor più straordinarie. Mille indizi, apparenti coincidenze, gli rivelano che, nel suo piccolo, sta ricalcando le orme del santo, dall'abbandono delle certezze di una vita sicura, avvenuto anni prima, alla ricerca di una sintonia con il creato, all'ascolto della voce dei più umili. Così facendo conquisterà il suo tesoro, il più bello, il più ricco, perché del tutto inaspettato. E a offrirglielo, sontuosamente ammantato d'azzurro, sarà proprio suo fratello mare, inseparabile maestro di vita.
Quando, nell'ottobre 2004, Wangari Maathai riceve la notizia dell'assegnazione del premio Nobel per la Pace, decide di festeggiarlo nel modo migliore che conosca: piantando un albero. Attorniata da una folla di spettatori e giornalisti, scava la terra rossa e calda della valle dominata dal Monte Kenya e, commossa, vi depone una pianticella. Negli oltre trent'anni di lotta incessante in difesa dell'ambiente e della democrazia, gli alberi sono sempre stati la sua fonte d'ispirazione: da loro ha imparato che, per quanto si tenti di distruggerle, una volta che giustizia e verità hanno messo radici nel cuore di un popolo germoglieranno per sempre; come gli alberi, ha attinto forza e nutrimento dalla sua terra, restandovi ben piantata, ma allo stesso tempo è riuscita a svettare verso il cielo, diventando un esempio di speranza e coraggio per il mondo intero. Ripercorrendo gli ultimi cinquant' anni della storia del Kenya, Wangari Maathai racconta in questa autobiografia una vita di battaglie pubbliche e private: l'infanzia in un villaggio, gli studi negli Stati Uniti dell'era Kennedy, il rientro in Africa all'indomani dell'indipendenza, la fondazione del Green Belt Movement - che arriverà a piantare oltre trenta milioni di alberi -, i numerosi riconoscimenti internazionali. Ma anche la discriminazione etnica e sessuale, la fine della carriera all'Università di Nairobi, il divorzio, gli anni bui del governo autoritario di Daniel arap Moi, le minacce di morte, il carcere.
A volte la vita diventa un triste film in bianco e nero, soprattutto quando un terribile incidente trascina in un dolore inconsolabile. È successo alla madre di Pip. Finché un giorno la sua bambina, in un freddo e nebbioso pomeriggio di luglio, camminando da sola sulla spiaggia per sfuggire all'ingombrante dolore della madre, incontra un uomo che le cambierà la vita e saprà riempire di colori inaspettati il suo mondo grigio. Matt Bowles è infatti un artista che sentendo nella bambina un'anima magica, le insegna l'arte del disegno. Unica difficoltà: far accettare la nuova felicità a madre e figlia.
Le donne di questo romanzo vivono le passioni in maniera spregiudicata e spontanea, assecondando più l'istinto che la ragione. E si trovano benissimo. La figura principale è Martina, che, come la mamma Vienna e la nonna Ines, rifiuta il conformismo e nutre invece una profonda consapevolezza della vocazione più autentica della donna: quella di generare la vita. Avrà tre figlie da tre uomini diversi e non sposerà mai nessuno di loro, esprimendo così la singolarità del suo personaggio, che supera il femminismo per seguire la via della femminilità. Intorno a lei ruotano altre figure, che vanno a comporre un "ritratto di signore".

