
C'è una cosa su cui Alice Howland ha sempre contato: la propria mente. E infatti oggi, a quasi cinquant'anni, è una scienziata di successo, invitata a convegni in tutto il mondo, che ha studiato per anni il cervello umano in tutto il suo mistero. Per questo, quando a una importantissima conferenza, mentre parla davanti a un pubblico internazionale di studiosi come lei, Alice perde una parola - una parola semplice, di cui conosce benissimo il significato - e non riesce più a ritrovarla nel magazzino apparentemente infinito della sua memoria, sa che qualcosa non va. E che nella sua testa sta succedendo qualcosa che nemmeno lei può capire. O fermare. La diagnosi, inimmaginabile fino a un momento prima, è di Alzheimer precoce. Da allora, Alice, perderà molte altre parole. Perderà pian piano i nomi - per primi, quelli delle persone che ama, suo marito, i tre figli ormai adulti. Perderà i ricordi, ciò che ha studiato, ciò che ha fatto di lei la persona che è. In questo viaggio terribile la accompagnerà la sua famiglia: il cui compito straziante sarà di starle vicino, di gioire con lei dei rari momenti, luminosi e fugaci, in cui Alice torna a essere Alice. E, soprattutto, di imparare ad amarla in un altro modo.
È il 1962 e Jane e Stephen frequentano l'università inglese di Cambridge. Lei è una ragazza vivace che palpita per i versi dei poeti spagnoli, lui un promettente studente di cosmologia, sempre perso nei suoi pensieri, alla ricerca di una spiegazione semplice e unica dell'universo. Eccentrico e bizzarro, così lo definisce Jane quando lo conosce. E le piace molto. Le loro vite scorrono separate, fino a che qualcosa non le avvicina indissolubilmente. Stephen ha solo ventun anni, l'età in cui l'immortalità è ancora l'unica ipotesi contemplata, quando riceve una diagnosi sconvolgente: una malattia degenerativa che gli lascia solo due anni di vita. È allora, con il destino alle calcagna, che i due si innamorano perdutamente e decidono di sposarsi. Con Jane al fianco, Stephen combatte instancabilmente contro la malattia e intanto si butta a capofitto a studiare ciò che a lui più manca: il tempo. Grazie all'amore e alla caparbietà, i due giovani strappano giorni all'eternità, uno dopo l'altro. Mentre il corpo di Stephen è imprigionato in limiti sempre più stringenti, la sua mente continua a espandersi, fino a forzare le frontiere della fisica. Insieme, si spingono più lontano di quanto avrebbero mai potuto immaginare. Forse, la formula che tiene insieme l'universo ha un solo elemento comune: l'amore.
La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista, le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei, sono Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua. Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos'ha visto davvero Rachel?
1983. L'uomo seduto nella macchina blu è nuovo di quelle parti, ma Remo non ha paura, non sa che cosa sia un estraneo. L'uomo ha tra le mani un passerotto caduto dal nido, almeno così dice, e chiede a Remo di aiutarlo a prendersene cura. Il bambino, sette anni passati quasi tutti per strada, che i genitori hanno altri pensieri, non esita neppure per un attimo. E sale. Tre giorni dopo viene restituito alla famiglia, illeso nel corpo e nell'anima; racconta di un uomo biondo, bellissimo, che lo ha riempito di regali e che ha giocato con lui, come nessun adulto aveva mai fatto. Non è la prima volta che succede e non sarà l'ultima. Trentadue bambini in sedici anni. Tutti tenuti per tre giorni da un uomo che cerca di realizzare i loro desideri e li restituisce alla famiglia, felici. Quando la polizia comincia a collegare i rapimenti lampo, l'uomo scompare. 2015. Il padre di Greta non è mai arrivato una sola volta in ritardo a prenderla. Ma lo sgomento negli occhi della maestra gli fa capire che qualcosa non va, perché Greta a scuola non è mai entrata. Scompare così, la figlia di Remo Polimanti, come lui era scomparso trent'anni prima. Anche lei viene subito restituita alla famiglia, ma priva di vita. Greta non è che la tappa iniziale di una scia di sangue che collega i figli dei bambini rapiti anni prima. Ma perché il rapitore "buono" si è trasformato in un assassino? O forse c'è qualcuno che intende emularlo. O sfidarlo. O punirlo.
Un crudele e imprevedibile serial killer, soprannominato il Seviziatore, mette a dura prova le capacità investigative dell'anatomopatologa e psichiatra Giuditta Licari, alla quale è affidato il caso. Specialmente quando il pericoloso omicida dimostra di poter arrivare molto vicino a lei. Fredda, razionale e distaccata, come e forse più del killer, la dottoressa dovrà leggere la realtà con gli occhi dell'assassino, in un continuo e sempre più inquietante rovesciamento di ruoli tra vittime e carnefici, fino all'inaspettato finale.
«La scarica di adrenalina adesso era una locomotiva in corsa nelle sue vene. Nel profondo di sé, Renée Ballard sapeva che era per via di momenti come questo che non avrebbe mai mollato, qualsiasi cosa dicessero di lei, in qualsiasi turno la obbligassero a lavorare.» La polizia di Los Angeles non è stata gentile con Renée Ballard: ex reporter di nera, è entrata in polizia stufa di scrivere di crimini, e impaziente di risolverne qualcuno, e in poco tempo è diventata detective alla Omicidi. Ma poi qualcosa è andato storto. E adesso la detective Ballard è relegata al turno di notte, insieme al collega Jenkins, a godersi dagli scomodissimi posti in prima fila quello che in polizia chiamano "l'ultimo spettacolo". Ciò che di peggio la notte losangelina ha da offrire. Qualunque cosa accada, però, alle sette del mattino il turno finisce: l'ultimo giro di ruota della notte non consente mai ai detective dell'"ultimo spettacolo" di vedere un crimine risolto, di seguire un caso fino alla fine. E così anche questa notte. Un travestito picchiato selvaggiamente, trovato sul lungomare in punto di morte; una cameriera aspirante attrice freddata sul pavimento del Dancers, un locale di Hollywood. Ballard e Jenkins sono subito sulle scene del crimine. Ma stavolta Renée, che non è famosa per l'amore delle regole, decide di fregarsene delle procedure: perché dietro i due crimini ha intravisto più che un casuale scoppio di violenza. In una Los Angeles nera come non mai, Michael Connelly ambienta una nuova storia, intrecciando più casi e soprattutto presentandoci un nuovo personaggio - destinato a incontrarsi presto anche con Harry Bosch -, una detective tosta, solitaria e dalla corazza durissima. Una che non ha nessuna intenzione di mollare.
Nella Spagna del Seicento la tradizione voleva che, alla nascita di una bambina, l'acqua utilizzata per il suo primo bagno fosse simbolicamente versata sulle ceneri del focolare, perché quello era il posto riservato a una donna. A dispetto di ogni convenzione, Catalina de Erauso nasce su una spiaggia, dove sua madre è colta anzitempo dalle doghe. E, come a presagio del suo destino singolare, viene alla luce in un giorno di sole bagnato all'improvviso dalla pioggia, che cade inspiegabilmente da un ciclo senza nubi. Sesta e ultima figlia di una facoltosa famiglia basca, Catalina non si distingue per bellezza, ma per la volontà ferrea e il forte attaccamento al fratello Miguel, di dieci anni più grande, che l'ha cresciuta come un padre. Così, quando lui parte per il Nuovo Mondo per gestire i possedimenti di famiglia, lei fa un voto: lo seguirà a ogni costo. Ha soltanto otto anni e decide di entrare in convento, perché solo lì una ragazza può studiare e acquisire sapere. Ma giura che, quando raggiungerà in altezza il segno che ha tracciato con il sangue sul muro della cella, sarà il momento di fuggire. Detto fatto, a sedici anni si taglierà i capelli e si vestirà da uomo, diventerà Francisco e partirà all'avventura. Alla ricerca del fratello prediletto, delle miniere d'argento di Potosf e di una identità tutta sua, libera dal destino che qualcun altro voleva scrivere per lei.
Isole britanniche, 1600 a. C. Da giorni la tormenta non dava tregua, il gelo attanagliava le carni e la neve aveva trasformato il mondo in un deserto bianco. Presagi più infausti non potevano esserci nel giorno della nascita di Conan. Eppure quel bambino, appena nato e già orfano, è un predestinato. Lui, figlio di druidi, è l'uomo delle profezie celtiche, l'eroe che dovrà trovare la mitica stele di pietra, su cui sono incisi antichi segreti. Per il momento, però, Conan è ignaro di tutto e cresce come figlio adottivo di Erin la Bella, dissoluta moglie del capo di una delle tribù più sanguinarie d'Irlanda. Le sue origini sconosciute lo espongono a ogni umiliazione e gli valgono l'odioso soprannome di Straniero. Quel giogo non durerà a lungo.
I detective privati Pat Kenzie e Angie Gennaro vengono rapiti e narcotizzati da due bizzarri personaggi, e condotti alla presenza di Trevor Stone, magnate multimiliardario. Stone vuole il meglio sulla piazza, e non ammette scuse, perché il lavoro che deve commissionare ai due investigatori gli sta molto, troppo a cuore. Deve ritrovare la figlia, la bellissima e inafferrabile Desiree, fuggita in preda alla disperazione dopo la morte della madre. Sono ormai tre settimane che non si hanno notizie di lei, e nemmeno di Jay Becker, il detective che per primo le era stato sguinzagliato dietro. Pat e Angie iniziano le ricerche ma, con il procedere delle indagini, una realtà diversa, molto più complicata e oscura, si fa strada. e le domande si accavallano.