
Un bicchiere di vino rosso gettato in pieno viso durante una festa - un'onta immotivata eppure avvertita come ineluttabile - è la scintilla che innesca un viaggio a ritroso nella vita di Stefan Vogel. Nato e cresciuto nella Germania Est pre-perestrojka, Stefan accetta di avvallare e perpetrare la bugia materna di sé come poeta d'avangurdia sperando di farne uno strumento di riscatto sociale e di fuga verso il luogo che solo incarna ogni aspettativa e ambizione: gli Stati Uniti d'America. La via imboccata, che dal plagio quasi naif giunge fino al vile tradimento, in un percorso di costante autodregadazione, sembrerebbe condurlo alla meta. Ma non basta un oceano a fermare le menzogne ormai sbrigliate. Né una vita a espiarle. Il sogno americano e il suo fallimento acquisiscono in questa rivisitazione inedita lucentezza, grazie a una scrittura elegante e misurata idonea a esprimere tanto i dissidi interiori di un antieroe ambiguo e fragile, quanto il ritmo incalzante di un plot fitto e ben congeniato.
Ora è quasi esclusivamente conosciuto come l'autore della trilogia best-seller, ma nella sua professione di giornalista Stieg Larsson è stato un instancabile crociato per la democrazia e l'uguaglianza. Come reporter e caporedattore del giornale Expo ha studiato i movimenti di estrema destra sia in Svezia che a livello internazionale. "La voce e la furia" raccoglie per la prima volta i suoi saggi e articoli sull'estremismo di destra e il razzismo, sulla violenza contro le donne, sull'omofobia e i delitti d'onore. I suoi scritti più importanti illustrano la grandezza della sua attività giornalistica e politica sulle questioni che a lui stavano a cuore e a cui ha dedicato la vita. Nonostante le minacce di morte e le difficoltà economiche, Larsson non ha mai smesso di lottare per scrivere seguendo i suoi principi più saldi, è stato proprio l'impegno per queste tematiche che ha dato ai suoi romanzi quella loro forza esplosiva. Lui sapeva che i suoi thriller erano buoni, tanto da affermare con una certa spavalderia che sarebbero stati la sua pensione, ma nessuno avrebbe potuto immaginate un successo mondiale così grande. Non vi è dubbio che la storia di Lisbeth Salander e Mikael Blomkvist abbia messo in ombra il resto della sua scrittura. Questo libro vuole ricordare anche l'altra faccia di Stieg Larsson: da un lato aiutare i lettori a capire meglio cos'ha voluto esprimere con la trilogia Millennium, che non può essere separata dal suo impegno contro il razzismo.
Da molti anni, la nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger è scomparsa senza lasciare traccia. Il corpo non è mai stato ritrovato. Quando, ormai vecchio, Vanger riceve un dono che riapre la vicenda, incarica Mikael Blomkvist, noto giornalista investigativo, di ricostruire gli avvenimenti e cercare la verità. Aiutato da Lisbeth Salander, abilissima hacker, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger, ma più scava, più le scoperte sono spaventose.
Mikael Blomkvist ha una nuova storia tra le mani. Due giornalisti, Dag e Mia, intendono pubblicare un libro che svela nomi e retroscena di un losco e vasto traf?co di prostituzione tra Svezia e paesi dell'Est. Sono coinvolti personaggi di rilievo, poliziotti, giudici e politici. Nel corso dell'inchiesta, un triplice brutale omicidio scatena una vera e propria caccia all'uomo: l'attenzione di polizia e media nazionali si concentra proprio su Lisbeth Salander.
Lisbeth Salander è sopravvissuta al fuoco, ma è ancora lontana dall’avere risolto i suoi problemi. Persone potenti cercano di ridurla al silenzio per sempre. Intanto, Mikael Blomkvist è riuscito ad avvicinarsi alla verità sul suo terribile passato ed è deciso a pubblicare un articolo di denuncia che farà tremare il governo, i servizi di sicurezza e l’intero paese.
«Ho letto la trilogia di Stieg Larsson con la stessa febbrile eccitazione con la quale da bambino e adolescente lessi Dumas, Dickens e Victor Hugo e chiedendomi a ogni pagina “E ora, che succederà?”» Mario Vargas Llosa, el pais
Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose.
Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose.
Mikael Blomkvist è tornato vittorioso alla guida di Millennium, pronto a lanciare un numero speciale su un vasto traffico di prostituzione dai paesi dell'Est. L'inchiesta si preannuncia esplosiva: la denuncia riguarda un intero sistema di violenze e soprusi, e non risparmia poliziotti, giudici e politici, perfino esponenti dei servizi segreti. Ma poco prima di andare in stampa, un triplice omicidio fa sospendere la pubblicazione, mentre si scatena una vera e propria caccia all'uomo: l'attenzione di polizia e media nazionali si concentra su Lisbeth Salander, la giovane hacker, "così impeccabilmente competente e al tempo stesso così socialmente irrecuperabile", ora principale sospettata. Blomkvist, incurante di quanto tutti sembrano credere, dà il via a un'indagine per accertare le responsabilità di Lisbeth, "la donna che odia gli uomini che odiano le donne". È lei la vera protagonista di questo nuovo episodio della Millennium Trilogy, un thriller serrato che all'intrigo diabolico unisce un'acuta descrizione della società moderna, con le sue contraddizioni e deviazioni, consegnandoci con Lisbeth Salander un personaggio femminile unico, commovente e indimenticabile.
La giovane hacker Lisbeth Salander è di nuovo immobilizzata in un letto d'ospedale, anche se questa volta non sono le cinghie di cuoio a trattenerla, ma una pallottola in testa. È diventata una minaccia: se qualcuno scava nella sua vita e ascolta quello che ha da dire, potenti organismi segreti crolleranno come castelli di carta. Deve sparire per sempre, meglio se rinchiusa in un manicomio. La cospirazione di cui si trova suo malgrado al centro, iniziata quando aveva solo dodici anni, continua. Intanto, il giornalista Mikael Blomkvist è riuscito ad avvicinarsi alla verità sul terribile passato di Lisbeth ed è deciso a pubblicare su "Millennium" un articolo di denuncia che farà tremare i servizi di sicurezza, il governo e l'intero paese. Non ci saranno compromessi. L'ultimo capitolo della trilogia di Stieg Larsson è ancora una volta una descrizione della società contemporanea sotto forma di thriller. Un romanzo di trame occulte e servizi segreti deviati, che cattura il ritmo del nostro tempo e svela a cosa possono condurre le perversioni di un sistema malato. Una storia che, fedele all'anima del suo autore, narra di violenza contro le donne, e di uomini che la rendono possibile.
Ci sono libri che danno pura gioia. È quel che capita con il romanzo di Larsson: ci ritroviamo adulti a leggere una storia di pirati con lo stesso gusto dell'infanzia, riscoprendo quella capacità di sognare che ci davano i porti affollati di vascelli, le taverne fumose, i tesori, gli arrembaggi, le tempeste improvvise e le insidie delle bonacce. Chi racconta in prima persona è Long John Silver, il terribile pirata con una gamba sola dell'"Isola del Tesoro", fatto sparire da Stevenson nel nulla per riapparirci ora vivo e ricco nel 1742 in Madagascar, intento a scrivere le sue memorie. E non è solo a quell'"e poi"? che ci veniva sempre da chiedere alla fine delle storie che risponde Larsson, è al prima, al durante, al dietro.
Nel profondo nord della Svezia, circondati da un paesaggio di straordinaria bellezza, Wilma e Simon stanno per affrontare l'avventura che attendevano da mesi. Sono giovani e innamorati, intorno a loro la pellicola bianca del gelo si stende sul bosco intanto che si preparano a immergersi nel Vittangijärvi, alla ricerca del relitto di un aereo precipitato molto tempo prima. Ma mentre nuotano sul fondo del lago, qualcuno scioglie la sagola di sicurezza e chiude l'apertura verso la superficie, posandoci sopra una porta di legno. Non avranno scampo. Quando molti mesi dopo il corpo di Wilma viene finalmente alla luce, Rebecka Martinsson, ora procuratore a Kiruna, sa che non è stata una disgrazia. Comincia per lei una nuova indagine nella sua amata terra lappone, che oltre alle meraviglie di una natura primitiva, le offre anche l'ostilità di una popolazione dura e sospettosa. Rebecka e l'ispettrice Anna-Maria Mella intuiscono che è nel passato che vanno cercate le ragioni di un gesto tanto spietato, e sfidano il silenzio di una famiglia che da lunghi anni custodisce un segreto crudele. Con la sua caratteristica ambientazione e forza espressiva, Åsa Larsson, definita dalla critica una «cometa nell'universo del giallo scandinavo», delinea con efficacia una fatale rete di colpe, paura e tradimento, intrecciando sapientemente le vicende della storia al destino e alle scelte dei singoli individui.

