
Il mondo diviso tra i saloni sfolgoranti e i piani bassi della servitù, la lotta di classe a colpi di tazze di tè, i pettegolezzi e le tragedie nel racconto sulfureo di una cuoca a servizio dell'aristocrazia inglese negli anni Trenta. La voce ironica e acutissima di Margaret, già aiuto-cuoca a soli quindici anni, racconta il mondo di "loro" e "noi". Dei ricchi aristocratici degli anni Trenta e dei domestici che lavorano nelle case dei facoltosi signori e i loro frivoli salotti e stanze da letto.
Parigi, 1991. Dopo la caduta del muro di Berlino, in piena dissoluzione dell'Unione Sovietica, Feliks Zhukovski, di origine polacca, solitario e abitudinario autore della "Guide jaune" si trova di fronte alla classica offerta "che non si può rifiutare": verrà ricompensato profumatamente se accetterà di cedere i diritti della sua guida nientemeno che a un editore americano. Per lui, convinto fautore delle magnifiche sorti dell'ormai ex Blocco sovietico e da sempre attivista e "uomo di sinistra", seppur fuoriuscito dal Partito comunista francese, il dilemma è serio. Ma più di ogni altra cosa, è l'inizio di un viaggio, fisico e interiore, che lo porterà a rivedere le sue certezze ideologiche fredde e razionali, astratte e assolute, alla luce degli incontri, delle emozioni, delle relazioni fondamentali rifiutate o perdute - della sua vita: suo fratello, la donna che ha amato e mai più rivisto, e soprattutto sua madre. Peregrinando tra la Polonia e la casa scomparsa dell'infanzia, il bar della Stasi a Berlino dove aveva conosciuto Kristin, e Columbus, Ohio, profonda provincia americana, dove il fratello Woody-Woodrow (chiamato così dalla madre in onore del presidente statunitense Wilson) in fuga dalla guerra è diventato agiato piccolo imprenditore, Feliks vedrà aprirsi, inaspettatamente, tra gioie e difficoltà, una nuova stagione della sua vita. E ce la racconterà con disincanto, ironia e autoironia a tratti tagliente, e con sempre maggiore coinvolgimento emotivo.
Il Café Julien (nella realtà il famoso Lafayette Hotel di Manhattan) è il centro di gravità di un gruppo disparato e vivace di clienti fissi, il luogo dove vanno per dimenticare gli amori falliti e trovarne di nuovi, per scroccare denaro, per rovinare la reputazione altrui, per ritirare messaggi, per vedere e farsi vedere. Rick Prescott è in cerca del suo amore perduto. Jerry Dulaine, arrampicatrice sociale, ed Elsie Hookley, matrona della buona società bostoniana, si uniscono in un'alleanza scellerata per infiltrarsi fra i ricchi newyorchesi. Dalzell Sloane e Ben Forrester sono una coppia di sconosciuti pittori che architettano un piano per far soldi sfruttando il nome del loro amico Marius, un artista i cui dipinti sono saliti alle stelle subito dopo la sua morte. Con il suo umorismo tagliente e spietato, mescolando a queste trame le lotte, gli intrighi e i desideri di una manciata di personaggi secondari, Dawn Powell prende di mira il mondo degli artisti e si fa beffe della vita bohémien di Manhattan. E la storia della New York degli anni Quaranta, di quel Greenwich Village che l'autrice ha conosciuto, amato e catturato meglio di qualsiasi altro scrittore americano, diventa un ritratto corale e ironico della società moderna, con tutte le sue contraddizioni, ipocrisie e assurdità. Introduzione di Natalia Aspesi.
Questa ampia antologia degli scritti in prosa di Ezra Pound è la sola che l'autore abbia fatto in tempo ad autorizzare tre mesi prima della morte. Che tratti di poesia, di religione o di economia, la sua voce parla "dal naufragio di Europa", dalla "terra devastata" della cultura occidentale, che forse nessuno come lui ha attraversato con assoluta lucidità e altrettanto assoluta visionarietà. Solo Pound - ha detto una volta Eliot - è capace di vedere tutte le figure del passato come contemporanee: Omero e Cavalcanti, Dante e Mussolini, Mani e Browning, Persefone e Woodrow Wilson, Confucio e Arnaut Daniel sono per lui ugualmente vivi e ugualmente significanti. Per questo l'ABC dell'economia non è meno importante dei principi dell'arte della poesia e la critica, tuttora attuale, del sistema bancario, "che strozza i popoli attraverso la moneta", va di pari passo in queste pagine con una limpida introduzione agli assiomi della religione e della filosofia. Che il poeta che aveva percepito con più acutezza la crisi della cultura moderna abbia dedicato un numero impressionante di opuscoli alla critica della "denarolatria" e dell'usura è, in questo senso, perfettamente coerente. "Gli artisti sono le antenne della specie. Gli effetti del male sociale si manifestano innanzitutto nelle arti. La maggior parte dei mali sociali sono alla loro radice economici".
MacIver ha ottanta anni, vedovo, vive a Cape Cod, l'estremo promontorio occidentale dove amava rifugiarsi Thoreau. Ora anziano, è stato in passato ufficiale nel secondo conflitto mondiale, professore di storia contemporanea, autore di saggi, nonché giocatore di rugby nella nazionale scozzese. Per vivere con dignità e signorilità i giorni che gli restano ha formulato i dieci Comandamenti per Gentiluomini in Attesa, il settimo dei quali recita: "lavora ogni mattina". E lui, ogni mattina, pazientemente, scrive un racconto.
"Salve, banda di rompicoglioni!" Saluto così i miei genitori quando torno da scuola con qualche compagno. Loro non mi credono quando dico che i miei genitori sono sordi e così lo dimostro. "Salve banda di rompicoglioni!" E mia madre mi viene incontro e mi abbraccia teneramente... Véronique Poulain racconta con una miscela di umorismo corrosivo e di introspezione psicologica la sua infanzia e adolescenza in famiglia, con il padre sordomuto; la madre sordomuta, lo zio sordomuto. Racconta la vita quotidiana, le vacanze, la vita sociale, le relazioni intime... Di una relativa estraneità fra due mondi (quello dei suoi genitori e il suo) fa una ricchezza; di quello che potrebbe sembrare un dramma fa una commedia. Di una famiglia differente, fa un libro diverso da tutti gli altri.
Il romanzo si presenta come il diario del monaco-architetto dell'abbazia del Thoronet, in Provenza. Giorno dopo giorno il protagonista si confronta con la debolezza degli uomini e l'inerzia delle cose, e con le proprie personali contraddizioni. Per altro la vita di un cantiere medievale, i problemi tecnici, finanziari e dottrinali che pone, le soluzioni di sorprendente modernità che vengono via via trovate, appaiono molto poco conformi a quel Medioevo di maniera che continua a dominare l'immaginario comune.
Baviera, 1659. Sulla riva di un fiume nei pressi della cittadina di Schongau viene trovato agonizzante il figlio undicenne del barconiere Grimmer. Il tempo di adagiarlo con cura a terra, di esaminargli il profondo taglio che gli squarcia la gola, di scoprire sotto la sua scapola destra uno strano segno impresso con inchiostro viola che il bambino muore. Qualche tempo dopo i bottegai Kratz si imbattono, nel loro piccolo Anton, il figlio adottivo, immerso in un lago di sangue, la gola recisa con un taglio netto. Sotto una scapola del bambino viene trovato il medesimo segno del figlio del barconiere: il cerchio di Venere, il simbolo delle streghe. Peter Grimmer e Anton Kratz si conoscevano. Insieme con la piccola Maria Schreevogl e altri due bambini costituivano uno sparuto gruppo di orfani che era solito frequentare Martha Stechlin, la levatrice di Schongau che vive proprio accanto ai Grimmer. Il destino di Martha Stechlin sembra così segnato. Messa nelle mani del boia di Schongau perché le sia estorta formale confessione, attende di essere spedita al rogo. Jakob Kuisl, il boia di Schongau non crede però alla colpevolezza della levatrice. E con lui non credono che la dolce Martha sia una strega anche sua figlia Magdalena e Simon Fronwieser, il figlio del medico cittadino. I tre indagano per cercare di ribaltare una sentenza che sospettano sia stata scritta solo per convenienza politica e, soprattutto, per nascondere una verità inconfessabile.
1660, Baviera. Avvolto in uno spesso mantello di lana, Simon Fronwieser, medico di Schongau, cammina a testa bassa, maledicendo la sua professione. La bufera di neve che ha ricoperto i boschi, i campi e le strade della cittadina bavarese, non ha dissuaso la perpetua della chiesa di San Lorenzo dal chiamarlo per una visita a domicilio. Si tratterà della solita indigestione del sacerdote, pensa Simon battendo i denti. Invece, quando scopre che il curato è morto, a pochi passi dall'abside della chiesa, dopo essersi rimpinzato di frittelle, non ci pensa su due volte a chiamare l'unico in grado di aiutarlo: il boia Kuisl. Alto quasi due metri, la barba nera e spinosa, le lunghe dita ricurve simili ad artigli, il boia di Schongau è ritenuto da tutti un'autorità: non soltanto "come scorticatore" e maestro di spada, ma anche nella scienza delle erbe medicinali e delle piante velenose. E Kuisl, difatti, non ci mette molto a capire come è morto il parroco. Ma chi può aver ucciso quel placido e umile servitore di Dio? Compiute le prime indagini - aiutato dalla figlia Magdalena, dall'amico medico Simon e dalla sorella del sacerdote defunto, Benedikta - Kuisl scopre che la vittima era sulle tracce di un tesoro che superava "ogni più sfrenata immaginazione", nascosto in Baviera dal Maestro dei templari Friedrich Wildgraf, dopo lo scioglimento dell'ordine...
"Per motivi che non so spiegare, Sam mi prese a benvolere e io contraccambiai; ben presto imparò a riconoscermi e, quando veniva a portarci il pastone, era solito offrirmi le migliori squisitezze - foglie di cavolo, avanzi di ortaggi, talvolta perfino una fetta di rapa - prima di gettare il resto ai miei compagni. Ed è solamente grazie alla passione infantile di Sam che voi, o lettori, avete sulla tavola codesto mio libro invece della fetta di lardo o della costoletta che, in caso contrario, sarebbero stati i miei soli resti mortali..." Cominciano così le memorie di Toby. Dalla nascita nel 1781, o giù di lì, in un podere presso Salford, alla carriera nel mondo dello spettacolo, ai viaggi, ai prodigi, agli incontri con le grandi personalità inglesi dell'Illuminismo.
Durante la guerra di Corea un vecchio contadino e sua moglie fuggono dal loro villaggio verso sud. Per evitare una colonna di carri armati americani si gettano in un fossato dove trovano un ragazzo privo di sensi. Con questo incontro si apre il romanzo che segue la drammatica fuga, attraverso gli orrori della guerra, di questa coppia di anziani e del giovane che soccorrono e portano con sè. Attraverso questa vicenda emergono i temi centrali delle altre opere di Potok: l'incontro-scontro tra culture, l'intreccio della nostra esperienza di egoismo e solidarietà, di solitudine e affetto.

