
Il viaggio di un'etnologa nel mondo del web e delle altre forme della comunicazione contemporanea, per leggere, dietro gli strumenti di cui ci serviamo, dalla fotocamera al telefono all'e mail, i modi in cui si strutturano le relazioni tra le persone e i loro valori simbolici. Il volume studia, con lo sguardo attento dell'antropologo, alcuni modi della rappresentazione e della comunicazione quotidiana: dagli album e videocassette che immortalano i matrimoni, alla interazione della liturgia con il linguaggio televisivo, che traduce il "sacro" cattolico nelle nuove forme dell'immaginario mediatico. Una ricerca sugli aspetti nascosti e sorprendenti del nostro quotidiano rapporto con le tecnologie della comunicazione.
La malia che sempre esercita un’edizione critica recente (la Leonina), la lusinga di inserire un pensatore autorevole (Tommaso d’Aquino) in una collana seria, sono le occasioni per la presente edizione del de magistro.
Le motivazioni di fondo, che spiegano la riproposta, si raccolgono in una, nella convinzione cioè, che il testo non rappresenta un reperto archeologico, e neanche un documento storico datato, anzi di impone per la vigorosa presas d’atto di istanze inamovibili e mai risolte circa il rapporto dell’uomo alla realtà, alla comunicazione giusta, alla verità, e circa il più squisito evento umano: la trasmissione da mano a mano, da generazione a generazione dei vertici raggiunti.
Per il testo a fronte, oltre ai motivi che solitamwente inducono l’editore, c’è un motivo proprio affidato allo stile della traduzione: rendere invogliante e gustoso il passaggio alla lingua in cui il soggetto é stato pensato e detto, perché l’eterno problema del rapporto maestro discepolo si avvale dell’apporto prezioso di sfumature delicatissime.
Che cosa vuol dire fare peer education? Quali vantaggi derivano dalla sua applicazione? Quali teorie ne sono a fondamento? Il volume risponde a queste e ad altre domande sulla peer education, una metodologia di prevenzione dei comportamenti a rischio - come l'assunzione di droghe o alcol, la guida spericolata, il nullismo ecc. - particolarmente diffusi tra gli adolescenti e di promozione del benessere psichico, fisico e relazionale. L'intento è quello di fornire indicazioni teorico-operative che permettano a educatori, insegnanti, psicologi e, in generale, agli operatori del sociale di costruire un buon intervento di peer education. Ampia attenzione è rivolta alle modalità attraverso cui organizzare la formazione dei peer educator e alla descrizione delle diverse tecniche di conduzione di gruppo che facilitino il coinvolgimento attivo dei partecipanti e un apprendimento di abilità, e non solo di conoscenze.
Nella nostra società e in Parlamento è in corso da molti anni un dibattito sul riconoscimento giuridico della Lingua dei Segni Italiana (us). Nel libro, autori sordi e udenti affrontano aspetti diversi e complementari: la ricerca linguistica (Virginia Volterra), le neuroscienze (Francesco Pavani), il modello bilingue (Valentina Foa, Gabriele Gianfreda, Barbara Pennacchi), la costruzione sociale della sordità (Sara Trovato), l'autodeterminazione (Vanessa Migliosi), i diritti umani e le minoranze linguistiche (Benedetta Marziale). Gli autori, rivolgendosi a chi ha interessi scientifici e didattici, ai politici e ai legislatori e a quanti operano nel "mondo della sordità", sottolineano come la lingua dei segni costituisca un imprescindibile strumento di cittadinanza. Nel volume si racconta una grande battaglia di civiltà.
Il libro propone un metodo filosofico per la formazione e la consulenza organizzativa. La filosofia qui non si presenta nella sua consueta veste di disciplina specialistica e astratta ma rivela il suo volto pratico, capace cioè di affrontare le problematiche delle realtà organizzative grazie all'uso della ragione critica e riflessiva. Nella prima parte del volume vengono esaminati nel dettaglio alcuni elementi ricorrenti della formazione e della consulenza. Particolare attenzione è dedicata al concetto di competenza, allo scopo di restituirne un'accezione più ricca che non lo appiattisca unicamente sul significato di prestazione. Nella seconda parte vengono individuate e descritte alcune competenze filosofiche indispensabili per affrontare le difficoltà dell'agire professionale nella società odierna. Di ognuna viene proposta una guida alla progettazione formativa e mostrata la centralità per l'esercizio e la padronanza delle più importanti capacità manageriali e soft skills.
Il libro nasce da un'esperienza pluriennale di coordinamento di servizi per l'emergenza-urgenza in campo sociale, che si è dovuta misurare con una scarsa produzione scientifica sul tema e con una grande eterogeneità di pratiche realizzate in tale ambito. Il testo intende contribuire a delineare le coordinate teorico-metodologiche del lavoro di servizio sociale dell'emergenza-urgenza, sia per le emergenze di massa che per quelle personali e familiari, come nuovo ambito disciplinare e professionale, e a fornire un quadro di riferimento per un modello organizzativo e operativo di pronto intervento sociale unitario e standardizzabile sul piano nazionale. Lo scopo è consolidare un sistema di conoscenze che prepari i futuri operatori, sostenga quelli impegnati nel lavoro quotidiano e possa contribuire all'ulteriore rafforzamento della professione e del servizio sociale nel welfare di oggi.
Il volume, rivolto ai docenti della scuola primaria, propone percorsi di riflessione linguistica sulle parti del discorso. La metodologia adottata parte dall'osservazione e dalla discussione in classe di alcuni elementi tratti dalla lingua d'uso e accompagna i bambini alla scoperta delle categorie, all'analisi scientifica delle osservazioni, alla manipolazione creativa dei materiali linguistici. Ogni argomento è presentato per livelli successivi di approfondimento, ciò rende il testo uno strumento di lavoro utile per tutto il ciclo della scuola primaria e adattabile alle diverse competenze riscontrate in classe. È presente inoltre un ricco corredo di materiali online che include frasi e testi oggetto di osservazione, esercizi da svolgere e relative soluzioni.
Il volume - apprezzato da insegnanti, psicologi e genitori - presenta il metodo socioaffettivo: nato come strumento di promozione del benessere a scuola, negli ultimi anni ha favorito anche lo sviluppo di un welfare di prossimità, per contrastare problematiche sociali come la dispersione scolastica, il cyberbullismo e l'uso di droghe, per supportare il lavoro di rete nel territorio, per educare alla democrazia, al rispetto dell'ambiente, a una sessualità consapevole e rispettosa dei sentimenti. Le originali esperienze effettuate anche online, proposte in questa nuova edizione, possono coadiuvare sindaci, dirigenti e operatori di servizi territoriali nell'attuazione di un programma sociale che sostenga tanto il benessere individuale quanto quello collettivo, e soprattutto un forte senso di comunità che sia da stimolo al rispetto e al mutuo aiuto.
Il volume è un contributo alla comprensione dei possibili interventi da svolgere in campo preventivo e terapeutico durante il periodo perinatale. In un'ottica psicodinamica e multidisciplinare, le autrici analizzano esperienze cliniche significative per comprendere il difficile processo di acquisizione della genitorialità. Le difficoltà che si incontrano in questo passaggio evolutivo sono, non di rado, culturali e intrapsichiche e il ritiro nell'infanzia è strettamente correlato alla depressione post-partum, spesso mascherata, della madre. La psicologia perinatale ha, quindi, il compito di formare gli operatori a cogliere la sofferenza della diade madre-bambino, e metterla in condizioni di contenerla ed elaborarla. I due strumenti diagnostici che, data la loro praticità, flessibilità ed efficacia, dovrebbero diventare d'uso routinario a questo fine sono l'EPDS (Edinburgh Postnatal Depression Scale) - test per la valutazione della depressione in perinatalità - e l'ADBB (Alarm Distress Baby Scale) - scala di valutazione del ritiro. Uno degli aspetti più innovativi del volume, all'interno dell'analisi degli interventi clinici, è rappresentato proprio dalla validazione italiana dell'ADBB.
Partendo dall'esame del legame naturale tra madre e bambino, fondato sull'amore, Winnicott affronta il tema dell'interazione con i genitori e le problematiche legate all'ingresso a scuola. I primi capitoli sono dedicati all'allattamento, allo svezzamento e all'innata moralità del bambino. L'autore approfondisce le difficoltà dei figli unici, le ragioni che spingono i bambini a mentire e rubare, e il processo di conquista dell'indipendenza. "Sono convinto - sostiene Winnicott - che la qualità più importante di una buona madre sia una naturale fiducia nelle proprie capacità. Ritengo sia fondamentale distinguere tra i comportamenti spontanei e quelli che devono essere appresi, in modo da evitare di guastare la naturalezza del maternage".
Nel volume sono riportate le esperienze più significative e consolidate che rappresentano la moltitudine degli interventi terapeutici che si svolgono in Italia da molti anni a favore dei bambini con disturbo dello spettro autistico. Nell'ambito dell'acceso dibattito, il fatto che il Presidente dell'ISS prof. Enrico Garaci abbia specificato che le linee guida non siano prescrittive ma siano una raccomandazione, ha permesso la riattivazione di un dialogo che garantisce la proficuità dell'apertura scientifica. L'On. Paola Binetti, in qualità primariamente di neuropsichiatra infantile, ha promosso l'incontro di diverse scuole di pensiero per far sì che tante esperienze pluridecennali non venissero accantonate e che i genitori continuassero a esercitare la libertà di scelta. Il convegno di cui il presente volume è una testimonianza, si è posto l'obiettivo primario di rispondere alla complessità del disturbo autistico dando voce a quanti si impegnano quotidianamente nell'ambito riabilitativo. Oltre agli interessanti contributi di ordine scientifico, come per esempio quello di Gabriel Levi, sono presenti riflessioni di più ampio respiro che coinvolgono temi di bio-etica, come il contributo di Marianna Gensabella Furnari.