
Negli ultimi decenni lo sport, per molti individui, è divenuto un aspetto importante della vita. Fino a non molto tempo fa tutto ciò non è stato considerato nella sua valenza culturale. Per cultura si intendeva ben altro: teatro, opera, letteratura, arte. C'è stato dunque un mutamento nel concetto di cultura così come anche nel modo di intendere lo sport, non più considerato come qualcosa di meramente fisico. Empatia, competenza e comprensibilità del linguaggio caratterizzano questo scritto dello studioso di "cultura empirica", Hermann Bausinger, conosciuto a livello internazionale.
La tematica di Bruner comprende soprattutto i problemi dello sviluppo cognitivo, secondo cui tutto ciò che noi facciamo obbedisce a leggi interne che possono essere favorite o impedite da fattori culturali esterni. La pedagogia, pertanto, deve tener conto dei fattori interni di sviluppo e di quelli esterni nella maniera più completa possibile. In questo volume, l'autore illustra un principio metodologico chiave della ricerca più attuale sulla psicologia del pensiero, quello della rilevazione delle strategie seguite dal soggetto per l'uso delle informazioni.
Questo volume di Bruner si presenta, nei confronti di altre sue opere, con una ancor maggiore ed accattivante attualità ed incisività di spunti di suggestioni. L’Autore propone una ricca tematica nella quale si ha ampiamente modo sia di notare con precisione le più sicure e confermate linee portanti della sua posizione, sia di rilevare gli slarghi e le profondità nella cui direzione egli appare ormai decisamente orientato a muoversi. In quest’opera Bruner concentra la sua attenzione sui condizionamenti socioambientali, ritrovando il senso profondo della relazione fra l’educazione e la società
Il lavoro segue tre percorsi di ricerca che indagano ed evidenziano l'instabilità costitutiva e permanente del testo sceneggiatura. Un'instabilità vitale, dinamica che sostanzia la natura, la pratica, il graduale farsi della scrittura per il cinema. Il primo percorso è di taglio storico e ripercorre la formazione della scrittura destinata al cinema, affrontando il passaggio dal muto al sonoro, con particolare attenzione al cinema delle origini, al cinema realizzato nell'ambito dello studio system, al cinema in Italia. Il secondo percorso è di natura teorica e indaga l'oggetto da diversi punti di vista, con la possibilità di ascriverlo al campo d'indagine dei Visual Studies, affrontarne la molteplicità dei livelli significanti, aprendosi alla nozione di intertestualità e ipotizzando per la scrittura per immagini un primo originario fondamento nel concetto di immagine-idea. Il terzo percorso è un tentativo di analisi intertestuale di alcuni film che, già sulla carta, si ispirano al romanzo Delitto e castigo di Feodor Dostoevskij: Pickpocket di Bresson, Taxi Driver di Scorsese, Salto nel vuoto di Marco Bellocchio.
Il volume presenta una proposta di intervento formativo denominata Percorsi di Promozione e Arricchimento del Legame Genitoriale, centrata sul potenziamento delle risorse intrinseche alla famiglia. È rivolto a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza degli interventi preventivi per la famiglia e la comunità e agli operatori che si occupano a diversi livelli della formazione dei genitori. A partire da un solido assetto teorico e metodologico - integrato e valorizzato dalla concreta esperienza formativa -, viene offerto al lettore un modello di intervento finalizzato a una riflessione e a un confronto sull'essere genitori in termini di identità e di competenze, e vengono presi in esame alcuni aspetti fondamentali del legame familiare quali le relazioni intergenerazionali, la storia familiare, la cura responsabile, la comunicazione e il conflitto genitori-figli. Lungi dal considerare i genitori soggetti passivi da "istruire", l'obiettivo è quello di sostenerne e potenziarne le competenze e le risorse, per incrementare i processi generativi nei legami familiari e sociali, anche grazie alla valorizzazione della relazione tra famiglia e comunità e all'attivazione di reti tra genitori e territorio.
Prosegue con questo libro la nuova collana diretta da Lucio Guasti, che sottolinea la centralità nella didattica delle operazioni mentali che ogni alunno deve mettere in atto nell'ottica dello sviluppo di uno spinto critico e consapevole. In particolare, questo libro affronta il tema della produzione, intesa come stesura di cronache, invenzione di testi fantastici, risoluzione di problemi matematici.
Perché e come proporre poesia nella scuola primaria, fin dalle prime classi? Dopo una riflessione teorica sul valore della poesia e sulle ragioni per cui è necessaria nell'educazione dell'infanzia, il volume approfondisce la natura del linguaggio poetico in quegli aspetti che sono più utili per l'insegnamento. Cuore della parte operativa sono cinquanta proposte didattiche, tutte su grandi poeti italiani a noi prossimi. Accanto a Ungaretti, Saba, Quasimodo e Montale, vengono presentati poeti come Caproni, Giudici, Bertolucci, Lamarque, Sanguineti, Merini, senza dimenticare Leopardi, Carducci, Pascoli, D'Annunzio, che vengono rivisitati in modo adatto ai bambini di oggi. Non si tratta di un percorso sistematico di educazione poetica, ma di un avvicinamento del bambino alla poesia in modo che possa amarla e trarne beneficio. La poesia diventa il mezzo per un'educazione della persona, per un incremento delle capacità di comprensione degli altri e delle potenzialità espressive, uno strumento per arricchire il lessico e favorire il dialogo ascoltando la propria interiorità. Si coltiva così la creatività, che nasce dal guardare il mondo con uno sguardo personale, non incanalato su schemi predeterminati, si educa a credere in se stessi e a conservare l'ingenuità e la forza immaginifica dell'infanzia.
Nato dalla vasta esperienza dell'autrice, che da anni si occupa dell'integrazione di bambini stranieri a scuola, questo libro propone un percorso di educazione interculturale per la scuola primaria basato su giochi e attività che coinvolgono tutta la classe, con il principale obiettivo di affrontare le problematiche legate all'immigrazione, alle paura delle differenze, all'uso di pregiudizi e stereotipi. Lo scopo è quello di avvicinare gli alunni italiani ai compagni stranieri e viceversa, favorendo la conoscenza reciproca delle culture di origine attraverso giochi motori e cooperativi, giochi di ruolo, giochi sul concetto di identità, giochi linguistici, attività per imparare a conoscere la geografia del mondo, giochi per prendere coscienza dei diritti dei bambini, giochi per avvicinarsi alle tradizioni, agli usi, ai costumi e ai cibi delle altre culture. Oltre alle attività, il volume propone 10 storie i cui protagonisti sono bambini di origine marocchina, filippina, senegalese, russa, albanese, palestinese, pakistana, brasiliana, cinese e rom.
La pandemia ha messo a dura prova la comunicazione istituzionale e di impresa, in particolare quella emergenziale. Alla luce degli errori e delle omissioni, ma anche delle scelte e delle intuizioni dettate dalle necessità quotidiane, questa esperienza deve diventare l'occasione per evitare il ripetersi di cortocircuiti istituzionali e mediatici, dannosi tanto al cittadino quanto alla reputazione stessa dei media e delle Istituzioni. L'obiettivo di questo libro è quello di dare vita ad una riflessione costruttiva sulla comunicazione che ha il suo centro focale sulla vicenda italiana, senza per questo trascurare le esperienze di altri Paesi e del passato. Dell'infodemia, proprio come di una qualsiasi patologia, si effettua una diagnosi - analizzandone i sintomi e gli aspetti con cui si manifesta - si valuta una prognosi e si propone una terapia, ipotizzando tempi di decorso, rimedi e strategie per far fronte al «morbo». Programmare e studiare il coinvolgimento dei cittadini in scelte drastiche e impopolari come il lockdown è essenziale per gestire in modo efficace e responsabile non solo questa pandemia, ma anche crisi future che probabilmente saranno altrettanto violente e inaspettate. Prefazione Walter Ricciardi.
Il volume analizza il tema della soggettività umana così come esso è stato affrontato nel pensiero francese del Novecento, a partire dal clima filosofico dello spiritualismo fino agli esiti teoretici della stagione post-strutturalista. La prima parte del volume (Lineamenti generali) delinea i principali tratti delle diverse filosofie che hanno caratterizzato il Novecento francese: in essa vengono presi in considerazione lo spiritualismo, il personalismo, l'esistenzialismo, lo strutturalismo, l'ermeneutica e la stagione di pensiero comunemente definita postmoderna. Si tratta di un excursus che descrive in maniera sintetica le metodologie tramite le quali i temi della soggettività e della persona sono stati affrontati nei diversi contesti filosofici. Nella seconda parte del libro (Percorsi di approfondimento) presentiamo undici saggi nei quali le tematiche della soggettività e dell'identità personale vengono trattate in riferimento ad uno specifico autore e contesto storiografico. Nei saggi sono presi in esame il concetto di riconoscimento intersoggettivo ("Anerkennung") elaborato da Alexandre Kojève a partire dai suoi studi hegeliani, la figura emblematica dell'"homme révolté" in Albert Camus, la nozione di persona in Emmanuel Mounier e in Jacques Maritain, l'ontologia dell'"homo capax" in Paul Ricoeur, la decostruzione del sé in Jacques Derrida, il significato dell'alterità in Emmanuel Lévinas, l'ermeneutica del sé in Michel Foucault.
Monsignor Luigi Mistò suggerisce di individuare, come prezioso e fecondo esercizio spirituale, le dieci pagine di Vangelo più belle e più importanti per noi, quelle più significative per la nostra vita, quelle che ci hanno colpito maggiormente o che hanno lasciato un segno indelebile nel cuore, quelle che ci piacciono di più o che ci hanno donato luce, conforto, sostegno in momenti speciali. Stilare la propria personale classifica delle dieci pagine più belle del Vangelo, alla ricerca del Signore Gesù! Ad offrire per primo la sua personale classifica è lo stesso Autore, scoprendo un volto di Gesù particolarmente originale, "fresco", giovanile, appassionante. In questo testo intenso e vibrante, propone un commento chiaro e incisivo del Vangelo per aiutare a incontrare, ogni giorno sempre di nuovo, Gesù come il Signore della vita e così innamorarsi di Lui sempre da capo per diventarne sempre di più l'immagine viva. Prefazione di Francesco Coccopalmerio.
Con un testo sempre coinvolgente e di facile lettura, monsignor Luigi Mistò ripercorre il Vangelo alla ricerca degli "amici" di Gesù, persone vive che si presentano come testimoni privilegiati di un'esperienza, di una relazione diretta e particolare con Lui. Nascono così dieci "lectiones" del Vangelo, frutto maturo di un amore appassionato alla Parola di Dio, di una profonda sensibilità pastorale, di una singolare carica umana e di un animo genuinamente sacerdotale. È davvero una grazia inestimabile e un tesoro ineguagliabile poter leggere e rileggere gli incontri che Gesù ha avuto e tentare di entrare nel mistero della vita delle persone che sono state singolarmente toccate dall'averlo incrociato sul proprio cammino e, a partire dall'incontro con Lui, hanno trovato la stella polare, il senso autentico, la gioia incontenibile, la realizzazione piena della vita. Persone vive, che si stagliano davanti a noi come testimoni e maestri. Per imparare da loro, far tesoro del loro insegnamento e della loro esperienza, imitarli come ideali di vita e, sulla loro scia, accompagnati dal loro esempio e anche dalla loro intercessione, approfondire sempre di più il nostro personale e irripetibile rapporto di amore e di amicizia con Gesù, l'innamorarci di Lui, giorno dopo giorno, sempre da capo.