
Questo libro non vuole essere un trattato, non vuole disquisire su cosa è o non è il coaching, ma vuole essere uno strumento pratico, un manuale semplice e agile, completo nei riferimenti e ricco di strumenti, questionari e check list. Si propone da guida per chi desidera utilizzare il coaching, che si tratti di un coach, di uno specialista di risorse umane oppure di un manager, chiunque ritenga importante sostenere e sviluppare i propri clienti ed i collaboratori. Il coach può essere il manager che sollecita i collaboratori al miglioramento delle prestazioni; il leader che guida la squadra, unita e brillante, al giusto mix tra obiettivi individuali e di gruppo; il coach interno all'azienda che supporta la comprensione tra linguaggi simili tuttavia diversi; il consulente che arricchisce la propria offerta professionale con competenze di sicura valenza; l'insegnante che trova nuove modalità per motivare i suoi allievi; chiunque abbia a che fare con altre persone e voglia avviare una relazione di supporto. Per fare questo non basta seguire un corso o due, leggere molti libri, ascoltare molte esperienze, assistere a qualche sessione dal vivo. Tutto ciò è indispensabile, certo, ma poi, al momento del mettere in pratica, è utile avere una serie di strumenti che compendino l'intravisto, oltre ad un buon coach che inneschi l'avviamento. Insomma, da qualche parte bisogna pur iniziare, e questo libro vuole essere un valido trampolino di lancio, oltre che un aiuto concreto.
Questo libro fornisce un quadro scientifico e operativo sul fenomeno dei maltrattamenti all'interno della coppia o IPV (Intimate Partner Violence) e della valutazione del rischio di recidiva e dell'uxoricidio. In particolare, l'Autrice, dopo aver preso in rassegna le ricerche e le prassi operative attualmente esistenti a livello nazionale e internazionale sul fenomeno dei maltrattamenti e sulla normativa in materia, presenta un concetto, quello della valutazione del rischio, nuovo in Italia nella sua sistematizzazione e prassi operativa, parlando del metodo SARA (Spousal Assault Risk Assessment), in sperimentazione da noi. Questo metodo viene spiegato in maniera semplice ma efficace; il lettore viene guidato nell'apprendimento della prassi attraverso la presentazione di casi, la spiegazione dei formulari SARA, illustrando i primi risultati sull'efficacia predittiva della valutazione della recidiva. L'autrice permette a un'ampia gamma di professionisti e operatori, che a vario titolo si occupano di questi problemi, di apprendere il metodo della valutazione del rischio di recidiva e dell'uxoricidio, scientificamente valido per la prevenzione e l'attuazione di prassi utili a tutela delle vittime.
Questo testo scaturisce dalla constatazione che, sebbene da un punto di vista clinico non esista una diagnosi specifica denominata "Disturbo alle Funzioni Esecutive", numerosi sono i bambini che presentano difficoltà di programmazione, organizzazione, controllo comportamentale o flessibilità nell'adattarsi a situazioni nuove. A ciò si aggiunge che la nostra organizzazione sociale impone, anche ai bambini, una sempre maggiore capacità di ottimizzare i tempi, per svolgere diverse attività in modo rapido ed efficiente; ma molti, anche in ambito scolastico, sono gli alunni che non hanno le risorse per adeguarsi a questi standard, manifestando la sintomatologia della Disfunzione Frontale, che ha notevoli sovrapposizione con quella del Disturbo di Attenzione / Iperattività. A partire da queste premesse, il testo si propone di offrire una panoramica aggiornata sul tema, che non dimentichi però anche uno sguardo alla pratica clinica; partendo dalla presentazione delle basi neuroanatomiche relative allo sviluppo delle Funzioni Esecutive, il volume illustra i disturbi evolutivi in cui sono esse sono coinvolte e gli strumenti per la loro valutazione diagnostica; inoltre rivolgendosi a un pubblico non solo di studenti e specialisti, ma anche di operatori, propone alcuni spunti per l.impostazione degli interventi riabilitativi.
Liberiamoci dallo stereotipo della donna-leader di successo con tailleur attillato grigio antracite e tacchi a spillo. Essere donna e insieme leader significa essere una professionista "normale". Significa essere, cioè, una figura molto più "semplice" o più in ombra di quanto si immagini, ma di valore, cioè capace di introdurre quel Fattore D che produce valore d'impresa. E le storie raccontate in questo libro lo dimostrano. Sono storie di donne normali, ma anche un po' "speciali". Non sono manager necessariamente molto famose (almeno per ora), ma sono figure che si sono preparate a lavorare studiando, con impegno e passione, senza sacrificare se stesse e la propria autenticità. Un libro utile alle persone curiose per capire meglio cosa spinge alcune donne ad accettare fatiche supplementari per raggiungere obiettivi difficili, lottando contro pregiudizi e luoghi comuni; alle giovani che ricercano modelli non convenzionali in grado di rafforzare il loro impegno quotidiano; alle donne di qualsiasi età che hanno già operato scelte di vita personale e professionale; ai direttori del personale e manager HR che si occupano anche delle politiche orientate alla valorizzazione delle differenze di genere e di diversity management; a chi studia e si interessa al tema della leadership, non solo femminile, e al suo sviluppo all'interno delle imprese.
Le parole e le espressioni che ricorrono nel dibattito sulla scuola sono un numero abbastanza modesto. Accade, tuttavia, che i medesimi termini si trovino a indicare intenti o modalità d'azione diversissimi e persino incompatibili fra loro, al punto che non sempre è agevole comprendere che cosa realmente voglia dire chi usa determinati vocaboli e locuzioni. A volte l'alone che circonda le parole sembra dominare sul loro significato reale. Inoltre, una parte consistente del lessico delle scienze dell.educazione è entrato a far parte dell'uso corrente attraverso traduzioni dalla letteratura internazionale, per lo più in inglese: nell'accomodamento linguistico, i nuovi concetti si vedono costretti entro termini che già possedevano in italiano un loro significato. Non può che derivarne un grande disorientamento. Da qui la necessità di un volume come questo, capace di sottrarre le parole essenziali della scuola - natura, educazione, istruzione, formazione, personalità, attitudine, capacità, dote, socializzazione, metodo, strategia, procedura, individualizzazione, unità didattica, sostegno, programma, programmazione, esperimento, valutazione, verifica, orientamento, qualità, prova, test, insegnanti, aggiornamento - alla riduzione al senso comune e di affermare finalmente il loro significato specifico.
In un contesto culturale in cui il «discorso» sull'uomo e sulla sua «verità» diventa sempre più difficoltoso e quanto mai altamente problematico, il «paradigma evolutivo» sembra costituire una chiave «euristica» ed «ermeneutica» idonea per esplicitare il senso dell'uomo come totalità bio-psico-spirituale e per identificare la sua singolarità e unicità nell'ordine dei viventi. I tentativi di «ri-pensare» l'uomo tra evidenze scientifiche e prospettive filosofiche, presenti in questo lavoro, risiedono nella volontà di ricercare e porre le premesse per uno sviluppo antropologico più rispondente all'umanità dell'uomo al fine di ri-articolare le strutture fondamentali dell'antropologico, sulla base di una prospettiva evolutiva. Il presente lavoro si colloca in continuità con i volumi Ri-pensare il mondo. Spazio-tempo, cosmovisioni e conoscenze, del 2001, e Ri-pensare Dio. Tra mutamenti di paradigmi e rimodulazioni teologiche, del 2016, dei quali costituisce la naturale contestualizzazione, esplicitazione e prosecuzione.
Questo libro accompagna il lettore nel "nuovo modo" di fare marketing online per acquisire nuovi clienti, far percepire meglio il valore dei propri servizi/prodotti e vendere praticamente ogni cosa, attraverso i "funnel di marketing". In un mercato dove la competizione è sempre maggiore e dove i costi pubblicitari sono sempre più alti, diventa vitale affinare le tecniche e migliorare le strategie per ottimizzare gli investimenti pubblicitari in modo da ottenere un ROI (ritorno sull'investimento) positivo. I funnel servono proprio a questo! Rappresentano l'evoluzione tecnologica (e psicologica) del "sito" e sono sistemi composti da un insieme di elementi e sequenze automatizzate che hanno lo scopo di creare relazione, educazione e far vivere all'utente un'esperienza tale da portarlo all'azione voluta. Questo libro è specifico sui funnel di marketing ed è un "concentrato" di informazioni, tecniche, schemi e strategie derivanti dall'esperienza di sviluppo di oltre 120 funnel per aziende, imprenditori e professionisti in oltre 20 mercati diversi.
Le vicende tra la prima e la seconda guerra mondiale, il mezzo secolo di socialismo reale vissuto all'ombra di Mosca, gli ultimi decenni che hanno portato all'ammissione nell'Unione europea: oggi l'Europa centro-orientale non è più una periferia, come a lungo è stata considerata
Secondo una lunga tradizione intellettuale, la vita immaginativa nella prima infanzia sarebbe primitiva e disorganizzata. Paul Harris si schiera contro questa tradizione, mostrando come la capacità di immaginare possibilità diverse dal reale contribuisca allo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino.
Un contributo di grande interesse per comprendere come il reale, l’immaginario e il magico si intreccino strettamente a costituire la natura stessa della cognizione umana.
L'autore
Paul Harris insegna Pedagogia all’Università di Harvard. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Il bambino e le emozioni (2000).
Psicologia del lavoro è il primo di una serie di 3 volumi, i due successivi saranno dedicati alla Psicologia delle organizzazioni e alla Psicologia delle risorse umane. Valorizzando tutti gli approcci teorici presenti in questo ambito, il primo volume raccoglie i contributi più aggiornati sul tema della psicologia del lavoro di alcuni tra i più autorevoli studiosi italiani. In particolare, vengono analizzati i problemi che contraddistinguono, sul piano individuale, il rapporto persona-lavoro: differenze individuali, competenze, motivazione, carriera. L’attenzione è anche focalizzata sulle conseguenze che possono avere per la salute e per il benessere individuale le caratteristiche del lavoro svolto, del contesto lavorativo e dei rischi in esso presenti.
"Psicopatologia dello sviluppo" è un'introduzione a una disciplina che sta assumendo un ruolo sempre più rilevante per lo studio dello sviluppo e dei possibili esiti patologici nell'infanzia e nell'adolescenza. Vengono descritte le sindromi cliniche, dai disturbi affettivi ai disturbi dell'attaccamento e a tutti i quadri clinici tipici di questa fase del ciclo vitale. Al volume hanno collaborato qualificati studiosi italiani, che hanno utilizzato un linguaggio particolarmente esplicativo facendo riferimento agli studi e alle ricerche più recenti in campo internazionale.
Ci sono più modi di nominare la globalizzazione - mondializzazione, interconnessione planetaria, interdipendenza universale - ma il senso è uno: il mondo è divenuto più complesso e se da un lato si sono ridotte le distanze fisiche, dall'altro si sono create fratture profonde, politiche e culturali, tra e dentro gli stati nazionali. Questo squilibrio ha aperto una crisi di legittimità che mina alla base le democrazie nuove e antiche. "Modernità in polvere", che è già un classico delle scienze sociali, risponde alle sfide teoriche e metodologiche della globalizzazione guardando al mondo non più come a un insieme di oggetti culturali statici (nazioni, economie, demografie, istituzioni), ma come a un sistema di flussi in movimento che trasportano attraverso il pianeta persone, denaro, immagini, tecnologie e ideologie. Quando trovano spazi locali in cui assestarsi, questi flussi subiscono un processo di indigenizzazione, ovvero un processo in cui devono necessariamente ricostruire la propria specificità. In tal modo si genera nuova differenza anziché omologazione, ed è nell'osservazione minuziosa di questo progressivo differenziarsi che la ricerca etnografica recupera il proprio senso originario e il proprio valore.

