
Nel 1989 una serie di crisi culminante nel crollo del muro di Berlino sancì la fine dell'ordine del blocco comunista e il conseguente venir meno del bipolarismo della guerra fredda. Da quel momento il sistema delle relazioni internazionali si è modificato profondamente generando squilibri nell'ordine liberale e agendo sulle dinamiche sociali ed economiche. Il volume, in questa nuova edizione aggiornata, va a integrare il manuale di «Storia internazionale» dello stesso autore, ed espone e interpreta i mutamenti intervenuti negli assetti globali, con attenzione ai conflitti nel continente africano e alla politica di potenza russa.
Questo volume intende rivolgersi a quanti intendano, personalmente e/o professionalmente, percorrere un viaggio alla ricerca dei perché più profondi della propria esistenza. Perché sono, penso, agisco, sento, mi relaziono, in un determinato modo? E se fossi nato in un'altra famiglia, in un altro paese, con un altro credo, sarei ancora io? Che legame c'è tra esperienza psicologica ed esperienza spirituale? La cultura sociale, politica, scolastica, nella quale sono immerso e dalla quale sono attraversato, che peso ha nell'influenzare le mie decisioni e le mie idee? Ed ancora, le relazioni che ho e che intrattengo mi condizionano nella costruzione del mio io e della mia idea di me? Ed io sono proprio certo di essere ed essere pensato come individuo unico, coerente, razionale o forse mi accorgo di cambiare forma, opinione, comportamento, in accordo alle situazioni temporali, relazionali, istituzionali, gruppali nelle quali trascorro la mia esistenza? Ed infine, esiste un'anima, un'identità, un'individualità o una relazione dinamica tra esseri in ricerca, in viaggio, verso orizzonti di benessere e felicità? Il volume non risponderà a questi interrogativi, ma organizzerà un pensiero originale, innovativo, complesso e poliedrico: stimolerà il lettore a percorrere un viaggio interiore, un percorso di verità ed autocoscienza, alla ricerca dell'anima, sino a giungere ad una possibile narrazione rigenerata di sé: il proprio testo in un contesto interpretativo relazionale.
La didattica sta vivendo una nuova centralità: le trasformazioni del contesto socio-culturale, il protagonismo dei media digitali, i nuovi stili e ritmi di apprendimento dei più giovani, le esigenze di aggiornamento nelle professioni ne spiegano le ragioni. Questa centralità trova conferma nei nuovi paradigmi e linee di ricerca (neurodidattica, enattivismo, semplessità), tutti accomunati dall'importanza dell'insegnante, della sua guidance nel contesto della classe. Il manuale vuole rendere conto dello scenario che ne deriva, segnato dalla consapevolezza del valore della didattica come sapere professionale, dei processi di trasposizione e regolazione, della pratica riflessiva nella formazione e nello sviluppo professionale, del ruolo che le tecnologie giocano al riguardo. Infine, una ricca selezione di contenuti digitali disponiblii online ne costituisce la funzionale estensione.
Questo Manuale che giunge alla decima edizione nasce dall'esperienza dell'Autore e dalla sua intenzione di trasmettere qualcosa. Lo scopo che l'Autore si è prefisso, sinteticamente è individuabile nella convinzione che un corso istituzionale di diritto processuale civile deve fornire alcune nozioni fondamentali: poche, ma spiegate approfonditamente. In quest'ottica, gli esempi - di cui nel testo si fa largo uso - assumono un ruolo speculare e non meno essenziale della spiegazione generalizzante.
Volume di 300 pagine riccamente illustrato a colori
Che cos'è il romanzo familiare? È possibile considerarlo una categoria critica che ci aiuti a leggere alcune opere pubblicate a partire dalla seconda metà dell'Ottocento? Concentrandosi sul panorama italiano, «Non poteva staccarsene senza lacerarsi» prova a rispondere a queste domande, ripercorrendo alcune tappe centrali della fortuna del genere. Figura tra le più rilevanti del nostro immaginario sociale, la famiglia viene qui osservata attraverso le sue rappresentazioni letterarie: protagonista collettivo del racconto, lo struttura nella forma e ne determina i temi. La prospettiva genealogica del volume offre così la possibilità di ricostruire una fase poco nota della storia del novel e di guardare alla trasformazione dell'idea di famiglia in un'ottica inedita.
Considerato dagli psichiatri di tutto il mondo il testo imprescindibile di riferimento, il DSM (Diagnostic and Statistical Manual), pubblicato dalla American Psychiatric Association e tradotto in decine di lingue, è la fonte primaria che definisce il limite tra ciò che è normale e ciò che è patologico in relazione alla psiche. Passato attraverso quattro edizioni, il manuale è giunto ora alla quinta stesura, il DSM-5, ma questa volta la pubblicazione ha scatenato feroci e allarmanti polemiche. A capo dei critici più agguerriti si trova Alien Frances, l'autore di questo libro, scienziato autorevole e psichiatra tra i più apprezzati, che sa bene di cosa parla, dal momento che proprio lui aveva diretto la redazione del precedente DSM-IV. Secondo la sua analisi, precisa e convincente, la nuova edizione del manuale diagnostico rischia di fare più male che bene. L'impostazione del volume allarga infatti a tal punto lo spettro delle patologie psichiche da lasciare ben poco spazio alla "normalità", che quasi scompare. Siamo tutti malati: un regalo alle industrie degli psicofarmaci e una resa di fronte alla crescente medicalizzazione della società, divenuta sempre meno capace di gestire serenamente fenomeni comuni, che sono sempre esistiti, come il lutto, l'invecchiamento o la naturale vivacità dei giovani. Si moltiplicano invece le diagnosi di patologie per ogni comportamento, perdendo in questo modo la visione pluralista dell'universo psichico...
Lo schema di questo volume, ormai giunto alla sesta edizione, è basato sull'analisi della legge civile in materia di bilancio e dei principi contabili nazionali, in qualità di regole interpretative e integrative delle norme del Codice Civile. Dopo i primi due capitoli, dedicati al ruolo e ai postulati del bilancio ed agli schemi formali dei prospetti previsti dalla legge, si descrivono e analizzano le classi di voci dello stato patrimoniale, discusse nelle loro problematiche di classificazione, valutazione ed esposizione in bilancio; segue quindi l'esame delle problematiche valutative e di collocazione in bilancio delle voci scaturenti dai giudizi di fine periodo. Infine vengono prese in esame le regole IASB (International Accounting Standards Board), in quanto tali principi contabili internazionali sono ormai adottati dalle aziende italiane. Rispetto alla precedente, questa edizione si caratterizza per l'aggiornamento riferito alle modifiche introdotte negli ultimi tre anni ai principi dello IASB, alle regole del Codice civile (specie con il Decreto Legislativo n. 39/2010) e ai documenti dell'Organismo italiano di contabilità (con il nuovo OIC 6). I riferimenti normativi sono aggiornati al gennaio 2013.
Per molte organizzazioni del terzo settore italiano, la gestione del personale non è mai stata una reale priorità. D'altro canto si assiste alla ricerca di modelli e strumenti che possano contribuire allo sviluppo del rapporto tra persona e organizzazione. Tale rapporto, infatti, non può più basarsi solo sulla motivazione intrinseca degli operatori, con l'esito di essere spesso dato per scontato. C'è anche il rischio che modelli e strumenti vengano assunti acriticamente dall'esperienza e dalla teorizzazione maturata in ambito for profit. Questo volume da un lato mette a disposizione del lettore chiavi di lettura e strumenti per intervenire sui processi di gestione delle persone; dall'altro si è pensato al non profit come ad un laboratorio permanente nel quale alcuni modelli gestionali possono risultare appropriati anche per altri settori come il for profit e il pubblico.