
In questo volume vengono trattate le competenze tecniche, come la comunicazione scritta, la comunicazione interpersonale e il public speaking, necessarie al professionista per svolgere la sua attività professionale. Inoltre vengono trattati alcuni servizi di base come social media, sponsorizzazioni e partnership, media relations e gestione degli eventi. Infine viene proposto il metodo START per la progettazione e gestione delle strategie e delle attività di comunicazione e relazioni pubbliche. Questo volume risponde alle esigenze formative degli studenti e a quelle di aggiornamento dei professionisti, giovani e meno giovani, che vogliono ampliare la loro preparazione. Si rivolge in particolare a tutti coloro che sono interessati ad approfondire le competenze e i servizi di base delle relazioni pubbliche, legati anche all'impiego dei social media e delle tecniche di valutazione e misurazione. Questo è il primo dei due volumi che si propongono come punto di riferimento per la professione di comunicazione e relazioni pubbliche.
Il testo presenta un quadro concettuale snello ma efficace per avviare il lettore allo studio dell'organizzazione aziendale, con particolare attenzione alla progettazione organizzativa e agli strumenti operativi di cui la prassi aziendale si avvale. Anche in questa terza edizione rinnovata e ampliata, oltre che semplificata nello stile e nell'approccio per rendere il manuale ancora più chiaro, il percorso seguito coniuga il rigore scientifico con un approccio operativo: partendo dai problemi, gli autori attivano le principali teorie organizzative in grado di spiegarli e di fornire un contributo per risolverli. Il linguaggio piano, il ricorso continuo a minicasi aziendali ed esemplificazioni in una nutrita tipologia di box di approfondimento a supporto del testo, le glosse inserite a lato dei paragrafi rendono il volume particolarmente adatto per la didattica. Il testo si rivolge ai corsi di Organizzazione aziendale a Economia e Ingegneria gestionale.
A ragione gli studiosi sostengono che non esiste una storia del cinema, ma tante storie. Tuttavia, in questo libro - destinato tanto a studenti universitari quanto ad appassionati - la storia del cinema non è presentata come un concentrato di tutto ciò che è stato detto o studiato sull'argomento. Gli autori pensano che scrivere la storia del cinema significhi porre una serie di domande e andare in cerca di prove per cercare di rispondere con argomentazioni puntuali.
In questo libro essi si sono concentrati su tre ordini di questioni: come sono cambiati gli usi del mezzo cinematografico nel corso del tempo? Come ha influito l'industria cinematografica (nelle sue ramificazioni di produzione, distribuzione ed esercizio) sugli usi del mezzo filmico? Infine, come hanno preso forma delle tendenze internazionali sia negli usi del mezzo sia nell'andamento del mercato cinematografico?
Il volume è aggiornato ai nostri giorni, in modo da rendere conto del dibattito più recente, come il mutamento conseguente all'introduzione del digitale.
In questa nuova edizione sono state aggiunte numerose schede di analisi di film e un'Appendice che tratta 10 parole-chiave del linguaggio dei film, per fornire agli studenti le conoscenze di base per poter analizzare un film in modo autonomo.
Porre l'inclusione al centro delle politiche e delle prassi educative significa concentrare l'attenzione sulle esigenze diversificate di tutti gli allievi, nessuno escluso, nel rispetto del principio di pari opportunità e di partecipazione attiva di ognuno. La prospettiva dell'inclusione scolastica è sviluppata nel volume su quattro piani fra loro integrati: il piano dei principi, che tende a sottolineare come ogni individuo, indipendentemente dai tratti culturali o personali, sia un'entità costitutiva dell'istituzione sociale, che trova nella piena valorizzazione di rutti la sua stessa ragione d'essere; il piano organizzativo, inteso come interazione e coordinamento fra i diversi attori che entrano in gioco, sia interni che esterni alla scuola; il piano metodologico-didattico, che si riferisce alle procedure da mettere in campo per promuovere il successo formativo e il ruolo attivo di ogni allievo; e infine il piano dell'evidenza empirica, che fissa l'attenzione sulle ricerche che hanno affrontato il tema dell'educazione inclusiva, al fine di giustificarne l'applicazione generalizzata. Nei capitoli viene enfatizzata la dimensione operativa, associando alla trattazione teorica di ogni argomento delle proposte curricolari riferite a diverse situazioni e ambiti disciplinari.
Questo libro deriva dall'adattamento di un manuale largamente adottato nelle università americane in corsi introduttivi di geografia umana e culturale: "Visualizing Human Geography" di Alyson L. Greiner, edito da Wiley in collaborazione con la National Geographic Society. Il testo unisce tre elementi di forza molto innovativi per la didattica della geografia di livello universitario: una pedagogia visiva integrata con un testo completo, l'utilizzo di situazioni e problemi concreti estratti dalle collezioni della National Geographic Society, l'inserimento di un sistema multimediale interattivo. Questa scelta è coerente con un indirizzo pedagogico, ormai affermato a livello internazionale. Esso consiste in un superamento del pregiudizio secondo cui l'apprendimento visivo si accompagni necessariamente a un indebolimento nei processi cognitivi superiori e che quindi le immagini siano alternative ai concetti e al ragionamento, o debbano avere un ruolo banalmente strumentale. Occorre invece prender atto dei consolidati progressi della pedagogia visiva e soprattutto dei grandi mutamenti in atto nell'ambiente socio-culturale in cui vive lo studente del XXI secolo. Come scrive la psicologa Patricia M. Greenfield sulla prestigiosa rivista "Science" (n. 323, gennaio 2009, pp. 69), "politiche e didattiche dell'educazione devono corrispondere al mutamento introdotto, sul piano dei processi di apprendimento, da televisione, videogames e internet".
Questo libro deriva dall'adattamento di un manuale largamente adottato nelle università americane in corsi introduttivi di geografia umana e culturale: "Visualizing Human Geography" di Alyson L. Greiner, edito da Wiley in collaborazione con la National Geographic Society. Il testo unisce tre elementi di forza molto innovativi per la didattica della geografia di livello universitario: una pedagogia visiva integrata con un testo completo; l'utilizzo di situazioni e problemi concreti estratti dalle collezioni della National Geographic Society; l'inserimento di un sistema multimediale interattivo. Questa scelta è coerente con un indirizzo pedagogico, ormai affermato a livello internazionale. Esso consiste in un superamento del pregiudizio secondo cui l'apprendimento visivo si accompagni necessariamente a un indebolimento nei processi cognitivi superiori e che quindi le immagini siano alternative ai concetti e al ragionamento, o debbano avere un ruolo banalmente strumentale. Occorre invece prender atto dei consolidati progressi della pedagogia visiva e soprattutto dei grandi mutamenti in atto nell'ambiente socio-culturale in cui vive lo studente del XXI secolo. Come scrive la psicologa Patricia M. Greenfield sulla prestigiosa rivista «Science» (n. 323, gennaio 2009, pp. 69), «politiche e didattiche dell'educazione devono corrispondere al mutamento introdotto, sul piano dei processi di apprendimento, da televisione, videogames e internet». Questo ambiente multitasking produce attitudini cognitive diverse, connotate da una forte reattività visivo-spaziale, che non può essere ignorata, ma va utilizzata e orientata a sostegno di processi cognitivi basati sulla lettura e la comprensione del testo scritto. I robusti contenuti visuali del libro offrono un livello di rigore in grado di migliorare l'apprendimento ed il coinvolgimento degli studenti. Inoltre il manuale si caratterizza per: un contenuto che riflette i più recenti sviluppi della scienza geografica; la descrizione di modelli geografici e di elementi teorici legati alle loro applicazioni pratiche; un eccellente apparato cartografico; statistiche accurate e aggiornate; un'appendice on line dedicata alle proiezioni cartografiche. Questo manuale offre un percorso nuovo ed originale per iniziare gli studenti alla ricchezza della geografia, inclusi i suoi molti diversi approcci, prospettive, tecniche e strumenti. Cerca inoltre di dotare gli studenti di abilità geografiche e analitiche per diventare creativi e capaci di prendere decisioni, di porre correttamente i problemi e di valutarne le soluzioni.
Il volume di Hogg e Vaughan, rispetto alle precedenti edizioni, ribadisce l'importanza dei modelli di analisi psicosociale tradizionalmente usati nella ricerca. In più, propone un ampio panorama di idee riguardanti i collegamenti tra la ricerca di laboratorio e le ricadute applicative suggerite dai risultati ottenuti. Il testo è un esempio interessante e aggiornato dell'analisi delle dinamiche del cambiamento che si producono nell'interazione tra individui e nuovi contesti sociali. In particolare, la nuova edizione si caratterizza per l'attenzione al contributo che la psicologia sociale può fornire per studiare i principali problemi della società contemporanea e per affrontare le importanti sfide ad essi correlate, quali ad esempio, l'emergenza climatica, la crisi pandemica e il Covid-19, le relazioni tra populismo, democrazia e libertà, i temi della diversità, delle diseguaglianze e dell'inclusione e sociale, il superamento di pregiudizi e stereotipi etnici e di genere, il ruolo dei social network e dei social media nella società contemporanea, il rapporto tra scienza, salute e società, la riproducibilità dei risultati delle ricerche sul comportamento umano.
L'approccio scelto dagli autori per questo manuale consente di trattare i più importanti e recenti sviluppi dell'economia internazionale, senza tuttavia trascurare i presupposti teorici e storici che tradizionalmente formano il nucleo della materia. Il libro è diviso in due volumi completamente autonomi: questo è dedicato ai temi del commercio dei beni mentre il secondo si concentra sulle questioni monetarie. Gli autori, partendo dall'osservazione che gli studenti assimilano la materia con più facilità se questa viene presentata come un metodo di analisi legato agli eventi dell'economia mondiale piuttosto che come un insieme di teoremi su modelli astratti, hanno preferito evidenziare i concetti e la loro applicazione piuttosto che i formalismi teorici. Ne consegue che il libro non richiede un'approfondita conoscenza della teoria economica, e tutti gli studenti che hanno frequentato un corso sui principi di base dell'economia lo troveranno accessibile; in ogni caso il libro include speciali appendici matematiche per gli studenti che seguono un programma più avanzato.
Un supporto aggiornato, chiaro e motivante per portare, all'interno delle aule, la vitalità dell'economia internazionale. Autori prestigiosi (Krugman è stato Premio Nobel per l'Economia nel 2008, Obstfeld insegna a Berkeley e Melitz ad Harvard) e l'attenta curatela di Elisa Borghi e Rodolfo Helg ne hanno fatto uno dei manuali più diffusi nel mondo universitario italiano.

