
Quali sono gli scopi del servizio sociale? Quale il suo "oggetto" privilegiato di studio e di intervento? Quali le sue funzioni nell'attuale realtà sociale e istituzionale? Questi alcuni degli interrogativi cui il libro dà risposta. Il volume è stato pensato non solo come supporto didattico per gli studenti che si accingono ad iniziare il percorso curricolare previsto per la formazione al servizio sociale, ma anche per chi desideri rafforzare motivazioni e professionalità in quanto docente, formatore, operatore assistente sociale e di professionalità attigue.
L'assistente sociale è tenuto a scrivere per obblighi lavorativi una documentazione che annovera diverse tipologie testuali (espositive, interpretative, descrittive e argomentative) che impongono distinte e diversificate modalità di stesura. Questo volume si propone di fornire strumenti e tecniche che supportino e orientino nella redazione dei documenti richiesti. Dopo una sezione propedeutica, nella quale i testi di servizio sociale vengono inquadrati nell'ambito della scrittura giuridico-amministrativa e in cui vengono illustrati gli strumenti di scrittura e i metodi linguistici di base, l'analisi viene focalizzata su presentazione e analisi del caso, relazioni per la supervisione, quindi su relazioni di richiesta, di aggiornamento e di valutazione. Ogni testo è presentato nella sua versione originale - ovviamente epurato, nel rispetto del diritto alla privacy, di ogni riferimento che potesse consentire l'individuazione di persone o di circostanze - e corredato di un apparato che comprende l'analisi linguistica, la correzione preliminare, la segnalazione delle lacune informative e la proposta di riscrittura.
L'attività osservativa, anche se metodologicamente strutturata, permette di cogliere un insieme di dati, riferiti a persone, situazioni o fenomeni che però non consentiranno di conoscere le realtà nella loro complessità e interezza. Nel testo viene dedicato ampio spazio a quegli aspetti che aiutano l'educatore ad acquisire maggior consapevolezza dell'influenza che l'osservatore ha sul campo osservato, attraverso l'approfondimento degli elementi che indirizzano e "disturbano" la suddetta attività attraverso metodologie e strumenti pratici.
Il volume presenta, attraverso un approccio clinico-dinamico di stampo socio-costruzionista, strumenti e competenze psico-socio-educative necessarie a chi ha il compito di sostenere/supportare le équipe educative delle comunità per minori affinché questi luoghi diventino spazi di relazione e di cura con effettive valenze trasformative e terapeutiche. Il testo - che fa il punto sulla situazione attuale dell'intervento di comunità per minori adottando uno sguardo aperto all'integrazione tra diverse prospettive d'intervento e orientamenti teorici - si rivolge a coordinatori, formatori e supervisori, agli educatori di comunità, agli studenti e ai professionisti che operano nel sociale.
Il volume si propone da un lato come guida alle principali teorie organizzative elaborate nell'ambito della sociologia dell'organizzazione, con lo scopo di trarne considerazioni utili per i contesti specifici in cui lavorano i "professionisti del sociale"; da un altro lato, come contributo ad un orientamento di servizio sociale trasformativo, cioè capace di orientare al cambiamento anche le organizzazioni attraverso cui si realizzano servizi e interventi per i cittadini. Il libro si presta ad essere utilizzato come manuale per gli studenti dei corsi di studi universitari in Servizio sociale e come strumento di ulteriore competenza per i professionisti impegnati nei servizi sociali, per l'adozione di pratiche organizzative congruenti ed efficaci.
Che cosa vuol dire fare peer education? Quali vantaggi derivano dalla sua applicazione? Quali teorie ne sono a fondamento? Il volume risponde a queste e ad altre domande sulla peer education, una metodologia di prevenzione dei comportamenti a rischio - come l'assunzione di droghe o alcol, la guida spericolata, il nullismo ecc. - particolarmente diffusi tra gli adolescenti e di promozione del benessere psichico, fisico e relazionale. L'intento è quello di fornire indicazioni teorico-operative che permettano a educatori, insegnanti, psicologi e, in generale, agli operatori del sociale di costruire un buon intervento di peer education. Ampia attenzione è rivolta alle modalità attraverso cui organizzare la formazione dei peer educator e alla descrizione delle diverse tecniche di conduzione di gruppo che facilitino il coinvolgimento attivo dei partecipanti e un apprendimento di abilità, e non solo di conoscenze.
Fin dalle prime scuole per assistenti sociali sorte in Italia nel secondo dopoguerra, il tirocinio si è costituito come elemento formativo cruciale, dando vita a innovative esperienze di apprendimento sul campo. Con l'introduzione della formazione al servizio sociale in ambito universitario, ormai più di vent'anni fa, è stato impresso al settore un ulteriore impulso che ha consentito di approfondirne le componenti formative, didattiche, metodologiche e relazionali. L'intento di questo volume è duplice: da un lato, vuole proseguire la riflessione sul tirocinio in una fase in cui la formazione universitaria dell'assistente sociale vede un notevole sviluppo, ma presenta molteplici differenze fra sedi e fortissime esigenze di adeguamento a quanto prospettato dalla Dichiarazione di Bologna firmata nel 1999 dai ministri europei dell'istruzione. Dall'altro lato, il testo si propone di fornire un contributo orientativo a quanti (supervisori, tutor, docenti, studenti) sono impegnati nell'attività formativa che non coinvolge solo l'università, ma richiama a una responsabilità condivisa la comunità professionale, operante nel sistema integrato di servizi, e gli enti gestori quali futuri fruitori dei laureati abilitati alla professione.
Saper progettare percorsi educativi è la competenza più richiesta all'educatore della prima infanzia e qualifica una professione in costante ascesa, sostenuta oggi dai curricoli universitari a essa dedicati, ma che rischia ancora di configurarsi come mera attività assistenziale praticabile da chiunque. Il testo illustra gli elementi fondanti della progettualità educativa in un servizio per bambini da 0 a 3 anni e, a partire dai concetti di programmazione e progettazione, arriva a definire format di micro e macroprogettazione. La riflessione inoltre spazia su elementi collegati quali: il ruolo e le competenze dell'educatore nella sua relazione con i bambini, con le famiglie e con il personale della struttura e la predisposizione del setting educativo per quanto concerne tempi, spazi e materiali, soprattutto nell'ambito delle routine. Il volume intende porsi come strumento sia per la formazione degli operatori del settore, sia per lo studio universitario, ma è utile a chiunque voglia avvicinarsi al lavoro progettuale dell'educatore a partire da riferimenti teorici chiari e definiti, legati a strumenti pratici e aggiornati.
Molti adulti e moltissimi bambini pensano che la punteggiatura serva soprattutto a indicare le pause del respiro. In realtà, i segni di punteggiatura hanno anche altre importanti funzioni spesso trascurate dalla didattica tradizionale. Questo libro propone alcune attività e itinerari didattici che - attraverso spunti ludici e divertenti - rispondono all'obiettivo di far riflettere gli allievi di diversi ordini scolastici sulle funzioni della punteggiatura e sul suo rapporto con la costruzione del testo.
La prima edizione del "Dizionario di servizio sociale" si è connotata come un punto di riferimento importante per la disciplina, colmando un vuoto da più parti avvertito. Il "Nuovo dizionario di servizio sociale", che esce a distanza di otto anni, non è solo un'edizione aggiornata, ma un testo nuovo arricchito da una sessantina di voci e dalla riscrittura o integrazione di molti temi già presenti, resi più aderenti al contesto attuale. La logica che ha guidato il lavoro è stata quella di affiancare alle voci che fanno parte del bagaglio storico della professione di assistente sociale interventi che contribuiscono a definire alcuni concetti di cui il servizio sociale si avvale, o fenomeni di cui si occupa, ma anche a individuare approcci teorici e operativi più recenti e innovativi. Il comitato scientifico, raccolto intorno all'Associazione italiana docenti di servizio sociale (aidoss), ha lavorato tenendo presenti alcuni assi fondamentali (epistemologia, teoria e metodologia, principi e fondamenti, deontologia, evoluzione storica, politica sociale e sistema organizzativo dei servizi) che costituiscono il corpus del servizio sociale.
Il senso più profondo dell'asilo-nido è il suo essere luogo di relazioni. Il nido non è la prima scuola del bambino, non è concepito per l'apprendimento precoce né per l'insegnamento in senso formale e tradizionale. Ciò non significa che non si richieda un'alta qualificazione psico-pedagogica degli operatori, anzi, il contrario. Al centro dell'intervento educativo del nido si pone sviluppo di relazioni significative tra adulti e bambino e tra i bambini. Il volume, attraversando le tematiche cruciali del servizio - quali le aspettative e i pregiudizi, l'organizzazione dello spazio, il gioco, l'ambientamento, rapporto con le famiglie - intende porre le emozioni al centro della riflessione e dell'azione educativa. Vengono approfondite le dinamiche emotive dei piccoli, degli educatori e dei genitori. La pedagogia dell'ascolto, degli affetti e delle relazioni viene così a fondare la professionalità e la pratica degli asili-nido.
Come lavorano gli assistenti sociali? Quali percorsi e processi caratterizzano le loro pratiche? Questo testo introduce le varie fasi del processo metodologico di servizio sociale e identifica gli aspetti distintivi di questa professione nel lavoro con le persone e con i loro contesti di vita, in una logica di promozione dell'inclusione e della solidarietà sociale. La contemporanea attenzione alle dimensioni personali, istituzionali e sociali degli interventi, la professionalità riflessiva, la dimensione di ricerca e quella etica e valoriale fanno da sfondo a una rivisitazione dei passaggi cruciali dell'intervento. Il lavoro sociale è caratterizzato dalle contemporanee e a volte contraddittorie esigenze di rigorosa metodologia e di valorizzazione della dimensione umana del processo. Il testo propone nuove strade per coniugare queste due rilevanti istanze. Coerentemente con un approccio riflessivo alla metodologia del servizio sociale, ne presenta le varie fasi, attraverso l'analisi di casi e di incidenti critici e il riferimento ai principali risultati della ricerca scientifica. Prefazione di Walter Lorenz

