
Lo scienziato si propone di conoscere e capire la realtà, obiettivo che cerca di raggiungere per vie diverse. Il computer mette a sua disposizione un nuovo strumento. La realtà si può conoscere e capire non solo nei modi da tempo famigliari alla scienza (osservazione sistematica, esperimento di laboratorio, elaborazione di teorie) ma anche ricreandola dentro il computer, cioè simulandola. Le simulazioni vanno oggi diffondendosi rapidamente in tutti i campi della ricerca scientifica e tecnologica, ma sono strumenti ancora nuovi e assai diversi da quelli tradizionali. Questo volume ne chiarisce la natura e ne mostra le potenzialità.
Che la diversità culturale sia divenuta un tema cruciale non solo per gli studiosi dell'epoca contemporanea, ma anche per coloro che in questa epoca vivono consapevolmente è cosa scontata. Più complesso invece è capire che cos'è, fino a che punto sia un elemento di ricchezza o di debolezza, se vada attivamente protetta oppure se vadano distinte, di volta in volta, vecchie incrostazioni nei costumi e nei modi di pensare e reinterpretazioni creative di spinte nuove. E, posto che le diversità culturali sono sempre esistite, a cosa corrisponde la loro riscoperta e valorizzazione? Il saggio di Hannerz affronta queste domande.
Il linguaggio è un sistema comunicativo di straordinaria complessità, eppure il bambino impara a parlare la lingua materna in un tempo relativamente breve, entro i primi tre-quattro anni di vita. Un processo che è fonte inesauribile di meraviglia e di grande interesse scientifico. Questo volume tratta i diversi aspetti dello sviluppo linguistico in condizioni sia normali che patologiche. Un manuale non soltanto per gli studenti di corsi specificamente riservati all'oggetto della trattazione, ma anche per quanti operano a vario titolo nel campo del linguaggio (logopedisti, terapisti della riabilitazione, psicologi clinici, neuropsichiatri), nonché per educatori ed insegnanti desiderosi di conoscere meglio la conquista della padronanza linguistica.
All'antropologia urbana non interessano tanto le categorie macroanalitiche con cui l'urbanesimo è stato in genere studiato da storici, demografi e sociologi, quanto piuttosto l'arcipleago di microfenomeni che anima il multiforme "teatro" urbano: problemi della vita quotidiana, vicinato, amicizia, rapporti professionali, piccola delinquenza, bande giovanili. Un complesso tessuto sociale che fa delle metropoli un oggetto magmatico e affascinante.
Da sempre la psicologia sociale fa capo a una scuola "americana" e a una scuola "europea". Anche la manualistica universitaria ha risentito di questa situazione, con testi che di volta in volta andavano a collocarsi sull'uno o sull'altro versante. A dispetto delle dimensioni contenute, questo volume presenta, in modo calibrato per un primo approccio, un panorama completo della disciplina, proponendo sia i temi sviluppati di preferenza negli Stati Uniti, sia quelli privilegiati in Europa.
Questo libro intende mostrare la presenza e la forza dei riti, sia nella vita pubblica sia nella vita privata contemporanee, anche in ambiti profani. Molte azioni cerimoniali suscitano pulsioni emotive, producono simboli, forniscono quadri di riferimento in grado di rafforzare i legami sociali e di creare un senso di comunità. L'ampio repertorio di riti contemporanei, che l'autrice individua e descrive, viene analizzato alla luce delle teorie antropologiche classiche (Mauss, Douglas, van Gennep) ma anche di quelle sociologiche (Durkheim, Goffman, Bourdieu, Turner) e testimonia dell'inesauribile capacità sociale di produrre strutture dotate di senso.
La psicologia giuridica ha progressivamente allargato, negli ultimi decenni, il proprio campo d'azione aprendosi a nuovi interessi. Oggi la disciplina è impegnata su un fronte ormai vasto, che tocca questioni come i significati psicologici della norma e il contributo della psicologia al processo stesso della normazione; le dimensioni extra-giuridiche della procedura penale e civile; le strategie di incontro tra tecnica giudiziaria e fattore umano; il comportamento criminale, la sua spiegazione e il trattamento penitenziario; la prevenzione del criminale e la sicurezza sociale; i diritti dei minori, la loro tutela e l'azione penale nei confronti degli adolescenti. Rispetto a questi problemi gli autori mettono in evidenza il ruolo dello psicologo.
Questo testo è stato costruito a partire dalla convinzione che il discorso sociologico costituisce la base non solo per l'impegno diretto nelle scienze sociali, ma anche per l'acquisizione di quella sensibilità alla dimensione socioculturale che è complemento essenziale di ogni formazione (politica, giuridica, storica, economica, psicologica, educativa, ma anche medica, ingegneristica, urbanistica).

