
A poco meno di due anni dalla prima uscita del volume, vede la luce questa nuova edizione che, inalterate finalità didattica e metodo, tiene conto non solo degli sviluppi normativi intervenuti nella disciplina del pubblico impiego contrattualizzato ma anche dei nuovi contratti collettivi, i primi che, ai fini della disciplina comune di natura patrizia, accorpano in soli quattro comparti le pubbliche amministrazioni.
L’analisi della normativa di fonte collettiva costituisce il tratto di maggiore diversificazione dalla precedente edizione. il volume, infatti, nelle materie ove la contrattazione collettiva ha potere di regolamentazione, riporta la disciplina contrattuale comune ai quattro comparti, senza, però, tralasciare le differenziazioni tra i diversi comparti, se presenti.
Nella predisposizione dell’aggiornamento si è tenuto conto della compiuta realizzazione della quarta riforma, i cui decreti attuativi erano stati emanati proprio in prossimità della stampa della prima edizione, che pur se già trattata ha comportato una rivisitazione del testo di tipo contenutistico e stilistico.
L’aggiornamento normativo, poi, ha riguardato tutti i provvedimenti legislativi intervenuti sino alla data di stampa, tra i quali da ultimo la cd. "legge concretezza" (1. 19 giugno 2019, n.56) che ha modificato alcune norme in materia di reclutamento e mobilità, prevedendo l’istituzione di un apposito Ufficio "Nucleo della concretezza" all'interno del Dipartimento della Funzione pubblica e l’introduzione di nuovi sistemi di controllo delle presenze.
Luigi Fiorillo
Questo manuale rappresenta un tentativo di identificare, tra la massa sterminata delle possibili nozioni di biologia cellulare e di genetica, quelle che in modo specifico sono necessarie per la formazione di psicologi che abbiano radici impiantate nelle neuroscienze e che nella futura attività professionale siano in grado di considerare il paziente nella sua interezza, non solo come "mente", ma anche come "corpo". Il massiccio ingresso nelle neuroscienze della biologia molecolare e cellulare e la sempre maggiore comprensione del funzionamento del sistema nervoso che ne deriva, pongono oggi la necessità di trattare gli argomenti della biologia per gli studenti di psicologia a un livello talvolta avanzato. Pertanto, questo manuale comprende sia gli indispensabili argomenti di base della struttura e delle funzioni delle macromolecole e della biologia della cellula eucariote, sia nozioni più specifiche di biologia del neurone e dei meccanismi di sviluppo del sistema nervoso. L'obiettivo degli Autori è coprire al meglio, per quanto possibile, le aree di maggior interesse per gli studenti delle lauree triennali e in parte anche di quelli delle lauree magistrali in psicologia.
Che cos'è il romanzo familiare? È possibile considerarlo una categoria critica che ci aiuti a leggere alcune opere pubblicate a partire dalla seconda metà dell'Ottocento? Concentrandosi sul panorama italiano, «Non poteva staccarsene senza lacerarsi» prova a rispondere a queste domande, ripercorrendo alcune tappe centrali della fortuna del genere. Figura tra le più rilevanti del nostro immaginario sociale, la famiglia viene qui osservata attraverso le sue rappresentazioni letterarie: protagonista collettivo del racconto, lo struttura nella forma e ne determina i temi. La prospettiva genealogica del volume offre così la possibilità di ricostruire una fase poco nota della storia del novel e di guardare alla trasformazione dell'idea di famiglia in un'ottica inedita.
Il volume, concepito per docenti e studenti universitari di lingua e traduzione tedesca, descrive una scelta di strutture lessicali e grammaticali del tedesco di particolare rilievo per la lettura e comprensione del testo. I vari capitoli presentano una serie di mezzi linguistici e ne illustrano la funzione testuale, introducendo tecniche pratiche di lettura utili al loro riconoscimento. Viene così a svilupparsi, sulla scorta di testi campione ed esercizi, un modello didattico per la formazione universitaria di specialisti e insegnanti di tedesco come lingua straniera.
La nascita di uno statuto letterario germanico, durante l'Alto Medioevo, rappresentò una conquista culturale mediata dalla cristianizzazione e dalle relative necessità liturgiche, dottrinarie ed esegetiche. Poiché la conversione al Cristianesimo delle numerose etnie germaniche richiese quasi un millennio, non stupisce che il diverso grado di integrazione delle élite barbariche nell'universo dottrinario e culturale della Chiesa - erede di molti valori della cultura greco-romana - si tradusse in una altrettanto lenta percezione della dignità dei propri volgari in funzione di lingua scritta, la cui forma richiedeva l'acquisizione di una coscienza 'alfabetica' e di forme 'scrittorie' locali ancora inedite. La frammentazione culturale che ne conseguì e la prolungata assenza di un canone alfabetico univoco perle singole lingue - unitamente all'egemonia esercitata ancora per secoli dalla cultura latina - si tradusse in risultati letterari tra loro disomogenei in ciascuna area linguistica. Il monopolio degli studi e della cultura scritta, esercitato per secoli in Occidente dall'autorità ecclesiastica, ebbe conseguenze dirette sul piano del contenuto e della relativa trasmissione. Il volume cerca di raccogliere e introdurre i principali documenti e i relativi generi letterari delle singole tradizioni linguistiche del Medioevo germanico, a partire dalla più antica traduzione della Bibbia in gotico fino agli esempi più raffinati del patrimonio letterario poetico e prosastico.
La nascita di uno statuto letterario germanico, durante l'Alto Medioevo, rappresentò una conquista culturale mediata dalla cristianizzazione e dalle relative necessità liturgiche, dottrinarie ed esegetiche. Poiché la conversione al Cristianesimo delle numerose etnie germaniche richiese quasi un millennio, non stupisce che il diverso grado di integrazione delle élite barbariche nell'universo dottrinario e culturale della Chiesa - erede di molti valori della cultura greco-romana - si tradusse in una altrettanto lenta percezione della dignità dei propri volgari in funzione di lingua scritta, la cui forma richiedeva l'acquisizione di una coscienza 'alfabetica' e di forme 'scrittorie' locali ancora inedite. La frammentazione culturale che ne conseguì e la prolungata assenza di un canone alfabetico univoco per le singole lingue - unitamente all'egemonia esercitata ancora per secoli dalla cultura latina - si tradusse in risultati letterari tra loro disomogenei in ciascuna area linguistica. Il monopolio degli studi e della cultura scritta, esercitato per secoli in Occidente dall'autorità ecclesiastica, ebbe conseguenze dirette sul piano del contenuto e della relativa trasmissione. All'interno dei codici manoscritti realizzati per lo più tra le mura di scriptoria monastici riuscì a filtrare soltanto una minima parte, opportunamente emendata, del patrimonio tradizionale delle culture volgari, patrimonio che continuò viceversa a essere tramandato attraverso i canali impalpabili dell'oralità. Le prime forme di una tradizione letteraria germanica restarono dunque confinate per lungo tempo ad ambiti istituzionali - giuridici, notarili e religiosi -, nei quali i volgari riuscirono inizialmente a far breccia sotto forma di strumenti interpretativi d'immediata utilità, come le glosse esplicative di concetti e di lessemi non immediatamente comprensibili. "Medioevo volgare germanico" cerca di raccogliere e introdurre i principali documenti e i relativi generi letterari delle singole tradizioni linguistiche del Medioevo germanico, a partire dalla più antica traduzione della Bibbia in gotico fino agli esempi più raffinati del patrimonio letterario poetico e prosastico.
Il volume presenta un approccio descrittivo allo stile del testo, letterario e non letterario. La base teorica proviene da una visione a largo raggio sugli studi stilistici che, partendo dalla retorica antica, arriva a considerare con particolare attenzione gli sviluppi più recenti di scuola tedesca: la stilistica testuale (Tex-tstilistik) e la testologia contrastiva (kontrastive textologie). Ne deriva un'accezione di stile come fenomeno sociale e culturale, il cui profilo è rilevabile nelle strutture formali e pragmatiche del testo grazie a un confronto intertestuale mediato da istanze adeguate. Le tecniche e categorie presentate riassumono i maggiori risultati della linguistica testuale di scuola tedesca, senza tralasciare lo strumentario retorico tradizionale. Pur rivolgendosi in particolare a un pubblico di studenti e studiosi di germanistica e "DaF", l'analisi stilistica presentata nel volume può adattarsi a ogni lingua e cultura, gli esempi prodotti facilmente sostituibili con testi equivalenti in italiano o altre lingue.
Prendendo spunta da un fatto di cronaca realmente accaduto, Li Ang narra la storia di Lin Shi, una povera contadina costretta a sposare un uomo rude e brutale, che per professione macella maiali. L'uomo si fa costantemente beffa delle regole religiose e morali della società in cui vive e non esita ad abusare della moglie, godendo dello stesso perverso piacere che prova sgozzando animali. Lin Shi si ritrova ben presto in una situazione senza via d'uscita: emarginata dalle altre donne del villaggio - che considerano i suoi comportamenti bizzarri e le sue grida di aiuto niente altro che un perverso escamotage sessuale per eccitare il marito - scivola lentamente nella disperazione e nella follia fin quando, una notte, non sarà proprio lei stessa a "macellare" il marito.